mohammad abedini najafabadi cecilia sala

IL DESTINO DI CECILIA SALA È APPESO AGLI AMERICANI – IL SILENZIO DI UNA SETTIMANA, SULL’ARRESTO DELLA GIORNALISTA ITALIANA IN IRAN, È DOVUTO ALLA TRATTATIVA DIPLOMATICA INTAVOLATA CON IL REGIME DEGLI AYATOLLAH: TEHERAN INIZIALMENTE HA CHIESTO IL RILASCIO DELL’IRANIANO MOHAMMAD ABEDINI-NAJAFABADI, ARRESTATO DALLA DIGOS, SU RICHIESTA DEGLI STATI UNITI, IL 16 DICEMBRE A MALPENSA. MA LO SCAMBIO È IMPRATICABILE: ABEDINI-NAJAFABADI È NEL PENITENZIARIO DI BUSTO ARSIZIO E SARÀ LA CORTE D’APPELLO A DECIDERE SULLA SUA ESTRADIZIONE NEGLI USA – LA NOTA DI PALAZZO CHIGI, CHE INSISTE A CHIEDERE “CAUTELA” AI GIORNALISTI (COME SE FOSSERO RESPONSABILI DELLA MANCATA LIBERAZIONE)

cecilia sala 6

TAJANI, A CECILIA SALA TRATTAMENTO DIGNITOSO, SPERO TEMPI BREVI

(ANSA) - "I tempi, è difficile dirlo, mi auguro che siano brevi ma non dipende da noi. Noi stiamo cercando di risolvere una questione che è complicata e di garantire intanto che Cecilia Sala sia detenuta nelle migliori condizioni possibili, che possa ricevere visite consolari, che possa parlare con la famiglia e quindi abbia un trattamento normale, non un trattamento negativo, cosa che sta accadendo in questo momento".

 

Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani parlando con i cronisti in Senato sul caso di Cecilia Sala. "Stiamo lavorando, stiamo facendo tutto quello che si può ma i tempi non possiamo prevederli", ha aggiunto.

cecilia sala 4

 

"Il trattamento mi pare che sia, così come ha visto l'ambasciatrice, dignitoso, rispettoso della dignità della persona, continueremo a verificare con le visite consolari che faremo, ma al momento non abbiamo avuto segnali negativi, anzi", ha detto Tajani.

 

"E' detenuta ovviamente, quindi non è una condizione ideale, però viene nutrita, in cella singola - ha aggiunto - Non parlerei di isolamento, in cella singola per non stare con altre persone che non parlano inglese o italiano"

 

IRAN: 'COSTANTE ATTENZIONE' MELONI A CASO SALA, CONTATTI CON TAJANI E MANTOVANO

antonio tajani giorgia meloni foto lapresse

(Adnkronos) - Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, segue "con costante attenzione la complessa vicenda di Cecilia Sala" fin dal giorno del fermo, il 19 dicembre. E si tiene "in stretto collegamento con il Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, e con il Sottosegretario Alfredo Mantovano", al fine di "riportare a casa al più presto la giornalista italiana".

 

Lo fa sapere Palazzo Chigi, in una nota. "D'accordo con i suoi genitori", sottolinea la Presidenza del Consiglio, "tale obiettivo viene perseguito attivando tutte le possibili interlocuzioni e con la necessaria cautela, che si auspica continui a essere osservata anche dai media italiani".

 

CECILIA SALA

USA, 'A CONOSCENZA ARRESTO SALA, IRAN RILASCI PRIGIONIERI'  

(ANSA) - "Siamo a conoscenza" delle notizie sull'arresto della giornalista Cecilia Sala in Iran e "chiediamo ancora una volta il rilascio immediato e incondizionato di tutti i prigionieri detenuti in Iran senza giusta causa".

 

Lo afferma un portavoce del Dipartimento di Stato. "Sfortunatamente il regime iraniano continua a detenere ingiustamente i cittadini di molti paesi, spesso per utilizzarli come leva politica. Non c'è giustificazione e dovrebbero essere rilasciati immediatamente", ha aggiunto osservando che "i giornalisti svolgono un lavoro fondamentale per informare il pubblico, spesso in condizioni pericolose e devono essere protetti".

Mohammad Abedini najafabadi

 

UE, 'SEGUIAMO DA VICINO IL CASO DI CECILIA SALA'

(ANSA) - La Commissione europea "segue da vicino" la situazione di Cecilia Sala, attualmente detenuta in Iran. Lo fa sapere all'ANSA il portavoce dell'esecutivo Ue responsabile per la Politica estera, Anouar El Anouni, senza aggiungere altri commenti a tutela della riservatezza dei contatti diplomatici. A Bruxelles il caso è considerato particolarmente "sensibile" data la sua connessione con Teheran.

 

IL LUNGO SILENZIO DEL GOVERNO, SI TRATTA CON L’IRAN PER LIBERARE CECILIA SALA

Estratto dell’articolo di Lorenzo De Cicco per “la Repubblica”

https://www.repubblica.it/politica/2024/12/28/news/rilascio_cecilia_sala_giornalista_arrestata_iran_ultime_notizie-423909571/?ref=RHLF-BG-P2-S2-T1

 

CECILIA SALA

Sette giorni di silenzio. La notizia embargata. Con l’obiettivo di intavolare una trattativa coperta col regime iraniano. Poi, ieri mattina, la Farnesina ha deciso di rendere pubblica la vicenda: Cecilia Sala è agli arresti nel carcere di Evin, la prigione degli oppositori politici della repubblica islamica.

 

Segnale che il negoziato con Teheran difficilmente potrà chiudersi a stretto giro. Servirà tempo. La premier Giorgia Meloni e il vice Antonio Tajani seguono dal 19 dicembre l’evolversi della mediazione diplomatica e d’intelligence, affidata all’Aise, i servizi di sicurezza per l’estero.

 

mahmoud pezeshkian foto lapresse

[…] Quello che governo, ambasciata e servizi stanno cercando di capire da 8 giorni è cosa voglia in cambio Teheran per la liberazione della nostra connazionale. Secondo fonti di maggioranza, contattate da Repubblica, la trattativa diplomatica in un primo momento, su richiesta di Teheran, avrebbe «riguardato l’iraniano Mohammad Abedini-Najafabadi», arrestato dalla Digos il 16 dicembre a Malpensa, su richiesta Usa. Il governo sapeva delle proteste di Teheran almeno dal 22 dicembre, ma l’ipotesi di uno scambio è irrealistica e impraticabile, perché Abedini-Najafabadi è nel penitenziario di Busto Arsizio e sarà la Corte d’appello a decidere sulla sua estradizione negli Stati Uniti. Anche fonti della Farnesina ieri sera negavano: «Non è l’oggetto della trattativa». Escluse pure contropartite economiche, secondo esponenti della nostra diplomazia.

 

CECILIA SALA MARIO CALABRESI

Non è una partita semplice, per Palazzo Chigi e Farnesina. In una riunione d’urgenza ieri con Tajani, Mantovano e i servizi, il guardasigilli Carlo Nordio ha confermato che nulla può sull’estradizione di Abedini-Najafabadi, essendo una decisione che spetta unicamente alla Corte d’appello.

 

La stessa magistratura che aveva messo ai domiciliari Artem Uss, il figlio di un oligarca russo vicino a Putin, poi evaso lo scorso anno e fuggito clamorosamente a Mosca. I tre giudici che gli avevano accordato i domiciliari sono stati assolti solo a ottobre, dopo una lunga indagine del Csm. A maggior ragione in questo quadro, il governo non può certo forzare la mano. L’unica garanzia che forse potrebbe offrire è tergiversare sull’estradizione, fino a un anno.

Mohammad Abedini najafabadi

 

Palazzo Chigi e Farnesina lavorano allora per trovare una scappatoia politico-diplomatica. La premier potrebbe sentire il presidente iraniano Masoud Pezeshkian nei prossimi giorni. Così come Tajani potrebbe attivarsi con l’omologo agli Esteri. [...]

Mohammad Abedini najafabadiMASOUD PEZESHKIAN E VLADIMIR PUTINCECILIA SALA

Ultimi Dagoreport

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…

trump epstein

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE DUE FOTOGRAFIE DI TRUMP CON IN BRACCIO RAGAZZE GIOVANISSIME A SENO NUDO? A WASHINGTON, FONTI BEN INFORMATE ASSICURANO CHE LE DUE FOTO HOT SIANO TRA LE MIGLIAIA DI FILE DI JEFFREY EPSTEIN, ANCORA DA PUBBLICARE - NEI PROSSIMI GIORNI, GRAZIE AL PASSAGGIO DI UNA PETIZIONE PARLAMENTARE FIRMATA DA 218 DEPUTATI DEMOCRATICI, MA AI QUALI SI SONO AGGIUNTI QUATTRO REPUBBLICANI, LA DIFFUSIONE COMPLETA DEI FILE DEL FINANZIERE PORCELLONE, VERRÀ SOTTOPOSTA AL VOTO DELLA CAMERA. E I VOTI REP POSSONO ESSERE DETERMINANTI PER IL SUCCESSO DELL’INIZIATIVA PARLAMENTARE DEM - SE DA UN LATO L’EVENTUALE DIVULGAZIONE DELLE DUE CALIENTI FOTOGRAFIE NON AGGIUNGEREBBE NIENTE DI NUOVO ALLA SUA FAMA DI PUTTANIERE, CHE SI VANTAVA DI POTER “PRENDERE LE DONNE PER LA FIGA” GRAZIE AL SUO STATUS DI CELEBRITÀ, DALL’ALTRO UN “PUSSY-GATE” DETERMINEREBBE UNO DURO SCOSSONE A CIÒ CHE RESTA DELLA SUA CREDIBILITÀ, IN VISTA ANCHE DEL DECISIVO VOTO DI METÀ MANDATO IN AGENDA IL PROSSIMO ANNO...

troisi papa leone carocci monda

CIAK! LA MESSA È FINITA: ANDATE IN PACE AL CINEMA "TROISI", COSÌ FATE FELICI IL SUO DOMINUS VALERIO CAROCCI E QUEL DISOCCUPATO A CACCIA DELLA BIENNALE VENEZIANA, ANTONIO MONDA - MENTRE LA SETTIMA ARTE IN ITALIA, SOTTO IL DOMINIO DELL’ARMATA BRANCA-MELONI, STA VIVENDO UNA DELLE SUE FASI PIÙ COMATOSE, TRA SALE VUOTE E “SINISTRI” TAGLI AL TAX-CREDIT DEL MINISTRO GIULI-VO, PAPA LEONE XIV RUGGISCE IN FAVORE DELLE SALE CINEMATOGRAFICHE (MA DA QUANDO IN QUA IL PONTEFICE SI OCCUPA DI RIEMPIRE LE SALE, ANZICHÉ PREOCCUPARSI DI RIEMPIRE LE CHIESE?) - L'UNICO CINEMA CHE BENEFICIA DELLA GLORIA DI PREVOST È IL "TROISI", GESTITO DA CAROCCI CHE, IN DUPLEX CON ANTONIO MONDA, HA CONVINTO IL CARDINALE JOSE' TOLENTINO DE MENDONÇA NELLA DIVINA MISSIONE DI ORGANIZZARE AL CINEMA "TROISI" NOVE INCONTRI CON REGISTI E ATTORI INTERNAZIONALI, SOTTO IL PATROCINIO DEL SANTA SEDE - GRATIS? MANCO PER NIENTE. PER ACCEDERE ALLA SALA BISOGNERÀ SBORSARE 8 EURO. E COSÌ SIA - CAROCCI E LA NOTA STAMPA DEL "PICCOLO AMERICA" CHE RILANCIA LE PAROLE DEL PAPA...

pier silvio marina berlusconi marta fascina arcore

FLASH! - COL PRETESTO DI DARE UNA RIVERNICIATINA A VILLA SAN MARTINO (CHE HA SPESE DI MANUTENZIONE E SERVITU’ DI 220 MILA EURO ALL’ANNO), MARINA & PIER SILVIO SONO FINALMENTE RIUSCITI A FAR SLOGGIARE MARTA FASCINA E IL SUO PAPA’ ORAZIO, CHE NON L’ABBANDONA MAI, DALLA REGGIA DI ARCORE - ORA LA VEDOVA MORGANATICA E’ CONFINATA IN UNA DÉPENDANCE DEL VILLONE DI 130 METRI QUADRATI, DOVE PROBABILMENTE ALLA FINE RESTERÀ IMPEGNATISSIMA A CONTARE I 100 MILIONI DI EREDITA’ OTTENUTI DALLA BUONANIMA DI PAPI SILVIO…