cina lituania

VENI, VIDI, VILNIUS - LA CINA SOSPENDE I RAPPORTI COMMERCIALI CON LA LITUANIA DOPO CHE IL PAESE BALTICO HA DECISO DI ISTITUIRE UFFICI DI RAPPRESENTANZA RECIPROCA CON TAIWAN - GLI ESPERTI: "ADOTTANDO MISURE DI RITORSIONE, PECHINO STA INVIANDO UN MESSAGGIO AD ALTRI PAESI: CI SARANNO CONSEGUENZE SE OLTREPASSERANNO LA LINEA ROSSA" - "LA GRANDE DOMANDA E': FINO A CHE PUNTO LA UE SI SCHIERERA' CON LA LITUANIA SU QUESTO?"....

Dagotraduzione dal Guardian

 

xi jinping

Secondo gli analisti le posizioni della Cina nei confronti della Lituania sono un avvertimento per l’Europa. Pechino ha da poco deciso, anche se non in maniera ufficiale, di sospendere il già esiguo commercio con il paese baltico dopo che questi ha accettato di scambiare uffici diplomatici con Taiwan.

 

Lituania e Taiwan hanno concordato di istituire uffici di rappresentanza reciproca come segno del maturare dei legami tra i due governi. In risposta Pechino ha richiamato il suo ambasciatore da Vilnius ed espulso i lituani da Pechino.

 

Gitanas Nauseda

Secondo il ministero degli affari esteri di Taiwan, da allora la Cina ha anche sospeso il trasporto ferroviario di merci verso la Lituania e sospeso i permessi di esportazione per i produttori del paese, compresi queli che si occupano di agricoltura, zootecnia e legname.

 

Il direttore dei servizi alimentari e veterinari statali lituani, Mantas Staskevicius, ha dichiarato domenica al Baltic Times che le trattative con la Cina sui permessi di esportazione per alcuni articoli erano diventate più difficili già dall'inizio dell'anno, ma che ora avevano interrotto i processi di audit e certificazione senza spiegazioni.

 

Tsai Ing-wen, presidente Taiwan

«Finora, il nostro ufficio non ha ricevuto direttamente ulteriori domande o indicazioni che qualcosa si sia fermato, ma un mese fa i cinesi ci hanno contattato e hanno fornito un elenco di alcune non conformità e uno dei nostri esportatori di birra è stato rimosso dall'elenco delle aziende autorizzate a fornire prodotti alla Cina», ha raccontato.

 

La tattica commerciale rispecchia quella utilizzata nelle precedenti controversie con paesi come l'Australia e le sue esportazioni di carbone, vino e carne bovina. Ma mentre l'economia australiana dipende in gran parte dalla Cina, il commercio con la Lituania è definito "trascurabile", ha affermato Noah Barkin, esperto Europa-Cina presso il gruppo di ricerca statunitense Rhodium.

 

TAIWAN

«Adottando misure di ritorsione, [Pechino] sta inviando un messaggio ad altri paesi: ci saranno conseguenze se oltrepasseranno le sue linee rosse su Taiwan».

 

Il Partito comunista cinese non ha mai governato Taiwan, ma Pechino la considera una provincia della Cina da riconquistare e accusa il governo di separatismo. È sempre più sensibile a qualsiasi segno di sostegno a Taiwan. La Lituania non ha legami diplomatici formali con Taiwan ma mantiene relazioni sempre più amichevoli, compresa la promessa di fornire vaccini. È un paese che ha spesso criticato la Cina e si è ritirato dai principali gruppi multilaterali guidati dalla Cina.

 

xi jinping taiwan

«L'uso della coercizione da parte della Cina sulla Lituania rischia di offuscare l'immagine e la posizione della Cina in Europa e nel resto del mondo, ed è improbabile che raggiunga l'obiettivo, cioè quello di invertire la politica della Lituania nei confronti di Taiwan», ha affermato il professor Steve Tsang, direttore del SOAS China Institute.

 

«La grande domanda è fino a che punto l'UE si schiererà con la Lituania su questo? Con alcuni Stati membri dell'UE particolarmente ben disposti nei confronti della Cina, non sarà facile creare un fronte forte e unito da parte dell'UE a sostegno della Lituania».

 

cina taiwan

I media statali cinesi sono stati molto duri, e hanno definito la Lituania una "buffona". Domenica il tabloid Global Times ha pubblicato un editoriale di fuoco in cui chiedeva al governo di tagliare i legami con la Lituania.

 

Ci sono altri fattori da considerare. La Lituania ha approfondito i legami con gli Stati Uniti, che hanno un rapporto sempre più ostile con la Cina (e sono anche sempre più favorevoli a Taiwan). Gli Stati Uniti hanno promesso sostegno alla Lituania contro «le azioni aggressive unilaterali della Cina e le pressioni politiche».

 

vilnius

Il ministero degli Esteri lituano non ha voluto commentare. In una dichiarazione ha affermato che la Lituania è «determinata a perseguire legami reciprocamente vantaggiosi con Taiwan come fanno molti altri paesi dell'Unione europea e il resto del mondo».

 

«Speriamo che i recenti problemi nelle relazioni lituana e cinese vengano risolti con mezzi diplomatici basati sul rispetto reciproco e sul diritto internazionale».

Ultimi Dagoreport

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...

diletta leotta ilary blasi stefano sala pier silvio berlusconi

FLASH – IL BRUTALE AFFONDO DI PIER SILVIO BERLUSCONI SU ILARY BLASI E DILETTA LEOTTA (“I LORO REALITY TRA I PIÙ BRUTTI MAI VISTI”), COSÌ COME IL SILURAMENTO DI MYRTA MERLINO, NASCE DAI DATI HORROR SULLA PUBBLICITÀ MOSTRATI A “PIER DUDI” DA STEFANO SALA, AD DI PUBLITALIA (LA CONCESSIONARIA DI MEDIASET): UNA DISAMINA SPIETATA CHE HA PORTATO ALLA “DISBOSCATA” DI TRASMISSIONI DEBOLI. UN METODO DA TAGLIATORE DI TESTE BEN DIVERSO DA QUELLO DI BABBO SILVIO, PIÙ INDULGENTE VERSO I SUOI DIPENDENTI – A DARE UNA MANO A MEDIASET NON È LA SCURE DI BERLUSCONI JR, MA LA RAI: NON SI ERA MAI VISTA UNA CONTROPROGRAMMAZIONE PIÙ SCARSA DI QUELLA CHE VIALE MAZZINI, IN VERSIONE TELE-MELONI, HA OFFERTO IN QUESTI TRE ANNI…

giorgia meloni elly schlein luca zaia vincenzo de luca eugenio giani elly schlein elezioni regionali

PER UNA VOLTA, VA ASCOLTATA GIORGIA MELONI, CHE DA MESI RIPETE AI SUOI: LE REGIONALI NON VANNO PRESE SOTTOGAMBA PERCHÉ SARANNO UN TEST STRADECISIVO PER LA MAGGIORANZA – UNA SPIA CHE IL VENTO NON SPIRI A FAVORE DELLE MAGNIFICHE SORTI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È IL TENTATIVO DI ANTICIPARE AL 20 SETTEMBRE IL VOTO NELLE MARCHE, DOVE IL DESTRORSO ACQUAROLI RISCHIA DI TORNARE A PASCOLARE (IL PIDDINO MATTEO RICCI È IN LEGGERO VANTAGGIO) – IL FANTASMA DI LUCA ZAIA IN VENETO E LE ROGNE DI ELLY SCHLEIN: JE RODE AMMETTERE CHE I CANDIDATI DEL PD VINCENTI SIANO TUTTI DOTATI DI UN SANO PEDIGREE RIFORMISTA E CATTO-DEM. E IN CAMPANIA RISCHIA LO SCHIAFFONE: SI È IMPUNTATA SU ROBERTO FICO, IMPIPANDOSENE DI VINCENZO DE LUCA, E SOLO UNA CHIAMATA DEL SAGGIO GAETANO MANFREDI LE HA FATTO CAPIRE CHE SENZA LO “SCERIFFO” DI SALERNO NON SI VINCE…

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

NULLA SARÀ COME PRIMA: PIER SILVIO BERLUSCONI, VESTITO DI NUOVO, CASSA IL SUO PASSATO DI RAMPOLLO BALBETTANTE E LANCIA IL SUO PREDELLINO – IN UN COLPO SOLO, CON IL COMIZIO DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI, HA DEMOLITO LA TIMIDA SORELLA MARINA, E MANDATO IN TILT GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI, MINACCIANDO LA DISCESA IN CAMPO. SE SCENDE IN CAMPO LUI, ALTRO CHE 8%: FORZA ITALIA POTREBBE RISALIRE (E MOLTO) NEI SONDAGGI (IL BRAND BERLUSCONI TIRA SEMPRE) – NELLA MILANO CHE CONTA IN MOLTI ORA SCOMMETTONO SUL PASSO INDIETRO DI MARINA DALLA GESTIONE “IN REMOTO” DI FORZA ITALIA: D'ALTRONDE, LA PRIMOGENITA SI È MOSTRATA SEMPRE PIÙ SPESSO INDECISA SULLE DECISIONI DA PRENDERE: DA QUANTO TEMPO STA COGITANDO SUL NOME DI UN SOSTITUTO DI TAJANI?

matteo piantedosi khalifa haftar giovanni caravelli

FOLLOW THE MONEY! - DIETRO AL RESPINGIMENTO DI PIANTEDOSI IN LIBIA, PROBABILMENTE, CI SAREBBE IL VIL DENARO! SADDAM HAFTAR, FIGLIO DEL GENERALISSIMO KHALIFA E GOVERNANTE DI FATTO DELLA CIRENAICA, AVREBBE CHIESTO ALL'ITALIA UN SOSTEGNO ECONOMICO PER "GESTIRE" I MIGRANTI (TENERLI IN GABBIA SENZA FARLI PARTIRE), COME QUELLO CHE ROMA CONCEDE AL GOVERNO DI TRIPOLI - L'AISE DI CARAVELLI, CHE HA OTTIMI RAPPORTI CON HAFTAR JR, TANTO DA AVERLO PORTATO IN ITALIA PER UN TOUR DEI MINISTERI (UN MESE FA HA INCONTRATO PIANTEDOSI, CROSETTO E TAJANI), HA CONTATTATO GLI 007 DI GRECIA E MALTA, PER CHIEDERE DI CONDIVIDERE L'ESBORSO. QUELLI HANNO RISPOSTO "NO, GRAZIE" - E COSÌ, È PARTITA LA "RITORSIONE" DEGLI HAFTAR, CHE HANNO ORGANIZZATO LA TRAPPOLA PER LA DELEGAZIONE EUROPEA (COMPOSTA OLTRE A PIANTEDOSI DAI MINISTRI DI GRECIA E MALTA)