didi autista di car sharing wuhan

COME SI CAMPA A WUHAN FUORI DALLA QUARANTENA - UN TAGLIANDO ROSA DOVE SI SEGNA L'ORA DI USCITA DA CASA E QUELLA DI RIENTRO. UN ALTRO FOGLIO DA RIEMPIRE PER CONTROLLARE DAL PUNTO DI VISTA SANITARIO L'ACCESSO AL POSTO DI LAVORO. E UNA APP CHE PERMETTE ALLE AUTORITÀ DI TRACCIARE SPOSTAMENTI E CONTATTI. OVVIAMENTE MASCHERINA OBBLIGATORIA PER TUTTI QUANDO SI ESCE DI CASA, IN BARBA ALL'OMS TANTO CARA ALLA CINA

 

Guido Santevecchi per il “Corriere della Sera

 

wuhan

Un tagliando rosa dove si segna l' ora di uscita da casa e quella di rientro. Un altro foglio da riempire per controllare dal punto di vista sanitario l' accesso al posto di lavoro. E una app sul telefonino che permette alle autorità di tracciare gli spostamenti e i contatti (ma questa non è una novità sconvolgente per il sistema sociale cinese). E la mascherina, sempre obbligatoria all' aperto. A Wuhan, prima città martire del coronavirus, la quarantena imposta il 23 gennaio è terminata l' 8 aprile.

 

wuhan sulle rive del hankou

Ma l' allarme sanitario e sociale non è finito. C' è stata la dichiarazione di «guerra contro il demone nascosto coronavirus» (frase usata da Xi Jinping), ma non c' è ancora la dichiarazione della vittoria, che pure farebbe politicamente molto comodo al Partito-Stato.

Conforta che non siano segnalati nuovi casi nella città di 11 milioni di abitanti (tanti quanti quelli della nostra Lombardia, quindi un possibile metro di paragone sanitario per noi). Il bollettino di ieri, quindicesimo giorno della riapertura, rilevava solo 69 pazienti di Covid-19 e altre 28 guarigioni. Ma la settimana scorsa le autorità hanno improvvisamente ricalcolato il numero dei morti, aggiungendone 1.290, il 50% in più.

wuhan ospedale di emergenza

 

Per evitare che il ciclo di contagi riparta, la vita non è tornata alla normalità a Wuhan e nel resto della Cina.

La ripartenza è lenta. Basta vedere le immagini delle file ordinate e distanziate all' ingresso della metropolitana per rendersi conto che qualcosa è cambiato nel comportamento dei cinesi. La calca delle ore di punta si è dissolta, nessuno spinge, nessuno cerca di infilarsi tra i corpi di chi lo precede per arrivare primo al tornello, al vagone, al sedile.

 

wuhan dopo il lockdown

Conta solo distanziarsi dal pericolo di contatto e contagio.

I ristoranti possono fare solo pasti da portare via, Starbucks serve i clienti all' aperto, sul marciapiedi. I tassisti raccontano di aver avuto «due clienti in due settimane, chi può usa solo la sua auto». Oltre alla maschera obbligatoria, chi può si infila anche una tuta protettiva, nonostante il caldo che a Wuhan si fa già sentire. Alcune aziende cinesi stanno sviluppando tute sanitarie lavabili e riutilizzabili, segno che fiutano il business: la mascherina diventerà un' abitudine come gli occhiali da sole e la tuta bianca potrebbe sostituire l' impermeabile, almeno nei periodi di ritorno dell' allarme.

wuhan dopo il lockdown.

 

Dice al Corriere la professoressa universitaria Sara Platto, che vive e insegna all' università di Wuhan: «Le uscite non per lavoro sono limitate a un paio d' ore, il necessario per fare la spesa. Si segnano i propri dati su un tagliando rosa al posto di controllo del proprio comprensorio residenziale, all' uscita e al rientro. All' ingresso dei negozi viene presa la temperatura. Tagliando anche per l' ingresso negli uffici.

un poster sul coronavirus a wuhan

Università e scuole sono chiuse, il Gaokao (l' esame di maturità, ndr) si terrà a luglio, sappiamo che ci sarà un caldo torrido ma era l' unica soluzione, posticipare il più a lungo possibile». La dottoressa Platto comunque non si è ancora avventurata sulla metropolitana: «Voglio aspettare un po'...».

 

Wuhan e il resto della Cina temono la «seconda ondata».

Lo sforzo è per ritardarla il più possibile, nella speranza che in autunno siano stati trovati farmaci decisivi per curare i malati e magari un vaccino.

tedros adhanom ghebreyesus

Ma Wuhan è un grande polo industriale e di servizi, proprio come la Lombardia: la chiusura a tempo indefinito in attesa di vaccino o nuove medicine non è possibile. La sua economia è quasi morta sul tavolo dell' operazione per tagliare via il Covid-19 dal corpo del Paese: il Pil della metropoli e della provincia dello Hubei hanno perso il 39% nel primo trimestre (il dato del resto della Cina è stato «solo» -6,8 per cento), l' incertezza per il futuro di imprese e posti di lavoro non conosce confini, come il coronavirus.

 

Da Wuhan sono ripresi i viaggi interni alla Cina. Pechino però continua ad accettare solo mille arrivi al giorno dall' ex ground zero del Covid-19.

sul traghetto del rive yangtze

E in stazioni e aeroporti, sia in partenza sia in arrivo, si compilano moduli su moduli, si controlla la temperatura, si finisce in quarantena al minimo indizio di contagio.

didi autista di car sharing li wenliang il medico che lancio l allarme sul coronavirusposter ospedale wuhan

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....