alfredo mantovano gaetano caputi francesco lo voi

SEGRETI E DOSSIERINI: PALAZZO CHIGI VA ALLO SCONTRO FRONTALE CON I MAGISTRATI – IN UNA DURISSIMA AUDIZIONE AL COPASIR, IL SOTTOSEGRETARIO ALFREDO MANTOVANO HA MESSO NEL MIRINO IL PROCURATORE DI ROMA, FRANCESCO LO VOI, “COLPEVOLE” DI AVERE CONSEGNATO UN’INFORMATIVA SEGRETA DEI SERVIZI NEGLI ATTI DI UN’INCHIESTA PENALE: “È GRAVISSIMO. È STATA VIOLATA UNA LEGGE” – IL DOCUMENTO DELL’INTELLIGENCE IN QUESTIONE È QUELLO SUL CAPO DI GABINETTO GAETANO CAPUTI, SPIATO DALL’AISI, E CONSEGNATO AI GIORNALISTI DEL “DOMANI” – DA MANTOVANO NEANCHE UNA PAROLA SUL PASTICCIO ALMASRI, PER CUI LO STESSO SOTTOSEGRETARIO È STATO INDAGATO DALLO STESSO LO VOI, INSIEME A MELONI, NORDIO E PIANTEDOSI, PER IL RIMPATRIO DEL TORTURATORE LIBICO…

Estratto dell’articolo di Giuliano Foschini e Tommaso Ciriaco per “La Repubblica”

 

https://www.repubblica.it/politica/2025/02/05/news/mantovano_copasir_procuratore_lo_voi-423982468/?ref=RHLF-BG-P5-S3-T1

 

alfredo mantovano giorgia meloni

È «gravissimo» che l’ufficio guidato dal procuratore di Roma, Francesco Lo Voi, abbia consegnato un’informativa segreta del Dis negli atti di un’inchiesta penale. «È stata violata una legge», ha detto, in sintesi, il sottosegretario Alfredo Mantovano ieri sera in una durissima audizione al Copasir durata quasi due ore, nella quale il governo di Giorgia Meloni ha chiarito in modo definitivo qual è la linea scelta nei confronti della procura capitolina e della magistratura: scontro frontale.

 

L’argomento scelto è quello che, effettivamente, potrebbe essersi trattato di un errore procedurale della procura. Che però qualcuno nella maggioranza vuole far passare come la prova di un complotto. Il riferimento è all’articolo 42 comma 8 della legge sui servizi che prevede che «non si possa estrarre copia degli atti classificati consegnati all’autorità giudiziaria». Ma che è possibile soltanto «concederne la visione».

 

francesco lo voi

Significa che se un documento dell’intelligence finisce in un’indagine penale, può essere consultato dagli indagati, ma non è possibile farne una copia. L’informativa sul capo di gabinetto Gaetano Caputi consegnata ai giornalisti del Domani, sottoposti ad indagine in un fascicolo per rivelazione di segreto dalla procura di Roma, era una di quelle. Ed è stata consegnata quando invece, probabilmente, non si poteva.

 

Sul punto, Mantovano ha posto due problemi. Uno di tipo formale: ogni pubblico ufficiale che riceve una notizia di reato — ha spiegato — deve procedere. Come a far capire che nelle prossime ore, se non è già successo, potrebbe essere trasmesso l’incartamento alla procura di Perugia e al Consiglio superiore della magistratura […]

 

GAETANO CAPUTI

Il secondo nodo è invece politico: a seguito di quello che è accaduto si apre — ha sostenuto il sottosegretario — un problema di rapporti tra la procura di Roma e le agenzie dell’intelligence, che non hanno più la certezza della segretezza degli atti trasmessi alla magistratura.

 

Una situazione che Mantovano ha inserito in un quadro più generale di “temperatura” interna agli apparati, che ha definito molto preoccupante. Nel confermare la massima fiducia a Carlo de Donno — attuale numero due dell’Aisi, citato insieme ad altri nei verbali di Samuele Calamucci, l’hacker indagato a Milano e Roma sulle agenzie di investigazioni private Equalize e Squadra Fiore — ha manifestato il suo allarme per il fatto che i servizi, e le loro guerre intestine, siano da tre mesi ormai quotidianamente sulle pagine dei giornali. […]

 

alfredo mantovano inaugurazione anno giudiziario alla corte d appello di roma

Mantovano non ha parlato del caso Almasri. Che invece sarà oggetto del dibattito parlamentare oggi in aula. Dopo una giornata politicamente durissima, i ministri Carlo Nordio e Matteo Piantedosi terranno, in diretta tv, due informative alla Camera e al Senato per spiegare la posizione dell’esecutivo.

 

La linea è: la scarcerazione è stata decisa dalla magistratura per un errore commesso dalla Corte penale internazionale, che non ha trasmesso gli atti in via Arenula. L’espulsione è stata dettata da ragioni di “sicurezza nazionale”. Stessa tesi contenuta nella lettera di difesa inviata dal governo alla Cpi, omettendo elementi ormai cristallizzati e che mettono in grandissima difficoltà l’esecutivo e, in particolare, il ministero della Giustizia.

 

alfredo mantovano carlo nordio - foto lapresse

 Il giorno in cui è stato spiccato il mandato di arresto da L’Aia, la Corte ha consultato il ministero. La richiesta è stata poi inviata all’ambasciata in Olanda. Appena avvenuto l’arresto, la polizia ha contattato il ministero. E 24 ore dopo lo stesso ha fatto la Corte di appello di Roma, per evitare di dover procedere alla scarcerazione.

 

Ma c’è di più: dopo il fermo c’è stato un ulteriore contatto tra via Arenula e la Corte penale, nel quale è stato chiesto all’Aia di «astenersi dal commentare pubblicamente l’arresto». Sembrava tutto in ordine, nessuno ha mai segnalato l’allarme dei giudici o il rischio espulsione. Il tutto è stato comunicato alla Cpi quando Almasri era già in volo verso casa.

GIORGIA MELONI E IL CASO ALMASRI - MEME BY FAWOLLOAlmasri Osama Najeen. indagine dei servizi su gaetano caputi documento dell aisi pubblicato da domani 8indagine dei servizi su gaetano caputi documento dell aisi pubblicato da domani 7indagine dei servizi su gaetano caputi documento dell aisi pubblicato da domani 6indagine dei servizi su gaetano caputi documento dell aisi pubblicato da domani 4indagine dei servizi su gaetano caputi documento dell aisi pubblicato da domani 5indagine dei servizi su gaetano caputi documento dell aisi pubblicato da domani 9ALFREDO MANTOVANO

Ultimi Dagoreport

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO