
CRONACHE DI UN TURISMO A CAZZO DI CANE - SULL'ETNA, CHE IERI HA ERUTTATO, SI È RISCHIATA L'ENNESIMA TRAGEDIA CAUSATA DAI TURISTI CHE PENSANO DI POTERSI MUOVERE AD MINCHIAM - LA SOMMITÀ DEL VULCANO ERA STATA CHIUSA DALLA MATTINA, A CAUSA DELL'ALLERTA DIRAMATA DALL'INGV, MA UN GRUPPO DI ESCURSIONISTI SI È AVVENTURATO FINO AL CRATERE - QUANDO SI È ALZATA LA NUBE, I TURISTI SONO SCAPPATI A GAMBE LEVATE - LA RABBIA DELLA PROTEZIONE CIVILE SICILIANA, SALVO COCINA...
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— Mónica Saade (@MonicaSaadeX) June 2, 2025
Erupción inesperada del volcán Etna en Sicilia ??
Este 2 de junio, el Etna tuvo una fuerte explosión repentina que provocó pánico entre turistas y visitantes, quienes huyeron ante la lluvia de cenizas y material volcánico.#Etna #volcán #erupción pic.twitter.com/rIGN5IjPed
FUNIVIA DELL'ETNA, 'NOI ABBIAMO RISPETTO DIVIETI, ALTRI NO'
(ANSA) - CATANIA, 02 GIU - "A Etna Sud abbiamo rispettato i divieti e cancellato le escursioni ad alta quota. Rispettosi e coscienziosi abbiamo fatto valere il nostro bagaglio di professionalità costruito in 72 anni di storia. A Etna Nord, invece, si è scatenato il panico con turisti in fuga, abbandonati da guide improvvisate". Lo afferma, in una nota, Francesco Russo Morosoli, patron di Funivia dell'Etna sulla presenza di escursionisti durante l'eruzione dell'Etna.
"Non è accettabile che - aggiunge Morosoli - un'eruzione di pericolosità limitata, secondo gli esperti dell'Ingv, possa trasformarsi in un boomerang, causando un danno così ingente all'immagine del settore turistico siciliano. Non nascondiamoci dietro un dito: foto e video che spopolano nel web danno un colpo durissimo alla nostra reputazione. Quella di tutti. Le istituzioni devono necessariamente intervenire per porre un freno all'anarchia crescente nel versante Nord del nostro vulcano. Le regole - conclude Morosoli - valgono per tutti e bisogna fare in modo che non vengano disattese".
VIDEO SUI SOCIAL, ESCURSIONISTI IN FUGA DA NUBE DELL'ETNA
(ANSA) - CATANIA, 02 GIU - Escursionisti in fuga sui sentieri dell'Etna all'arrivo della nube eruttiva: è quanto si vede in diversi video postati sui social da turisti presenti sull'Etna. Nelle immagini si vedono persone, con indosso dei caschi protettivi, accelerare il passo mentre la nube eruttiva si propaga verso di loro.
Alcuni di loro fuggono, ma tenendo in mano il cellulare per riprendere la scena, altri, ma pochi, invece si fermano per filmare l'evento. Il fatto che indossassero il casco fa ritenere che fossero accompagnati da una guida turistica, mentre dall'audio emerge che sono stranieri. Alcuni di questi video sono stati ripresi anche da siti di giornali internazionali.
CATANIA, DIVIETO DELLA PROTEZIONE CIVILE VIOLATO. NUBE ALTA CHILOMETRI
Estratto dell'articolo di Agostino Gramigna per il “Corriere della Sera”
«Geil» (bello): scappa come un urlo strozzato, eccitato, al turista tedesco che si trova sulla sommità dell’Etna mentre la nuvola di fumo, nella prospettiva appiattita del video, sembra che lo stia per inghiottire. Sono circa le 11.15 di ieri mattina quando l’escursionista riprende con il suo smartphone quello che l’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) di Catania definisce «la colata piroclastica probabilmente causata da un crollo sul versante Nord del cratere Sud-Est». Una colata piroclastica si verifica quando rocce vulcaniche, materia e gas caldi, scendono lungo le pendici di un vulcano a forte velocità.
[...] La nuvola di fumo densa si è levata alta nel cielo, fino a 6,5 chilometri. Si è vista a occhio nudo da Siracusa. Si è vista minacciosa, nella sua formazione densa a fungo, nei video pubblicati sui social: tanto dagli escursionisti temerari che non sono indietreggiati per poter catturare immagini e ancora immagini, tanto da quelli che, al contrario, sono fuggiti terrorizzati. Come è successo a un gruppo di turisti che si trovava sulla sommità del cratere. L’eruzione li ha colti di sorpresa. Ma pur nella fuga non hanno resistito all’impulso di riprendere gas e cenere esplodere nel denso fumo. Il loro filmato è diventato virale.
Fabrizio Villa, fotografo catanese, ha invece ripreso il pennacchio vulcanico dal suo terrazzo. Ce l’aveva di fronte. Conosce l’Etna come pochi, ne colleziona scatti da un lustro, ci ha fatto libri, e sa per esperienza che quando si avvertono i tremori il vulcano può esplodere. In serata era stato informato. Ha solo atteso il momento giusto per scattare. La sua foto è finita sui media internazionali.
Gli esperti dell’Ingv hanno affermato che «il materiale incandescente non ha oltrepassato il limite della Valle del Leone». Con il passare delle ore il fenomeno è andato esaurendosi. Alle 17 dal terrazzo di Villa il fumo non si vedeva più. Per fortuna lo spettacolo non è andato oltre. L’areoporto di Catania non è stato chiuso. Nessun turista è stato coinvolto. Il presidente della Regione siciliana, Renato Schifani, ha ringraziato Protezione civile e Ingv per l’attivazione dei protocolli: «Non ci sono stati pericoli per la popolazione». Ci sono state però voci fuori dal coro.
Il video girato sulla sommità ha fatto arrabbiare il dirigente generale della Protezione civile siciliana, Salvo Cocina: «L’accesso all’area sommitale era stato vietato in seguito a una comunicazione dell’Ingv. Già dalle 5.30 avevamo dichiarato la fase di allarme sulla base. L’area sommitale doveva essere interdetta ma così non è stato. Per fortuna il flusso si è diretto altrove, evitando il peggio».