case di lusso a milano

BYE BYE POVERI: MILANO STA DIVENTANDO UNA CITTÀ PER SOLI RICCONI - IL PREZZO MEDIO DI VENDITA DEGLI IMMOBILI DI LUSSO NELLE AREE PIÙ PREGIATE DI MILANO FRA IL 2021 E IL 2024 È SALITO DEL 57%, A QUASI 27 MILA EURO A METRO QUADRO CON PUNTE DI 39MILA: TUTTO MERITO DELLA FLAT TAX CHE CONSENTE AI RICCONI STRANIERI RESIDENTI IN ITALIA DI PAGARE 100MILA EURO DI TASSE A FRONTE DI PATRIMONI MILIONARI - IL PROBLEMA È CHE IN CITTÀ MANCANO LE CASE E I MILANESI SONO COSTRETTI A SPINGERSI ALTROVE, VISTO CHE C’È UN EFFETTO “CONTAGIO” ANCHE PER LE QUOTAZIONI DI CASE NORMALI…

Estratto dell’articolo di Federico Fubini per il “Corriere della Sera”

 

case di lusso a milano 6

L’Italia è tornata a crescere dello zero-virgola, come ha fatto per gran parte di questo secolo. Eppure c’è un angolo del Paese che viaggia ad una velocità diversa: il prezzo medio di vendita degli immobili di lusso nelle aree più pregiate di Milano fra il 2021 e il 2024 è salito del 57%, a quasi 27 mila euro a metro quadro.

 

Nella zona del quadrilatero della moda i prezzi sono saliti del 54% fino a un valore a metro quadro, 39 mila euro, sette volte più grande di quello medio degli immobili a Milano e diciotto volte più di quello medio del Paese (secondo il sito Mercato immobiliare).

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[…]

 

Secondo Marco Tirelli, un importante intermediario di case di lusso a Milano — a cui si deve la stima sulla crescita di quello specifico settore — dal 2015 in città l’inflazione del mattone di livello medio-basso è stata del 7%, ma su quello medio-alto del 20%.  […]

Eppure nella capitale economica d’Italia, ora che il suo modello immobiliare è all’attenzione della magistratura, queste distanze pongono domande anche più serie. Perché è noto che nella globalizzazione vincono i poli urbani che attraggono conoscenza, talenti, investitori, capitali.

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Paul Krugman, l’economista premio Nobel, lo chiama «effetto di agglomerazione».

Succede quando una città assorbe cervelli e risorse verso di sé dal resto del Paese o del mondo: San Francisco per il digitale, Londra per la finanza o il biotech, Milano per l’Italia. Ma non solo per essa. Perché la gara della globalizzazione — è l’assioma da inizio secolo — la si vince conquistando le persone che più la incarnano.

 

[…] dal 2017, dapprima innescato dal governo di Matteo Renzi, anche l’Italia ha […] «tassa piatta» a 100 mila euro per un quindicennio per chi ha aderito fino all’anno scorso, a 200 mila euro da quest’anno, su tutti i redditi esteri di contribuenti che prendono residenza in Italia.

 […] lo stesso sistema esenta i «neo-residenti» da qualunque tassa su donazioni e successioni, dal prelievo fisso di 0,2% sugli investimenti esteri di portafoglio e dall’1% sugli investimenti esteri in immobili.

 

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Vallo a spiegare ai milioni di italiani del ceto medio e medio-basso che stanno pagando 25 miliardi di tasse in più perché il (parziale) adeguamento di buste paga e pensioni all’inflazione li fa scivolare verso aliquote Irpef più alte, mentre il loro potere d’acquisto cala. Vai a capire, soprattutto, che effetto fa questo spicchio di paradiso fiscale all’italiana sul mercato immobiliare di una Milano intaccata dalle inchieste.

 

[…] Il sistema dei «neo-residenti» dal 2018 al 2023 ha attratto nel Paese almeno 4.500 soggetti ad altissimo reddito — se si elaborano i dati della Corte dei conti e del dipartimento delle Finanze — e Tirelli, l’agente immobiliare per il settore di lusso, stima che circa due terzi si siano stabiliti proprio a Milano. Affittano o comprano. Di certo circa il 40% delle transazioni su case dal prezzo sopra il milione di euro nel Paese avviene proprio nella sua città più dinamica.

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Secondo Tirelli, l’impatto al rialzo del paradiso fiscale all’italiana si avverte solo sul segmento immobiliare più alto, dominato per tre quarti dai nuovi ricchi ospiti della città.

Altri non sono così sicuri che si fermi lì. Alcuni sospettano che l’effetto psicologico trascini al rialzo, per emulazione, buona parte delle quotazioni.

 

Ingrid Hallberg, un’altra mediatrice di case di pregio, nota che gli afflussi dall’estero fanno risaltare ancora di più la scarsità di un’offerta di mattone che non riesce a tenere dietro alla domanda.

PROGETTO TORRE CALVINO A MILANO

Perché in realtà il regime di favore fiscale non vale solo per i ricchi. Introdotta sempre da Renzi, ma mantenuta da tutti i governi (con variazioni), c’è anche l’esenzione del 70-50% dell’imponibile per chi era rimasto fuori dall’Italia per due o fino a quattro anni.

 

Sono 128 mila soggetti con redditi medi di 112 mila euro nel 2023, secondo il dipartimento delle Finanze, anch’essi concentrati spesso su Milano. E investono in mattone ciò che risparmiano in tasse, tagliando fuori chi sulle tasse non può risparmiare.

 

È la lotta per salvare la demografia di un Paese che in dieci anni ha perso due milioni di abitanti, chiaro. Ma non era più sano fare invece qualcosa di più perché circa duecentomila giovani non debbano lasciare il Paese a causa di salari e mansioni di lavoro umilianti?

milano tre torribeppe sala

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