donald trump premio nobel

SE L’HANNO DATO A OBAMA, PERCHÉ NON POSSONO DARE IL NOBEL PER LA PACE A TRUMP? - IL PRESIDENTE AMERICANO CANDIDATO AL PREMIO  DA UN PARLAMENTARE NORVEGESE: SE CI PENSATE BENE IN POLITICA ESTERA HA FATTO MOLTO PIÙ LUI DEL SUO PREDECESSORE. DURANTE IL SUO MANDATO NON È SORTO ALCUN CONFLITTO NEL PIANETA, ANZI: È RIUSCITO A CHIUDERE LO STORICO ACCORDO TRA ISRAELE E EMIRATI ARABI E A SEDERSI A UN TAVOLO CON CICCIO-KIM. POI HA ANCHE AMMAZZATO SOLEIMANI E AL BAGHDADI. PIÙ PACE DI COSÌ…

 

Trump nominato per il Nobel per la Pace 2021

donald trump

 (ANSA) - ROMA, 09 SET - Il Nobel per la Pace 2021 a Donald Trump? Qualcuno ci ha pensato, in particolare un parlamentare norvegese, che ha formalmente nominato il presidente americano per il ruolo di mediazione svolto nell'accordo di pace tra Israele e Emirati Arabi Uniti. "Penso che Trump abbia compiuto più sforzi di qualunque altro candidato per creare pace tra le nazioni", ha detto il norvegese Christian Tybring-Gjedde parlando alla Fox News, la tv più amata proprio da Trump.

 

Trump ritwitta post con sua nomina per il Nobel per la pace

 (ANSA) - WASHINGTON, 09 SET - Donald Trump ha ritwittato diversi post con la sua nomina al Nobel per la pace come 'broker' dell'accordo Israele-Emirati Arabi. Un riconoscimento che ha sempre agognato, soprattutto dopo che è stato assegnato al suo odiato predecessore Barack Obama.

 

trump annuncia l'accordo israele emirati arabi uniti

TRUMP, BALCANI, ISRAELE E MONDO ARABO

Ferdinando Fedi per http://opinione.it/

 

Nonostante i reiterati tentativi di delegittimazione, tra cui l’ultima balla della dichiarazione sui militari americani morti in Normandia da considerare dei perdenti, Trump continua la sua azione di riappacificazione mondiale nel contesto di una politica estera che da anni non si vedeva negli Stati Uniti.

 

donald trump e benjamin netanyahu

È sempre bene ricordare che durante il suo mandato non è sorto un solo conflitto nel pianeta e che solo poche settimane fa sotto la sua egida è stato sottoscritto un accordo bilaterale tra Israele e Stati Uniti che consente tra l’altro il sorvolo dei velivoli della El Al anche su Arabia Saudita e Bahrein. Ora è la volta del teatro balcanico con la firma di una storica intesa tra la Serbia e il Kossovo sotto gli auspici e l’impegno della Casa Bianca.

qasem soleimani

 

L’accordo, soprattutto di natura economica, prevede la realizzazione di un’autostrada e di un collegamento ferroviario tra Belgrado e Pristina, la realizzazione di un valico di frontiera congiunto e il riconoscimento reciproco dei diplomi e dei certificati professionali. Altro punto strategico è l’impegno a condividere il lago artificiale di Gazivode-Ujmani, importante riserva idrica ed energetica nel nord del Kosovo a cui la Serbia vorrebbe accedere.

DONALD TRUMP KIM JONG UN

 

Altra questione bilaterale, ma di natura in un certo senso interlocutoria, è la moratoria reciproca di un anno sul riconoscimento internazionale del Kosovo. Ulteriori clausole riconducono alla matrice statunitense del documento: le infrastrutture previste dall’accordo verranno realizzate con l’assistenza delle statunitensi International Development Finance Corporation ed Export-Import Bank e le parti si impegnano poi a proibire l’acquisto e l’uso di apparecchiature 5G provenienti da “venditori inaffidabili” – il riferimento alla Cina sembra ovvio – ed acconsentiranno alla condivisione di informazioni con i sistemi di monitoraggio Usa. Infine l’intenzione di Serbia e Kosovo di designare Hezbollah come organizzazione terroristica “nella sua interezza” e non solo nella sua sola accezione militare, come fa l’Unione europea. Infine un punto apparentemente estraneo all’accordo: la Serbia si impegna a spostare la propria ambasciata da Tel Aviv a Gerusalemme entro il prossimo luglio, mentre il Kosovo e Israele si riconosceranno impegnandosi a stabilire relazioni diplomatiche.

 

abu bakr al baghdadi

L’accordo, pertanto, rientra nello schema di Donald Trump volto a normalizzare i rapporti tra Israele e i Paesi arabi, il cui prodromo sono stati i ricchi Emirati. Infatti il Kossovo, a maggioranza mussulmana da quando i ricchi possidenti della regione ai margini della ex Jugoslavia agevolarono l’immigrazione di massa dalla vicina Albania per avere manovalanza a basso costo, si andrà ad aggiungere al numero di paesi islamici che stanno riconoscendo Israele.

 

KIM TRUMP

L’Europa che in Kossovo è presente con numerosi contingenti militari e agenzie preposte al mentoring and training delle principali istituzioni di Pristina sta a guardare forse stupita del successo dei negoziati Usa. Trump, oltre ad aver conseguito l’obiettivo di stabilizzare la regione, ha quindi aggiunto un ulteriore tassello al suo disegno di far accettare Israele ai paesi arabi. Che abbia in testa di ispirare un potentato economico che unendo tecnologia ebrea e ricchezza araba diventerebbe tra i più rilevanti al mondo? Ma chissà! Figurarsi se quel parvenu, antipatico e un po’ gaffeur può avere progetti di così raffinata strategia e riuscire in un obiettivo che nessuno dei suoi blasonati predecessori si è mai sognato.

KIM TRUMP PENNE FIRMAle riprese dal drone del raid contro al baghdadi 1le riprese dal drone del raid contro al baghdadi 4il luogo del blitz dove e' morto al baghdadi 3donald trump firma per spostare l ambasciata a gerusalemmemanifestante a teheran tira via un poster di soleimaniqassem soleimanidonald trump e benjamin netanyahu

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....