antonio tajani carlo nordio cecilia sala mohammad abedini

CARLO NORDIO SCONFESSA SE STESSO E PURE GLI AMERICANI – IL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, IL 20 DICEMBRE, AVEVA CHIESTO LA CONFERMA DELL’ORDINE DI CARCERAZIONE PER MOHAMMAD ABEDINI, POI REVOCATA IERI - LA SCUSA PER IL "NO" ALL'ESTRADIZIONE? IL REATO CONTESTATO DAGLI AMERICANI ALLA "MENTE DEI DRONI", SUPPORTO A ORGANIZZAZIONE TERRORISTICA, IN ITALIA NON ESISTE - NORDIO POTEVA FERMARSI LÌ, E INVECE HA SPECIFICATO ANCHE CHE NON CI SONO ELEMENTI A SUPPORTO DELLE ACCUSE. CIOÈ NON CREDE ALLE CONTESTAZIONI FATTE AD ABEDINI DAGLI STATI UNITI: PERCHÉ LO DICE SOLO ORA? E COME MAI LUI E TAJANI  HANNO CONTINUATO A DIRE CHE IL CASO SALA ERA SCOLLEGATO, QUANDO ERA EVIDENTE A TUTTI CHE È STATO UNO SCAMBIO?

1. TERRORISMO, IN CHE MODO È STATA ESCLUSA L’IMPUTABILITÀ

Estratto dell’articolo di Luigi Ferrarella per il “Corriere della Sera”

CARLO NORDIO - FOTO LAPRESSE

 

1. Il ministro della Giustizia può ordinare ai giudici di scarcerare un arrestato?

Solo in materia di estradizioni […], il Guardasigilli ha per legge due poteri. Alla fine di tutto l’iter, se sino in Cassazione i magistrati abbiano accolto la richiesta di estradizione avanzata all’Italia da uno Stato, il ministro può comunque bloccarla (mentre non può imporla se i giudici l’abbiano negata).

 

Inoltre, ed è questo invece il caso di ieri, in ogni momento del procedimento […] il ministro della Giustizia «può sempre chiedere» ai giudici […] «la revoca della custodia cautelare», che comporta l’immediata scarcerazione.

 

2. Il Guardasigilli deve motivare la propria decisione?

Mohammad Abedini najafabadi

No, è un atto di pura discrezionalità politica. È dunque un «di più» la nota con la quale ieri Nordio, che il 20 dicembre aveva chiesto ai giudici la custodia cautelare in carcere di Abedini, ha spiegato di ritenere non concedibile l’estradizione reclamata dagli Usa perché mancherebbe il requisito fondamentale per accoglierla: la doppia imputabilità, ossia la necessità che il fatto per cui uno Stato chiede l’estradizione sia previsto come reato in modo sovrapponibile in entrambi gli ordinamenti. Il che, per Nordio, non varrebbe per i tipi di associazione a delinquere e di supporto a organizzazione terroristica prospettati dagli Usa a carico dell’iraniano.

CARLO NORDIO - FOTO LAPRESSE

 

3 Con Abedini libero, resta in piedi la richiesta americana di estradizione?

No. Non si terrà più l’udienza in cui il 15 gennaio i giudici avrebbero dovuto decidere se tenerlo in carcere o concedergli i domiciliari, ma soprattutto, poiché Abedini è rientrato subito in Iran, non c’è più il requisito base per la prosecuzione della procedura di estradizione.

 

2 NORDIO SCONFESSA NORDIO E LIBERA IL TECNICO IRANIANO

Estratto dell’articolo di Alessandro Mantovani per “il Fatto quotidiano”

 

antonio tajani carlo nordio

Ci avevano detto tempi lunghi e invece no, Mohammad Abedini Najafabadi prima dell’ora di pranzo di ieri è uscito dal carcere di Opera, quattro giorni dopo la liberazione di Cecilia Sala a Teheran. Nel tardo pomeriggio l’ingegnere iraniano 38enne, considerato dagli Stati Uniti un uomo chiave nella costruzione dei droni dei pasdaran e arrestato dalla polizia a Malpensa il 16 dicembre scorso, era già nella capitale del suo Paese.

 

Se l’Italia non voleva dare al mondo l’immagine di uno scambio di prigionieri con un regime indicato come nemico dell’Occidente, l’obiettivo è fallito. Se non contestuale, lo scambio è stato rapidissimo.

 

Il collegio della V sezione della Corte d’appello di Milano si è riunito ieri mattina per un provvedimento vincolato. A chiedere la revoca della carcerazione di Abedini è stato infatti il Guardasigilli Carlo Nordio.

cecilia sala Mohammad Abedini

 

“La revoca è sempre disposta se il ministro della Giustizia ne fa richiesta”, dice l’articolo 718 del Codice di procedura penale. Tanto Nordio quanto il ministro degli Esteri Antonio Tajani avevano detto che il governo non sarebbe intervenuto prima dell’udienza fissata per il 15 gennaio sulla richiesta di arresti domiciliari avanzata per l’iraniano dall’avvocato Alfredo De Francesco. Non si terrà mai.

La procedura di estradizione si chiude ancora prima che gli Stati Uniti abbiano depositato l’intero dossier, per il quale avevano tempo fino a fine mese.

 

CARLO NORDIO - FOTOMONTAGGIO DEL FATTO

Forse il governo ha accelerato per evitare di intervenire all’indomani di un eventuale “no” dei giudici. Oppure è intervenuto un fatto nuovo che ha spinto a fare subito quanto promesso agli iraniani per ottenere la liberazione di Sala, la giornalista 29enne di Chora Media e del Foglio che è stata detenuta dal 19 dicembre all’8 gennaio.

 

Così la spiega il ministero della Giustizia: “In forza dell’art. 2 del trattato di estradizione tra il Governo degli Stati Uniti d’America e il Governo della Repubblica italiana – si legge in una nota – possono dar luogo all’estradizione solo reati punibili secondo le leggi di entrambe le parti contraenti, condizione che, allo stato degli atti, non può ritenersi sussistente.

 

cecilia sala nel 2015 5

La prima condotta ascritta al cittadino iraniano di ‘associazione a delinquere per violare l’Ieepa’ (International Emergency Economic Powers Act ovvero le leggi Usa sull’embargo a vari Paesi tra cui l’Iran, ndr) non trova corrispondenza nelle fattispecie previste e punite dall’ordinamento penale italiano; quanto alla seconda e terza condotta, rispettivamente di ‘associazione a delinquere per fornire supporto materiale ad una organizzazione terroristica con conseguente morte’ e di ‘fornitura e tentativo di fornitura di sostegno materiale ad una organizzazione terroristica straniera con conseguente morte’ – osserva ancora il ministero della Giustizia –, nessun elemento risulta ad oggi addotto a fondamento delle accuse rivolte emergendo con certezza unicamente lo svolgimento, attraverso società a lui riconducibili, di attività di produzione e commercio con il proprio Paese di strumenti tecnologici avente potenziali, ma non esclusive, applicazioni militari”.

 

CECILIA SALA CON GIORGIA MELONI A CIAMPINO

Nordio ci dice insomma che gli Usa ci hanno chiesto di arrestare un innocente, che la polizia italiana evidentemente ha sbagliato a farlo, che i giudici di Milano non avrebbero dovuto tenerlo in galera e che Nordio medesimo ha preso una cantonata, il 20 dicembre, quando ha chiesto la conferma dell’ordine di carcerazione che egli stesso, ieri, ha fatto revocare.

 

Così, secondo diversi giuristi, sconfina nel campo della Corte d’appello alla quale spetterebbe valutare la sussistenza della doppia incriminazione (reati punibili in astratto in entrambi i Paesi) e perfino nel merito degli elementi di prova, il cui esame toccherebbe ai giudici Usa e non all’Italia. Insomma, […] il ministro avrebbe potuto invocare esigenze umanitarie o l’interesse nazionale, come pure è previsto dal codice in materia di estradizione. Ma forse gli accordi con l’Iran erano altri.

Mohammad Abedini najafabadicecilia sala nel 2015 1cecilia sala con la mamma elisabetta vernoni nel 2017 cecilia sala nel 2016 cecilia sala nel 2016 cecilia sala nel 2017 CARLO NORDIO - FOTO LAPRESSE

Ultimi Dagoreport

gender club degrado roma pina bausch matteo garrone

25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO", IMMERSO NEL BUIO, SI FACEVA SESSO SENZA IL SENSO DEL PECCATO, IN MEZZO A TUTTI. UNO ‘’SBORRIFICIO” CHE NON HA AVUTO EGUALI E CHE DEMOLÌ I MURI DIVISORI TRA ETERO-BI-GAY-LESBO-TRANS-VATTELAPESCA - PER 9 ANNI, “CARNE ALLEGRA” PER TUTTI. OGNUNO VENIVA E SI FACEVA I CAZZI SUOI, E QUELLI DEGLI ALTRI. IL "DEGRADO'' POTEVA ESSERE RIASSUNTO IN UNA DOMANDA: CHI È NORMALE? - DAGO-INTERVISTA ALL’ARTEFICE DEL BORDELLO: “SCORTATA DA MATTEO GARRONE, UNA NOTTE È APPARSA PINA BAUSCH IMPEGNATA AL TEATRO ARGENTINA. SI ACCENDONO LE LUCI E UNA TRAVESTITA URLO': “AO' SPEGNETELE! IO STAVO A FA’ UN BOCCHINO. NUN ME NE FREGA ‘N CAZZO DE 'STA PINA!”

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…

shooting calendario pirelli 2026

A PRAGA SI SVAGA! – UNA PARATA DI STELLE STA PER INVADERE LA CITTÀ DI FRANZ KAFKA: PER LA PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO PIRELLI 2026 VENERDÌ 14, ALLA MUNICIPAL HOUSE, SONO ATTESI 500 ILLUSTRI OSPITI ACCOLTI DA MARCO TRONCHETTI PROVERA CHE AVRÀ AL SUO FIANCO TANTO BEL MONDO: DA TILDA SWINTON A GWENDOLINE CHRISTIE, GUERRIERA NEL ‘’TRONO DI SPADE’’, DALLE MODELLE IRINA SHAYK ED EVA HERZIGOVA, DALLA STILISTA SUSIE CAVE ALLA TENNISTA VENUS WILLIAMS, DA LUISA RANIERI A FAVINO – NON MANCHERÀ CHIARA FERRAGNI ALLACCIATA ALL’EREDE GIOVANNI TRONCHETTI PROVERA…

sigfrido ranucci giovambattista fazzolari

DAGOREPORT - UCCI UCCI, TUTTO SUL CASO RANUCCI: DAI PRESUNTI CONTATTI DI SIGFRIDO CON I SERVIZI SEGRETI PER L'INCHIESTA DI "REPORT" SUL PADRE DI GIORGIA MELONI AL PEDINAMENTO DI SIGFRIDO, CHE COINVOLGEREBBE FAZZOLARI, IL BRACCIO DESTRO (E TESO) DI LADY GIORGIA – RANUCCI, OSPITE IERI SERA DI BIANCA BERLINGUER, HA PRECISATO, MA CON SCARSA CHIAREZZA, COSA E' ACCADUTO NELLE DUE VICENDE: “NON SONO STATO SPIATO DA FAZZOLARI. SO CHE È STATO ATTIVATO UN MECCANISMO PER CAPIRE CHI FOSSE IL NOSTRO INFORMATORE. SI TEMEVA FOSSE QUALCUNO DEI SERVIZI, MA NON È ACCADUTO” - SULL'ALTRA VICENDA DEL PEDINAMENTO: "NON SO SE SONO STATO SEGUITO MATERIALMENTE" – RIGUARDO L'ATTENTATO: "NON HO MAI PENSATO CHE DIETRO CI FOSSE UNA MANO POLITICA" - DAGOSPIA CERCA DI FAR LUCE SUI FATTI E I FATTACCI... - VIDEO

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...