medici aggrediti ospedale

MEDICI IN TRINCEA - CAPODANNO D’INFERNO PER I DOTTORI A NAPOLI: UN PETARDO È STATO LANCIATO CONTRO UN’AMBULANZA CON MEDICO A BORDO RISCHIANDO DI FAR ESPLODERE IL MEZZO E UNA DOTTORESSA È STATA PRESA A BOTTIGLIATE DA UN PAZIENTE IN OSPEDALE - LE AGGRESSIONI DENUNCIATE DAI MEDICI NEL 2019, SONO STATE 1200. TRE AL GIORNO: PEGGIO CHE IN UN LUOGO DI GUERRA…

 

 

Valeria Arnaldi per “il Messaggero”

 

aggressione medici

Un petardo lanciato contro l'ambulanza, a Napoli nel quartiere Barra, a Capodanno, ed esploso quando il medico ha aperto lo sportello. «Il rischio che l'ambulanza saltasse in aria era reale! Presenza di ossigeno gassoso a bordo e benzina», sottolinea l'associazione Nessuno tocchi Ippocrate che ha segnalato l'accaduto. Sempre a Napoli, poco dopo la mezzanotte del nuovo anno, presso l'ospedale San Giovanni Bosco, una dottoressa è stata aggredita da un paziente verbalmente e fisicamente con una bottigliata.

 

«Fatti che non avvengono neppure nei territori di guerra in quanto i mezzi di soccorso e il personale sono protetti dalle convenzioni internazionali», dice il presidente provinciale della Croce Rossa, Paolo Monorchio. «La punta dell'iceberg di quella che è diventata una vera emergenza di sanità pubblica», per il presidente Fnomceo-Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri, Filippo Anelli. A misurare il fenomeno sono i numeri.

 

TRE AL GIORNO

MEDICI INFERMIERI PICCHIATI

Nel 2019 sono state 1.200 le aggressioni a personale medico, secondo l'Omceo: circa tre al giorno. Stando ai dati Anaao Assomed, quasi sette medici su dieci - il 66% - sono stati vittima di aggressione. La percentuale sale al 72% al Sud e nelle Isole. Il Dossier violenza Fimmg rileva che le vittime sono donne nel 66% dei casi e la fascia oraria più a rischio è la notte con il 65% degli episodi. Fin qui solo i dati noti.

 

«I numeri sono molti di più afferma Massimo Tortorella, presidente Consulcesi, riferimento legale per medici e operatori sanitari che ha attivato da oltre un anno il telefono rosso, servizio gratuito di tutela legale e supporto psicologico - buona parte dei medici, come ci rivelano le oltre 200 segnalazioni del telefono rosso, non denuncia per vergogna, rassegnazione o timore di ulteriori soprusi». Per Anelli, le aggressioni reali sono «quasi tre volte più» di quelle denunciate, «una vera carneficina silenziosa». Il problema è evidente e in aumento.

AMBULANZA BRUCIATA A SASSARI

 

Dal sondaggio condotto da Anaao Assomed su 1.280 medici iscritti all'Associazione emerge che il 65% è stato vittima di aggressioni, tra questi il 33,81% fisicamente. Le percentuali salgono all'80,2% in Pronto Soccorso e 118, dove le aggressioni fisiche sono il 20,26% del dato totale. La percentuale sul totale di attacchi fisici arriva al 34,12% presso Psichiatria/Sert. Il 23,35% ha detto di essere a conoscenza di aggressioni che hanno portato a invalidità permanente o decesso. Il 70% è stato testimone di attacchi verso personale sanitario.

ambulanza

 

L'ultimo sondaggio Fnomceo rivela che oltre il 38% dei professionisti sanitari si sente poco o per nulla al sicuro e più del 46% è preoccupato di subire aggressioni. Oltre il 56% di chi ha subito violenza ritiene potesse essere prevista. Il 48% di chi ha subito un attacco verbale considera l'evento «abituale», il 12% «inevitabile». Stando a recenti dati Fp Cgil, il 60% delle violenze è costituito da minacce, il 20% da percosse, il 10% da violenza a mano armata, il 10% da vandalismo. Il 49% è commesso dai pazienti, il 30% dai familiari, l'11% dai parenti, l'8% da utenti in generale.

 

ospedale sant'eugenio aggressione medici

«Le aggressioni a chi ogni giorno si prende cura di noi sono semplicemente inaccettabili. Bisogna approvare al più presto la norma, già votata al Senato, contro la violenza ai camici bianchi. Non si può aspettare», ha scritto su twitter il ministro della Salute Roberto Speranza. La Federazione auspica che l'esame in Parlamento riprenda già questo mese e che il ministro riconvochi l'Osservatorio permanente per affrontare i «problemi di carattere organizzativo rimasti un po' fuori dal Disegno di Legge».

ospedale sant'eugenio aggressione medici

 

LE MISURE

Tra gli interventi che Fnomceo ritiene fondamentali, «ampliamento della procedibilità d'ufficio, ricollocazione degli ambulatori di guardia medica in ambiente protetto, istituzione, presso ciascun pronto soccorso, di un presidio fisso di polizia e quindi idoneo a garantire un'adeguata tutela di incolumità e sicurezza del personale, composto da almeno un ufficiale di polizia e da un numero di agenti proporzionato al bacino di utenza e al livello di rischio della struttura interessata».

 

Da prevedere «videosorveglianza a circuito chiuso negli spazi comuni». La Fimmg da tempo chiede «il riconoscimento dello status di pubblico ufficiale» per i medici. Consulcesi, da undici mesi ha lanciato una petizione su Change.org per dire no all'odio tra medico e paziente e promuovere la creazione del Tribunale della Salute: oltre 21mila le firme raccolte.

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....