mario draghi roberto speranza covid coronavirus tampone tamponi

TANTO MARIO RIAPRE, PRIMA O POI - DALL’11 FEBBRAIO ARRIVANO GLI ALLENTAMENTI ALLE RESTRIZIONI PANDEMICHE: NON SARÀ PIÙ OBBLIGATORIO INDOSSARE LA MASCHERINA ALL’APERTO E RIAPRIRANNO LE DISCOTECHE - SE LA CURVA CONTINUERÀ A SCENDERE, È PROBABILE CHE IL GOVERNO DRAGHI DECIDA ADDIRITTURA DI SOSPENDERE LO STATO D’EMERGENZA, CHE SCADE IL 31 MARZO - GREEN PASS BASE E SUPER, CAPIENZA E VACCINI: TUTTE LE REGOLE

Monica Guerzoni e Fiorenza Sarzanini per www.corriere.it

 

ROBERTO SPERANZA MARIO DRAGHI

Due anni dopo il primo decreto che aveva dichiarato lo stato di emergenza per la pandemia da Covid-19, il governo fissa una data per i primi allentamenti. Dall’11 febbraio non sarà più obbligatorio indossare la mascherina all’aperto e riapriranno le discoteche. È il primo passo, se la curva epidemiologica continuerà a scendere anche altre misure potrebbero essere allentate nelle prossime settimane.

 

E se scenderà ancora, è possibile che l’Esecutivo decida di sospendere lo stato di emergenza che scade il 31 marzo. La scelta sarà fatta non prima della fine di febbraio e in ogni caso valutando i dati dei ricoveri sia nelle aree mediche sia nelle terapie intensive.

 

obbligo mascherine aperto

 Molto dipenderà dalle indicazioni sull’eventuale quarta dose di vaccino e dunque sulla necessità di portare a termine la campagna di immunizzazione e poi fissare le modalità per andare a regime.

 

Mascherine all’aperto, quando usare le Ffp2

Fino al 10 febbraio è obbligatorio indossare la mascherina all’aperto e al chiuso. Dall’11 febbraio sarà obbligatorio indossare la mascherina in tutti i luoghi chiusi. Nei bar e nei ristoranti va indossata soltanto quando ci si alza dal tavolo.

assembramenti sugli autobus 6

 

Nei cinema e nei teatri va indossata sempre. Nelle palestre e nei centri sportivi va portata soltanto quando si sta nelle aree comuni e si può naturalmente togliere equando si fa attività sportiva.

 

Su treni, aerei, navi e su tutti i mezzi del trasporto pubblico locale — autobus, metropolitane e tram — è obbligatorio indossare le Ffp2. I contatti stretti dei positivi, se hanno effettuato la terza dose da meno di 120 giorni non devono rispettare la quarantena, ma indossare per dieci giorni la mascherina Ffp2 e rispettare l’autosorveglianza.

serata con 300 persone in discoteca a palermo 1

 

Apertura delle discoteche, rinvio all’11 febbraio

Si torna a ballare dall’11 febbraio. Le discoteche, che attualmente sono aperte soltanto come locale pubblico per intrattenimento con il posto al tavolo, potranno invece consentire l’accesso in pista per ballare.

 

DISCOTECHE CHIUSE COVID

Potrà entrare soltanto chi ha il green pass rafforzato, quindi guariti o vaccinati. Se la discoteca è al chiuso sarà obbligatorio indossare la mascherina, tranne quando si sta in pista a ballare.

 

Nelle discoteche all’aperto si potrà stare invece senza mascherina. Il protocollo già approvato prevede il limite di capienza che non può essere superiore al 75% all’aperto e 50% al chiuso rispetto a quella massima autorizzata. I gestori avevano chiesto di portare la capienza al massimo, ma al momento rimangono i limiti.

 

discoteche covid 4

Vaccino per gli over 50: oggi il via all’obbligo

Scatta da oggi l’obbligo vaccinale per chi ha più di 50 anni d’età. Chi non si è sottoposto almeno alla prima dose di vaccino, salvo i cittadini esentati per motivi di salute, è passibile di una sanzione una tantum da 100 euro che sarà erogata dall’Agenzia delle entrate su segnalazione del ministero della Salute.

 

LA TERZA DOSE DEL VACCINO ANTI-COVID

Dal 15 febbraio chi ha più di 50 anni dovrà esibire il green pass rafforzato (che si ottiene se si è vaccinati o guariti) per accedere al posto di lavoro. Chi non ha il green pass deve essere sospeso dalle funzioni e dallo stipendio, ma non subisce sanzioni disciplinari. Chi viene sorpreso sul luogo di lavoro senza green pass rischia una multa da 600 a 1.500 euro, e chi non controlla rischia da 400 a 1.000 euro. In caso di recidiva la sanzione raddoppia.

 

GREEN PASS

Green pass, la validità scende da 9 a 6 mesi

Il green pass rafforzato, che si ottiene se si è vaccinati o guariti, sarà valido 6 mesi dall’ultima somministrazione. Le agenzie regolatorie Ema e Aifa non hanno autorizzato la somministrazione della quarta dose, quindi il governo deve modificare il decreto in vigore e rendere la certificazione verde senza scadenza.

 

La terza dose è stata autorizzata il 15 ottobre, dunque i primi certificati scadranno il 15 marzo. La linea fin qui decisa dal governo era di rendere la scadenza illimitata, ma nei prossimi giorni sarà presa la decisione definitiva sulla base dell’andamento della curva epidemiologica. Per gli altri — che non hanno completato il ciclo vaccinale — ci sarà invece una scadenza di sei mesi . Se se non sarà effettuato il richiamo o la dose booster, il certificato sarà bloccato.

manifestazione no green pass a torino 2

 

Per i negozi basta il test, alimentari e ottici liberi

Per entrare nei negozi bisogna avere almeno il green pass base, che si ottiene con il tampone antigenico (valido per 48 ore) oppure quello molecolare (valido per 72 ore).

 

L’ingresso sarà libero nei negozi che vendono:

- alimenti e bevande (sarà consentito anche in tutti i supermercati che vendono «qualsiasi tipo di merce, anche se non legata al soddisfacimento delle esigenze essenziali e primarie». È invece escluso il consumo sul posto di cibo e bevande).

- animali domestici e alimenti per animali.

FALSA MAIL DEL MINISTERO DELLA SALUTE SUL GREEN PASS SOSPESO

- carburante e combustibile per uso domestico e riscaldamento.

- medicinali, articoli medicali e ortopedici

- materiale per ottica.

- articoli igienico-sanitari.

- articoli medicali e ortopedici.

 

Green pass base in banca e posta, no dai vigili o in tribunale

Il green pass base è obbligatorio per entrare nelle filiali e negli uffici delle banche, negli uffici postali e in tutti gli altri aperti al pubblico.

 

Dunque sarà obbligatorio mostrarlo anche per ritirare la pensione (i pensionati, quindi i cittadini over 50, sono comunque sottoposti all’obbligo vaccinale).

 

NO GREEN PASS

Si potrà entrare senza green pass base negli uffici aperti al pubblico delle forze di polizia e delle polizie locali per «attività istituzionali indifferibili, o di prevenzione e repressione degli illeciti» , quindi denunce o testimonianze.

 

Si potrà entrare senza green pass base negli uffici giudiziari «per la presentazione indifferibile e urgente di denunce da parte di vittime di reati o di richieste di interventi giudiziari a tutela di persone minori di età o incapaci, o per lo svolgimento di attività di indagine o giurisdizionale per cui è necessaria la presenza della persona convocata».

Ultimi Dagoreport

donald trump vladimir putin giorgia meloni

DAGOREPORT - IL VERTICE DELLA CASA BIANCA È STATO IL PIÙ  SURREALE E “MALATO” DELLA STORIA POLITICA INTERNAZIONALE, CON I LEADER EUROPEI E ZELENSKY IN GINOCCHIO DA TRUMP PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L’UCRAINA – LA REGIA TRUMPIANA: MELONI ALLA SINISTRA DEL "PADRINO", NEL RUOLO DI “PON-PON GIRL”, E MACRON, NEMICO NUMERO UNO, A DESTRA. MERZ, STARMER E URSULA, SBATTUTI AI MARGINI – IL COLMO?QUANDO TRUMP È SCOMPARSO PER 40-MINUTI-40 PER “AGGIORNARE” PUTIN ED È TORNATO RIMANGIANDOSI IL CESSATE IL FUOCO (MEJO LA TRATTATIVA PER LA PACE, COSÌ I RUSSI CONTINUANO A BOMBARDARE E AVANZARE) – QUANDO MERZ HA PROVATO A INSISTERE SULLA TREGUA, CI HA PENSATO LA TRUMPISTA DELLA GARBATELLA A “COMMENTARE” CON OCCHI SPACCANTI E ROTEANTI: MA COME SI PERMETTE ST'IMBECILLE DI CONTRADDIRE "THE GREAT DONALD"? - CILIEGINA SULLA TORTA MARCIA DELLA CASA BIANCA: È STATA PROPRIO LA TRUMPETTA, CHE SE NE FOTTE DELLE REGOLE DEMOCRATICHE, A SUGGERIRE ALL'IDIOTA IN CHIEF DI EVITARE LE DOMANDE DEI GIORNALISTI... - VIDEO

francesco milleri gaetano caltagrino christine lagarde alberto nagel mediobanca

TRA FRANCO E FRANCO(FORTE), C'E' DI MEZZO MPS - SECONDO "LA STAMPA", SULLE AMBIZIONI DI CALTAGIRONE E MILLERI DI CONTROLLARE BANCHE E ASSICURAZIONI PESA L’INCOGNITA DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA - CERTO, PUR AVENDO IL 30% DI MEDIOBANCA, I DUE IMPRENDITORI NON POSSONO DECIDERE LA GOVERNANCE PERCHÉ NON HANNO REQUISITI DETTATI DALLA BCE (UNO FA OCCHIALI, L'ALTRO CEMENTO) - "LA STAMPA"  DIMENTICA, AHINOI!, LA PRESENZA DELLA BANCA SENESE, CHE I REQUISITI BCE LI HA TUTTI (E IL CEO DI MPS, LOVAGLIO, E' NELLE MANI DELLA COMPAGNIA CALTA-MELONI) - COSA SUCCEDERÀ IN CASO DI CONQUISTA DI MEDIOBANCA E DI GENERALI? LOR SIGNORI INDICHERANNO A LOVAGLIO DI NOMINARE SUBITO IL SOSTITUTO DI NAGEL (FABRIZIO PALERMO?), MENTRE TERRANNO DONNET FINO ALL'ASSEMBLEA DI GENERALI...

donald trump grandi della terra differenza mandati

FLASH! - FA MALE AMMETTERLO, MA HA VINTO DONALD TRUMP: NEL 2018, AL G7 IN CANADA, IL TYCOON FU FOTOGRAFATO SEDUTO, COME UNO SCOLARO CIUCCIO, MENTRE VENIVA REDARGUITO DALLA MAESTRINA ANGELA MERKEL E DAGLI ALTRI LEADER DEL G7. IERI, A WASHINGTON, ERA LUI A DOMINARE LA SCENA, SEDUTO COME DON VITO CORLEONE ALLA CASA BIANCA. I CAPI DI STATO E DI GOVERNO EUROPEI, ACCORSI A BACIARGLI LA PANTOFOLA PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L'UCRAINA, NON HANNO MAI OSATO CONTRADDIRLO, E GLI HANNO LECCATO VERGOGNOSAMENTE IL CULO, RIEMPIENDOLO DI LODI E SALAMELECCHI...

pietrangelo buttafuoco alessandro giuli beatrice venezi

DAGOREPORT – PIÙ CHE DELL’EGEMONIA CULTURALE DELLA SINISTRA, GIULI E CAMERATI DOVREBBERO PARLARCI DELLA SEMPLICE E PERENNE EGEMONIA DELL’AMICHETTISMO E DELLA BUROCRAZIA – PIAZZATI I FEDELISSIMI E GLI AMICHETTISSIMI (LA PROSSIMA SARÀ LA DIRETTRICE DEL LATO B VENEZI, CHE VOCI INSISTENTI DANNO IN ARRIVO ALLA FENICE), LA DESTRA MELONIANA NON È RIUSCITA A INTACCARE NÉ LO STRAPOTERE BARONALE DELLE UNIVERSITÀ NÉ LE NOMINE DIRIGENZIALI DEL MIC. E I GIORNALI NON NE PARLANO PERCHÉ VA BENE SIA ALLA DESTRA (CHE NON SA CERCARE I MERITEVOLI) CHE ALLA SINISTRA (I BUROCRATI SONO PER LO PIÙ SUOI)

donald trump giorgia meloni zelensky macron tusk starmer

DAGOREPORT - DOVE DIAVOLO È FINITO L’ATTEGGIAMENTO CRITICO FINO AL DISPREZZO DI GIORGIA MELONI SULLA ‘’COALIZIONE DEI VOLENTEROSI”? - OGGI LA RITROVIAMO VISPA E QUERULA POSIZIONATA SULL'ASSE FRANCO-TEDESCO-BRITANNICO, SEMPRE PRECISANDO DI “CONTINUARE A LAVORARE AL FIANCO DEGLI USA” - CHE IL CAMALEONTISMO SIA UNA MALATTIA INFANTILE DEL MELONISMO SONO PIENE LE CRONACHE: IERI ANDAVA DA BIDEN E FACEVA L’ANTI TRUMP, POI VOLA DA MACRON E FA L’ANTI LE PEN, ARRIVA A BRUXELLES E FA L’ANTI ORBÁN, INCONTRA CON MERZ E FA L’ANTI AFD, VA A TUNISI E FA L’ANTI SALVINI. UNA, NESSUNA, CENTOMILA - A MANTENERE OGNI GIORNO IL VOLUME ALTO DELLA GRANCASSA DELLA “NARRAZIONE MULTI-TASKING” DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA, OLTRE AI FOGLI DI DESTRA, CORRONO IN SOCCORSO LE PAGINE DI POLITICA INTERNA DEL “CORRIERE DELLA SERA”: ‘’PARE CHE IERI MACRON SI SIA INALBERATO DI FRONTE ALL’IPOTESI DI UN SUMMIT A ROMA, PROPONENDO SEMMAI GINEVRA. MELONI CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO” - SÌ, C’È SCRITTO PROPRIO COSÌ: “CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO”, MANCO AVESSE DAVANTI UN LOLLOBRIGIDA QUALSIASI ANZICHÉ IL PRESIDENTE DELL’UNICA POTENZA NUCLEARE EUROPEA E MEMBRO PERMANENTE DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL'ONU (CINA, FRANCIA, RUSSIA, REGNO UNITO E USA) - RIUSCIRÀ STASERA L’EROINA DAI MILLE VOLTI A COMPIERE IL MIRACOLO DELLA ‘’SIRINGA PIENA E MOGLIE DROGATA’’, FACENDO FELICI TRUMP E MACRON?