maria elena boschi emanuele pier luigi etruria

BOSCHI E SOTTOBOSCHI – IL FRATELLO DI MARIA ‘ETRURIA’, EMANUELE, ERA A CAPO DEL SERVIZIO DI CONTROLLO DEI COSTI DI BANCA ETRURIA PROPRIO QUANDO, LO SCRIVE BANKITALIA, “GLI ORGANI AMMINISTRATIVI PRESTANO SCARSA ATTENZIONE AL CONTENIMENTO DELLE SPESE PER CONSULENZE”

Fabrizio Boschi per “il Giornale”

emanuele boschiemanuele boschi

 

A Banca Etruria «il Boschi» era una specie di boss. Intoccabile e rispettato. Pur avendo fatto tutt' altro prima di allora (dirigente della Coldiretti in Valdarno, consigliere del consorzio agrario di Arezzo dal 1978 al 1986, poi presidente di Confcooperative aretina dal 2004 al 2010) quella banca era il suo punto riferimento economico da sempre.

 

Lui è entrato a far parte del consiglio di amministrazione nell' aprile del 2011, ma uno dei suoi figli - Emanuele, 32 anni - è stato assunto in quell' istituto già nel novembre del 2007 e proprio lì ha fatto carriera.

 

«L' hanno assunto perché era preparato, mica perché aveva il bollino rosso», sbotta mamma Stefania Agresti. Fino al novembre 2012 è stato process analyst, poi cost manager fino all' ottobre 2014, infine program and cost manager dall' ottobre 2014 al marzo 2015, in piena crisi dei titoli. Anche sua moglie, Eleonora Falsinelli, era dipendente come communication specialist. Si sono conosciuti lì.

maria elena boschi al matrimonio del fratello emanuelemaria elena boschi al matrimonio del fratello emanuele


«Papà Pier Luigi è diventato vicepresidente per una ragione squisitamente politica»: è quello che dice uno dei piccoli soci della banca, Pierino Lega, durante l' assemblea del 4 maggio 2014, parlando al presidente uscente Giuseppe Fornasari: «Il nostro esimio presidente in liaison con il direttivo - disse Lega - ha pianificato e unito le due fazioni che si contendevano il potere in questa assemblea, costruendo così ad arte un nuovo direttivo di larghe intese, una sorta di grosse coalition, come per dire ha unito e sposato il diavolo e l' acqua santa».

emanuele boschi emanuele boschi


Ma la vera chiave di tutto sembra essere Emanuele Boschi, che essendo a capo del servizio di controllo dei costi, lavorava coi crediti deteriorati proprio quando, egli stesso lo scrive in un rapporto a Banca d' Italia, «gli organi amministrativi hanno prestato scarsa attenzione al contenimento delle spese per consulenze, che nel biennio 2013-2014, sono ascese a oltre 15 milioni».

 

EMANUELE BOSCHIEMANUELE BOSCHI

Boschi junior lascia Banca Etruria a marzo 2015, (appena sette mesi prima del dissesto) e si appoggia per alcune settimane allo studio fiorentino di Luciano Nataloni, in via delle Mantellate 8, commercialista ed ex membro del cda della stessa Etruria. Nataloni è quello indagato per conflitto d' interessi dalla procura di Arezzo per i finanziamenti erogati dalla banca a 14 società vicine a lui e all' ex presidente Lorenzo Rosi, che avrebbero causato 30 milioni di euro di buco.


Banca Etruria, attraverso Nataloni, autorizzava finanziamenti sciagurati a queste aziende sull' orlo del baratro, che non davano alcuna garanzia di rientro. In cambio veniva richiesto a quelle imprese di avvalersi della consulenza finanziaria dello «Studio professionale associato dottori commercialisti» dello stesso Nataloni e dove per alcuni mesi ha lavorato Boschi jr, continuando evidentemente ad avere rapporti con Banca Etruria visto il legame stretto che c' era tra l' istituto di credito e lo studio commerciale di Nataloni.

Maria Elena Boschi, dopo la spiaggia un bel giro in bicicletta per le vie di Marina di Pietrasanta con il fratello Emanuele (da Oggi) Maria Elena Boschi, dopo la spiaggia un bel giro in bicicletta per le vie di Marina di Pietrasanta con il fratello Emanuele (da Oggi)


Nel giugno 2015 Emanuele Boschi lascia lo studio commerciale e si trasferisce a pochi passi, al civico 9 della stessa via, chiamato da Francesco Bonifazi, tesoriere del Partito democratico, parlamentare, avvocato ed ex fidanzato della sorella Maria Elena, per ricoprire la carica di presidente del consiglio di amministrazione della Mantellate Nove Srl, che offre servizi aziendali rivolti a studi legali e contabili.

 

LUCIANO NATALONILUCIANO NATALONI

Bonifazi fonda Mantellate Nove nel maggio 2013 (mettendo suo padre Franco alla presidenza) insieme a Federico Gianassi, assessore alla Trasparenza e al Lavoro del Comune di Firenze, e a due soci di studio, Andrea Nardi e Federico Lovadina, quest' ultimo gran collezionista di poltrone alla corte di Renzi (è nel cda della partecipata del Comune Mercafir e alla presidenza di Toscana Energia succedendo a Lorenzo Becattini, parlamentare Pd). Dal luglio 2014 Lovadina è stato messo da Renzi anche nel cda di Ferrovie dello Stato. Il solito intreccio alla Renzi in odor di intrallazzo.

maria elena boschi bonifazimaria elena boschi bonifazi

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...