la cattedrale di notre dame dopo l incendio

CRONACA DEL DISASTRO A NOTRE DAME - LE FIAMME SONO PARTITE DAL SOTTOTETTO ALL'ALTEZZA DEL PONTEGGIO CHE DOVEVA SERVIRE AL RESTAURO DELLA GUGLIA CHE SVETTA FINO A 93 METRI DA TERRA - L’IPOTESI È QUELLA DI UN GUASTO ELETTRICO, NEL PONTEGGIO ERA PRESENTE UN ASCENSORE E UN SISTEMA DI ILLUMINAZIONE - LE PROSSIME 48 ORE SARANNO DECISIVE PER CAPIRE SE CI SONO ANCORA PARTI A RISCHIO NELLA CATTEDRALE. CON LE ALTE TEMPERATURE LA PIETRA DIVENTA PIÙ FRIABILE…

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Anais Ginori per “la Repubblica”

 

Nove ore di battaglia contro il fuoco e una vittoria solo a metà. Sono tante le domande che circondano ancora l' incendio che ha devastato Notre-Dame nella notte di lunedì.

 

C'è stato un ritardo nell' allarme?

la cattedrale di notre dame dopo l incendio

Il primo allarme anti- incendio ha suonato nella cattedrale alle 18.20 quando la messa era appena cominciata e suonava l' organo. Il controllo degli addetti però non accerta nessun focolaio. Alle 18.43 scatta un secondo allarme, quando ormai le fiamme sono già visibili nella parte centrale della cattedrale. L'inchiesta dovrà appurare se ci sia stato una sottovalutazione nei primi controlli. Quei 23 minuti di ritardo sono potevano essere decisivi perché la cattedrale è stata salvata sul filo dei minuti, fra i 15 e i 30 precisa il sottosegretario all' Interno, Laurent Nunez.

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Quando sono arrivati i pompieri?

Soltanto dopo il secondo allarme delle 18.43 è scattato l' intervento della brigata dei pompieri di Parigi sotto al comando militare. I vigili del fuoco hanno lamentato qualche minuto di ritardo per raggiungere la cattedrale a causa della folla che si era ammassata lungo gli argini della Senna per guardare l' incendio bloccando il traffico. Poco dopo le 19 però l' operazione è già a pieno regime con la mobilitazione di 374 pompieri e 68 mezzi, tra cui 11 autocisterne. Altri 162 vigili del fuoco sono arrivati da fuori Parigi.

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Da dove è partito l' incendio?

Le fiamme sono partite dal sottotetto all' altezza del ponteggio che doveva servire al restauro della guglia che svetta fino a 93 metri da terra. La procura ha aperto un' inchiesta per incendio colposo. Secondo il procuratore di Parigi, Remy Heitz, che ha mobilitato una cinquantina di investigatori sull' incidente, «non c' è nulla che porti nella direzione di un gesto volontario». Una prima ipotesi su un problema con un lavoro di saldatura è stata smentita da François Chatillon, architetto capo per il restauro. Gli operai infatti lavoravano ancora solo al montaggio delle impalcature con migliaia di tubi d' acciaio. Un' altra ipotesi è quella di un guasto elettrico, nel ponteggio era presente un ascensore e un sistema di illuminazione.

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Quante persone c'erano sul cantiere?

Al momento dell' incendio non c'erano più operai sui ponteggi. I dodici impiegati della ditta Europe Echafaudage erano partiti un'ora prima dopo avere fatto avanzare l' impalcatura cominciata la scorsa estate e che doveva essere completata entro giugno. Al cantiere avevano però accesso altre quattro ditte. La procura ha cominciato a interrogare quindici persone, tra cui gli operai presenti lunedì.

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Perché non è stata salvata la guglia?

Alexandre Jouassard, portavoce dei pompieri francesi e presente a Notre- Dame, spiega che la linea del fuoco è stata fissata verso la facciata e le Torri. Nella parte centrale, spiega Jouassard, c'era ormai un braciere inavvicinabile che ha portato al crollo della guglia poco prima delle 21. La strategia dei pompieri è stata di difendere il resto della cattedrale. I vigili del fuoco hanno lavorato all' interno con un drone terrestre capace di manovrare cannoni ad acqua.

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Ora Notre-Dame è fuori pericolo?

Le prossime 48 ore saranno decisive per capire se ci sono ancora parti a rischio nella cattedrale. Con le alte temperature provocate dall' incendio la pietra si trasforma in calce e diventa più friabile, fatto aggravato dall' acqua buttata dai pompieri. Quindi se la facciata e le due torri sono state salvate, è ancora presto per capire quali siano davvero i danni alla cattedrale.

 

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