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CORONA DI SPINE – L’EX RE DEI PAPARAZZI IN AULA ACCUSA L’EX MOGLIE "VA-GINA" MORIC: "LA BOMBA CARTA SOTTO CASA? E' STATO QUEL PAZZO PSICOPATICO DEL SUO FIDANZATO” – IL MOVENTE SAREBBE STATO FARGLI TOGLIERE LA CUSTODIA DEL FIGLIO CARLOS - LA REPLICA HOT DELLA MORIC: "LE UNICHE BOMBE CHE IL MIO FIDANZATO HA MANEGGIATO SONO LE MIE..."

CORONA NINA MORICCORONA NINA MORIC

Da www.adnkronos.com

 

Fabrizio Corona attacca, Nina Moric risponde. L'ex re dei paparazzi ha dichiarato in tribunale che potrebbe essere stato il fidanzato dell'ex moglie, Luigi Favoloso, a piazzare sotto la sua casa la bomba scoppiata la notte tra il 15 e il 16 agosto 2016. La replica della Moric è arrivata con un perentorio post su Facebook: "Le uniche bombe che Favoloso ha maneggiato di recente erano le mie, e non sono mai scoppiate".

 

 

 

2. CORONA IN AULA

 

Da repubblica.it

 

Tutto cominciò con quella esplosione, con la bomba carta piazzata sotto casa di Fabrizio Corona che ha dato il via alle indagini e ha portato al ritrovamento dei 1,7 milioni in contanti nel controsoffitto e all'arresto del fotografo. Oggi l'ex re dei paparazzi a processo fa un nome: "Penso che a mettere la bomba - ha detto in aula - sia stato Luigi Mario Favoloso, un nome che è tutto un programma, il fidanzato della mia ex moglie Nina Moric".

 

L'accusa, pesantissima, viene lanciata nel mezzo del procedimento in cui è imputato per intestazione fittizia di beni. Rispondendo alla domanda del presidente del collegio, Guido Salvini, se nutrisse dei sospetti riguardo alla bomba carta esplosa nei pressi della sua abitazione la notte del 16 agosto 2016, l'ex fotografo dei vip ha indicato Favoloso come l'autore dell'agguato, spiegando che il movente sarebbe stato fargli togliere la custodia del figlio Carlos, nato dalla sua relazione con Nina Moric.

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Per Corona, l'obiettivo "era quello di ottenere la custodia del minore e toglierla a me, perché così si sarebbe dimostrato che vivevo in una situazione di pericolo e mio figlio non poteva stare con me". E perché non l'ha mai detto prima? "Nessuno mi ha mai chiesto se avessi dei sospetti".

 

Corona ha anche legato questo attentato e i suoi sospetti ad una "informativa riservata che era arrivata, guarda caso, ai giudici dei minori". Favoloso, a suo dire, tra l'altro, "prima della bomba carta aveva fatto anche delle telefonate minacciose" a Francesca Persi, collaboratrice di Corona e imputata anche lei nel processo. E, sempre stando alla versione di Corona, "dopo la bomba ha detto a mia madre che la prossima che avrebbe avuto un attentato sarebbe stata lei". "Quel pazzo psicopatico di Favoloso", lo ha definito in aula.

 

 

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Nei giorni scorsi, sulla vicenda della bomba carta era stata chiamata a testimoniare anche Liliana Ciman, dirigente della sezione criminalità organizzata della squadra mobile di Milano. Ciman aveva spiegato che "le indagini sono ancora aperte, non abbiamo ancora raggiunto l'obiettivo, ossia individuare il responsabile". Giuseppe Sculli, il calciatore denunciato dall'ex 'fotografo dei vip' per tentata estorsione, è tra le persone risultate estranee al fatto. 

 

All'inizio dell'udienza, però, l'ex 'fotografo dei vip' è voluto tornare sulle dichiarazioni su Belen Rodriguez e "la coppia alla Bonnie e Clyde" di cui aveva raccontato durante la scorsa udienza. "Tutto quello che toccavamo diventava oro", aveva detto parlando del fiume di denaro in contanti che intascava. Corona ha attaccato i giornalisti "cui interessano solo le cavolate e non conoscono nulla", tanto che il presidente del collegio è dovuto intervenire per dire che "i cronisti giudiziari meritano rispetto per il loro lavoro". "Il paragone era una metafora, non rubavo i soldi assieme a Belen - ha sottolineato l'ex agente - io facevo il nero, non Belen. L'abbiamo chiamata a testimoniare per rispondere alla domanda 'Corona guadagnava tanti soldi in nero?' E lei dirà 'sì'".

 

NINA MORIC E CORONA NINA MORIC E CORONA

Ha raccontato, inoltre, parlando di sé in terza persona, che "Fabrizio Corona è un personaggio unico". E ancora: "Se io ho un contratto per un'ora per una serata, arrivo mezz'ora dopo e sto dieci minuti, fumo una sigaretta e me ne vado e tanto mi richiamano lo stesso perché alla gente piace così".

 

In questo modo riusciva ad incassare anche "190 mila euro al mese di nero" per le ospitate nei locali. "Se io non fossi sceso di casa quel maledetto 16 agosto - ha aggiunto tornando all'episodio della bomba - non avrei perso sette mesi di vita, avrei dichiarato gli 800mila euro (i soldi in Austria, ndr) e avrei usato gli 1,8 milioni del controsoffitto per risolvere altri problemi della Fenice", una delle sue società.

nina moric luigi favolosonina moric luigi favoloso

 

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