don gabriele martinelli

“ME LO RITROVAVO SDRAIATO NEL MIO LETTO CHE MI ABBASSAVA I PANTALONI….” – UNA DELLE VITTIME DI DON GABRIELE MARTINELLI AL PRESEMINARIO SAN PIO X IN VATICANO, NEL 2017 HA INVIATO UNA LETTERA A PAPA FRANCESCO CON TONI DRAMMATICI: “SONO SFINITO DALLE MORTIFICAZIONI. ANCORA OGGI SOFFRO DI INCUBI E CRISI DI PANICO. L’INDIFFERENZA DI PRETI E CARDINALI MI HANNO TRASFORMATO IN UNA…"

Franca Giansoldati per www.ilmessaggero.it

 

DON GABRIELE MARTINELLI

«Sei interessato solo al pene delle persone». «Hai una perversione sessuale». L.G. la presunta vittima degli abusi sessuali avvenuti a cento metri da Santa Marta, dove vive il Pontefice, ha inviato questi messaggi a don Gabriele Martinelli, il giovane sacerdote accusato di molestie nell'inchiesta aperta da Bergoglio proprio per fare luce su quello che è effettivamente accaduto nel Preseminario San Pio X in Vaticano, l'istituto che recluta i 'chierichetti del Papa'. Alla attenzione dei magistrati è spuntata anche una lettera dai toni drammatici scritta da L.G. al Pontefice per implorarlo a non ordinare sacerdote Martinelli, visto che di notte «si infilava nel mio letto e mi abbassava i pantaloni».

 

L.G ha inviato quattro anni fa una disperata lettera a Francesco. E' datata 9 giugno 2017 e racconta di avere «subito violenze psicologiche e fisiche» da parte di Martinelli, all'epoca suo compagno di seminario.

 

«Le violenze – si legge nella missiva anticipata dal Messaggero - avvenivano nella maggior parte dei casi di notte. Mi ritrovavo Martinelli sdraiato nel mio letto che mi abbassava i pantaloni del pigiama».

il servizio delle iene sugli abusi ai chierichetti del papa in vaticano

 

«Alcune volte trovavo la forza di ribellarmi e lo cacciano con calci e pugni. Questo generava sempre una vendetta nei miei confronti. Subivo rimproveri o castighi». «L'influenza di Martinelli su monsignor Radice gli permetteva di agire indisturbato».

 

il servizio delle iene sugli abusi ai chierichetti del papa in vaticano 2

Nella lettera al Pontefice la vittima, L.G. dice anche era «sfinito dalle mortificazioni» e che per questo ricorreva al vescovo di Como, Coletti per denunciare tutto. La stessa cosa ha fatto, sperando di trovare aiuto, andando a parlare a monsignor Vittorio Lanzani, attuale dirigente della Fabbrica di San Pietro il quale lo assicurò che avrebbe informato il cardinale Comastri. Poco tempo dopo però L.G. fu allontanato senza motivo dal coro della Cappella Giulia.

 

DON GABRIELE MARTINELLI

«La sofferenza purtroppo con gli anni non è finita. Anche oggi soffro di incubi, disturbi del sonno e crisi di panico. Le violenze subite, abbinate al ricatto e all'indifferenza di preti, vescovi e cardinali mi hanno trasformato in una persona chiusa in se stessa e hanno abbassato la mia autostima». La lettera disperata termina così: «Sabato Martinelli verrà ordinato sacerdote e il pensiero che lui possa rovinare la vita di altri ragazzi come ha rovinato ha fatto con me mi fa» star male (…). Effettivamente Martinelli fu poi ordinato sacerdote.

papa francesco 2

 

Nel corso dell’udienza di stamattina sono state lette in tribunale diversi messaggi su Messenger o WhatsApp tra L.G. e Martinelli, risalenti al periodo in cui entrambi avevano già lasciato il Preseminario. La presunta vittima accusava il sacerdote di avergli fatto sempre del male e di averlo messo in cattiva luce con gente, inclusi superiori, ai quali non aveva fatto niente. Ne esce il quadro di una amicizia morbosa.

 

DON GABRIELE MARTINELLI

L.G. chiedeva di essere lasciato in pace e di non essere tempestato di telefonate. Martinelli, però, in aula, si è difeso dicendo che il linguaggio, seppur volgare, tipico dei ragazzi non significa nulla. Poi ha spiegato che mai e poi mai L.G gli ha mai rivolto per iscritto le accuse sulle violenze contenute nelle lettere inviate (in forma anonima) a più riprese a diversi prelati, al cardinale Comastri, arciprete di San Pietro e al Papa.

il servizio delle iene sugli abusi ai chierichetti del papa in vaticano 3

 

Cosa sia effettivamente avvenuto dentro il Preseminario dove si sarebbero consumati una serie di episodi di violenza tra il 2010 e il 2012 è  da stabilire. Nel procedimento è coinvolto anche monsignore Enrico Radice, ex rettore del Preseminario, per concorso in violenza sessuale per non avere impedito gli atti illeciti e per non avere denunciato.

 

 

il servizio delle iene sugli abusi ai chierichetti del papa in vaticano 6

Martinelli nella deposizione ha ribadito che si tratta di accuse non fondate, insistendo che in questo modo «si è voluto screditare» il Preseminario. Ha, infatti, spiegato, che le accuse sono state formulate in un passaggio cruciale: nel marzo 2013  quando è naufragato definitivamente il progetto di ampliare il Preseminario anche agli universitari. «Alla fine ci sono andato di mezzo io». «Una congiura nei suoi confronti?», gli ha chiesto il promotore di Giustizia Giampietro Milano, chiedendo il nesso tra queste divisioni interne e le accuse di abusi.

 

il servizio delle iene sugli abusi ai chierichetti del papa in vaticano 1

Ha anche puntualizzato che al preseminario divideva la sua stanza con il suo accusatore - L. G. la presunta vittima - e con un altro ragazzo oggi sacerdote. Per Martinelli questo sistema impediva che si compissero abusi senza che nessuno se ne accorgesse. Come pure, ha assicurato che era impossibile avere rapporti sessuali (come affermato da L.G. in diverse lettere) all'interno del piccolo bagno collocato sotto l’Altare della Cattedra nella Basilica di San Pietro. Oltre che per le dimensioni del bagno anche e soprattutto per il fatto che alle messe feriali, secondo un sistema di turnazione basato anche sull’età dei seminaristi, c'è la presenza di un solo chierichetto. Solo nelle celebrazioni della domenica, ce n'erano circa nove o dieci: «Tutti se ne sarebbero accorti se mai fosse successo qualcosa».

papa francesco 1il servizio delle iene sugli abusi ai chierichetti del papa in vaticano 8

 

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....