controlli spiaggia coronavirus

PRONTI, VIA: DAL 18 MAGGIO SI POTRÀ ANDARE NELLE SECONDE CASE ANCHE NEL LAZIO, MA NON SI È CAPITO SE RIAPRONO ANCHE LE SPIAGGE OPPURE NO. I COMUNI SI MUOVONO IN ORDINE SPARSO, E C’È UNA BABELE DI ORDINANZE OGNUNA DIVERSA DALL’ALTRA – DI SICURO ALMENO FINO AL 1 GIUGNO RESTANO VIETATI GLI SPOSTAMENTI TRA REGIONI…

 

 

Lorenzo De Cicco per “il Messaggero”

 

CONTROLLI SULLE STRADE DI ROMA

Messe al bando per tutto il lockdown, per evitare pericolosi spostamenti, riecco le seconde case: da lunedì prossimo, il 18 maggio, se il trend dei contagi rimarrà basso come in questi ultimi giorni, la Regione Lazio dovrebbe depennare il divieto, andando incontro a quello che sembra essere l'orientamento del governo nazionale. Si potrà tornare nelle villette (finora) proibite, in campagna o a due passi dal bagnasciuga.

 

NICOLA ZINGARETTI AL TERMOSCANNER

Ma tuffi e tintarelle tra la sabbia restano in sospeso, avviluppati in un ingarbugliato rebus. Le spiagge riaprono oppure no? Non si sa. A Roma c'è un'ordinanza che vieta di addentrarsi tra le dune fino al 17, così come nel grosso delle località del Lazio. Ma c'è una babele di ordinanze una diversa dall'altra, attraversando la costa: alcuni comuni proibiscono di prendere il sole, altri invece permettono di fare jogging anche tra i granelli, a patto di non cedere a capatine acquatiche. Per la riapertura degli arenili, la Regione pensa al 1 giugno: questa è la data discussa nelle ultime riunioni con i balneari. Si vedrà.

 

RITORNO DELLA GITA

coronavirus controlli fiumicino

In ogni caso già dalla prossima settimana, salvo retromarce, potrà andare in scena il ritorno della scampagnata o della trasferta nell'alloggio vista spiaggia. Gite domenicali fin qui precluse, con tanto di blocchi stradali a imbuto proprio sulle grandi arterie che portano verso il mare: chi nelle settimane passate ha tentato l'azzardo, è rimasto imbottigliato per ore prima di raggiungere la pattuglia delle forze dell'ordine e quindi, senza giustificazione, fare inversione a U e tornare indietro (con tanto di multa).

coronavirus, stazioni e controlli 10

 

«La prudenza in questa fase è d'obbligo - ragiona l'assessore regionale al Turismo, Giovanna Pugliese - ma se i dati dei contagi continueranno a migliorare, si potrà tornare nelle seconde case già entro fine mese, per quelle all'interno della regione. Fuori dal Lazio, l'interlocuzione è ancora in atto a livello nazionale, probabilmente se ne parlerà da giugno in poi».

 

TRA REGIONI

GIOVANNA PUGLIESE

La Pisana ha scelto la via della cautela. Altri governatori hanno avallato fughe in avanti solitamente sconsigliate dagli esperti. La Calabria, per dire, ha sdoganato già il 9 maggio gli spostamenti verso le seconde case, ammettendo però solo i viaggi per motivi di manutenzione e comunque con l'obbligo, almeno formale, di fare ritorno alla propria residenza entro sera: insomma, niente pernottamenti. Sempre per «manutenzione», la seconda casa è stata autorizzata in Abruzzo e nel Veneto.

 

controlli carabinieri via aurelia foto mezzelani gmt01

Il Lazio, si diceva, ha optato per la prudenza. A fine aprile, mentre altri colleghi governatori incalzavano per schiudere cottage e villette, Zingaretti schiacciava sul freno: «Andare nelle seconde case? Noi osserveremo tutto quello che è previsto nel Dpcm nazionale per senso di responsabilità». Stessa linea che ribadivano ieri alla Pisana, mentre dal governo filtrava l'intenzione di permettere le seconde case dal 18. Insomma, si proseguirà in questa direzione, fa capire pure l'assessore al Turismo.

 

controlli al tempo del coronavirus

«Anche se siamo ormai in piena fase 2 e alcuni divieti sono stati allentati - riprende Pugliese - è fondamentale non abbassare la guardia e monitorare i numeri dei contagi». Se il trend sarà questo, si potrà quindi tornare alle seconde case dislocate all'interno della regione. Fuori dai confini del Lazio, se ne riparla probabilmente «a giugno». Tra le ipotesi che circolano al tavolo governo-enti locali, c'è quella di permettere gli spostamenti solo tra regioni con l'indice di contagio basso. Dal Lazio, quindi, è ipotizzabile che ci si possa spostare verso l'Abruzzo (ieri 8 casi) o l'Umbria (7 casi).

VIRGINIA RAGGI CON LA MASCHERINA

 

LE MOSSE DEL CAMPIDOGLIO

Ma in spiaggia si potrà andare, una volta raggiunta la villetta? Nel territorio del comune di Roma, domenica scade l'ordinanza della sindaca Virginia Raggi che preclude l'accesso al bagnasciuga. E poi? In Campidoglio non hanno deciso, si guarda alle prossime mosse del governo. Soprattutto, l'input della sindaca è di prendere una decisione insieme agli altri comuni costieri. Per evitare che qualche spiaggia riapra in anticipo e poi finisca preda dei tanti bagnanti in cerca del primo tuffo di stagione.

 

controlli delle forze dell'ordine 3

Finora, i comuni della costa si sono mossi in ordine sparso. A Ladispoli il sindaco ha spiegato che, da soli, si può correre, camminare e fare sport acquatici o pescare mentre non si può prendere il sole. A Tarquinia si può fare sport, così come ad Anzio e Nettuno, ma niente assembramenti.

controlli delle forze dell'ordine 2

 

Alla Regione ipotizzano un'apertura delle spiagge dal 1 giugno. Le riunioni con i balneari sono ancora in corso, la data potrebbe essere anticipata, ma c'è il nodo della messa in sicurezza degli arenili. Di sicuro i lettini saranno contingentati: 4 sdraio per ombrellone saranno concesse solo se si fa parte di un'unica famiglia, altrimenti 2 lettini. Per pagare i vigilanti la Pisana sborserà 5 milioni.

Ultimi Dagoreport

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO