drag queen lezione ai bimbi

SCORAGGIATI DALLA RAGGI - IL COMUNE DI ROMA MANDA I BIMBI A LEZIONE DALLE DRAG QUEEN. ESPLODE LA RIVOLTA PER L’INIZIATIVA PUBBLICIZZATA DAL CAMPIDOGLIO. L’EVENTO, CHE SI SAREBBE DOVUTO SVOLGERE IN UNA BIBLIOTECA AL QUADRARO, VIENE POI ANNULLATO CON LA SCUSA DEL CORONAVIRUS -  GIORGIA MELONI: “SOLO A ME SEMBRA UNA FOLLIA? GIÙ LE MANI DAI BAMBINI!”

Antonio Rapisarda per “Libero quotidiano”

 

drag queen lezione ai bimbi

Fiabe da raccontare a «bambin* e ragazz*» da tre anni in su. Non solo «senza pregiudizi di genere». Ma proprio senza genere. Basta un asterisco al posto della desinenza e due "drag queen" (nome "d' arte" Cristina Prenestina e Paola Penelope) come «regine» d' eccezione che diventeranno - come si legge nella locandina ufficiale - «libri viventi per narrare alle giovanissime generazioni fiabe e racconti».

 

Tutto questo in una sala pubblica (la "Biblioteca Interculturale Cittadini del Mondo") nel Municipio VII della Capitale, con il patrocinio del Comune di Roma. Il primo incontro dei tre in cartellone era previsto oggi ma solo l' allarme coronavirus è riuscito a stoppare - per il momento - un' iniziativa che riporta spudoratamente al centro, ancora una volta, il tema del gender nelle scuole dell' obbligo.

 

Un esempio di queste "fiabe"? Lo fornisce proprio un video-racconto di una delle drag queen, "Cristina", ossia in realtà Francesco che di mestiere fa l' assistente sociale: «Tutti volevano che Michail diventasse un mago guerriero - recitava a un gruppetto di bambini qualche mese fa al circolo Lgbt Mario Mieli - e invece Michail aveva sempre saputo che sarebbe diventato una strega, non un mago perché barba, bastone e tunica lunga fino ai piedi non erano proprio da lui...». Insomma, se come dice "Cristina" stessa «le favole hanno la capacità di suggerire e insegnare dei valori», nel caso specifico si parla di teorizzazione della "fluidità" di genere senza troppi giri di parole o camuffamenti.

 

virginia raggi foto di bacco (1)

La notizia di queste particolari "lezioni" non è passata di certo inosservata. Giorgia Meloni su Facebook ha denunciato così la vicenda: «Due drag queen parleranno di "inclusione" e "amicizia" a bambini dai 3 anni in su in una scuola di Roma. Il tutto pubblicizzato sul sito ufficiale del Campidoglio. Solo a me sembra una follia? Giù le mani dai bambini!».

Per questo motivo Fratelli d' Italia, con il capogruppo in Consiglio comunale Andrea De Priamo, ha chiesto ufficialmente a Virginia Raggi «di togliere il patrocinio e di non ospitare l' iniziativa in una biblioteca comunale».

 

Protesta con forza pure la Lega, con il senatore Simone Pillon che ha utilizzato provocatoriamente gli stessi asterischi adoperati dai sostenitori radicali delle istanze Lgbt: «Si tratta di un evento per bambin* e bambin* che saranno simpaticamente indottrinat* dalle simpaticissim* drag queen sul fatto che genere e sesso non esistono, sono una mera costruzione sociale, e che ognuno può decidere se essere maschi* o femmin* o quel che gli pare», ha denunciato sul suo profilo social. Il commento? «Mi pare una cosa vergognosa sulla pelle dei bambini».

 

drag queen lezione ai bimbi

Critiche anche da Forza Italia. «Ci volevano le precauzioni per il Coronavirus per impedire incontro patrocinato dal Comune di Roma in cui drag queen leggono favole a bambini?», si è chiesto Maurizio Gasparri che ha annunciato a sua volta un' interrogazione «su questo vergognoso episodio».

 

Sul piede di guerra il mondo delle associazioni. «Qualcuno dovrebbe spiegare a genitori, insegnanti e studenti perché in un' età in cui il bambino è alle prese con l' accettazione e la scoperta del proprio corpo viene proposto il modello ipersessualizzato e caricaturale delle drag queen». A parlare è Massimo Gandolfini, presidente del Family Day e psicoterapeuta. L' associazione Pro Vita, infine, ha lanciato una petizione on line per il ritiro del patrocinio del Comune. L' obiettivo è contrastare fattivamente quest' operazione «indottrinamento»: «Gli asterischi», spiegano Toni Brandi e Jacopo Coghe a proposito della locandina, «sono voluti per nascondere il genere: non esistono più "bambini" e "bambine" ma un indifferenziato "bambin*"».

virginia raggi foto di bacco (1)

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni guido crosetto

IL "FRATELLASTRO" CROSETTO FA BALLARE GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI: “SE GLI STATI EUROPEI NON RINUNCIANO ALLA LORO SOVRANITÀ IN ALCUNI SETTORI, SONO MORTI. SULLA DIFESA DOBBIAMO METTERE ASSIEME I 27 PAESI UE IN UN SOLO PROGETTO COMUNE” – LA POSIZIONE DEL MINISTRO DELLA DIFESA È ALL’OPPOSTO DI QUELLA SOVRANISTA DELLA DUCETTA, CHE PIÙ VOLTE IN PASSATO HA REMATO CONTRO IL PROGETTO DI UN ESERCITO UNICO EUROPEO: “SAREBBE UNA INUTILE DUPLICAZIONE. IL SISTEMA DI DIFESA OCCIDENTALE È BASATO SULLA NATO, E NELLA NATO CI SONO ESERCITI NAZIONALI CHE COOPERANO TRA DI LORO. IO VOGLIO PIUTTOSTO UNA COLONNA EUROPEA DELLA NATO” – CHISSA' CHI ALLA FINE DIRA' L'ULTIMA PAROLA... - VIDEO

mauro gambetti papa leone mazza baseball san pietro pipi sagrato

DAGOREPORT: IL PISCIO NON VA LISCIO – PAPA LEONE XIV E’ FURIOSO DOPO IL SACRILEGIO COMPIUTO DALL’UOMO CHE HA FATTO PIPI’ SULL’ALTARE DELLA BASILICA DI SAN PIETRO – IL PONTEFICE HA ORDINATO UN RITO RIPARATORIO “URGENTE” E, SOPRATTUTTO, HA FATTO IL CULO AL CARDINALE GAMBETTI, ARCIPRETE DELLA BASILICA VATICANA, CON UN CONFRONTO “TEMPESTOSO”: E’ IL TERZO GRAVE EPISODIO IN POCO PIU’ DI DUE ANNI AVVENUTO NELLA CHIESA PIU’ IMPORTANTE DEL MONDO – NEL MIRINO FINISCONO ANCHE GLI UOMINI DELLA GENDARMERIA VATICANA, INCAPACI DI INTERVENIRE TEMPESTIVAMENTE E DI PREVENIRE GESTI SACRILEGHI DELLO SVALVOLATO DI TURNO – VIDEO!

spionaggio paragon spyware giorgia meloni fazzolari mantovano giorgetti orcel francesco gaetano caltagirone flavio cattaneo

DAGOREPORT - E TRE! DALLO SPIONAGGIO DI ATTIVISTI E DI GIORNALISTI, SIAMO PASSATI A TRE PROTAGONISTI DEL MONDO DEGLI AFFARI E DELLA FINANZA: CALTAGIRONE, ORCEL, CATTANEO - SE “STAMPA” E “REPUBBLICA” NON LI FANNO SMETTERE, VEDRETE CHE OGNI MATTINA SBUCHERÀ UN NUOVO E CLAMOROSO NOME AVVISATO DI AVERE UN BEL SPYWARE NEL TELEFONINO - COME NEL CASO DEGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA PROCURA ANTIMAFIA (FINITI IN CHISSÀ QUALCHE SCANTINATO), I MANDANTI DELLO SPIONAGGIO NON POSSONO ESSERE TROPPO LONTANI DALL’AREA DEL SISTEMA DEL POTERE, IN QUANTO PARAGON FORNISCE I SUOI SERVIZI DI SPYWARE SOLO AD AUTORITÀ ISTITUZIONALI - A QUESTO PUNTO, IL CASO È CORNUTO: O SI SONO TUTTI SPIATI DA SOLI OPPURE IL GOVERNO MELONI DEVE CHIARIRE IN PARLAMENTO SE CI SONO APPARATI “FUORILEGGE”. PERCHÉ QUANDO IL POTERE ENTRA NEI CELLULARI DEI CITTADINI, NON C’È PIÙ DEMOCRAZIA…

matteo salvini roberto vannacci giorgia meloni massimiliano fedriga luca zaia

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA GLI OCCHI PUNTATI SULLA TOSCANA! NELLA REGIONE ROSSA SARÀ CONFERMATO EUGENIO GIANI, MA ALLA DUCETTA INTERESSA SOLO REGISTRARE IL RISULTATO DELLA LEGA VANNACCIZZATA – SE IL GENERALE, CHE HA RIEMPITO LE LISTE DI SUOI FEDELISSIMI E SI È SPESO IN PRIMA PERSONA, OTTENESSE UN RISULTATO IMPORTANTE, LA SUA PRESA SULLA LEGA SAREBBE DEFINITIVA CON RIPERCUSSIONI SULLA COALIZIONE DI GOVERNO – INOLTRE ZAIA-FEDRIGA-FONTANA SONO PRONTI A UNA “SCISSIONE CONTROLLATA” DEL CARROCCIO, CREANDO DUE PARTITI FEDERATI SUL MODELLO DELLA CDU/CSU TEDESCA - PER LA MELONI SAREBBE UNA BELLA GATTA DA PELARE: SALVINI E VANNACCI POTREBBERO RUBARLE VOTI A DESTRA, E I GOVERNATORI IMPEDIRLE LA PRESA DI POTERE AL NORD...

matteo salvini luca zaia giorgia meloni orazio schillaci

FLASH! – L’”HUFFPOST” RIPORTA CHE SALVINI VUOL CONVINCERE LUCA ZAIA A PORTARE IL SUO 40% DI VOTI IN VENETO MA SENZA CHE IL SUO NOME BRILLI SUL SIMBOLO – PER ACCETTARE IL CANDIDATO LEGHISTA STEFANI, LA MELONA INSAZIABILE, PAUROSA CHE L’EX GOVERNATORE VENETO PORTI VIA TROPPI VOTI A FDI, L’HA POSTO COME CONDIZIONE A SALVINI – PER FAR INGOIARE IL ROSPONE, OCCORRE PERÒ CHE ZAIA OTTENGA UN INCARICO DI PESO NEL GOVERNO. IL MAGGIORE INDIZIATO A LASCIARGLI LA POLTRONA SAREBBE ORAZIO SCHILLACI, MINISTRO TECNICO IN QUOTA FDI, ENTRATO IN COLLISIONE CON I TANTI NO-VAX DELLA FIAMMA - AVVISATE QUEI GENI DI PALAZZO CHIGI CHE ZAIA SUI VACCINI LA PENSA ESATTAMENTE COME SCHILLACI…