mauro moretti strage viareggio

CAPITA DI RADO CHE UN CONDANNATO A SETTE ANNI DI RECLUSIONE SIA INVITATO A PARLARE IN UN EVENTO ALL’UNIVERSITÀ. LA BOCCONI HA ORGANIZZATO PER IL 5 MARZO UN DIBATTITO SU “GLI IMPATTI E GLI SCENARI DELL’ALTA VELOCITÀ FERROVIARIA IN ITALIA”. L’INTERVENTO CENTRALE IN PROGRAMMA È QUELLO DI MAURO MORETTI, CONDANNATO COME EX A.D. DI FS E DELLA CONTROLLATA RFI PER IL GRAVISSIMO INCIDENTE FERROVIARIO DI VIAREGGIO: SI PARLERÀ ANCHE DI SICUREZZA, DI INVESTIMENTI E DELL’INCIDENTE?

http://www.giannidragoni.it/insider/strage-viareggio-moretti-alluniversita-bocconi/

 

gianni dragoni

Capita di rado che un condannato a sette anni di reclusione sia invitato a parlare in un evento all’università. L’università Bocconi di Milano ha organizzato per il 5 marzo alle 14,30 un dibattito su “la storia, gli impatti e gli scenari dell’alta velocità ferroviaria in Italia”. L’intervento centrale in programma è quello di Mauro Moretti, per 36 anni manager delle Ferrovie dello Stato. Fino al maggio 2014, quando per volontà di Matteo Renzi fu catapultato alla guida dell’industria pubblica che produce elicotteri, aerei, missili, siluri, radar, attrezzatture elettroniche, il gruppo Finmeccanica, oggi Leonardo.

 

L’incidente ferroviario di Viareggio

MAURO MORETTI

Tre anni dopo Moretti non è stato confermato nell’incarico dal governo di Paolo Gentiloni, anche perché nel frattempo gli era arrivata una condanna a sette anni di reclusione per il gravissimo incidente ferroviario di Viareggio del 29 giugno 2009, quando un carro merci che trasportava Gpl si trasformò in una palla di fuoco. Nell’incendio morirono 32 persone, molti di loro erano nelle loro case vicino alla stazione, quasi cento i feriti anche molto gravi.

MAURO MORETTI

 

Condannato a sette anni

Il 31 gennaio 2017 il Tribunale di Lucca ha condannato Moretti a sette anni di reclusione, in sostanza addebitandogli la responsabilità per la carenza di investimenti nella sicurezza. Il 20 giugno 2019 la Corte di appello di Firenze ha confermato la condanna a sette anni a Moretti come ex a.d. di Fs e della controllata Rfi. Ci sono state riduzioni di pena per alcuni altri imputati, l’ex a.d. di Rfi Michele Mario Elia e l’ex a.d. di Trenitalia Vincenzo Soprano (6 anni).

 

La buonuscita da Finmeccanica

massimo d alema mauro moretti

La sentenza non è definitiva e non è esecutiva, nessuno è in carcere. I condannati possono fare ricorso in Cassazione, potrebbero anche finire assolti o avere riduzioni di pena. Intanto il 16 maggio 2017 Moretti ha lasciato l’ex Finmeccanica con una buonuscita di quasi 10 milioni di euro lordi.

 

Disastro e omicidio colposo

MAURO MORETTI FS

Moretti è accusato di disastro e omicidio plurimo colposo, lesioni colpose e incendio. Questi ultimi due reati sono stati prescritti. Al contrario di quanto deciso in primo grado Moretti è stato ritenuto responsabile non solo da ex a.d. di Rete Ferroviaria (Rfi) dal 2001 al 2006, ma anche come ex a.d. di Ferrovie dello Stato, ruolo ricoperto dal 2006 al 2014. Questo perché – nella tesi dell’accusa – la responsabilità di Moretti nella carenza degli investimenti per la sicurezza della rete ferroviaria non era solo diretta attraverso la società della rete (Rfi), ma anche attraverso il ruolo apicale nell’azienda madre, Ferrovie. E alle Ferrovie non si muoveva foglia senza che lo decidesse Moretti, il dominus assoluto del gruppo.

 

La reazione dei familiari delle vittime

Paola De Micheli parla all'Abbazia di San Pastore a Contigliano

L’associazione dei familiari delle vittime dell’incidente di Viareggio, “Mondo che vorrei”, ha reagito all’invito a Moretti all’evento alla Bocconi affermando che è un «fatto sconcertante in spregio alle vittime di Viareggio». «Moretti è stato condannato a sette anni di reclusione nei due gradi di giudizio – sottolinea l’associazione in una nota – A noi familiari tutto questo fa male, perché ci torna in mente l’episodio di Schettino invitato alla Sapienza da  un professore  universitario, poi deferito per questo al comitato etico: stesso capo di imputazione di Moretti, stesso numero di morti anche per la strage di Viareggio. Con questo invito avete calpestato ancora una volta la memoria di 32 persone morte bruciate vive. Confidiamo che con lo stesso sdegno, la città di Viareggio, attraverso la sua amministrazione faccia sentire la propria voce».

IL TRIO BOCCONI PROVASOLI MONTI E TABELLINI

 

Consigliere-ombra della ministra De Micheli

Con il nuovo governo M5S-Pd Moretti è uscito dall’isolamento in cui era finito dopo la “cacciata” dall’ex Finmeccanica. Storicamente vicino al Pd, legato soprattutto a Massimo D’Alema e Pierluigi Bersani prima dell’èra renziana, è stato anche sindacalista e componente della segreteria generale della Filt-Cgil, Moretti ha contatti frequenti con la ministra dei Trasporti e Infrastrutture, Paola De Micheli, di cui è consigliere-ombra, anche se non si fa vedere al ministero di Porta Pia perché la sua presenza solleverebbe polemiche. L’anno scorso Moretti non è stato confermato nell’incarico di presidente della Fondazione Fs, che era riuscito a mantenere fino alla condanna in appello. E’ stato il nuovo a.d. di Fs, Gianfranco Battisti, a sostituire Moretti e ad assumere direttamente la presidenza della Fondazione.

strage viareggio4

 

Dibattito con Bersani

Ricordiamo che il presidente dell’università Bocconi è Mario Monti, che è stato presidente del Consiglio e dal novembre 2011 è senatore a vita. Il convegno è organizzato dal Master in economia e management dei trasporti (Memit) della Bocconi. Dopo l’introduzione del direttore della Scuola superiore universitaria Bocconi Antonella Carù e del direttore del Master Oliviero Baccelli, è previsto un dibattito a tre tra Moretti, Pierluigi Bersani, ex ministro dei Trasporti e delle Attività produttive, e l’ex a.d. di Ntv, Giuseppe Sciarrone. Negli interventi successivi sono previsti alcuni manager del gruppo Fs tra cui il presidente Gianluigi Castelli (ma non c’è l’a.d. Battisti) e il presidente dell’Autorità di regolazione dei Trasporti, Andrea Camanzi.

strage viareggio2

 

Una domanda

Abbiamo una semplice domanda per gli organizzatori e per chi interverrà al convegno: si parlerà anche di sicurezza, di investimenti e dell’incidente di Viareggio?

strage viareggio13

 

strage viareggio11strage viareggio1strage viareggio1PROCESSO VIAREGGIORICORDO DELLE TRENTADUE VITTIME DEL ROGO DI VIAREGGIORICORDO DELLE TRENTADUE VITTIME DEL ROGO DI VIAREGGIOstrage viareggio12

 

Ultimi Dagoreport

cdp cassa depositi e prestiti giovanbattista fazzolari fabio barchiesi giorgia meloni giancarlo giorgetti dario scannapieco francesco soro

DAGOREPORT - QUALCOSA DEVE ESSERE SUCCESSO IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE. CHE VIRUS HA COLPITO PALAZZO CHIGI PER PASSARE DA AMATO E LETTA A TALE GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI, UN TIPINO CHE FINO AL 2018, RICOPRIVA IL RUOLO DI DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA ALLA REGIONE LAZIO? - CHE È SUCCESSO A CASSA DEPOSITI E PRESTITI (CDP), HOLDING PUBBLICA CHE GESTISCE I 300 MILIARDI DI RISPARMIO POSTALE DEGLI ITALIANI, PER RITROVARCI VICEDIRETTORE GENERALE, CON AMPIE DELEGHE, DAL PERSONALE E GLI INVESTIMENTI ALLA COMUNICAZIONE, IL 43ENNE FABIO BARCHIESI, CHE ORA ASSUME ANCHE LA CARICA DI AD DI CDP EQUITY, LA PIÙ IMPORTANTE SOCIETÀ DEL GRUPPO? - COME SI FA A RICOPRIRE DI RUOLI NEVRALGICI DI POTERE L’EX FISIOTERAPISTA DI MALAGO' CHE NON HA MAI RICOPERTO IL RUOLO DI AMMINISTRATORE NEMMENO NEL SUO CONDOMINIO, CHE BALBETTA UN INGLESE APPENA SCOLASTICO E HA ALLE SPALLE UNA LAUREA IN ECONOMIA OTTENUTA, PRESSO LA SELETTIVA UNIVERSITÀ TELEMATICA UNICUSANO, A CUI SI AGGIUNGE UNA CATTEDRA, A CONTRATTO, ALLA LINK, L’ILLUSTRISSIMA UNIVERSITÀ DI VINCENZO SCOTTI? - ALL’ANNUNCIO DELLA NUOVA CARICA DI BARCHIESI, LO SCONCERTO (EUFEMISMO) È PIOMBATO NELLE STANZE DEL MEF, PRIMO AZIONISTA DI CDP, MENTRE PER LE FONDAZIONI BANCARIE L’ULTIMA PRESA DI POTERE DEL DUPLEX FAZZO-BARCHIESI, IN SOLDONI, E' “IL PIÙ GROSSO SCANDALO POLITICO-FINANZIARIO MAI VISTO NEL BELPAESE...”

maurizio landini giorgia meloni

IL SESSISMO È NELLA CONVENIENZA DI CHI GUARDA – LA SINISTRA DIFENDE LANDINI CHE HA DEFINITO “CORTIGIANA” GIORGIA MELONI: PENSATE COSA SAREBBE SUCCESSO NEL "CAMPO LARGO" E NEI GIORNALI D'AREA SE L’AVESSE DETTO SALVINI DI UNA BOLDRINI QUALSIASI. AVREMMO AVUTO PAGINATE SUL SESSISMO DEL BIFOLCO PADANO. MA IL SEGRETARIO DELLA CGIL È "UN COMPAGNO CHE SBAGLIA", E ALLORA VA DIFESO: “È SOLO UN EQUIVOCO” – NON CHE LA DESTRA DIFETTI DI IPOCRISIA: GIORGIA MELONI SI INDIGNA PER "CORTIGIANA" EPPURE E' LA MIGLIORE ALLEATA DI TRUMP, UNO CHE SI VANTAVA DI "AFFERRARE TUTTE LE DONNE PER LA FICA”

flavio cattaneo ignazio la russa giorgia meloni carlo calenda matteo salvini

DAGOREPORT - IL CONTESTO IN CUI È ESPLOSO LO SCONTRO-CON-SCAZZO TRA CARLO CALENDA, E L’AD DI ENEL, FLAVIO CATTANEO, HA COLPITO GLI HABITUÉ DEI PALAZZI ROMANI - IL DURO SCAMBIO NON È AVVENUTO IN UN TALK DE LA7, BENSÌ A UN GALLONATISSIMO CONVEGNO DI COLDIRETTI, LA FILO-GOVERNATIVA ASSOCIAZIONE CHE RAGGRUPPA 1,6 MILIONI DI IMPRENDITORI AGRICOLI (LA PRIMA USCITA PUBBLICA DI MELONI PREMIER FU A UN CONVEGNO COLDIRETTI) - L’INVITO AL CALENDA FURIOSO, DA MESI SMANIOSO DI ROMPERE LE OSSA A CATTANEO, È STATO “LETTO” NEI PALAZZI ROMANI COME UN SEGNO DI “DISTACCO” TRA LA STATISTA DELLA SGARBATELLA E L’AD DI ENEL, IL CUI MANDATO SCADE LA PROSSIMA PRIMAVERA DEL 2026 – E QUANDO IN UN SUCCESSIVO TWEET CALENDA COINVOLGE I GRAN MENTORI DELL'INARRESTABILE CARRIERA DI CATTANEO, LA RUSSA E SALVINI, SI ENTRA IN QUEL LUNGO E SOTTERRANEO CONFLITTO DI POTERE CHE FECE SBOTTARE ‘GNAZIO: “GIORGIA VUOLE CONTROLLARE TUTTO: PALAZZO CHIGI, IL SUO PARTITO, QUELLI DEGLI ALTRI, MA È IMPOSSIBILE’’ -  ORA IL DESTINO CINICO E BARO VUOLE CHE SUL CAPOCCIONE DI CATTANEO, OLTRE ALLA MANGANELLATA DI CALENDA, SIA ARRIVATO UNO SGRADITO OSPITE, UN NON IDENTIFICATO SPYWARE CHE L’HA SPIATO NOTTE E DÌ... - VIDEO - LA VIGNETTA ANTI-CALENDA DI "OSHO": "A PROPOSITO DE UTILI, VOLEMO PARLA' DELL'UTILITÀ DI AZIONE?"

chiara appendino roberto fico giuseppe conte vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - GENTILE CHIARA APPENDINO, È CONSAPEVOLE CHE IN POLITICA, COME NELLA VITA, ‘’NON SI PUÒ AVERE LA SIRINGA PIENA E LA MOGLIE IN OVERDOSE”? MA E' DAVVERO CONVINTA CHE, CON UN M5S “PIÙ AUTONOMO DAL PD”, IL PARTITO DI CONTE SAREBBE RIUSCITO A SVENTOLARE LE CANDIDATURE DI TRIDICO IN CALABRIA E DI FICO IN CAMPANIA, DOVE NEL 2020 M5S HA PRESO IL 9,9% MENTRE DE LUCA INTASCÒ IL 69,4%? – OGGI LA VITTORIA DI FICO, FINO A IERI DATA PER SICURA, STA TROVANDO UNA STRADA ACCIDENTATA - A SALVARE LA BARACCA CI DOVRÀ PENSARE LO SCERIFFO DI SALERNO – COME ELLY, CHE DOPO AVERLO DISPREZZATO, E' SCESA A MITI CONSIGLI, ANCHE FICO DEVE ACCETTARE LE “PRIORITÀ” DI DE LUCA OPPURE VERRÀ ABBANDONATO AL SUO DESTINO DI PERDENTE, FACENDO FELICE IL CANDIDATO DI FRATELLI D’ITALIA, EDMONDO CIRIELLI...

elly schlein giuseppe conte roberto fico vincenzo de luca eugenio giani

DAGOREPORT - PARAFRASANDO NANNI MORETTI, CON LEADER DEL CALIBRO DI ELLY SCHLEIN E DI GIUSEPPE CONTE, ''IL CENTROSINISTRA NON VINCERA' MAI'' - IN TOSCANA, I DUE "GENI" HANNO TENTATO DI ESTROMETTERE IL “CACICCO” EUGENIO GIANI, REO DI SANO RIFORMISMO, CHE SI È DIMOSTRATO CAVALLO VINCENTE – IN CAMPANIA, INVECE, RISCHIANO DI ANDARE A SBATTERE CON IL CAVALLO SBAGLIATO, IL FICO DI GIUSEPPE CONTE, CHE TRABALLA NEI SONDAGGI: URGE UN FORTE IMPEGNO DI RACCOLTA VOTI DEL "CACICCO" TANTO DISPREZZATO DA ELLY: VINCENZO DE LUCA (CHE A SALERNO SE LA DEVE VEDERE CON IL CONCITTADINO E CANDIDATO DEL CENTRODESTRA, CIRIELLI) – CON L’INCONSISTENZA STORICA DEL M5S A LIVELLO LOCALE, IL “CAMPOLARGO” VA AL PIU' PRESTO ACCANTONATO: TROPPI "PRINCIPI" DIVERSI TRA PD E M5S PER UN'ALLEANZA, MEGLIO UNA COALIZIONE IN CUI OGNUNO CORRE COL SUO PROGRAMMA CERCANDO DI MASSIMIZZARE IL CONSENSO - SOLO DOPO IL VOTO, IN CASO DI VITTORIA, SI TROVA L'ACCORDO (E COME DIMOSTRA LA COALIZiONE DEL GOVERNO MELONI, LA GESTIONE DEL POTERE È IL MIGLIOR PROGRAMMA...) - VIDEO

giorgia meloni guido crosetto

IL "FRATELLASTRO" CROSETTO FA BALLARE GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI: “SE GLI STATI EUROPEI NON RINUNCIANO ALLA LORO SOVRANITÀ IN ALCUNI SETTORI, SONO MORTI. SULLA DIFESA DOBBIAMO METTERE ASSIEME I 27 PAESI UE IN UN SOLO PROGETTO COMUNE” – LA POSIZIONE DEL MINISTRO DELLA DIFESA È ALL’OPPOSTO DI QUELLA SOVRANISTA DELLA DUCETTA, CHE PIÙ VOLTE IN PASSATO HA REMATO CONTRO IL PROGETTO DI UN ESERCITO UNICO EUROPEO: “SAREBBE UNA INUTILE DUPLICAZIONE. IL SISTEMA DI DIFESA OCCIDENTALE È BASATO SULLA NATO, E NELLA NATO CI SONO ESERCITI NAZIONALI CHE COOPERANO TRA DI LORO. IO VOGLIO PIUTTOSTO UNA COLONNA EUROPEA DELLA NATO” – CHISSA' CHI ALLA FINE DIRA' L'ULTIMA PAROLA... - VIDEO