attilio fontana coronavirus

“DA ROMA STIAMO RICEVENDO LE BRICIOLE” – ANCHE OGGI ARRIVA LA POLEMICUCCIA QUOTIDIANA DI ATTILIO FONTANA: “SE NON CI FOSSIMO DATI DA FARE AUTONOMAMENTE AVREMMO CHIUSO GLI OSPEDALI DOPO DUE GIORNI” – LA LETTERA AL GOVERNATORE DI 7 SINDACI LOMBARDI (DI CENTROSINISTRA) CHE CHIEDONO CONTO DI INADEMPIENZE E RITARDI

 

 

1 – FONTANA: DA UN MESE E MEZZO BRICIOLE DA ROMA, SOLO GRAZIE A NOI SE OSPEDALI SONO RIMASTI APERTI

GIUSEPPE CONTE ATTILIO FONTANA

Da www.rainews.it

 

"E' passato ormai quasi un mese e mezzo dall'inizio dell'epidemia e sostanzialmente da Roma stiamo ricevendo delle briciole. Se noi non ci fossimo dati da fare autonomamente, avremmo chiuso gli ospedali dopo due giorni". Lo ha detto il governatore lombardo Attilio Fontana, intervistato da Radio Padania. "Il numero di mascherine che ci arrivavano dalla Protezione Civile non ci avrebbe consentito di aprire gli ospedali. E' una vergogna questa, non ci è arrivata se non una piccola parte di ciò che avevamo richiesto".  

attilio fontana

 

Fontana ha sottolineato che l'assessore regionale al Bilancio Davide Caparini si è dato da fare "dalla mattina alla sera a cercare nei mercati di tutto il mondo mascherine, camici e tutto questo necessario per dotare nostri medici di una protezione".   

 

attilio fontana si mette la mascherina

"Noi ce la siamo cavata con i nostri mezzi, senza alcun tipo di aiuto se non in minima parte" ha detto Fontana, spiegando che la Regione come sanità ha "una competenza concorrente ma che si riferisce alla gestione ordinaria. Tanto è vero che non abbiamo neppure fondi per la gestione straordinaria".  Quindi all'inizio dell'emergenza "non abbiamo potuto fare altro che aspettare che da Roma arrivassero istruzioni, risorse e materiali, che stiamo ancora aspettando", ha concluso.

 

2 – MASCHERINE, TAMPONI, RITARDI SULLE MISURE SINDACI CONTRO FONTANA LUI: «ATTACCHI POLITICI»

Andrea Senesi per il “Corriere della Sera”

 

guido bertolaso attilio fontana

 Il redde rationem arriva a emergenza ancora in corso e rappresenta il primo vero strappo istituzionale tra la Regione Lombardia governata dal centrodestra e tanti Comuni capoluogo retti da amministrazioni di centrosinistra. Quelle che fino a pochi giorni fa erano accuse sparse e frammentate contro la gestione dell' emergenza da parte della Regione guidata dal leghista Attilio Fontana si sono trasformate in un documento ufficiale, unitario, in cui 7 primi cittadini vicini al Pd chiedono conto di una lunga serie di presunte inadempienze e di ritardi in materia sanitaria.

attilio fontana si mette la mascherina

 

Tra i firmatari, oltre ai sindaci di Bergamo, Brescia e Cremona, le città più colpite dalla pandemia, c' è anche il sindaco di Milano, Beppe Sala, che fino a oggi aveva evitato scontri frontali con Fontana, riservandosi semmai una critica al modello sanitario lombardo che avrebbe «privilegiato reti ospedaliere, spesso private, rispetto alle reti territoriali». La replica del governatore Fontana non si è fatta attendere: «Il documento è una bieca speculazione politica».

 

GALLERA E ATTILIO FONTANAgiorgio gori

Eccole, quelle che eufemisticamente i sindaci chiamano domande ma che sono in realtà precise accuse. «Quando saranno disponibili le mascherine, il cui arrivo è stato promesso da tempo?». Ancora: «Cosa sta facendo la Regione per proteggere il personale sanitario e gli ospiti delle Rsa» colpite duramente come a Mediglia? «Si stanno facendo i tamponi per i plurisintomatici e i monosintomatici come ha annunciato il governatore?». Altra domanda: «Perché la Regione non segue le direttive del ministero e dell' Istituto superiore di sanità che prescrivono di sottoporre a tampone i sintomatici e, qualora questi siano positivi, i loro familiari e i contatti recenti?». Ultimo quesito: «Perché la Regione non ha ancora autorizzato l' avvio della sperimentazione dei test sierologici che altre regioni come il Veneto e l' Emilia-Romagna hanno attivato?».

BEPPE SALA IN PALESTRA

 

L' esito di tali test - in abbinamento a un' indagine continua attraverso tamponi - «è ritenuto decisivo per certificare l' evoluzione dell' epidemia e l' immunità di chi abbia contratto il virus anche in forma asintomatica». Seguono le firme di 7 sindaci: per Bergamo Giorgio Gori, per Brescia Emilio Del Bono, per Cremona Gianluca Galimberti, per Lecco Virginio Brivio, per Mantova Mattia Palazzi, per Varese Davide Galimberti e per Milano Beppe Sala. Sette su dodici. Manca chiaramente la firma dei sindaci di Como, Sondrio, Monza, Pavia e Lodi, città in mano al centrodestra.

beppe sala beve birra con alessandro cattelan

 

CRISTINA PARODI E GIORGIO GORI

Un attacco sotto la cintura per Fontana: «Non c' è peggior sordo di chi non vuole ascoltare. Se poi la "lezioncina" arriva da chi non ha competenze scientifiche dirette, la cosa diventa, per pura e bieca speculazione politica, ancora più inopportuna e per certi versi triste. Un modo di comportarsi irresponsabile per chi ricopre un ruolo istituzionale».

Quello dei sindaci è «un atteggiamento sconsiderato, proprio nel giorno in cui ho ricevuto una telefonata del presidente della Repubblica Sergio Mattarella di plauso per tutto quello che stiamo facendo - continua Fontana - e anche per condividere l' opportunità di mantenere solido il fronte istituzionale».

ATTILIO FONTANA E MELANIA RIZZOLI

 

Speculazione politica per il governatore leghista. Concordata e premeditata. «L' obiettivo - conclude Fontana - è tenere alta la polemica contro la Regione, impegnata invece 24 ore su 24 a contrastare il virus». «Nessuna speculazione e nessuna polemica -replica Sala -. Il punto è se le nostre domande sono vere».

Ultimi Dagoreport

donald trump vladimir putin giorgia meloni

DAGOREPORT - IL VERTICE DELLA CASA BIANCA È STATO IL PIÙ  SURREALE E “MALATO” DELLA STORIA POLITICA INTERNAZIONALE, CON I LEADER EUROPEI E ZELENSKY IN GINOCCHIO DA TRUMP PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L’UCRAINA – LA REGIA TRUMPIANA: MELONI ALLA SINISTRA DEL "PADRINO", NEL RUOLO DI “PON-PON GIRL”, E MACRON, NEMICO NUMERO UNO, A DESTRA. MERZ, STARMER E URSULA, SBATTUTI AI MARGINI – IL COLMO?QUANDO TRUMP È SCOMPARSO PER 40-MINUTI-40 PER “AGGIORNARE” PUTIN ED È TORNATO RIMANGIANDOSI IL CESSATE IL FUOCO (MEJO LA TRATTATIVA PER LA PACE, COSÌ I RUSSI CONTINUANO A BOMBARDARE E AVANZARE) – QUANDO MERZ HA PROVATO A INSISTERE SULLA TREGUA, CI HA PENSATO LA TRUMPISTA DELLA GARBATELLA A “COMMENTARE” CON OCCHI SPACCANTI E ROTEANTI: MA COME SI PERMETTE ST'IMBECILLE DI CONTRADDIRE "THE GREAT DONALD"? - CILIEGINA SULLA TORTA MARCIA DELLA CASA BIANCA: È STATA PROPRIO LA TRUMPETTA, CHE SE NE FOTTE DELLE REGOLE DEMOCRATICHE, A SUGGERIRE ALL'IDIOTA IN CHIEF DI EVITARE LE DOMANDE DEI GIORNALISTI... - VIDEO

francesco milleri gaetano caltagrino christine lagarde alberto nagel mediobanca

TRA FRANCO E FRANCO(FORTE), C'E' DI MEZZO MPS - SECONDO "LA STAMPA", SULLE AMBIZIONI DI CALTAGIRONE E MILLERI DI CONTROLLARE BANCHE E ASSICURAZIONI PESA L’INCOGNITA DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA - CERTO, PUR AVENDO IL 30% DI MEDIOBANCA, I DUE IMPRENDITORI NON POSSONO DECIDERE LA GOVERNANCE PERCHÉ NON HANNO REQUISITI DETTATI DALLA BCE (UNO FA OCCHIALI, L'ALTRO CEMENTO) - MA "LA STAMPA"

DIMENTICA, AHINOI!, LA PRESENZA DELLA BANCA SENESE, CHE I REQUISITI BCE LI HA TUTTI (E IL CEO DI MPS, LOVAGLIO, E' NELLE MANI DELLA COMPAGNIA CALTA-MELONI) - COSA SUCCEDERÀ IN CASO DI CONQUISTA DI MEDIOBANCA E DI GENERALI? LOR SIGNORI INDICHERANNO A LOVAGLIO DI NOMINARE SUBITO IL SOSTITUTO DI NAGEL (FABRIZIO PALERMO?), MENTRE TERRANNO DONNET FINO ALL'ASSEMBLEA DI GENERALI (POI SBARCHERA' FLAVIO CATTANEO?)

donald trump grandi della terra differenza mandati

FLASH! - FA MALE AMMETTERLO, MA HA VINTO DONALD TRUMP: NEL 2018, AL G7 IN CANADA, IL TYCOON FU FOTOGRAFATO SEDUTO, COME UNO SCOLARO CIUCCIO, MENTRE VENIVA REDARGUITO DALLA MAESTRINA ANGELA MERKEL E DAGLI ALTRI LEADER DEL G7. IERI, A WASHINGTON, ERA LUI A DOMINARE LA SCENA, SEDUTO COME DON VITO CORLEONE ALLA CASA BIANCA. I CAPI DI STATO E DI GOVERNO EUROPEI, ACCORSI A BACIARGLI LA PANTOFOLA PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L'UCRAINA, NON HANNO MAI OSATO CONTRADDIRLO, E GLI HANNO LECCATO VERGOGNOSAMENTE IL CULO, RIEMPIENDOLO DI LODI E SALAMELECCHI...

pietrangelo buttafuoco alessandro giuli beatrice venezi

DAGOREPORT – PIÙ CHE DELL’EGEMONIA CULTURALE DELLA SINISTRA, GIULI E CAMERATI DOVREBBERO PARLARCI DELLA SEMPLICE E PERENNE EGEMONIA DELL’AMICHETTISMO E DELLA BUROCRAZIA – PIAZZATI I FEDELISSIMI E GLI AMICHETTISSIMI (LA PROSSIMA SARÀ LA DIRETTRICE DEL LATO B VENEZI, CHE VOCI INSISTENTI DANNO IN ARRIVO ALLA FENICE), LA DESTRA MELONIANA NON È RIUSCITA A INTACCARE NÉ LO STRAPOTERE BARONALE DELLE UNIVERSITÀ NÉ LE NOMINE DIRIGENZIALI DEL MIC. E I GIORNALI NON NE PARLANO PERCHÉ VA BENE SIA ALLA DESTRA (CHE NON SA CERCARE I MERITEVOLI) CHE ALLA SINISTRA (I BUROCRATI SONO PER LO PIÙ SUOI)

donald trump giorgia meloni zelensky macron tusk starmer

DAGOREPORT - DOVE DIAVOLO È FINITO L’ATTEGGIAMENTO CRITICO FINO AL DISPREZZO DI GIORGIA MELONI SULLA ‘’COALIZIONE DEI VOLENTEROSI”? - OGGI LA RITROVIAMO VISPA E QUERULA POSIZIONATA SULL'ASSE FRANCO-TEDESCO-BRITANNICO, SEMPRE PRECISANDO DI “CONTINUARE A LAVORARE AL FIANCO DEGLI USA” - CHE IL CAMALEONTISMO SIA UNA MALATTIA INFANTILE DEL MELONISMO SONO PIENE LE CRONACHE: IERI ANDAVA DA BIDEN E FACEVA L’ANTI TRUMP, POI VOLA DA MACRON E FA L’ANTI LE PEN, ARRIVA A BRUXELLES E FA L’ANTI ORBÁN, INCONTRA CON MERZ E FA L’ANTI AFD, VA A TUNISI E FA L’ANTI SALVINI. UNA, NESSUNA, CENTOMILA - A MANTENERE OGNI GIORNO IL VOLUME ALTO DELLA GRANCASSA DELLA “NARRAZIONE MULTI-TASKING” DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA, OLTRE AI FOGLI DI DESTRA, CORRONO IN SOCCORSO LE PAGINE DI POLITICA INTERNA DEL “CORRIERE DELLA SERA”: ‘’PARE CHE IERI MACRON SI SIA INALBERATO DI FRONTE ALL’IPOTESI DI UN SUMMIT A ROMA, PROPONENDO SEMMAI GINEVRA. MELONI CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO” - SÌ, C’È SCRITTO PROPRIO COSÌ: “CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO”, MANCO AVESSE DAVANTI UN LOLLOBRIGIDA QUALSIASI ANZICHÉ IL PRESIDENTE DELL’UNICA POTENZA NUCLEARE EUROPEA E MEMBRO PERMANENTE DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL'ONU (CINA, FRANCIA, RUSSIA, REGNO UNITO E USA) - RIUSCIRÀ STASERA L’EROINA DAI MILLE VOLTI A COMPIERE IL MIRACOLO DELLA ‘’SIRINGA PIENA E MOGLIE DROGATA’’, FACENDO FELICI TRUMP E MACRON?