liceo arnaldo da brescia

MA CHI SI CREDE DI ESSERE, LA THATCHER? A BRESCIA GLI STUDENTI E I DOCENTI DEL LICEO "ARNALDO" HANNO ORGANIZZATO UN'ASSEMBLEA NEL CORTILE DELLA SCUOLA PER PROTESTARE CONTRO I "METODI AUTORITARI E SOPRA LE RIGHE" DELLA NUOVA PRESIDE - LA DIRIGENTE SCOLASTICA AVREBBE COSTRETTO UN BIDELLO A LAVARLE L'AUTO, MA È ANCHE ACCUSATA DAGLI INSEGNANTI DI AVER INTIMATO A UN DOCENTE DI "CHIEDERLE IL PERMESSO PER ANDARE IN BAGNO" E DI AVER SPOSTATO LA SEDE DEL SUO UFFICIO NELL’ALA "NOBILIARE" DEL PALAZZO STORICO CHE OSPITA L’ISTITUTO, FACENDO ACQUISTARE NUOVI MOBILI E ARREDI… - VIDEO

Valerio Morabito e Nicole Orlando per www.corriere.it

 

proteste contro la preside del liceo arnaldo da brescia 9

Acque agitate al liceo Arnaldo da Brescia. Durante la mattinata di venerdì 14 ottobre docenti e studenti del principale istituto cittadino hanno indetto una sorta di assemblea improvvisata in cortile per protestare contro i metodi «autoritari» e «sopra le righe» della nuova dirigente scolastica Tecla Fogliata.

 

La goccia che ha fatto traboccare il vaso sarebbe stata la richiesta della preside, nella giornata di giovedì, a uno storico collaboratore scolastico del liceo-ginnasio di Brescia di lavarle il vetro dell’automobile. Un’umiliazione per il dipendente dell’istituto che stamattina non si è presentato neanche a lavoro e che ha chiesto tre giorni di permesso ufficialmente «per motivi personali». Proprio in segno di solidarietà a Gerardo, conosciuto da tutti come Jerry, molti professori e alunni hanno mostrato sui vestiti un post-it con la scritta «Io sono Gerardo». Mentre tra i corridoi e il cortile del liceo hanno urlato il nome del collaboratore scolastico.

tecla fogliata

 

Nell’assemblea improvvisata in mattinata, oltre all’intervento di alcuni docenti, ha parlato anche la preside Tecla Fogliata che in sostanza ha negato la vicenda che ha spinto professori e alunni a protestare in cortile. Ma all’origine della protesta non ci sarebbe soltanto l’episodio con il collaboratore scolastico, ma anche i rapporti testi tra la preside e molti professori.

 

proteste contro la preside del liceo arnaldo da brescia 8

I rapporti fra preside e corpo docenti, in realtà, da quanto si apprende attraverso fonti interne, sono tesi fin dall’insediamento della professoressa Fogliata, che nell’ultimo triennio aveva diretto un istituto comprensivo di provincia. Già durante il primo collegio docenti la preside si sarebbe rivolta al corpo docente con un atteggiamento di totale chiusura nel dibattito circa la settimana corta. Famiglie e docenti, infatti, sostenevano l’incompatibilità fra il carico di studi tipico di un liceo e l’allungamento dell’orario settimanale.

 

Durante il suo primo collegio docenti, inoltre, la preside avrebbe persino intimato a un docente di «chiederle il permesso per recarsi in bagno». Atteggiamenti giudicati da molti docenti, secondo quanto riferito da fonti sindacali, «inappropriati» e «di totale sfiducia nei confronti del corpo docente», appellato come «vecchio» e «ostile al cambiamento». Per questo motivo, durante il secondo collegio i docenti avrebbero chiesto di registrare nel precedente verbale tale atteggiamento (tali frasi ora dunque risulterebbero agli atti).

proteste contro la preside del liceo arnaldo da brescia 7

 

Nei giorni seguenti la tensione sarebbe poi ulteriormente cresciuta inducendo alle dimissioni uno dei due vicepresidi. La preside, inoltre, avrebbe fatto spostare la sede del suo ufficio nell’ala «nobiliare» del palazzo storico che ospita l’istituto - anche se meno funzionale ai fini della gestione quotidiana - facendo acquistare nuovi suppellettili e arredi.

proteste contro la preside del liceo arnaldo da brescia 6

 

«Atteggiamenti, questi, che sembrano mirare più alla forma che alla sostanza e che non sono in linea con lo stile sobrio dei suoi predecessori» racconta un’altra fonte interna. Il liceo classico Arnaldo non è stato occupato, ma i rappresentanti di istituto sono riusciti ad ottenere la convocazione, per la prossima settimana, di un’assemblea straordinaria dove si discuterà della questione.

 

proteste contro la preside del liceo arnaldo da brescia 5

Nel primo pomeriggio il Corriere è riuscito a sentire la preside dell’Arnaldo, Tecla Fogliata. Quell’auto parcheggiata nel cortile della scuola il bidello Gerardo l’ha pulita, sì. Ma, assicura la preside, è stata un’iniziativa dello stesso collaboratore e non un abuso di potere: «Si tratta di un fraintendimento che è stato strumentalizzato. Io ho solo chiesto al collaboratore una spugna per pulire il vetro che era sporco di resina, lui, che è un galantuomo, si è offerto di farlo al posto mio». Il collaboratore in questione sarebbe ora assente «per motivi esclusivamente familiari. Non so quando tornerà. L’ho sentito questa mattina, i rapporti con lui sono idilliaci».

 

proteste contro la preside del liceo arnaldo da brescia 4

La preside dell’Arnaldo Tecla Fogliata dà la sua versione dell’episodio che venerdì mattina ha scatenato la protesta degli studenti. E ne dà anche una precisa interpretazione: «Può essere la reazione di qualche docente che non vede di buon occhio le novità che sto introducendo». Il riferimento è anche alla settimana corta, un cambiamento radicale fortemente voluto dalla preside ma già bocciato dal collegio docenti. Intanto, fraintendimento o meno, il clima all’interno del liceo non è dei più distesi.

 

proteste contro la preside del liceo arnaldo da brescia 3

Delle difficoltà all’interno della scuola è venuto a conoscenza anche il provveditore Giuseppe Bonelli, che, spiega, aveva già in programma un incontro con la preside «ma solo come atto di cortesia, per fare il punto della situazione dato il nuovo insediamento». Di segnalazioni in merito alla situazione al liceo Arnaldo, aggiunge Bonelli, «ne sono arrivate, ma né più né meno rispetto alle altre scuole». In merito all’episodio Bonelli è sicuro «si sia trattato di un fraintendimento, immagino e mi auguro che la preside abbia chiesto di lavarle l’auto come favore e non come atto dovuto». Ma sottolinea: «Non è comunque nei compiti di un collaboratore fare questo genere di cose».

proteste contro la preside del liceo arnaldo da brescia 2proteste contro la preside del liceo arnaldo da brescia 1

 

liceo arnaldo da bresciaproteste contro la preside del liceo arnaldo da brescia 1

Ultimi Dagoreport

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...