sergei shoigu vladimir putin

TOH, CHI SI RIVEDE! – IL CREMLINO TOGLIE DAL FREEZER IL MINISTRO DELLA DIFESA, SERGEI SHOIGU: È RIAPPARSO, PALLIDO E MOLTO DEBILITATO, IN UN VIDEO DIFFUSO IN TV, DOPO UN’ASSENZA DI 12 GIORNI DALLE SCENE. MA IL FILMATO NON FUGA I DUBBI: POTREBBE ESSERE UNA REGISTRAZIONE O UN FAKE  – IL GOVERNO UCRAINO: “È STATO COLPITO DA UN INFARTO” – DI SICURO, PUTIN NON È FELICISSIMO DEL SUO OPERATO: NON SI PUÒ CERTO DIRE CHE LA GUERRA SIA UN SUCCESSO PER I RUSSI… - VIDEO

 

1 - IL MINISTRO SHOIGU RIAPPARE IN TV

sergei shoigu riappare in video dopo 12 giorni

Dal “Corriere della Sera”

 

Dopo un'assenza di 12 giorni che aveva dato adito ad ogni sorta di congetture sulla sua sorte, il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu è riapparso in immagini diffuse dalla televisione. Ma ciò ancora non basta a fugare tutti i dubbi, mentre il governo ucraino parla di un infarto che lo avrebbe colpito di recente.

 

sergei shoigu vladimir putin

Nel video non è indicata alcuna data, ma a far pensare che si tratti di una registrazione delle ultime ore è il fatto che il ministro fa riferimento ad un incontro avuto al dicastero delle Finanze venerdì. Shoigu afferma che gli ordini e le consegne avvengono secondo il programma, «nonostante le difficoltà del momento» dovute alle sanzioni imposte dall'Occidente alla Russia per la sua azione militare in Ucraina.

 

2 - «UN INFARTO». «NO, È VIVO» IL GIALLO DEL SUPER-MINISTRO

Marco Ventura per “il Messaggero”

 

vladimir putin e il misterioso collegamento con shoigu

Compare, scompare e ricompare il ministro della Difesa, Sergei Shoigu. Ieri per la prima volta dopo ben quindici giorni lontano dai media, lo strettissimo collaboratore e amico del presidente Putin, col quale va pure a caccia e pesca in Siberia, si materializza in un video postato sul sito del suo dicastero con i vertici dello staff tra cui il capo di Stato maggiore, generale Gerasimov (lui stesso da giorni fuori dai radar dei media).

 

Volto pallido e respiro lievemente affaticato, Shoigu impartisce ordini e cita un incontro dell'altroieri presso il ministero delle Finanze: «Alla luce dell'operazione militare speciale bisogna mantenere l'attuale ritmo nella fornitura di armi avanzate compresi i sistemi robotici, i mezzi di acquisizione delle informazioni, la guerra elettronica, e naturalmente i mezzi di sostegno materiale e tecnico alle forze armate, come sempre». E poi elenca le priorità.

sergei shoigu con la figlia ksenia

 

«Armi a lungo raggio guidate di precisione, hardware per l'aviazione, e mantenere la prontezza al combattimento delle forze nucleari strategiche». Shoigu è uno dei tre detentori dei codici nucleari a Mosca, dopo Putin e con Gerasimov. Ieri ha anche annunciato che i reduci dell'Ucraina avranno agevolazioni fiscali e assistenza sanitaria come quelli di Siria e Afghanistan.

 

I contenuti sono quelli dello Shoigu di sempre, da dieci anni ministro della Difesa, ma prima capo della Protezione civile, del partito di Putin Russia Unita e ministro per le Situazioni di emergenza. È lui che ha sviluppato le tecnologie d'avanguardia militari, il concetto di guerra ibrida, e dato ali all'apparato militar-industriale.

 

sergei shoigu vladimir putin.

È famoso per aver guidato la macchina da guerra russa in scenari come la Siria e il Donbass (prima dell'invasione), oltre a aver avuto la responsabilità ultima delle non perfette operazioni per avvelenare Skripal a Salisbury e Navalny in Siberia. Un paio di giorni fa era apparso tra i membri del Consiglio per la sicurezza nazionale collegati con Putin, senza parlare.

 

sergei shoigu in collegamento con putin

Non si vedeva in pubblico dall'11 marzo, quando il capo del Cremlino aveva ordinato a lui e a Gerasimov l'allerta da combattimento delle unità per la deterrenza nucleare. Dal 24 febbraio, una settimana prima dell'invasione, il Pentagono inutilmente cerca entrambi. Il giallo continua, anche perché nella conferenza stampa a un mese dall'inizio della guerra non c'erano Shoigu o Gerasimov a fare il punto, ma un semplice vicecapo.

 

sergei shoigu vladimir putin

Al 23 del mese scorso risale invece l'immagine che ha fatto il giro del mondo, di Putin a capotavola di una stretta e lunga scrivania in fondo alla quale, di lato, a metri di distanza siedono ancora Shoigu e Gerasimov. Al primo viene attribuita la complicità nel decidere l'attacco all'Ucraina a dispetto della contrarietà dei servizi d'Intelligence, e la paternità insieme a Putin dell'ideologia che la sottende.

 

vladimir putin e il misterioso collegamento con shoigu 3

Proprio per questo, la sua assenza dai media aveva fatto discutere. Circolava voce di problemi al cuore. Il governo ucraino è arrivato a sostenere che Shoigu era stato colpito da infarto perché incolpato da Putin dei fallimenti della campagna militare.

 

FIGLIO DI UN GIORNALISTA

valery gerasimov sergei shoigu

Voci smentite dal portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov: «Il ministro della Difesa ha molto da fare essendoci un'operazione militare speciale in corso, non è il momento per lui di dedicarsi ai media».

 

L'assenza da news e programmi aveva colpito per via del ruolo e della popolarità, seconda forse soltanto a quella di Putin. Originario della Repubblica di Tuva, nella Siberia centro-meridionale al confine con la Mongolia, figlio di un giornalista e politico tuvano e di una contadina russa di origini ucraine, è il titolare della Difesa di una grande potenza che destina oltre il 4.6 per cento del Pil alle spese militari e conduce una politica di espansione imperialista, senza aver lui stesso fatto il militare.

carri armati russi distrutti

 

L'UNIFORME SOVIETICA

Sua è la decisione di ripristinare per gli alti ufficiali l'uniforme sovietica del 1945. A un mese dall'invasione, i limiti della capacità bellica di Mosca sono sotto gli occhi di tutti. Internamente, pesa l'altissimo numero di vittime tra i soldati (più di 1350 è la cifra ufficiale di Mosca, oltre 16mila secondo gli ucraini), oltre alla morte di diversi generali sul campo e alla girandola di voci su epurazioni nell'Intelligence. Gli esperti di affari russi individuavano in Shoigu il possibile successore di Putin, ma ora che le cose vanno male in Ucraina, la domanda è fino a che punto Putin possa non farne ricadere la responsabilità sul ministro della Difesa. E viceversa. Marco Ventura

mariupol distrutta 6vladimir putin e il misterioso collegamento con shoigu 2Sergei Shoigu e Vladimir Putinsergei shoigu 3yuri medvedev colonnello russo investito da un carro armato yuri medvedev colonnello russo investito da un carro armato sergei shoigu 4l orologio di sergei shoigu

Ultimi Dagoreport

francesco gaetano caltagirone alberto nagel francesco milleri

DAGOREPORT - GONG! ALLE ORE 10 DI LUNEDÌ 16 GIUGNO SI APRE L’ASSEMBLEA DI MEDIOBANCA; ALL’ORA DI PRANZO SAPREMO L’ESITO DELLA GUERRA DICHIARATA DAL GOVERNO MELONI PER ESPUGNARE IL POTERE ECONOMICO-FINANZIARIO DI MILANO - LO SCONTRO SI DECIDERÀ SUL FILO DI UNO ZERO VIRGOLA - I SUDORI FREDDI DI CALTARICCONE DI FINIRE CON IL CULO A TERRA NON TROVANDO PIÙ A SOSTENERLO LA SEDIA DI MILLERI SAREBBERO FINITI – L’ATTIVISMO GIORGETTI, DALL’ALTO DELL’11% CHE IL MEF POSSIEDE DI MPS – L’INDAGINE DELLA PROCURA DI MILANO SU UNA PRESUNTA CONVERGENZA DI INTERESSI TRA MILLERI E CALTAGIRONE, SOCI DI MEDIOBANCA, MPS E DI GENERALI - ALTRO GIALLO SUL PACCHETTO DI AZIONI MEDIOBANCA (2%?) CHE AVREBBE IN TASCA UNICREDIT: NEL CASO CHE SIA VERO, ORCEL FARÀ FELICE LA MILANO DI MEDIOBANCA O LA ROMA DI CALTA-MELONI? AH, SAPERLO….

iran israele attacco netanyahu trump khamenei

DAGOREPORT - STANOTTE L'IRAN ATTACCHERÀ ISRAELE: RISCHIO DI GUERRA TOTALE - È ATTESO UN VIOLENTISSIMO ATTACCO MISSILISTICO CON DRONI, RISPOSTA DI TEHERAN ALL'"OPERAZIONE LEONE NASCENTE" DI NETANYAHU, CHE QUESTA MATTINA HA COLPITO IL PRINCIPALE IMPIANTO DI ARRICCHIMENTO IRANIANO, UCCIDENDO L'INTERO COMANDO DELL'ESERCITO E DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE. LA MAGGIOR PARTE DI LORO È STATA FATTA FUORI NELLE PROPRIE CASE GRAZIE AI DRONI DECOLLATI DALLE QUATTRO BASI SOTTO COPERTURA DEL MOSSAD A TEHERAN - ISRAELE HA DICHIARATO LO STATO DI EMERGENZA: GLI OSPEDALI SPOSTANO LE OPERAZIONI IN STRUTTURE SOTTERRANEE FORTIFICATE - TRUMP HA AVVERTITO OGGI L'IRAN DI ACCETTARE UN ACCORDO SUL NUCLEARE "PRIMA CHE NON RIMANGA NULLA", SUGGERENDO CHE I PROSSIMI ATTACCHI DI ISRAELE CONTRO IL PAESE POTREBBERO ESSERE "ANCORA PIÙ BRUTALI" - VIDEO

lauren sanchez jeff bezos venezia

FLASH! – I VENEZIANI HANNO LA DIGA DEL MOSE PURE NEL CERVELLO? IL MATRIMONIO DI JEFF BEZOS È UNA FESTICCIOLA PER 250 INVITATI DISTRIBUITI TRA QUATTRO HOTEL: GRITTI, AMAN, CIPRIANI E DANIELI - NIENTE CHE LA SERENISSIMA NON POSSA SERENAMENTE SOSTENERE, E NULLA A CHE VEDERE CON LE NOZZE MONSTRE DELL'INDIANO AMBANI, CHE BLOCCARONO MEZZA ITALIA SOLO PER IL PRE-TOUR MATRIMONIALE – DITE AI MANIFESTANTI IN CORTEO "VENEZIA NON E' IN VENDITA" CHE I 10 MILIONI DI EURO SPESI DA MR.AMAZON SI RIVERSERANNO A CASCATA SU RISTORATORI, COMMERCIANTI, ALBERGATORI, GONDOLIERI E PUSHER DELLA CITTÀ…

tajani urso vattani peronaci azzoni antonio adolfo mario marco alessandro

DAGOREPORT - MAI SUCCESSO CHE LA LISTA DEI NUOVI AMBASCIATORI, SCODELLATA DA TAJANI, VENISSE SOSPESA PER L’OPPOSIZIONE DI UN MINISTRO (URSO) IRATO PERCHÉ IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO È FINITO A NAIROBI ANZICHÉ A BUCAREST - DAL CDM SONO USCITI SOLO GLI AMBASCIATORI STRETTAMENTE URGENTI. ALLA NATO SBARCA AZZONI, MENTRE PERONACI VOLA A WASHINGTON. E’ LA PRIMA VOLTA CHE LA PIÙ IMPORTANTE SEDE DIPLOMATICA VIENE OCCUPATA DA UN MINISTRO PLENIPOTENZIARIO ANZICHÉ DA UN AMBASCIATORE DI GRADO (FRA DUE ANNI È GIA’ PRONTO IL FIDO CONSIGLIERE DIPLOMATICO DI LADY GIORGIA, FABRIZIO SAGGIO) – IL MALDESTRO MARIO VATTANI IN GIAPPONE, ANCHE SE ERA WASHINGTON LA SCELTA IDEALE DELLA FIAMMA MAGICA (MATTARELLA AVREBBE SBARRATO IL PASSO) – LA LISTA DI TUTTI GLI AMBASCIATORI SOSPESI….

giorgia meloni antonio tajani matteo salvini giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - A SINISTRA SI LITIGA MA A DESTRA VOLANO GLI STRACCI! - LA MAGGIORANZA SI SPACCA SU ROTTAMAZIONE E TAGLIO ALL'IRPEF - GIORGIA MELONI DAVANTI AI COMMERCIALISTI PARLA DI SFORBICIATA AL CUNEO E LODA MAURIZIO LEO, "DIMENTICANDOSI" DI GIORGETTI. CHE ALZA I TACCHI E SE NE VA SENZA PARLARE - LA LEGA PRETENDE UN'ALTRA ROTTAMAZIONE, FORZA ITALIA E FDI CHIEDONO PRIMA DI TAGLIARE LE TASSE AL CETO MEDIO - PECCATO CHE I SOLDI PER ENTRAMBI I PROVVEDIMENTI, NON CI SIANO - LA LISTA DEGLI SCAZZI SI ALLUNGA: RISIKO BANCARIO, CITTADINANZA, POLITICA ESTERA, FISCO E TERZO MANDATO - VANNACCI METTE NEL MIRINO I GOVERNATORI LEGHISTI ZAIA E FEDRIGA CON UNA SPARATA, A TREVISO, CONTRO IL TERZO MANDATO: IL GENERALE, NOMINATO VICESEGRETARIO DA SALVINI, È LA MINA CHE PUÒ FAR SALTARE IN ARIA LA FRAGILE TREGUA NEL CARROCCIO (E DUNQUE NEL CENTRODESTRA)

ignazio la russa giorgia meloin zaia fedriga salvini fontana

DAGOREPORT - MEGLIO UN VENETO OGGI O UNA LOMBARDIA DOMANI? È IL DILEMMA SPECULARE DI GIORGIA MELONI E MATTEO SALVINI – L’APERTURA SUL TERZO MANDATO DEL NASUTO DONZELLI È UN RAMOSCELLO D’ULIVO LANCIATO VERSO IL CARROCCIO (ANCHE PER DESTABILIZZARE IL CAMPO LARGO IN CAMPANIA) - MA ALLA PROPOSTA S’È SUBITO OPPOSTO IL GENERALE VANNACCI – L’EX TRUCE DEL PAPEETE, CHE HA CAPITO DI NON POTER GOVERNARE TUTTO IL NORD CON L'8%, È DISPOSTO A CEDERE IL PIRELLONE A FRATELLI D'ITALIA (SI VOTA TRA TRE ANNI), MA LA SORA GIORGIA RIFLETTE: SOTTO LA MADUNINA COMANDA LA RUSSA, E SAREBBE DIFFICILE SCALZARE LA SUA PERVASIVA RETE DI RELAZIONI – I MALIGNI MORMORANO: VANNACCI AGISCE COME GUASTATORE PER CONTO DI SALVINI, PER SABOTARE IL TERZO MANDATO, O PARLA PER SE'?