marzocca

BOTTE SE NON INNAFFIAVO LA MARIJUANA – UN DOMESTICO  CINGALESE FA CAUSA AL DATORE DI LAVORO PER LE VESSAZIONI SUBITE NEGLI ANNI – PER PUNIRE IL COLF, DOPO AVERLO MANDATO ALL'OSPEDALE, GLI TAGLIAVA ACQUA E GAS. ANCHE D’INVERNO – CHIESTI 50 MILA EURO DI DANNI 

 

Francesco Salvatore per la Repubblica roma

 

SERRE MARIJUANA

Pretendeva dal domestico una dedizione totale e quando sgarrava lo puniva lasciandolo senza gas e acqua. Gli dava ordini ad ogni ora del giorno e della notte.

 

Come un sovrano all' interno della sua reggia un imprenditore, proprietario di una villa a ridosso del parco dell' Appia Antica, ha maltrattato per anni il factotum di origini bengalese, che viveva in una dependance nella tenuta. Vessazioni continue e botte, e quando lo ha mandato in ospedale il domestico si è ribellato e ha denunciato le angherie subite. Quanto raccontato ai carabinieri della compagnia Quarto Miglio, che hanno poi compiuto una serie di accertamenti, ha portato la procura a formalizzare questa lunga serie di accuse a carico del padrone tiranno.

 

APPIA ANTICA

Il magistrato titolare dell' inchiesta, il pm Antonio Calaresu, nelle scorse settimane ha chiuso l' inchiesta a carico dell' uomo contestandogli i reati di maltrattamenti e lesioni, per aver imposto alla vittima, per anni « esposta alla sua incontrollata aggressività, una serie continua di sofferenze fisiche e morali e un regime di vita intollerabile».

 

APPIA ANTICA

L' assunzione del domestico risale al 2009. L' uomo era in servizio con un contratto part time e la facoltà di abitare nella stessa dimora dell' imprenditore insieme alla moglie. Ventiquattro ore a settimana, che stando alla denuncia della vittima, sarebbero diventate sistematicamente più di cinquanta. È stato proprio questo il motivo che ha fatto dire basta al domestico. O meglio, la reazione del datore di lavoro alle sue rivendicazioni sindacali: nell' ottobre del 2016 l' uomo ha chiesto di poter lavorare le ore stabilite da contratto.

 

MARZOCCA

Qualche giorno più tardi, mentre raccoglieva le olive dagli alberi in giardino, il proprietario lo ha fatto scendere dalla scala e gli ha sferrato un pugno in faccia. Risultato: visita in ospedale e una prognosi di oltre 20 giorni. Nell' arco degli anni, comunque, sono stati molti gli episodi sintomo del clima intimidatorio della casa. « Di solito iniziavo a lavorare alle 6 e mezza del mattino ma quando capitava che tardavo mi staccava il gas, i riscaldamenti e anche l' acqua » , ha raccontato il domestico agli inquirenti.

 

Altre volte la vittima è stata costretta a lavorare in giardino con i tre cani del proprietario, tra l' altro di grossa taglia, liberi di girare. E gli avrebbe anche curato una piccola piantagione di marijuana: « Se una piantina si ammalava erano botte». Ora l' incubo è finito. Il factotum, assistito dall' avvocato Elisabetta Sorze, ha chiesto i danni anche al tribunale del lavoro. Tra straordinari, festivi, ferie non godute la richiesta è di oltre 50mila euro.

Ultimi Dagoreport

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...