manifestazione contro il green pass a roma protesta proteste no vax green pass

E BRAVI "NO-PASS": URLANO CHE VOGLIONO LA LIBERTÀ E CI FANNO RISCHIARE NUOVE CHIUSURE – GLI ASSEMBRAMENTI DI PROTESTA CONTRO IL CERTIFICATO VERDE HANNO RADUNATO CIRCA 20MILA PERSONE IN TUTTA ITALIA, ACCALCATE E OVVIAMENTE SENZA MASCHERINA. CHE EFFETTO AVRANNO SUI CONTAGI ALTRE MANIFESTAZIONI DEL GENERE? LA LINEA DEL GOVERNO È CHIARA: DI FRONTE ALL'AUMENTO DEI CASI POSITIVI, L'UNICA STRADA PERCORRIBILE È QUELLA DI NUOVE CHIUSURE (MA ALLORA, CARI MANIFESTANTI, NON SAREBBE MEGLIO FARE IL VACCINO E TENERE TUTTO APERTO?)

Fiorenza Sarzanini per il “Corriere della Sera”

 

Accalcati e senza mascherina per sfidare le scelte politiche dell'esecutivo, ma soprattutto il Covid-19. Perché le oltre 20mila persone scese in piazza in tutta Italia per manifestare contro il green pass sono dichiaratamente «no vax» ed è soprattutto questo a preoccupare il governo.

manifestazione contro il green pass a milano 3

 

Perché - come già accaduto per i festeggiamenti dopo la vittoria della Nazionale agli Europei di calcio - questo tipo di assembramenti contribuisce in maniera forte a far risalire la curva epidemiologica. Lo hanno già dimostrato i dati dei contagi nella capitale che nell'ultima settimana si sono moltiplicati per i caroselli spontanei per l'Italia vittoriosa.

 

A Roma ieri è stata l'estrema destra di Forza Nuova e Casapound a fomentare la protesta, con un corteo non autorizzato che dal centro della città è arrivato fin sotto la sede della Rai. In altre decine di città alcuni militanti delle stesse formazioni, ma anche associazioni e gruppi spontanei di contrari ai vaccini che sembrano trovare ogni pretesto per la contestazione, hanno radunato migliaia di persone.

speranza draghi

 

La linea del governo è fin troppo esplicita: di fronte all'aumento dei casi positivi, l'unica strada percorribile è quella di nuove chiusure. Non a caso a palazzo Chigi si sottolinea come il cambio dei parametri per la classificazione delle fasce di rischio inserito nell'ultimo decreto, abbia comunque mantenuto come indicatori principali i ricoveri in area medica e terapia intensiva. La percentuale del tasso di occupazione dei posti è stata aumentata, ma continua a essere determinante per la scelta di misure da adottare contro la pandemia.

 

Se negli ospedali i reparti ricominceranno a riempirsi, non ci sarà alternativa al ritorno di obblighi e divieti, coprifuoco compreso. Al Viminale la situazione preoccupa soprattutto per quanto potrà accadere nei prossimi giorni. Nessuna delle manifestazioni organizzate ieri era stata infatti autorizzata.

 

manifestazione contro il green pass a milano 4

Alcune questure avevano ricevuto avvisi di sit in e per questo era stato disposto un servizio straordinario di presidio del territorio con migliaia di agenti schierati, ma l'eventualità che il green pass diventi il nuovo argomento di scontro allarma i responsabili della sicurezza proprio per le conseguenze che potrà avere sulla circolazione del virus, più che sull'ordine pubblico.

 

A parte il lancio di qualche fumogeno e sporadici tentativi di forzare i blocchi delle forze dell'ordine, nelle strade e nelle piazze non ci sono stati incidenti. Il vero problema è quel che potrà accadere se davvero i nemici del green pass organizzeranno nuove manifestazioni e si accalcheranno a migliaia senza alcuna protezione.

manifestazione contro il green pass a milano 7

 

 

Per questo si continuerà a vigilare sulla pianificazione delle proteste, ribadendo il divieto di assembramento tuttora in vigore e ancor più la responsabilità di eventuali nuove chiusure in capo a chi non ha impedito alla folla di accalcarsi. Non è un caso che i partiti della maggioranza si siano schierati compatti contro le proteste, sfidando poi la destra «a prendere le distanze da chi manifesta in totale disprezzo di chi ha perso la vita o dei sanitari che ormai da un anno e mezzo sono impegnati come sul fronte di guerra». E paventando la possibilità che «l'obbligo vaccinale si riveli l'unica soluzione».

manifestazione contro il green pass a milano 2manifestazione contro il green pass a roma17manifestazione contro il green pass a roma16manifestazione contro il green pass a roma9manifestazione contro il green pass a milano 8manifestazione contro il green pass a roma2manifestazione contro il green pass a milano 6

Ultimi Dagoreport

francesco micheli

DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI AFFARI CHE FU: IL CAPITALISMO CON IL CUORE A SINISTRA E IL PORTAFOGLIO GONFIO A DESTRA - A 87 ANNI, FRANCESCO MICHELI APRE, SIA PURE CON MANO VELLUTATA E SENZA LASCIARE IMPRONTE VISTOSE, IL CASSETTO DEI RICORDI: “IL CAPITALISTA RILUTTANTE” È IL DIARIO DI BORDO DELL’EX BUCANIERE DELLA FINANZA CHE, SALITO SULL’ALBERO PIÙ ALTO DEL VASCELLO, HA OSSERVATO I FONDALI OSCURI INCONTRATI NEL MARE MAGNUM INSIDIOSO DELL’ECONOMIA, SOMMERSA E SPESSO AFFONDATA - “IO E LEI APPARTENIAMO A ZOO DIVERSI”, FU IL VATICINIO DI CUCCIA – LUI, UNICO TESTIMOME A RACCOGLIERE LO SFOGO DI EUGENIO CEFIS SU QUEL “MATTO” DI CUCCIA CHE NEL GIORNO DELLE SUE CLAMOROSE DIMISSIONI DA MONTEDISON L’AVEVA ACCOLTO CON UN BEFFARDO: “DOTTORE, PENSAVO VOLESSE FARE UN COLPO DI STATO…”

romana liuzzo

DAGOREPORT! UN MOTO DI COMPRENSIONE PER I TELESPETTATORI DI CANALE5 CHE HANNO AVUTO LA SFORTUNA DI INTERCETTARE LA MESSA IN ONDA DELLO SPOT AUTO-CELEBRATIVO (EUFEMISMO) DEL PREMIO “GUIDO CARLI” - CONFUSI, SPIAZZATI, INCREDULI SI SARANNO CHIESTI: MA CHE CAZZO È ‘STA ROBA? - AGGHINDATA CON UN PEPLO IN STILE “VESTALE, OGNI SCHERZO VALE”, PIAZZATA IN UN REGNO BOTANICO DI CARTONE PRESSATO, IL “COMMENDATORE”  ROMANA LIUZZO REGALA 20 SECONDI DI SURREAL-KITSCH MAI VISTO DALL'OCCHIO UMANO: “LA FONDAZIONE GUIDO CARLI VI SARÀ SEMPRE ACCANTO PER COSTRUIRE INSIEME UN MONDO MIGLIORE”. MA CHI È, LA CARITAS? EMERGENCY? L'ESERCITO DELLA SALVEZZA? - VIDEO!

friedrich merz - elezioni in germania- foto lapresse -

DAGOREPORT – LA BOCCIATURA AL PRIMO VOTO DI FIDUCIA PER FRIEDRICH MERZ È UN SEGNALE CHE ARRIVA DAI SUOI "COLLEGHI" DI PARTITO: I 18 VOTI CHE SONO MANCATI ERANO DI UN GRUPPETTO DI PARLAMENTARI DELLA CDU. HANNO VOLUTO MANDARE UN “MESSAGGIO” AL CANCELLIERE DECISIONISTA, CHE HA STILATO UNA LISTA DI MINISTRI SENZA CONCORDARLA CON NESSUNO. ERA UN MODO PER RIDIMENSIONARE L’AMBIZIOSO LEADER. COME A DIRE: SENZA DI NOI NON VAI DA NESSUNA PARTE – DOMANI MERZ VOLA A PARIGI PER RIDARE SLANCIO ALL’ALLEANZA CON MACRON – IL POSSIBILE ANNUNCIO DI TRUMP SULLA CRISI RUSSO-UCRAINA

xi jinping donald trump vladimir putin

DAGOREPORT - LA CERTIFICAZIONE DELL'ENNESIMO FALLIMENTO DI DONALD TRUMP SARÀ LA FOTO DI XI JINPING E VLADIMIR PUTIN A BRACCETTO SULLA PIAZZA ROSSA, VENERDÌ 9 MAGGIO ALLA PARATA PER IL GIORNO DELLA VITTORIA - IL PRIMO MENTECATTO DELLA CASA BIANCA AVEVA PUNTATO TUTTO SULLO "SGANCIAMENTO" DELLA RUSSIA DAL NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA: LA CINA - E PER ISOLARE IL DRAGONE HA CONCESSO A "MAD VLAD" TUTTO E DI PIU' NEI NEGOZIATI SULL'UCRAINA (COMPRESO IL PESTAGGIO DEL "DITTATORE" ZELENSKY) - ANCHE SUI DAZI, L'IDIOTA SI È DOVUTO RIMANGIARE LE PROMESSE DI UNA NUOVA "ETA' DELL'ORO" PER L'AMERICA - IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO HA COMPIUTO COSI' UN MIRACOLO GEOPOLITICO: IL REGIME COMUNISTA DI PECHINO NON È PIÙ IL DIAVOLO DI IERI DA SANZIONARE E COMBATTERE: OGGI LA CINA RISCHIA DI DIVENTARE LA FORZA “STABILIZZATRICE” DEL NUOVO ORDINE GLOBALE...

alfredo mantovano gianni de gennaro luciano violante guido crosetto carlo nordio alessandro monteduro

DAGOREPORT – LA “CONVERSIONE” DI ALFREDO MANTOVANO: IL SOTTOSEGRETARIO CHE DOVEVA ESSERE L’UOMO DI DIALOGO E DI RACCORDO DI GIORGIA MELONI CON QUIRINALE, VATICANO E APPARATI ISTITUZIONALI (MAGISTRATURA, CORTE DEI CONTI, CONSULTA, SERVIZI. ETC.), SI È VIA VIA TRASFORMATO IN UN FAZZOLARI NUMERO 2: DOPO IL ''COMMISSARIAMENTO'' DI PIANTEDOSI (DOSSIER IMMIGRAZIONE) E ORA ANCHE DI NORDIO (GIUSTIZIA), L’ARALDO DELLA CATTO-DESTRA PIÙ CONSERVATRICE, IN MODALITA' OPUS DEI, SI E' DISTINTO PER I TANTI CONFLITTI CON CROSETTO (DALL'AISE AI CARABINIERI), L'INNER CIRCLE CON VIOLANTE E GIANNI DE GENNARO, LA SCELTA INFAUSTA DI FRATTASI ALL'AGENZIA DI CYBERSICUREZZA E, IN DUPLEX COL SUO BRACCIO DESTRO, IL PIO ALESSANDRO MONTEDURO, PER “TIFO” PER IL “RUINIANO” BETORI AL CONCLAVE...

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…