amazzonia macron bolsonaro

COME TI AMMAZZO L’AMAZZONIA - IL POLMONE VERDE E’ IN FIAMME, MACRON ACCUSA BOLSONARO DI AVER MENTITO SUGLI IMPEGNI AMBIENTALI PRESI AL G20 DI OSAKA E PREANNUNCIA RITORSIONI – LA REPLICA PICCATA DEL PRESIDENTE BRASILIANO: “COLONIALISTI”. DELL’AMAZZONIA SI PARLERÀ AL G7, SENZA LA PARTECIPAZIONE DI NESSUN PAESE DELLA REGIONE...

Francesca Pierantozzi per il Messaggero

 

amazzonia

Il fuoco dell'Amazzonia brucia fino a Biarritz e diventa l'ennesima emergenza di un G7 di crisi. Il padrone di casa Emmanuel Macron è subito balzato in testa a un fronte anti Bolsonaro: ha denunciato un «ecocidio», ha accusato il presidente brasiliano di aver «mentito» sugli impegni ambientali presi al G20 di Osaka e ha annunciato che la Francia, «se le condizioni sono queste» impugnerà gli accordi Ue-Mercosur di libero scambio tra Europa e Brasile, Argentina, Uruguay e Paraguay.

 

Una ritorsione condivisa per ora dall'Irlanda. La tedesca Angela Merkel («è massima urgenza») il britannico Boris Johnson («è una crisi internazionale») e il canadese Justin Trudeau hanno tutti espresso grande «preoccupazione» per gli incendi che devastano il polmone del mondo e hanno giudicato imperativo affrontare la questione al tavolo del G7. Di Amazzonia si parlerà infatti già alla cena inaugurale di stasera anzi, è ormai diventato il «tema centrale» dell'apertura ha detto l'Eliseo e poi all'incontro sull'Ambiente e il Clima previsto lunedì. 

macron bolsonaro

 

GLI IMPEGNI DISATTESIIeri i consiglieri diplomatici dei Sette erano al lavoro a Biarritz per trovare «iniziative concrete sull'Amazzonia» che dovrebbero essere annunciate prima della fine del vertice. «Visto il comportamento del Brasile in queste settimane», Macron «non può che prendere atto che il presidente Bolsonaro gli ha mentito al vertice di Osaka e che ha deciso di non rispettare i suoi impegni su clima e biodiversità» ha fatto sapere duramente l'Eliseo. Immediata la risposta di Bolsonaro, che ha accusato Macron di «strumentalizzare» la vicenda «per fini politici personali» e ha denunciato «la mentalità colonialista» in base alla quale di Amazzonia si parlerà al G7, senza la partecipazione di nessun paese della regione.

 

amazzonia macron bolsonaro

La Francia insiste, e denuncia gli accordi Ue-Mercosur firmati a giugno dopo vent'anni di negoziati. Parigi aveva infatti condizionato la firma al rispetto da parte del Brasile di una serie di impegni sull'ambiente, discussi durante il G20 in Giappone. La Commissione europea ha però frenato ieri pomeriggio sulle intenzioni di ritorsione francese. Secondo una portavoce gli accordi commerciali potrebbero al contrario essere «il modo migliore per intervenire, peccato solo che non siano ancora in vigore», perché vincolano i paesi contraenti «a lottare contro la deforestazione e al rispetto degli impegni sul clima della conferenza di Parigi».

 

«Il fatto che abbiamo concluso un accordo commerciale con i quattro paesi del Mercosur non significa che siamo d'accordo con tutte le politiche di quei governi in tutti i settori - ha confermato la commissaria al Commercio Cecilia Malmstroem ma è un modo per ancorare il Brasile agli impegni di Parigi. Un accordo commerciale non risolverà tutti i problemi, ma è uno strumento di cui disponiamo. L'alternativa è chiara: abbiamo visto che il presidente americano sta cercando di convincere altri leader mondiali a unirsi a lui nel respingere gli impegni sul clima. Con l'accordo Ue-Mercosur il presidente Bolsonaro almeno ha fatto la sua scelta: è venuto con noi».

 

il post di nathalie munoz

Per Macron un'altra frattura su cui mediare, senza contare le imprevedibili mosse di Donald Trump. Il presidente francese spera che da Biarritz usciranno proposte per trovare «un buon governo» per l'Amazzonia, e un meccanismo internazionale di «prevenzione degli incendi» e di «finanziamento del rimboschimento». In un intervento al sito di informazione Konbini, Macron ha auspicato che per proteggere il polmone verde del pianeta siano associate «anche le Ong e i popoli autoctoni»:

 

«Cercheremo di mobilitare tutti per trovare i fondi e rimboschire il più velocemente possibile. L'Amazzonia brucia e questo riguarda tutti, perché è una fonte di biodiversità. Riguarda il pianeta, riguarda la Francia. Si dimentica spesso, anche il presidente brasiliano lo dimentica, che la Francia è in Amazzonia, che la più lunga frontiera terrestre della Francia è tra la Guyana e il Brasile». I Grandi a Biarritz saranno chiamati a firmare una Carta sulla Biodiversità. Macron ha ammesso ieri che sulla firma di Trump ci sono molti dubbi: «La firmerà comunque l'India, è molto importante».

roghi in amazzonia 9

 

 

il post di cristiano ronaldo sui roghi in amazzoniail post di leonardo dicaprio sui roghi in amazzoniaroghi in amazzonia 17roghi in amazzonia 1roghi in amazzonia 10roghi in amazzonia 11roghi in amazzonia 12roghi in amazzonia 13roghi in amazzonia 14roghi in amazzonia 15roghi in amazzonia 16roghi in amazzonia 18roghi in amazzonia 19roghi in amazzonia 4roghi in amazzonia 2roghi in amazzonia 20roghi in amazzonia 3roghi in amazzonia 6roghi in amazzonia 5roghi in amazzonia 7roghi in amazzonia 8il post di david licauco

Ultimi Dagoreport

alessandro giuli lucia borgonzoni manuela cacciamani mazzi rampelli giulio base film albatross 2025albatross angelo mellone perla tortora paolo petrecca alma manera

DAGO-CAFONAL! - DAI FRATELLI WARNER DI HOLLYWOOD AI FRATELLI D’ITALIA DI CINECITTÀ, IL CIAK È A DESTRA! - E VOILÀ! DOMANI SUGLI SCHERMI DEL BELPAESE ARRIVA "ALBATROSS", IL NUOVO IMMAGINARIO CAPOLAVORO DI GIULIO BASE, MARITATO TIZIANA ROCCA - ALL’ANTEPRIMA ROMANA, GOVERNO IN PRIMA FILA: TAPPETO ROSSO PER IL MINISTRO GIULI-VO DEL “PENSIERO SOLARE”; AVANTI I DIOSCURI RAI, ROSSI E MELLONE, FATE LARGO AL “GABBIANO SUPREMO” DI COLLE OPPIO, FABIO RAMPELLI, CON MOLLICONE DI SCORTA - NEL FOYER DEL CINEMA SI SBACIUCCHIANO PAOLO PETRECCA, DIRETTORE DI RAI SPORT, E L’AMATA ALMA MANERA - SE LUCIA BORGONZONI TIMBRA IL CARTELLINO PER LA LEGA, A TENERE ALTO IL PENNONE DI FORZA ITALIA C’È MAURIZIO GASPARRI, NEL '70 SEGRETARIO PROVINCIALE DEL FRONTE DELLA GIOVENTÙ – PER I DUE PRODUTTORI, PAOLO DEL BROCCO (RAI CINEMA) E GENNARO COPPOLA (COMPAGNO DI MANUELA CACCIAMANI, PRESIDENTE DI CINECITTA'), ‘STO “ALBATROSS” DI GIULIO BASE DEVE SUSCITARE VERAMENTE “GRANDE ATTENZIONE” VISTO CHE IL 18 GIUGNO SCORSO SAREBBE AVVENUTA UNA PROIEZIONE PRIVATA DEL FILM ALLA PRESENZA DI IGNAZIO LA RUSSA E DI SISTER ARIANNA MELONI…

cetrioloni per l italia - meme by edoardo baraldi giorgia meloni economia crisi soldi

DAGOREPORT - GIORGIA MELONI PUÒ FARE TUTTE LE SMORFIETTE CHE VUOLE MA A NATALE RISCHIA DI TROVARE SOTTO L'ALBERO UN'ITALIA IN GRANDE DIFFICOLTA' ECONOMICA. E SE I CITTADINI TROVERANNO LE TASCHE VUOTE, ANCHE IL PIU' INCROLLABILE CONSENSO PUO' SGRETOLARSI - IL POTERE D'ACQUISTO AUMENTA DELLO 0,9% ORA, MA NEGLI ULTIMI ANNI È CROLLATO DEL 20% - DA UN LATO L'INFLAZIONE TORNA A CRESCERE, DALL'ALTRO IL PIL CALA. E DAL 2026, CON LA FINE DEL PNRR, CHE HA "DROGATO" IL PRODOTTO INTERNO LORDO, LA SITUAZIONE NON POTRÀ CHE PEGGIORARE. SENZA CONSIDERARE L'EFFETTO TSUNAMI DEI DAZI DI TRUMP SU OCCUPAZIONE ED EXPORT - SE CI FOSSE UN'OPPOSIZIONE DECENTE, MARTELLEREBBE OGNI GIORNO SU QUESTI TEMI: SALARI DA FAME, TASSE CHE CONTINUANO A SALIRE, ECONOMIA CHE RISTAGNA. MA LA PRIORITÀ DI SCHLEIN SONO I GAY UNGHERESI E QUELLE DI CONTE E' FARE IL CANDIDATO PREMIER DEL CAMPO LARGO...

matteo salvini giorgia meloni antonio tajani

DAGOREPORT - MALGRADO UN’OPPOSIZIONE SINISTRATA E SUPERCAZZOLARA, L’ESTATE DELLA DUCETTA È  MOLESTATA DA BRUTTI PENSIERI - SE IN EUROPA CERCA DI DEMOCRISTIANIZZARSI, IN CASA LA MUSICA CAMBIA. SE PRENDE UNA SBERLA ALLE REGIONALI D’AUTUNNO, LA PREMIER TEME CHE UNA CADUTA POSSA TRASFORMARSI NELL’INIZIO DELLA FINE. COME È ACCADUTO AL PD DI RENZI, ALLA LEGA DI SALVINI, AL M5S DI DI MAIO. DI COLPO, DALL’ALTARE ALLA POLVERE - ECCO IL PESANTE NERVOSISMO PER LE CONTINUE “STONATURE” DEL TROMBONISTA SALVINI, CHE VEDE LA SUA LEADERSHIP MESSA IN PERICOLO DAL GENERALISSIMO VANNACCI. OPPURE QUELLE VOCI DI UN CAMBIO DI LEADERSHIP DI FORZA ITALIA, STANCHI LOS BERLUSCONES DI VEDERE TAJANI COL TOVAGLIOLO SUL BRACCIO AL SERVIZIO DELLA SORA GIORGIA. OCCORRE UN NUOVO MARINAIO AL TIMONE PER CAMBIARE ROTTA: ETTORE PRANDINI, PRESIDENTE DELLA COLDIRETTI? - QUESTA È LA CORNICE IN CUI SI TROVA OGGI IL GOVERNO MELONI: TUTTO È IN MOVIMENTO, NULLA È CERTO…

ferragni city life

CHE CRASH! DA CASA FERRAGNI ALL’INSEGNA DI GENERALI, LA CADUTA DELLA MILANO CITY LIFE - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: ‘’SI È PASSATI DALLA MILANO INDUSTRIALE A QUELLA DEI CREDULONI DEL PANDORO, PER FINIRE ALLA CADENTE MILANO FINANZIARIA ORA CHE MPS VUOL PRENDERSI MEDIOBANCA PER PRENDERSI GENERALI - NEL BANDO PER CITY LIFE L’ACCORDO IMPONEVA CHE “IL 50% DELL’AREA FOSSE DESTINATA A VERDE PUBBLICO”. ECCOME NO! RENZO PIANO PRESENTÒ UN PROGETTO METÀ VERDE E METÀ CON UN GRATTACIELO E QUALCHE CASA. LO BOCCIARONO. SI SPALANCARONO COSÌ LE PORTE AD ALTRI ARCHISTAR: LIBESKIND, HADID E ISOZAKI. E COSÌ CITY LIFE È DIVENTATA UN NON-LUOGO, UN DUBAI SHOPPING MALL DIVENUTO UTILE ALLA COLLETTIVITÀ GRAZIE AL COVID, PERCHÉ LÌ CI FACEVANO LE VACCINAZIONI...

mediobanca mediolanum massimo doris nagel

MEDIOSBANCA! – BANCA MEDIOLANUM ANNUNCIA LA VENDITA DELLA SUA QUOTA DEL 3,5% IN MEDIOBANCA A INVESTITORI ISTITUZIONALI. E A NAGEL, ALLE PRESE CON L’OPS DI MPS, VIENE MENO IL PRIMO SOCIO DELL'ACCORDO DI CONSULTAZIONE TRA AZIONISTI – ERA UNA MOSSA PREVISTA DAL MOMENTO CHE L’EVENTUALE FUSIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI TRASFORMEREBBE IL CORE BUSINESS DI PIAZZETTA CUCCIA NELLA GESTIONE DEL RISPARMIO, ANDANDO A SBATTERE CON L’IDENTICA ATTIVITÀ DELLA BANCA DI DORIS E BERLUSCONI….

mattarella nordio meloni giorgia carlo sergio magistrati toghe giudici

DAGOREPORT - MENTRE ELLY SCHLEIN PENSA DI FARE OPPOSIZIONE VOLANDO A BUDAPEST A SCULACCIARE ORBAN PER I DIRITTI DEI GAY UNGHERESI, GIORGIA MELONI E I SUOI FRATELLI D’ITALIA SI RITROVANO DAVANTI UN SOLO "NEMICO": LA COSTITUZIONE - SE DALLA CORTE DEI CONTI ALLA CASSAZIONE C'E' IL MATTARELLO DI MATTARELLA, LA MUSICA CAMBIA CON LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA DI NORDIO - UNA VOLTA CHE IL PARLAMENTO APPROVERÀ LA “SEPARAZIONE DELLE CARRIERE” DI GIUDICI E PM, S’AVANZA IL RISCHIO CHE LE PROCURE DIPENDERANNO DAL MINISTERO DI GIUSTIZIA - ULTIMA SPES È IL REFERENDUM CONFERMATIVO CHE PER AFFONDARE UNA LEGGE DI REVISIONE COSTITUZIONALE NON  STABILISCE UN QUORUM: È SUFFICIENTE CHE I VOTI FAVOREVOLI SUPERINO QUELLI SFAVOREVOLI - ECCO PERCHE' IL GOVERNO MELONI HA LA COSTITUZIONE SUL GOZZO...