antonio del giudice biciclette comune di striano

A CHI LE BICICLETTE? A NOI! – IL NUMERO DUE DI FRATELLI D'ITALIA IN CAMPANIA E SINDACO DI STRIANO, ANTONIO DEL GIUDICE, È STATO CONDANNATO IN PRIMO GRADO PER AVERE RUBATO LE BICICLETTE A CINQUE MIGRANTI, CON L'AIUTO DI DUE SUOI COLLABORATORI – LUI SI È DIFESO SOSTENENDO CHE LE BICI OSTRUIVANO L'INGRESSO DEL COMUNE, MA UN VIDEO LO SMENTISCE – DOPO LA CONDANNA, FDI COSA HA FATTO? LO HA PROMOSSO… – VIDEO

GUARDA QUI IL VIDEO 

 

Estratto dell’articolo di Nello Trocchia per www.editorialedomani.it

Antonio Del Giudice giorgia meloni

 

È il sindaco dei record, l’unico amministratore pubblico che resta al suo posto nonostante una condanna in primo grado per furto. Ecco, dunque, le immagini, che Domani pubblica sul sito in esclusiva, inequivocabili, che lo immortalano durante il blitz compiuto in piena pandemia.

 

Lui si chiama Antonio Del Giudice, di mestiere imprenditore, sui social pubblica foto in compagnia di Giorgia Meloni, presidente del Consiglio, e del sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro Delle Vedove.

 

Del Giudice è primo cittadino del comune di Striano, nuovamente candidato sotto la bandiera di Fratelli d’Italia, primo sindaco del partito in provincia di Napoli. Non è l’unico record, l’altro meno nobile è quello di aver rimediato una condanna per furto a quattro mesi, pena sospesa, per aver rubato le bici a cinque ragazzi migranti, bici che gli stranieri utilizzano per andare a lavorare nei campi per pochi euro al giorno.

 

Antonio Del Giudice ruba le biciclette fuori dal comune di striano

Di sicuro è considerato un ras del partito locale, numero due di FdI in Campania, dove il coordinatore regionale è il senatore Antonio Iannone. Il vice coordinatore è proprio Del Giudice.

 

Nella sentenza di primo grado contro Del Giudice è stata esclusa l’aggravante della discriminazione razziale perché non è provato che gli imputati, sindaco e due complici, sapessero che le bici appartenevano a soggetti stranieri.

 

[…] , ma cosa è accaduto quel 15 novembre 2020? Secondo il primo cittadino quelle bici ostruivano l’ingresso al comune, ma la sua giustificazione è smentita dal tribunale e anche dai video.

 

Antonio Del Giudice

Le immagini mostrano il sindaco, munito di una cesoia gialla, intento a spezzare le catene e consentire la sottrazione delle bici. Una scena che era finita anche in una foto con Del Giudice e i due collaboratori immortalati con attrezzo da lavoro e refurtiva.

 

[…]

 

Una delle bici, quella più nuova, prima è stata nascosta nel sottoscala del palazzo comunale e «successivamente trasportata presso la ditta del Del Giudice per essere riverniciata, smentisce, ancora una volta, l'intento di rimuovere temporaneamente le biciclette».

 

Il furto aggravato, grazie alla legge Cartabia, è divenuto un reato procedibile a querela di parte. Così il giudice ha dovuto pronunciare sentenza di non luogo a procedere nei confronti degli imputati per i reati commessi nei confronti di quattro migranti.

 

Antonio Del Giudice ruba le biciclette fuori dal comune di striano

Modiba Diarrà, difeso dall’avvocato Salvatore Aiello, è l’unico che ha presentato querela nei confronti di sindaco e dei due collaboratori aprendo così il processo che si è chiuso con la sentenza di primo grado, ora sarà l’appello a stabilire se confermare o annullare il pronunciamento del primo giudice.

 

Restano le immagini che immortalano il sindaco impegnato con la cesoia, intento a farsi un selfie dopo la sottrazione delle bici insieme a due fidi collaboratori, fieri dell’azione compiuta. Nel frattempo il primo cittadino è diventato numero due di Fratelli D’Italia in Campania e resta vicepresidente regionale dell’Anci, l’associazione dei sindaci.

Antonio Del Giudice ruba le biciclette fuori dal comune di striano Antonio Del Giudice

 

Ultimi Dagoreport

alessandro giuli pietrangelo buttafuoco arianna giorgia meloni beatrice venezi nicola colabianchi nazzareno carusi tiziana rocca giulio base

''L’ESSERE STATI A CASA MELONI O DI LA RUSSA NON PUÒ ESSERE L’UNICO O IL PRIMO REQUISITO RICHIESTO PER LE NOMINE CULTURALI’’ - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: “SONO TRA LE ANIME BELLE CHE QUANDO GIORGIA MELONI HA VINTO LE ELEZIONI HA SPERATO CHE, AL POSTO DEL PLURIDECENNALE AMICHETTISMO ROMANO DI SINISTRA SI AVVIASSE UN METODO, DICIAMO SUPER-PARTES, APERTO (MAGARI ANCHE SOLO PER MANCANZA DI CANDIDATI) E TESO A DELINEARE UNA CULTURA LIBERALE LEGATA AL PRIVATO O ALLE CONFINDUSTRIE DEL NORD… POVERO ILLUSO. IL SISTEMA È RIMASTO LO STESSO, APPLICATO CON FEROCE VERIFICA DELL’APPARTENENZA DEL CANDIDATO ALLA DESTRA, MEGLIO SE ROMANA DI COLLE OPPIO, PER GENEALOGIA O PER ADESIONE, MEGLIO SE CON UNA PRESENZA AD ATREJU E CON UN LIBRO DI TOLKIEN SUL COMODINO - LE NOMINE DI GIULI, BUTTAFUOCO, CRESPI, VENEZI, COLABIANCHI, BASE & ROCCA, IL PIANISTA NAZARENO CARUSI E VIA UNA INFINITÀ DI NOMI NEI CDA, NELLE COMMISSIONI (IN QUELLA PER SCEGLIERE I 14 NUOVI DIRETTORI DEI MUSEI C’È SIMONETTA BARTOLINI, NOTA PER AVER SCRITTO "NEL BOSCO DI TOLKIEN, LA FIABA L’EPICA E LA LINGUA") 

salvini calenda meloni vannacci

DAGOREPORT – LA ''SUGGESTIONE'' DI GIORGIA MELONI SI CHIAMA “SALVIN-EXIT”, ORMAI DIVENTATO IL SUO NEMICO PIU' INTIMO A TEMPO PIENO - IN VISTA DELLE POLITICHE DEL 2027, SOGNA DI LIBERARSI DI CIO' CHE E' RIMASTO DI UNA LEGA ANTI-EU E VANNACCIZZATA PER IMBARCARE AL SUO POSTO AZIONE DI CARLO CALENDA, ORMAI STABILE E FEDELE “FIANCHEGGIATORE” DI PALAZZO CHIGI - IL CAMBIO DI PARTNER PERMETTEREBBE DI ''DEMOCRISTIANIZZARE" FINALMENTE IL GOVERNO MELONI A BRUXELLES, ENTRARE NEL PPE E NELLA STANZA DEI BOTTONI DEL POTERE EUROPEO (POSTI E FINANZIAMENTI) - PRIMA DI BUTTARE FUORI SALVINI, I VOTI DELLE REGIONALI IN VENETO SARANNO DIRIMENTI PER MISURARE IL REALE CONSENSO DELLA LEGA - SE SALVINI DIVENTASSE IRRILEVANTE, ENTRA CALENDA E VIA A ELEZIONI ANTICIPATE NEL 2026, PRENDENDO IN CONTROPIEDE, UN'OPPOSIZIONE CHE SARA' ANCORA A FARSI LA GUERRA SUL CAMPOLARGO - LA NUOVA COALIZIONE DI GOVERNO IN MODALITÀ DEMOCRISTIANA DI MELONI SI PORTEREBBE A CASA UN BOTTINO PIENO (NUOVO CAPO DELLO STATO COMPRESO)....

donald trump vladimir putin xi jinping

DAGOREPORT - PERCHÉ TRUMP VUOLE ESSERE IL "PACIFICATORE GLOBALE" E CHIUDERE GUERRE IN GIRO PER IL MONDO? NON PER SPIRITO CARITATEVOLE, MA PER GUADAGNARE CONSENSI E VOTI IN VISTA DELLE ELEZIONI DI MIDTERM DEL 2026: IL PRESIDENTE USA NON PUÒ PERMETTERSI DI PERDERE IL CONTROLLO DEL CONGRESSO - SISTEMATA GAZA E PRESO ATTO DELLA INDISPONIBILITÀ DI PUTIN AL COMPROMESSO IN UCRAINA, HA DECISO DI AGGIRARE "MAD VLAD" E CHIEDERE AIUTO A XI JINPING: L'OBIETTIVO È CONVINCERE PECHINO A FARE PRESSIONE SU MOSCA PER DEPORRE LE ARMI. CI RIUSCIRÀ? È DIFFICILE: LA CINA PERDEREBBE UNO DEI SUOI POCHI ALLEATI....

fabio tagliaferri arianna meloni

FLASH! FABIO TAGLIAFERRI, L’AUTONOLEGGIATORE DI FROSINONE  CARO A ARIANNA MELONI, AD DEL ALES, CHE DOVREBBE VALORIZZARE IL PATRIMONIO CULTURALE DEL PAESE, PUBBLICA SU INSTAGRAM UNA FOTO DELLA PARTITA LAZIO-JUVENTUS IN TV E IL COMMENTO: “LE ‘TRASMISSIONI’ BELLE E INTERESSANTI DELLA DOMENICA SERA” – DURANTE IL MATCH, SU RAI3 È ANDATO IN ONDA UN’INCHIESTA DI “REPORT” CHE RIGUARDAVA LA NOMINA DI TAGLIAFERRI ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ IN HOUSE DEL MINISTERO DELLA CULTURA…