carcere santa maria capua vetere

“IL TEMPO DELLE BUONE AZIONI È FINITO” - LE CHAT DEGLI AGENTI SVELANO COME LA VIOLENZA SIA ESPLOSA NEL CARCERE DI SANTA MARIA CAPUA VETERE, IL 5 APRILE 2020: “SPERO CHE PIGLIANO TANTE DI QUELLE MAZZATE CHE DOMANI LI DEVO TROVÀ TUTTI AMMALATI”, “SONO DELINQUENTI CON LE TESTE BRUCIATE E COME TALI VANNO TRATTATI” - LE FOTO E I VIDEO DEI PESTAGGI GIRATI CON GLI SMARTPHONE, CON GUARDIE CARCERARIE IN POSA E FRASI TIPO: "350 PASSATI E RIPASSATI, GRAZIE A TUTTI"

Giuseppe Salvaggiulo per “la Stampa”

 

le violenze dei poliziotti sui detenuti a santa maria capua vetere

Sono le chat della polizia penitenziaria a raccontare il climax che trasforma una rivolta carceraria rientrata in poche ore senza danni né feriti in una mattanza. È il 5 aprile 2020. I detenuti hanno appreso dal tg regionale che uno di loro è positivo al Covid. Cinquanta dei reparti Nilo e Tamigi del carcere di Santa Maria Capua Vetere «non rientrano dalla socialità», restano fuori dalle celle e «si barricano».

 

Il provveditore regionale dell' amministrazione penitenziaria Antonio Fullone è preoccupato. Invia tre contingenti speciali da Napoli e Avellino. Per tutto il giorno, con una decina di messaggi, tiene aggiornato a Roma il capo del Dap Francesco Basentini. Alle 21: «Aspettiamo ancora un po' prima di entrare». Alle 22,25 scrive a Maria Parenti, direttrice del carcere: «La situazione non si sblocca. L' unica scelta è usare la forza».

 

le violenze dei poliziotti sui detenuti a santa maria capua vetere

Nella chat collettiva della polizia penitenziaria di Santa Maria si pregusta l' esito, con riferimento a certi detenuti: «Spero che pigliano tante di quelle mazzate che domani li devo trovà tutti ammalati». Ma un' ora dopo i detenuti si ritirano, tanto che Fullone si rallegra dell' esito («Meglio così, grazie davvero a tutti») e lo comunica a Basentini alle 23,38: «Rientrata protesta. Alla fine, ma proprio un attimo prima che entrassimo. Buona notte». E Basentini: «Ancora un ottimo lavoro. Notte, Antonio».

 

le violenze dei poliziotti sui detenuti a santa maria capua vetere 9

Ma il fuoco cova sotto la cenere. Nella notte «monta il malcontento degli agenti», scrive il gip. Che a fronte del tremebondo comandante della penitenziaria nel carcere Gaetano Manganelli, definito da Fullone nelle chat «completamente in trance» e «nel pallone più totale», valorizza «il ruolo determinante nell' organizzazione della dinamica criminale» di Pasquale Colucci, capo del nucleo speciale arrivato da Secondigliano. È lui ad avvisare il provveditore Fullone, pochi minuti dopo mezzanotte: «Il personale è molto deluso. Si sono raccolti per contestare l' operato del comandante».

le violenze dei poliziotti sui detenuti a santa maria capua vetere 2

 

Fullone: «Lo so. Rischiamo di perdere il carcere». E Colucci: «Vero». Un' ora dopo, nella chat collettiva, un assistente capo racconta del «disagio che sta subendo il personale», specificando che «il comandante ha preso atto ma ha detto che dobbiamo avere pazienza».

 

Alle 5,24 Manganelli sollecita Fullone: «Dottore io non riesco più a contenere le proteste.

Al Nilo in particolare vogliono parlare con voi. Prima di dover agire in fase repressiva io le sto provando tutte ma in questo è fondamentale la sua presenza». Mezz' ora dopo Colucci spiega a Manganelli: «Se vengo però interveniamo». Poche ore dopo il provveditore ordina «la perquisizione», anche se Manganelli tergiversa e Colucci, a mezzogiorno, lo incalza: «Quindi la perquisizione si fa o no? Devo avvisare il personale».

le violenze dei poliziotti sui detenuti a santa maria capua vetere 8

 

La certezza si raggiunge nei minuti successivi. Tanto che alle 12,36, in una chat della polizia penitenziaria con 109 partecipanti, viene diffusa la direttiva: «Entro le 15,30 in tuta operativa tutti in istituto. Si deve chiudere il reparto Nilo per sempre, u tiemp re buone azioni è fernut (il tempo delle buone azioni è finito, ndr). W la Polizia Penitenziaria». Messaggio condito da due emoji di un avambraccio muscoloso. Seguono commenti: «Passiamo parola. Siamo pronti, speriamo bene. Vi aspettiamo già in trincea. Attualmente mi trovo a Napoli per motivi familiari, se faccio presto sarò ben felice di venire se questi sono i presupposti.

 

Arrivo, questo mi piace. Ok mi avvio. Questo mi piace vengo in borghese che la tuta è già lavata vengo così come sto. Ragazzi tutti carichi. Sì venite tutti urgentemente. La cosa è seria, venite più che potete». Ed emoji di pollici alzati.

violenze sui detenuti al carcere di santa maria capua vetere 2

 

Alle 12,53 Manganelli scrive a Fullone: «Facciamo tutto il Nilo». Eppure, come scrive mezz' ora dopo, «non vi è alcuna rivolta» e «tutti i detenuti sono rientrati dai passeggi». Dunque la perquisizione non viene riservata «a una sola sezione come ipotizzato in precedenza», rileva il gip, ma estesa. Contraddizione solo apparente con la situazione di calma: l' assenza di proteste («Nessuna rivolta, non diffondete notizie sbagliate», si scrive nella chat collettiva) è al contrario («Meglio così») funzionale a «pianificare l' operazione», come scrive Manganelli a Fullone alle 13,38.

 

violenze sui detenuti al carcere di santa maria capua vetere 1

«E utilizziamo anche scudi e manganelli», precisa mezz' ora dopo. «Ok se necessario ovviamente», risponde Fullone. Dieci minuti dopo, l' operazione Nilo con 200 uomini è partita. Manganelli: «Stiamo procedendo». Colucci, in tempo reale: «I ragazzi sanno cosa fare!!!». Ed evoca «l' unico sistema, il sistema Poggioreale», carcere di Napoli la cui «cella zero» veniva trasformata in «camera delle torture» per pestaggi sistematici.

 

Alle 19,25 un interlocutore delle chat non presente a Santa Maria Capua Vetere chiede a Manganelli se hanno usato le maniere forti. La risposta («Oggi perquisizione e forza») è gradita: «Sono delinquenti con le teste bruciate e come tali vanno trattati». Mezz' ora dopo Colucci sintetizza: «Reparto Nilo: otto sezioni, quattro ore di inferno. Per loro. Non si è salvato nessuno. Applausi finali dei colleghi di Santa». E il suo interlocutore: «Ottimo».

violenze sui detenuti al carcere di santa maria capua vetere

Alle 20,13 provveditore e comandante si salutano e ringraziano reciprocamente, mentre nella chat collettiva girano foto e video dei pestaggi girati con gli smartphone, con poliziotti in posa e frasi tipo «350 passati e ripassati». Poi l' ultimo messaggio: «Buona notte a tutti. Uniti per Santa Maria sempre».

Ultimi Dagoreport

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…