blackout blcak out cannes

UN INSOLITO CANNES-CANNES – IL BLACKOUT CHE HA PARALIZZATO LA CROISETTE POTREBBE ESSERE STATO CAUSATO DA GRUPPI DI ANARCO INSURREZIONALISTI, PROBABILMENTE AIUTATI DALL’ESTERO (IL SOSPETTATO NUMERO 1, COME AL SOLITO, È LA RUSSIA), GLI STESSI CHE BLOCCARONO LA LINEA FERROVIARIA FRANCESE IL GIORNO DELL’INAUGURAZIONE DELLE OLIMPIADI DI PARIGI – MOSCA HA GIÀ IN PASSATO UTILIZZATO SABOTAGGI E ALTRE MISURE “IBRIDE” PER DESTABILIZZARE I PAESI OCCIDENTALI, SOPRATTUTTO LA FRANCIA, GRANDE ALLEATA DELL’UCRAINA E UNA DEI NEMICI PRINCIPALI DEL CREMLINO...

 

1 - LO SCHERMO BUIO IN SALA E I VIP SPAVENTATI LA CROISETTE PARALIZZATA COME NEI KOLOSSAL

Estratto dell’articolo di Ariana Finos per “la Repubblica”

https://www.repubblica.it/esteri/2025/05/25/news/blackout_croisette_cannes_festival_racconto-424627371/#:~:text=Contenuto%20letto%20automaticamente%20con%20intelligenza,nella%20pronuncia%20o%20nell'intonazione.&text=L'immagine%20che%20resterà%20del,di%20uno%20schermo%20improvvisamente%20nero.

 

blackout a cannes 8

L’immagine che resterà del Festival di Cannes, nel finale al cardiopalma, è quella di uno schermo improvvisamente nero. Spento, insieme all’intera cittadina, da un potente blackout partito da un incendio doloso, in un villaggio a mezz’ora dalla Croisette.

 

Durante la scena più lisergica di Sirat, […] tutto si paralizza. Svuotate le sale del Palais, ferme le postazioni che offrono caffè e cappuccini, l’emergenza tamponata a intermittenza dai generatori indipendenti di cui è dotato l’edificio. E così le centinaia di cinefili non si accorgono subito che, fuori, tutti i negozi hanno le serrande chiuse, i ristoranti sbarrano le entrate, le farmacie e i magazzini diventano inaccessibili. Commessi e negozianti si riversano per strada.

 

Molta polizia schierata, soprattutto agli incroci: i semafori sono tutti spenti, il traffico va in tilt. Centosessantamila case restano senza elettricità, ci sono problemi alle linee telefoniche: niente Internet, saltano i wifi, si troncano le linee mobili. Un oscuramento di connessione e comunicazione.

 

blackout a cannes 5

[…] C’è l’ombra del gigantesco incidente occorso in Spagna e Portogallo lo scorso aprile. Il Palais[…] diventa l’unico luogo certo in cui funziona l’energia e lì continuano a rifugiarsi i giornalisti internazionali, occupando le postazioni di lavoro, trascinandosi computer, caricatori, cibo e riserve d’acqua. […]

 

Cannes è solo un pezzo della grande catena rimasta a secco, che comprende tutto l’Ovest delle Alpi marittime: Vallauris, Grasse, fino ad Antibes. Secondo il comando di polizia Alpi Francesi, come in un thriller internazionale, l’interruzione sarebbe dovuta all’incendio doloso di una cabina ad alta tensione la scorsa notte, nel Comune di Tanneron, mentre tre tralicci sono stati segati ieri mattina. La polizia indaga.

 

blackout a cannes 4

Il Festival è costretto a un comunicato ufficiale, in cui assicura che «il Palais ha energia sufficiente per garantire tutte le proiezioni interne e lo svolgimento della serata di consegna delle Palme» […] Dopo 5 ore lunghissime l’allarme rientra, le luci e i pc si riaccendono, la comunicazione riparte. I cittadini in strada applaudono sollevati, si rialzano le saracinesche, i festivalieri corrono a rifornirsi di smoking e cravatta, le donne scalciano le sneakers proibite sul tappeto rosso per calzare i décolleté d’ordinanza sulla Montée des Marches. […]

Parte la cerimonia finale di Cannes 78, […] in un Festival che, quest’anno più che mai, celebra la potenza e la fragilità del cinema, arte capace di cambiare il mondo e spegnersi con un fusibile.

 

2 - LA PISTA ANARCHICA E QUELLA RUSSA “PUNTANO AL CAOS”

Estratto dell’articolo di Giuliano Foschini per “la Repubblica”

 

blackout a cannes 3

Era successo il giorno dell’inaugurazione delle Olimpiadi di Parigi quando i treni dell’alta velocità si bloccarono praticamente in tutto il Paese perché diedero alle fiamme le centraline dell’alta velocità. È accaduto ieri, nel giorno della premiazione del Festival di Cannes, prima con l’incendio alla sottostazione di Tanneron per “indebolire la rete”. E poi, segando in tre parti diverse, il traliccio che sostiene l’alta tensione per la città di Cannes.

blackout a cannes 2

 

Due azioni, quella di Parigi e Cannes, apparentemente diverse, seppur con caratteristiche simili (le fiamme per paralizzare gli snodi di un’infrastruttura) ma che ieri in molti hanno letto con una stessa lente: l’intenzione cioè di colpire i grandi eventi francesi mentre tutto il mondo guarda. Ecco perché le indagini della gendarmeria e della procura di Draguignan cominciano dal punto in cui quelle sugli attentati all’alta velocità sono arrivate: e cioè a un gruppo di anarco insurrezionalisti che sicuramente ha avuto un ruolo nell’attentato dello scorso anno.

 

[…]  Il punto però non è la mano, ma la mente: sono stati cioè atti autonomi nati dai gruppi di estrema sinistra o invece qualcuno li ha armati?

 

blackout a cannes 6

Il pensiero va sempre a una mano estera, su tutte quella russa, che ha interesse a colpire i grandi eventi occidentali. Che usa proprio le azioni incendiarie come strumento per colpire in Europa. E che vede proprio la Francia di Macron, attivissima sul fronte ucraino, come uno dei nemici principali. “Il Cremlino” si legge in un’informativa del Dis, il nostro Dipartimento di intelligence, “ha utilizzato diverse misure ibride per destabilizzare i Paesi occidentali, alimentando sfiducia nelle istituzioni comunitarie, dipinte come incapaci nel gestire le crisi in atto e cercando di minare le basi di consenso delle libere democrazie occidentali».

 

blackout a cannes 1

Lo scorso anno sono stati individuati 15 attentati incendiari in Europa da leggere in questo senso: tra gli altri quello al museo dell’occupazione di Riga, magazzini di logistica a Londra e in Galles, centri commerciali a Vilnius e Varsavia. Accanto a questi ci sono stati una serie di sabotaggi mirati proprio ai nodi infrastrutturali con particolari attenzioni alle reti elettriche e a quelle ferroviarie. In Francia per esempio sono state segnalate “ripetute azioni di disturbo su sistemi Gps” che hanno messo in difficoltà le reti cellulari di diversi Paesi europei. […]

blackout a cannes 9blackout a cannes 7blackout a cannes 10

Ultimi Dagoreport

donald trump giorgia meloni keir starmer emmanuel macron

DAGOREPORT - DIMENTICATE SCAZZI E VAFFA, DOMANI A ROMA TRA MACRON E MELONI SOLO BACI E ABBRACCI – SE L’EUROPA A TRAZIONE “VOLENTEROSI” HA BISOGNO DELL’ITALIA, DALL’ALTRA LA DUCETTA HA CAPITO DI ESSERE FINITA NEL VICOLO DELL’IRRILEVANZA - ACCANTONATI I SOGNI DI DIVENTARE LA REGINA DELLA DESTRA EUROPEA, MERZ E MATTARELLA LA SPINGONO VERSO IL PPE, USCENDO DAL GRUPPO DESTRORSO DI ECR - MACRON E MELONI SONO AMBEDUE ALLE PRESE CON L’ULTRA DESTRA DI MARINE LE PEN E DI MATTEO SALVINI (MA IL SECONDO SIEDE A PALAZZO CHIGI) - IL RENDEZ-VOUS DI DOMANI DOVRÀ RASSICURARE LA SORA GIORGIA CHE NON SARÀ PIÙ ESCLUSA DAI TAVOLI DEI NEGOZIATI SULL’UCRAINA, COME È SUCCESSO A TIRANA - SECONDO: ASSICURARSI L’INSOSTITUIBILE PRESENZA DELL’UNICO ALLEATO EUROPEO DOTATO DI POTENZA NUCLEARE ALLA CONFERENZA DEL 7 LUGLIO A ROMA SULLA RICOSTRUZIONE DELL’UCRAINA. SENZA MACRON, SAREBBE NON SOLO UN FALLIMENTO TOTALE, MA INUTILE - IL PRAGMATICO MERZ SI STAGLIA SEMPRE PIÙ COME IL LEADER PER ECCELLENZA DELL’UNIONE EUROPEA: MERCOLEDÌ È ATTESO A WASHINGTON. DI SICURO NON SI RIPETERÀ IL PESTAGGIO SUBITO DA ZELENSKY: A FAR COMPAGNIA A MUSK CON UN OCCHIO NERO QUESTA VOLTA SAREBBE IL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO - VIDEO

massimo martinelli azzurra francesco gaetano caltagirone guido boffo roberto napoletano

FLASH! – MISTERO BOFFO! È DURATO APPENA UN ANNO GUIDO BOFFO ALLA DIREZIONE DE “IL MESSAGGERO”, CHE SARÀ AFFIDATA AD INTERIM AL DIRETTORE EDITORIALE MASSIMO MARTINELLI – BOFFO FU UNA SCELTA DI AZZURRA CALTAGIRONE, IN BARBA A PAPÀ CALTARICCONE – ALLA SCADENZA, ESATTAMENTE DOPO UN ANNO, IL CONTRATTO DI BOFFO NON È STATO RINNOVATO – NEL CUORE DI CALTA C’È IL RITORNO DI ROBERTO NAPOLETANO, ATTUALE DIRETTORE DE “IL MATTINO” DI NAPOLI, ALTRO QUOTIDIANO DEL GRUPPO CALTAGIRONE…

antonio tajani matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL PRANZO DEI VELENI È SERVITO: LUNEDÌ A PALAZZO CHIGI SONO VOLATI PIATTI E BICCHIERI TRA I TRE CABALLEROS DEL GOVERNO - MELONI E TAJANI HANNO MESSO ALL’ANGOLO IL "PATRIOTA" TRUMPUTINIANO SALVINI, ACCUSANDOLO DI SABOTARE L'ESECUTIVO CON LE SUE POSIZIONI ANTI-EUROPEE E GLI ATTACCHI A MATTARELLA SUL CODICE ANTI-MAFIA DEL PONTE DELLO STRETTO – QUANDO SONO ARRIVATI I RISULTATI DELLE COMUNALI, CON LA DEBACLE DEL CENTRODESTRA, "IL TRUCE" DELLA LEGA E' PARTITO ALL'ATTACCO, INCOLPANDO LA ''GIORGIA DEI DUE MONDI'' (COLLE OPPIO E GARBATELLA) PER LA SCONFITTA A GENOVA: SE NON AVESSE CONVINTO BUCCI A LASCIARE LA POLTRONA DI SINDACO DI GENOVA PER CORRERE PER LA PRESIDENZA DELLA REGIONE LIGURIA (STOPPANDO IL LEGHISTA RIXI), IL SINDACO SAREBBE RIMASTO AL CENTRODESTRA. A QUEL PUNTO, SI E' SVEGLIATO TAJANI CHE HA RICORDATO A ENTRAMBI CHE SENZA I VOTI DI CLAUDIO SCAJOLA OGGI CI SAREBBE IL PD DI ANDREA ORLANDO ALLA REGIONE LIGURIA…

benjamin netanyahu matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT – QUANTO POTRÀ DURARE IL SILENZIO IMBARAZZATO E IMBARAZZANTE DI GIORGIA MELONI DI FRONTE AI 50MILA MORTI DI GAZA? LA DUCETTA NON VUOLE SCARICARE NETANYAHU PER NON LASCIARE A MATTEO SALVINI LA "PRIMAZIA" DEL RAPPORTO CON "BIBI". MA ANCHE PER NON IRRITARE LA POTENTE COMUNITÀ EBRAICA ITALIANA, STORICAMENTE PENDENTE A DESTRA – ORMAI ANCHE URSULA VON DER LEYEN E ANTONIO TAJANI (NON CERTO DUE CUOR DI LEONE) CONDANNANO LE STRAGI NELLA STRISCIA CON PAROLE DURISSIME: “AZIONI ABOMINEVOLI” – ANCHE LA POPOLAZIONE ISRAELIANA VUOLE SFANCULARE “BIBI”, COME STA FACENDO GIÀ TRUMP, CHE NEI GIORNI SCORSI HA ATTACCATO LA CORNETTA IN FACCIA A SEMPRE PIÙ IN-GAZATO PREMIER ISRAELIANO (OGGI HA RIVELATO DI AVERGLI "DETTO DI NON ATTACCARE L'IRAN")

andrea orcel castagna fazzolari meloni milleri caltagirone giuseppe giovanbattista giorgia giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - IL GARBUGLIO DEL SUPER RISIKO BANCARIO SPACCA NON SOLO LA FINANZA MILANESE (DUELLO UNICREDIT-INTESA) MA STA FACENDO DERAGLIARE ANCHE IL GOVERNO DI DESTRA-CENTRO -GONG! OGGI È ANDATO IN SCENA UN PESANTISSIMO SHOWDOWN TRA MELONI, CHE È FAVOREVOLE AD APERTURE SUL GOLDEN POWER A UNICREDIT SULL’OPERAZIONE BANCO BPM CON TAJANI SOSTENITORE INDEFESSO DEL LIBERO MERCATO, E LA LEGA DI SALVINI CHE È PRONTA A FAR CADERE IL GOVERNO PUR DI NON MOLLARE IL “SUO” BANCO BPM A UNICREDIT - OGGI, ARMATO DI BAZOOKA, È SCESO IN CAMPO IL MINISTRO DELL’ECONOMIA, GIANCARLO GIORGETTI. INCALZATO DAI CRONISTI SULLE POSSIBILI APERTURE DEL GOVERNO ALLE PRESCRIZIONI DEL GOLDEN POWER APPLICATE ALLA BANCA DI ORCEL, L’ECONOMISTA DI CAZZAGO È SBOTTATO COME UN FIUME IN PIENA: “SE CI FOSSE IL MINIMO DISALLINEAMENTO (CON MELONI), NON CI SAREBBE UNA MINACCIA DI DIMISSIONI, MA LE DIMISSIONI STESSE. NON SI ANNUNCIANO LE DIMISSIONI, LE SI DANNO…”

donald trump zelensky vladimir putin russia ucraina

DAGOREPORT - TRUMP STREPITA MA NON COMBINA UN CAZZO – ZELENSKY PROPONE UN INCONTRO A TRE CON IL TYCOON E PUTIN MA NESSUNO LO CONSIDERA: PUTIN SI CHIAMA FUORI (“SOLO DOPO ACCORDI SPECIFICI”). E IL TYCOON? NON VUOLE UN INCONTRO DIRETTO CON PUTIN PERCHE', IL MOLTO PROBABILE BUCO NELL'ACQUA, SAREBBE L'ENNESIMA CONFERMA DELLA SUA INCAPACITA' DI RISOLVERE LA CRISI UCRAINA. LUI, CHE PRIMA DELLE ELEZIONI DICEVA “PORTERÒ LA PACE IN 24 ORE”, E A PIU' DI QUATTRO MESI DALL’INSEDIAMENTO SI RITROVA CON I DRONI E I MISSILI RUSSI CHE MARTELLANO PIÙ CHE MAI KIEV...