brigitte ed emmanuel macron

MACRON HA SCONGELATO BRIGITTE! LA NONNETTA DELL’ELISEO È STATA ZITTA PER MESI E ORA SENTE IL BISOGNO DI DIRE QUALCOSA, GUARDA CASO, DOPO LA SCONFITTA DELLE AMMINISTRATIVE E IL RIMPASTO – LEI SMENTISCE DI AVER SUGGERITO LA SVOLTA A DESTRA: “NON SONO LA SUGGERITRICE OCCULTA” – DA HILLARY A CECILIA SARKOZY: QUANDO LE FIRST LADY HANNO CONTRIBUITO ALLE STRATEGIE POLITICHE DEL MARITO (NON SEMPRE È ANDATA BENE)

 

brigitte macron

Maria Latella per “il Messaggero”

 

Che fine ha fatto Brigitte Macron? Negli ultimi mesi, qua e là, i siti francesi di gossip e, più rispettosamente, la stampa people si sono posti la domanda.

 

Ieri ha rotto un lungo silenzio con un' intervista a Franceinfo, arrivata dopo il secondo turno delle amministrative, (non proprio un successo per il partito di Macron) e una settimana dopo il cambio di governo, con le dimissioni di Edouard Philippe e l' arrivo di Jean Castex e di un nuovo esecutivo con molti ministri già vicini ai leader della destra, Fillon e soprattutto Sarkozy.

 

«Macron ha preso il Sarkozy virus» ironizza Le Canard enchaîné e poiché, a torto o a ragione, Brigitte passa per aver sempre coltivato simpatie conservatrici, ecco i retroscena sulla première dame che influenza il marito presidente.

 

BRIGITTE MACRON VA A VOTARE CON LA MASCHERINA

L' intervista a Franceinfo sembra voler chiarire le cose e d' altra parte la strategia macroniana in vista delle presidenziali non ha bisogno di molti retro scena: per vincere bisognerà puntare a destra.

 

LA PASSIONE

EMMANUEL E BRIGITTE MACRON A SAINT TROPEZ

 Brigitte comunque non vuole passare per la suggeritrice occulta.«A che titolo potrei permettermi di dare consigli? Nel mio ruolo mi occupo di temi lontani dalla politica, me ne tengo a distanza.

 

Non ho né la passione né la competenza per farlo - scandisce madame Macron - quando mi chiedono dell' influenza che ho su mio marito, rispondo che riguarda la nostra vita privata. Viviamo all' Eliseo, lavoriamo qui, parliamo molto tra noi.

 

Ma, con tutta evidenza, mai mi permetterei di dare dei consigli». Eppure, ammette la première dame, tutti pensano il contrario. E sui social i retroscena si scatenano. «Non li seguo, ma vedo che le bugie e i fantasmi si impongono e a volte diventano più forti della verità.

 

Quando vedo che circolano cose totalmente false mi chiedo ma da dove vengono»? Una domanda che prima di lei si sono poste quasi tutte le precedenti inquiline dell' Eliseo. Basta rileggere quel che hanno scritto, ciascuna nella propria biografia, Valerie Trierweiler, ex di Hollande, e Cecilia ex moglie di Sarkozy.

francia nicolas e cecilia sarkozy

 

 

Valerie Trierweiler, giornalista lei stessa, annota nel suo Merci pour ce Moment le amarezze dei giorni passati all' Eliseo: «I giornalisti devono scrivere. Spesso per ignoranza, ma anche per gusto dello scandalo, cominciarono a fare il ritratto di una donna che non mi somiglia affatto».

 

E che cosa scriveva Cecilia Ciganer ex Sarkozy e da tempo coniugata Attias, nel libro per l' appunto intitolato Une envie de vérité?

francia cecilia sarkozy con richard attias

 

«L' immagine di una persona corrisponde raramente alla sua realtà, soprattutto quando i media s' impegnano a disegnarla a modo loro. La scelta è semplice: rettificare gli errori o tacere. Io ho rapidamente compreso che la prima opzione era la peggiore. Invece di attenuare le chiacchiere, le attizzava. Meglio il silenzio, non rispondere a niente».

 

LE COPPIE

Le coppie, di potere e non, si scambiano opinioni e consigli. Quando poi sei una First lady inevitabilmente tutti provano a influenzare tuo marito passando per le pillow talks, le chiacchiere sul cuscino. Incidono davvero sulle scelte di un presidente o di un capo di governo?

Dipende, dalla personalità dei due soggetti, naturalmente.

valerie trierweiler con francois hollande

 

Non tutti vivono come in House of cards. Cecilia, quando ancora era Sarkozy, ha collaborato attivamente alle strategie politiche del marito.

 

Negli Stati Uniti ci sono state le Eleanor Roosvelt, e la sua erede Hillary Clinton, certamente influenti alla Casa Bianca e, nel caso della Clinton, presidenziabile lei stessa, c' è stata Rosalynn Carter, impegnata direttamente al fianco del marito, ma Washington ha visto passare anche first lady più a loro agio in un ruolo tradizionale, come furono lady Bird Johnson, Pat Nixon, Barbara Bush e, a loro modo, Betty Ford e Laura Bush, quest' ultima peraltro a lungo più popolare del marito.«Farebbe politica? » Chiesi a Laura Bush durante un' intervista all' ambasciata americana di Roma. Scoppiò in una risata sincera: «Chi, io? Oh no, proprio no».

 

brigitte ed emmanuel macron

Altre ere geologiche. Oggi, anche volendo ritagliarsi una dimensione protetta, anche pretendendo di non voler in nessun modo fare politica, per una First lady è davvero impossibile restare appartata. Impossibile e troppo comodo. Perfino Melania Trump che, secondo i retroscena la notte della vittoria del marito pianse, prevedendo che la vita alla Casa Bianca sarebbe stata molto più complicata che nella confortevole Trump Tower di New York, perfino lei, insomma, ha dovuto suo malgrado prendere atto di quanto ogni suo gesto, e addirittura un vestito possa essere oggetto di interpretazione politica.

 

STRATEGIA

messaggio di natale di donald e melania tump

Brigitte Macron e Michelle Obama hanno entrambe scelto una strategia attiva ma lontana dalla war room. Le campagne contro l' obesità infantile perseguite con tenacia dalla Obama hanno inciso più di qualsiasi precedente azione di una first lady, ma Michelle, tuttora popolarissima, ha dalla sua un carattere forte, e principi che nessun collaboratore del marito è mai riuscito ad ammorbidire. Raccontano che un paio di potenti personaggi dello staff di Obama alla fine abbiano dovuto abbandonare il campo. Michelle ha quasi sempre vinto.

 

michelle e barack 5

Anche su Brigitte Macron sono circolate e circolano pettegolezzi sui contrasti con qualche collaboratore dell' Eliseo. Nell' intervista a Franceinfo, lei invece ribadisce di condividere totalmente le idee dell' entourage presidenziale. Ma il finale è un messaggio che non va sottovalutato: «Sono una donna libera. Esercito la mia libertà nei limiti, ma non potrei essere diversa da quella che sono». I consiglieri della comunicazione prendano nota.

bill e hillary clintonOggi Julie ha qurantuno anni Ronald e Nancy ReaganGEORGE W BUSH E LA MOGLIE LAURA ALL'INAUGURAZIONE DELLA GEORGE W BUSH LIBRARYlaura bushNancy ReaganVLADIMIR PUTIN E LYUDMILA CON GEORGE BUSH E SUA MOGLIE LAURA LAURA E BARBARA BUSH E BERLUSCONIJulie Gayet incontrava il Presidente a casa di una amica hollande segolene royal trierweiler julie gayet donald trump melania trumpAPERTURA DEL DAILY MAIL SU HOLLANDE JULIE TWITTATA DA SIMONA SIRI francia hollande e julie gayetCECILIA E NICOLAS SARKOZY barack obama e michellegeorge bush michelle barack obama bill e hillary clintonsumner redstone con bill e hillary clintonbill clintonbill clintonfrancia francois hollande con valeriemichelle e barack obama con bill clintonmichelle e barack 3valerie hollande 2MACRON BRIGITTEfrancia francois hollande con valeriefrancia hollande con segolene e valerieil braccino di brigitte macrondonald e melania trumpCECILIA ATTIAS EX SARKOZY brigitte macron CECILIA E NICOLAS SARKOZY

brigitte macron franck riester

rihanna e brigitte macroncentenaria scambia angela merkel per brigitte macron 7MACRON BRIGITTEMACRON BRIGITTErihanna sul red carpet a londra 2EMMANUEL MACRON CON I NIPOTINI E BRIGITTEdonald e melania trump cenano sulla torre eiffel con brigitte ed emmanuel macrondonald e melania trump con brigitte ed emmanuel macronEMMANUEL MACRON BRIGITTE GILET GIALLIbrigitte macron melania trumpbrigitte macron 8brigitte macronbrigitte macron melania trump

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....