donna

CARE DONNE, SICURE CHE USARE LO STESSO LINGUAGGIO SBOCCATO MASCHILE SIA UNA FORMA DI EMANCIPAZIONE? PER ANNA SALVAJE, CHE SUI SOCIAL RACCONTA IN MANIERA DISSACRANTE I DETTAGLI INTIMI DELLE SUE AVVENTURE SESSUALI, “GIOCARE CON LE PAROLE ESPLICITE, RIDICOLIZZARLE E RIDERNE È UN MODO DI TOGLIERE LORO POTERE” - MA C’È ANCHE CHI TEME CHE IL LINGUAGGIO PATRIARCALE NON SI DISSACRI METTENDOLO SULLA BOCCA DEL GENTIL SESSO…

Cristina Da Rold per "espresso.repubblica.it"

 UOMO DONNA 9

 

«Non avevo alcun intento politico. Stavo vivendo una storia amorosa clandestina con un ragazzo molto più giovane di me. Il blog e i profili sui social erano una dedica a lui, un gioco fra me e lui. E mi eccitava l’idea che altri, del tutto sconosciuti, leggessero di noi. Le reazioni hanno sorpreso anche me. In qualche modo loro sì che sono “politiche”: mi insultano e scrivono con gratitudine in centinaia.»

 

Che lo si consideri un bene o un male, un reale dibattito o semplicemente rumore confuso, la partecipazione alle discussioni sui social network, quando è massiccia come nel caso dei profili Twitter e Facebook di Anna Salvaje non può lasciare indifferenti.

 

uomo donna

Sono centinaia le donne, giovani, giovanissime e meno giovani, femministe e non, che ogni giorno commentano i tweet e i post di Anna, che da qualche anno, prima con il blog e poi sui social, condivide i dettagli più intimi della sua avventura sessuale.

 

Al centro dei posto di Anna c’è la narrazione e l’esaltazione del proprio piacere con un linguaggio che molte definiscono troppo scurrile per una donna, altre troppo banale, altre ancora denigratorio, altre addirittura dannoso per la lotta contro il patriarcato.

 

Di fatto la constatazione comune è che oggi esistono ancora tante zone vietate a chi è nata femmina. Ma basta parlare di sesso, in qualsiasi modo lo si faccia, per essere donne più libere?

escort per donne 2

 

Autodefinirsi puttana, zoccola, troia può essere una strada produttiva per privare questi termini secolarmente diffamanti della valenza denigratoria che indossano? Usare su noi stesse parola “cazzo”, per esempio, ci rende più libere? «Utilizzo spesso, riferendoli a me stessa, termini secolarmente diffamanti, per tentare di privarli della valenza denigratoria che indossano» spiega Anna.

 

«Secondo me, giocare con queste parole, ridicolizzarle e riderne è un modo di togliere loro potere. Parlo di sesso perché mi piace e mi piace farlo a quel modo. E in tanti ne sono disturbati. Pretenderebbero di impormi come ne dovrei parlare e con che parole. Questa è politica.»

 

escort per donne 1

Nel suo famoso “Il corpo delle donne” Lorella Zanardo scriveva che siamo su un filo di lama quando utilizziamo stereotipi per divertimento. “Penso che parlare di performance oggi non basti: è necessario riprendere a parlare di desiderio femminile in rapporto al potere” commenta invece a L’Espresso Monica Lanfranco , giornalista e formatrice.

 

«La donna libera sessualmente può ancora diventare merce, se mentre lavoriamo sulla narrazione del desiderio femminile non facciamo lo stesso anche sul linguaggio che utilizziamo. Proviamo per esempio a ragionare sul perché il termine usato per dire a una donna che compie del sesso orale ha valore di offesa, ma non si offende un uomo dicendogli che fa lo stesso a una donna.»

 

donne durante la seconda guerra mondiale

La risposte delle donne, anche sui social, sono dunque molto diverse. Da una parte c’è l’argomentazione che ruota intorno al concetto secondo cui “perché vergognarsi di parlare anche noi in quel modo mentre dall’altra la questione di fondo è che il linguaggio patriarcale non si dissacra facendolo nostro come donne, ma decostruendolo, mettendo il luce la sua origine fondata ancora una volta sull’oppressione del maschio sulla femmina.

 

«Sono quarant’anni che le femministe riflettono sull’utilizzo del linguaggio comune e su come questo sia stato utilizzato per l’oppressione patriarcale sulle minoranze oppresse, non solo sulle donne, e diverse sono le esperienze che hanno mostrato che assumendo noi stesse quel linguaggio non andiamo lontano» spiega Monica.

 

donna vestita da uomo

Le capita molto spesso di organizzare a dei corsi nelle scuole per fare riflettere i ragazzi sul linguaggio sessista che utilizzano anche inconsapevolmente e ogni volta - ci dice - si rende conto di quanta sia ancora la strada da fare con le nuove generazioni. «I due termini denigratori più utilizzati dai giovanissimi sono per esempio frocio per offendere un uomo e troia per offendere una donna.

 

Anche la scelta di questo binomio rifletta una concezione patriarcale: solo il termine troia ci abbraccia potenzialmente tutte e connota una visione servile della donna rispetto all’uomo. Anche la comune frase “hai le tue cose?”- ci spiega - non è leggera come sembra se pensiamo che fino al 1965 proprio in ragione della presunta instabilità delle donne dovuta al ciclo mestruale non era loro permesso accedere alla magistratura e diventare giudici».

 UOMO E DONNA

 

Il pomo della discordia è quindi linguistico ma, di fondo, politico, anche se non è facile capire se è il politico che crea il linguaggio o viceversa. Anche il sesso riflette infatti lo scontro ideologico intorno all’etica della libertà personale come massimo valore da perseguire, con tutte le conseguenze contraddittorie che ne derivano, come dimostrano la libera volpe e la libera gallina. In quest’ottica che potremmo definire “liberista” l’autodeterminazione della donna (anzi, delle donne) contro il patriarcato non deve passare attraverso l’imposizione di regole, seppur poste da altre donne.

 

DONNE CHE CREANO SEX TOYS - SILVIA PICARI

«Una donna ha il diritto di fare del proprio corpo quel che vuole: godere del porno o farlo, portare il velo, affittare un utero, fare sex working o entrare in convento. Dettare regole alle donne è becero e maschilista anche quando sono le donne a farlo» commenta Anna Salvaje.

 

Sono molte le donne che la pensano in questo modo, una visione opposta a quella di grossa parte del femminismo, secondo cui la liberazione della donna dal patriarcato significa renderla libera ma responsabile per le altre che sono oppresse, magari senza rendersi conto di esserlo. Che la libertà femminile si ottiene solo con una strategia di lotta comune.

 

Forse, alla fine, il vero nocciolo della faccenda è che oggi non tutte le donne concordano sul fatto che la lotta al patriarcato sia una fra i generi storicamente determinati, come invece mostra chiaramente l’etimologia delle parole che utilizziamo. «Io non voglio combattere ‘gli uomini’» precisa Anna.

 

libido nelle donne 5

«L’unica guerra è quella che le persone (uomini e donne) che rispettano gli altri e le loro scelte devono combattere contro le persone che non lo fanno.»

 

Viene da chiedersi se siano davvero maturi i tempi per abbandonare una posizione di genere e abbracciare una “lotta” al patriarcato che vada oltre il genere. «Stando a quando vedo da come parlano i ragazzi oggi e di quanto poco si rendono conto di utilizzare parole sessiste - risponde Monica - assolutamente no».

libido nelle donne 4libido 6libido 5libido 4eccitazione e libido biglibido nelle donne

 

Ultimi Dagoreport

claudia conte

DAGOREPORT - CHI È, CHI NON È E CHI SI CREDE DI ESSERE CLAUDIA CONTE, LA “GIORNALISTA, SCRITTRICE, "EVENT PRODUCER", OPINIONISTA” CHE IMPERVERSA TRA TV, EVENTI PUBBLICI E ISTITUZIONALI - COME MAI HA PRESENTATO ALLA CAMERA DEI DEPUTATI DI UN LIBRO DI GABRIEL GARKO?!?! - PERCHÉ LA 33ENNE DI CASSINO È STATA SCELTA PER “RIFLETTERE” SULL’EREDITÀ DI ALDO MORO NEL MAGGIO 2023, ALLA PRESENZA DEL MINISTRO DELL’INTERNO, MATTEO PIANTEDOSI, E DEL PREZZEMOLONE MOLLICONE? - SUI SOCIAL DILAGANO LE SUE FOTO CON MINISTRI, ALTE GERARCHIE MILITARI, CONDUTTORI TV E PERFINO PAPA FRANCESCO – PRESENZA FISSA A PRESENTAZIONI DI LIBRI, CENE E GALA, LA BELLA CLAUDIA HA INIZIATO COME ATTRICE, POI HA TROVATO UNA MINIERA D’ORO NEL SOTTOBOSCO DELLA ''BENEFICENZA'', DELLA ''SOLIDARIETÀ'' E DELLE "LEGALITÀ" – TRA LIBRI, LE OSPITATE, I PREMI DI OGNI TIPO, E' ARRIVATO L’INCARICO PIÙ PRESTIGIOSO: LA PRESENTATRICE DEL TOUR DELLA NAVE AMERIGO VESPUCCI, IN GIRO PER IL MONDO. A QUALE TITOLO LE È STATO AFFIDATO? E PERCHÉ PROPRIO A LEI? AH, SAPERLO...

giuseppe conte elly schlein matteo ricci giorgia meloni francesco acquaroli

DAGOREPORT - COME E' RIUSCITO CONTE, DALL’ALTO DEL MISERO 5% DEI 5STELLE NELLE MARCHE, A TENERE IN OSTAGGIO IL PD-ELLY? - L'EX ''AVVOCATO DEL POPOLO'' È RIUSCITO A OTTENERE DALLA "GRUPPETTARA CON L'ESKIMO" LE CANDIDATURE DI ROBERTO FICO IN CAMPANIA E PASQUALE TRIDICO IN CALABRIA, E SENZA SPENDERSI GRANCHE' PER MATTEO RICCI. ANZI, RIEMPIENDO I MEDIA DI DISTINGUO E SUPERCAZZOLE SULL’ALLEANZA (“NON SIAMO UN CESPUGLIO DEL PD”) – IL PIU' MADORNALE ERRORE DEL RIFORMISTA RICCI E' STATO DI FAR SALIRE SUL PALCO L'"ATTIVISTA" DEL NAZARENO, AGITANDOSI PER GAZA ANZICHE' PER UNA REGIONE DOVE LA GLOBALIZZAZIONE HA IMPOVERITO LE INDUSTRIE (SCAVOLINI, TOD'S, ETC.), LA DISOCCUPAZIONE E' ARRIVATA E I MARCHIGIANI SI SONO SENTITI ABBANDONATI - VISTO IL RISCHIO-RICCI, E' ARRIVATA LA MOSSA DA CAVALLO DELLA DUCETTA: ''ZONA ECONOMICA SPECIALE'' E UNA PIOGGIA DI 70 MILIONI DI AIUTI...

al-thani netanyahu trump papa leone bin salman hamas

DAGOREPORT – STASERA INIZIA LA RICORRENZA DI YOM KIPPUR E NETANYAHU PREGA CHE HAMAS RIFIUTI IL PIANO DI PACE PER GAZA (ASSEDIATO IN CASA DALLE PROTESTE E DAI PROCESSI, PIÙ DURA LA GUERRA, MEGLIO È). NON A CASO HA FATTO MODIFICARE LAST MINUTE IL TESTO RENDENDOLO PIÙ DIFFICILE DA ACCETTARE PER I TERRORISTI CHE, A LORO VOLTA, INSISTONO SU TRE PUNTI: UN SALVACONDOTTO PER I CAPI; UN IMPEGNO A CREARE LO STATO DI PALESTINA; IL RITIRO DELL’ESERCITO ISRAELIANO, ANCHE DALLA ZONA CUSCINETTO – PRESSING FORTISSIMO DI VATICANO, ONU E PAESI ARABI PER CHIUDERE L'ACCORDO – EMIRI E SCEICCHI INFURIATI PER IL RUOLO DI TONY BLAIR, CHE BOMBARDÒ L’IRAQ SENZA MAI PENTIRSI – L’UMILIAZIONE DI “BIBI” CON LA TELEFONATA AL QATAR: L’EMIRO AL THANI NON HA VOLUTO PARLARE CON LUI E HA DELEGATO IL PRIMO MINISTRO – L’OBIETTIVO DEI “FLOTILLEROS” E L’ANTISEMITISMO CHE DILAGA IN EUROPA

luca zaia matteo salvini roberto vannacci

IL CORAGGIO SE UNO NON CE L'HA, MICA SE LO PUO' DARE! LUCA ZAIA, ETERNO CACADUBBI, NICCHIA SULLA CANDIDATURA ALLE SUPPLETIVE PER LA CAMERA: ORA CHE HA FINALMENTE LA CHANCE DI TORNARE A ROMA E INCIDERE SULLA LEGA, DUELLANDO CON VANNACCI E SALVINI CONTRO LA SVOLTA A DESTRA DEL CARROCCIO, PREFERISCE RESTARE NEL SUO VENETO A PIAZZARE QUALCHE FEDELISSIMO – SONO ANNI CHE MUGUGNANO I “MODERATI” LEGHISTI COME ZAIA, FEDRIGA, GIORGETTI, FONTANA MA AL MOMENTO DI SFIDARE SALVINI, SE LA FANNO SOTTO...

elly schlein tafazzi

DAGOREPORT: IL “NUOVO PD” DI ELLY NON ESISTE - ALIMENTATA DA UN'AMBIZIONE SFRENATA, INFARCITA SOLO DI TATTICISMI E DISPETTI, NON POSSIEDE L'ABILITÀ DI GUIDARE LA NOMENKLATURA DEL PARTITO, ISPIRANDOLA E MOTIVANDOLA - IL FATIDICO "CAMPOLARGO" NON BASTA PER RISPEDIRE NELLE GROTTE DI COLLE OPPIO L'ARMATA BRANCA-MELONI. NELLE MARCHE IL PD-ELLY SUBISCE IL SORPASSO DELLE SORELLE D'ITALIA - QUELLO CHE INQUIETA È LO SQUILIBRIO DELLA DUCETTA DEL NAZARENO NELLA COSTRUZIONE DELLE ALLEANZE, TUTTO IN FAVORE DI UN'AREA DI SINISTRA (M5S E AVS) IN CUI LEI STESSA SI È FORMATA E A CUI SENTE DI APPARTENERE, A SCAPITO DI QUELLA MODERATA, SPAZIO SUBITO OCCUPATO DALLA SCALTRISSIMA DUCETTA DI VIA DELLA SCROFA, CHE HA LANCIATO AMI A CUI HANNO ABBOCCATO LA CISL E COMUNIONE E LIBERAZIONE - CHE ELLY NON POSSIEDA VISIONE STRATEGICA, CAPACITÀ DI COMUNICAZIONE, INTELLIGENZA EMOTIVA, PER FRONTEGGIARE IL FENOMENO MELONI, E' LAMPANTE - OCCORRE URGENTEMENTE, IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, RISPEDIRE ELLY SUI CARRI DEI GAY-PRIDE, PUNTANDO, DOPO LE REGIONALI D'AUTUNNO, SU UNA NUOVA LEADERSHIP IN SINTONIA COI TEMPI TUMULTUOSI DI OGGI

raoul bova beatrice arnera

DAGOREPORT: RAOUL, UN TRIVELLONE ''SPACCANTE''! - DAGOSPIA PIZZICA IL 54ENNE BOVA ATTOVAGLIATO ALL'ORA DI PRANZO AL RISTORANTE “QUINTO”, A ROMA, IN COMPAGNIA DELLA FASCINOSA TRENTENNE BEATRICE ARNERA, CON CUI RECITA NELLA FICTION “BUONGIORNO, MAMMA”, ATTUALMENTE IN ONDA SU CANALE5 – GLI AVVENTORI DEL RISTORANTE NON HANNO POTUTO FARE A MENO DI NOTARE L'AFFETTUOSA INTIMITÀ TRA I DUE ATTORI: BACI GALEOTTI, ABBRACCI E CAREZZE FURTIVE FINO A UN INASPETTATO E IMPROVVISO PIANTO DI BOVA – DOPO LO SCANDALO DEGLI AUDIO PICCANTI INVIATI A MARTINA CERETTI, DIFFUSI DA FABRIZIO CORONA, CHE HANNO TENUTO BANCO TUTTA L’ESTATE, ORA QUEL MANZO DI BOVA SI RIMETTE AL CENTRO DELLA STALLA…