
CI SONO STATI TROPPI BUCHI NELLE PRIME INDAGINI SUL DELITTO DI CHIARA POGGI – GLI INVESTIGATORI CHE HANNO RIAPERTO IL CASO DI GARLASCO SI STANNO CONCENTRANDO SU SEI CONTATTI TELEFONICI FRA ANDREA SEMPIO E DUE SUOI AMICI NELLA MATTINATA DEL 13 AGOSTO 2007, GIORNO DEL DELITTO – LO STUDIO DEI TABULATI PUO’ RISCRIVERE L'ORARIO DELL’UCCISIONE. MA DI QUESTE CHIAMATE E SMS NON C'È TRACCIA NEI VERBALI DEL 2007 – E C’È IL MISTERO DI UNA BORSETTA USATA DA CHIARA POGGI NEI GIORNI PRECEDENTI ALLA SUA MORTE. CHE FINE HA FATTO? IL SUO CONTENUTO AVREBBE POTUTO FORNIRE INDICAZIONI IMPORTANTI. PECCATO CHE…
Estratto dell’articolo di Francesco Moscatelli per “La Stampa”
Sei contatti telefonici fra Andrea Sempio e due suoi amici nella mattinata del 13 agosto 2007, non dichiarati all'epoca delle prime indagini, e il mistero di una borsetta usata da Chiara Poggi nei giorni precedenti l'omicidio. Sono questi due degli elementi sui quali si starebbero concentrando in queste ore gli investigatori.
Un lavoro complicato, visti gli anni passati, ma necessario in attesa che a metà giugno partano gli accertamenti disposti dal giudice su impronte e Dna, considerati a torto o a ragione il vero possibile punto di svolta di questa nuova indagine della procura di Pavia su Andrea Sempio.
Per quanto riguarda i contatti telefonici il tema di fondo resta l'orario del delitto. Perché - se con la condanna di Alberto Stasi, il fidanzato di Chiara, si stabilì che l'omicidio venne commesso in una finestra di 24 minuti fra le 9,12, orario in cui la ragazza disinserisce l'allarme della villetta di via Pascoli, e le 9,36, orario in cui Stasi comincia a utilizzare pc - ipotizzare un altro assassino vuol dire valutare una possibile finestra temporale molto più ampia per l'omicidio, compresa fra le 7 del mattino e le 14.
LA BORSA DI CHIARA POGGI SCOMPARSA
Fra le 9.58 e le 12.18 del 13 agosto 2007 furono sei i contatti, registrati sui tabulati, tra Andrea Sempio e Roberto Freddi e Mattia Capra, due ragazzi della compagnia di cui facevano parte anche Marco Poggi, il fratello di Chiara, e Angela Taccia, l'amica di sempre oggi avvocata di Sempio. Né Freddi né Capra, come nessun altro oltre a Sempio, è bene precisarlo, risultano indagati.
Nelle prossime settimane, però, si procederà anche nei loro confronti al prelievo del Dna, operazione che riguarderà anche altri frequentatori di casa Poggi: Alessandro Biasibetti, l'altro amico oggi frate domenicano, le gemelle Paola e Stefania Cappa, cugine di Chiara, e Marco Panzarasa, l'amico di Alberto Stasi che nelle settimane prima del delitto era con lui a Londra.
Il motivo per cui la procura diretta da Fabio Napoleone ha deciso di fare nuovi approfondimenti, sequestrando anche i vecchi telefoni, è che di questi scambi telefonici nei verbali del 2007 non c'è traccia. Il lavoro sui tabulati telefonici, però, è complesso: infatti esistono solo i tabulati complessivi della cella di Garlasco, e non quelli del cellulare di Andrea Sempio, perché le indagini all'epoca si concentrarono solo su Stasi.
I sei contatti di Sempio, restando all'attività registrata dalla cella, sono questi: una chiamata dal cellulare a Capra alle 9.58, durata un secondo e probabilmente senza risposta, un messaggio inviato da Capra a Sempio alle 11.10 e una chiamata effettuata questa volta dal telefono di casa di Sempio al cellulare dell'amico alle 11.25, durata circa 40 secondi. Gli altri tre sono un sms da Sempio a Freddi delle 11.59, l'sms di risposta registrato alle 12.12, una telefonata di 33 secondi da Sempio a Capra alle 12.17 e un sms di Sempio a Freddi alle 12.18.
L'esame dei tabulati rileverebbe alcune incongruenze con quanto messo a verbale dai due amici: hanno riferito di essere sempre stati a Garlasco quella mattina, mentre la cella indicherebbe che entrambi hanno lasciato il paese poco prima delle 10 per poi farvi rientro più tardi, alle 11.10 Freddi, Capra alle 12.12.
È davvero così? Un ulteriore elemento è che alle 11.25 Sempio era sicuramente in casa, perché ricevette una chiamata dal suo telefono di casa al cellulare.
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Un capitolo a parte riguarda la borsetta Pinko Bag, uno dei tanti buchi neri delle prime indagini su ciò che accadde in via Pascoli. Nella fotografia scattata durante i sopralluoghi, diffusa ieri dall'Agi, si vede chiaramente che Chiara in quei giorni la stava usando, perché proprio dalla borsetta spunta lo scontrino della pizza consumata con Alberto Stasi la sera prima dell'omicidio. La borsa e il suo contenuto avrebbero potuto fornire indicazioni importanti.
Peccato che dal fascicolo delle indagini preliminari non risulti alcun verbale di sequestro o di ispezione. Chi la prese?
DELITTO DI GARLASCO - IMPRONTA ATTRIBUITA AD ANDREA SEMPIO
Libero e La Provincia pavese scrissero che venne acquisita, riconsegnata ai famigliari di Chiara e poi rubata dalla casa di Gropello Cairoli in cui la famiglia Poggi si trasferì temporaneamente dopo l'omicidio. [...]
Quando gli investigatori provarono a capire che fine avesse fatto, all'epoca del processo di appello bis che portò alla condanna di Alberto Stasi, si dovettero arrendere. C'è ancora qualche possibilità di ritrovarla?
chiara poggi 7
andrea sempio
LA SCENA DEL CRIMINE - CASA POGGI - GARLASCO