LA BREXIT DEI RICCONI - NEL 2025, 16.500 MILIONARI SONO ANDATI VIA DAL REGNO UNITO PER TRASFERIRSI IN PAESI CON UN REGIME FISCALE PIÙ CONVENIENTE - LA CITTA' INGLESE PIÙ PENALIZZATA È LONDRA, E IL SINDACO SADIQ KHAN ATTACCA IL GOVERNO ("I RICCHI NON DOVREBBERO ESSERE TRATTATI COME CAPRI ESPIATORI"), CHE STA INTRODUCENDO NUOVE TASSE CHE COLPIRANNO CHI HA REDDITI PIÙ ALTI - GRAZIE ALLA FLAT-TAX PER I PAPERONI, INTRODOTTA DA RENZI E POI MODIFICATA DALLA MELONI (CHE L'HA INNALZATA A 200MILA EURO), L'ITALIA, E IN PARTICOLARE MILANO, È IL TERZO PAESE DI DESTINAZIONE: L’UOMO PIÙ RICCO D’EGITTO E AZIONISTA DELLA SQUADRA DI CALCIO ASTON VILLA, NASSEF SAWIRIS HA SPOSTATO LA RESIDENZA SOTTO LA MADUNINA...
Estratto dell'articolo di Leonard Berberi per il "Corriere della Sera"
Sir Sadiq Khan, sindaco di Londra, è preoccupato. Negli ultimi mesi diversi miliardari — imprenditori, finanzieri, investitori — hanno lasciato la capitale britannica e si sono trasferiti in Paesi con una fiscalità (per loro) più vantaggiosa: Emirati Arabi Uniti, Stati Uniti, Italia, Principato di Monaco, Svizzera. Ricchi che non bisognerebbe trattare come «capri espiatori», ha detto il primo cittadino al Financial Times , criticando — nemmeno tanto velatamente — Rachel Reeves, cancelliera dello Scacchiere (l’equivalente della ministra delle Finanze).
vasca di champagne per i ricchi ragazzini inglesi
Reeves ha annunciato l’introduzione di ulteriori politiche che colpiranno in particolare i benestanti, mentre l’ala sinistra dei laburisti al governo chiede l’introduzione di una imposta patrimoniale.
Secondo Henley&Partners, società britannica di consulenza sulla migrazione degli investimenti, il Regno Unito sta perdendo milionari e miliardari «più rapidamente di qualsiasi altro Paese al mondo». Nel 2024 ha registrato una perdita netta di circa 10.800 milionari e nel 2025 ha stimato in partenza di altri 16.500, portandosi via quasi 92 miliardi di dollari di patrimonio. [...]
Il trattamento fiscale dei ricchi ha contribuito ad alcune di queste partenze, secondo i consulenti di gestione patrimoniale. Il governo laburista ha abolito, con effetto dal 6 aprile 2025, il regime fiscale che consentiva ai «non-dom» (non domiciliati) — coloro che vivono nel Regno Unito ma considerano un altro Paese la propria residenza principale — di non pagare le tasse sui redditi prodotti all’estero.
Nel 2024 il Regno Unito contava circa 73.700 «non-dom». «Le riforme dell’imposta di successione, di quella sulle plusvalenze e l’introduzione in bilancio di una tassa sugli immobili di lusso del valore superiore a 2 milioni di sterline hanno peggiorato il clima», scrive The Times , giornale non certo di centro-sinistra. «Anche lo smantellamento del regime dei non domiciliati ha accelerato molte delle partenze».
turisti fotografano una ferrari oro a londra
Il risultato? Uno dei principali finanzieri della City britannica e investitori di maggior successo, Alan Howard — cofondatore del gruppo di hedge fund Brevan Howard Asset Management — risulta ora residente in Svizzera. Howard, secondo il «Billionaires Index» di Bloomberg, ha un patrimonio netto di 4,3 miliardi di dollari.
Prima di lui si sono trasferiti gli investitori immobiliari Ian e Richard Livingstone (ora residenti a Monaco), il magnate del private equity Jeremy Coller (in Svizzera), il cofondatore dell’app di banca digitale Revolut, Nik Storonsky (negli Emirati Arabi Uniti), il boss dell’acciaio Lakshmi Mittal (residenza fiscale in Svizzera, con piani per passare più tempo a Dubai), l’uomo più ricco d’Egitto e azionista della squadra di calcio Aston Villa, Nassef Sawiris (in Italia).
I Paesi di destinazione vengono preferiti perché offrono aliquote più basse o nulle su redditi e successioni e altre agevolazioni fiscali. In Italia la flat tax di 100 mila euro, poi portata a 200 mila nel 2025 e che dovrebbe salire a 300 mila per i nuovi aderenti dal 2026 — secondo la legge di Bilancio — ha visto un balzo degli ultra-ricchi in particolare a Milano. [...]
laboutin e lamborghini per la riccastra londinese





