
BOSSETTI, LO SMEMORATO – INTERVISTATO A “BELVE CRIME”, L’EX MURATORE CONDANNATO ALL’ERGASTOLO PER L’OMICIDIO DI YARA GAMBIRASIO, RACCONTA DI AVERE TENTATO IL SUICIDIO IN CARCERE: “IO NON MI RICORDO COME CI SONO ARRIVATO, MI HANNO RITROVATO CON LA TESTA NEL LAVANDINO E LA CORDA AL COLLO”. FRANCESCA FAGNANI LO INCALZA, FACENDO RIFERIMENTO AL DELITTO DEL 2010: "NON SI RICORDAVA, PUÒ ESSERE SUCCESSO ANCHE IN UN'ALTRA OCCASIONE QUESTA RIMOZIONE?" – ALLA DOMANDA SU COSA ABBIA FATTO IL GIORNO DELLA SPARIZIONE DELLA 13ENNE, BOSSETTI FORNISCE UNA RISPOSTA VAGA: “DIVERSE COMMISSIONI. ALTRO NON POTEVO RICORDARE, ERA UN GIORNO NORMALISSIMO PER ME” – IL TELEFONO SPENTO PROPRIO IN QUELLE ORE E LA SUPERCAZZOLA SUL DNA PRESENTE SULLE MUTANDINE DELLA RAGAZZINA – VIDEO
Estratto dell’articolo di Valentina Di Nino per www.today.it
massimo bossetti francesca fagnani
[...] Nell'intervista centrale della prima puntata di "Belve Crime", in onda il 10 giugno 2025 su Rai Due, Bossetti dice [...] che durante le ore della sparizione di Yara ha fatto diverse commissioni, e Fagnani sottolinea: "Ma proprio in quelle ore il telefono lo ha spento". Lui risponde: "Mi si era scaricato. Quel giorno è stato per me un giorno normalissimo".
"Ma quando succedono cose eclatanti in un piccolo centro uno si ricorda dov'era, lei no" ribatte la conduttrice, che chiede: "E' possibile che in 11 anni non le sia venuto in mente nulla su quelle ore?". "No, era un giorno normalissimo per me, altro non potevo ricordare", ribadisce ancora lui.
Dopodiché la conduttrice chiede perché Bossetti non abbia partecipato alla fiaccolata nei giorni della scomparsa di Yara: "Io ero sempre in cantiere, poi abitavamo in un altro comune". "Lei che idea si era fatta in quei giorni?" chiede Fagnani, e Bossetti risponde: "Si mormorava che il signor Gambirasio avesse avuto una discussione con qualcuno. Ufficialmente non c'è niente, però si mormorava".
E a questo punto Fagnani taglia: "Mi scusi se glielo dico in modo un po' brutale, ma sugli slip di Yara c'era il suo di dna". "Chi lo dice che era il mio?" risponde Bossetti, che aggiunge: "Quello che non riesco ancora a digerire in quei giorni, mi vedo arrivare in cantiere il padre di Yara": "E cosa c'è di strano?" domanda la conduttrice.
massimo bossetti belve crime 1
"Come cosa c'è di strano: gli sparisce la figlia e questo sta lì a controllare il cantiere? Cosa c'è di strano? Tutto è strano!" dice Bossetti e Fagnani sbotta: "E' sbagliato commentare o discutere qualsiasi atteggiamento abbia un genitore che abbia perso una figlia e tra l'altro i genitori di Yara sono stati sempre dignitosissimi e in silenzio".
E Bossetti insiste: "Questo è lo stesso atteggiamento della pm, io se mi fosse sparita una figlia non sarei mai andato in cantiere". La conduttrice gli risponde innervosita: "Ma lei si rende conto perché sta qua e cosa sta dicendo nei confronti di un genitore che magari va in cantiere forse solo per distrarsi un attimo?"
Sul ritrovamento del corpo di Yara dice: "Quel campo lì era già stato pattugliato", e ancora Fagnani deve ricordargli: "Questo processo è stato inverso, si è partiti da una traccia, poi si è arrivati a lei".
Poi la conduttrice ricostruisce come si è arrivati all'identificazione di ignoto 1, tramite il dna di un uomo morto che poi è uscito fuori era il padre biologico di Bossetti, a cui poi viene fatto l'alcol test e a questo punto si vede che il dna di Bossetti e quello di ignoto 1 combacia.
MARITA COMI E MASSIMO BOSSETTI
La conduttrice sottolinea: "E' stato ritrovato più volte, il dna suo sui leggins e su Yara". Lui continua a parlare del dna mitocondriale, dice ancora che non sa come sia finito il suo dna sugli slip di Yara: "Cosa potevo avere io con una ragazzina?". La Fagnani risponde: "Per questo si parla di raptus, patologia", e Bossetti dichiara: "No, non io".
La conduttrice ricorda che Bossetti scopre in carcere di essere figlio di un uomo diverso rispetto al padre, e dice di averne sofferto, ovviamente. Così quando scopre, durante il processo, da parte del pm, dei tradimenti della moglie. "La mia testa ormai non c'era più, guardavo mia moglie per vedere i suoi atteggiamenti e capire" afferma l'intervistato.
massimo bossetti francesca fagnani
Poi dice di aver tenato il suicidio: "Io non mi ricordo come ci sono arrivato, mi hanno ritrovato con la testa nel lavandino e la corda al collo". "Non si ricordava, può essere successo anche in un'altra occasione questa rimozione?" chiede Fagnani, riferendosi alla povera Yara: "No, no", continua a dire Bossetti.
E poi insiste col chiedere altri test, ma Fagani ricorda: "Il test è stato ripetuto più e più volte, e sempre con lo stesso risultato. Non è che il dna si crea e si improvvisa, l'ufficialità c'è". Lui prosegue col dire che vuole altri esami. Dice di aver avuto problemi con altri detenuti all'inizio. E conferma: "Io sempre nelle mie preghiere serali penso a Yara. Il problema è che né io né Yara abbiamo avuto giustizia, è per questo che la citerò sempre".
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MASSIMO BOSSETTI
MARITA COMI E MASSIMO BOSSETTI
MARITA COMI E MASSIMO BOSSETTI
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