obesita infantile

L'EPOPEA DEL MAGNA MAGNA E' FINITA - UNA DONNA BARESE HA PERSO L’AFFIDAMENTO DELLA FIGLIA PERCHÉ OLTRE A NEGARE LE VISITE DEL PADRE, AVREBBE TRASCURATO LA SALUTE DELLA FIGLIA, PORTANDOLA SPESSO A MANGIARE AL FAST FOOD E “SOTTOPONENDOLA AD UNA DIETA ALIMENTARE NON CONSONA ALLA SUA ETÀ, DETERMINATONE LA CONDIZIONE DI EVIDENTE OBESITÀ" - LA BIMBA E' STATA AFFIDATA IL PADRE "FINO AL PIENO RECUPERO DELLE SUE CAPACITA' GENITORIALI..."

Valentina Errante per “il Messaggero”

 

obesita infantile 2

«È rimasta sorda agli inviti degli assistenti sociali», alle disposizioni dei giudici, neppure le ammende le hanno fatto cambiare atteggiamento. E adesso Giulia (il nome è di fantasia) non potrà più decidere per la sua bambina: ha perso la potestà genitoriale. Né incontrarla. Si è conclusa così la lunga guerra in tribunale per una coppia di Bari, che solo ieri ha ottenuto il divorzio ma da anni combatte anche sull'educazione della piccola contesa. Per i giudici, Giulia, non è in grado di essere una brava mamma, non sa educare la sua bambina, neppure dal punto di vista alimentare. Perché con lei è diventata obesa. 

obesita infantile 1

 

IL PERCORSO 

Così il Tribunale ha disposto «l'affidamento super esclusivo» della figlia al padre, «con declaratoria di decadenza della responsabilità genitoriale» della madre e sospensione temporanea dei rapporti madre-figlia, «fino al pieno recupero da parte della donna delle proprie capacità genitoriali attraverso un percorso di sostegno psicologico».

 

Adesso Giulia avrà dieci giorni per lasciare la casa e la sua bambina «portando con sé esclusivamente gli effetti personali». Si ribaltano le condizioni iniziali: dovrà anche versare un assegno al marito per il mantenimento della bambina.

obesita' infantile

 

IL RAPPORTO CON IL PADRE

 La sentenza, al termine di una causa di divorzio durata oltre 3 anni, partita dal ricorso del padre che lamentava di non poter vedere la figlia se non «per pochissimi minuti e solo grazie agli insegnanti della piccola prima dell'uscita da scuola», a causa del «perdurante, palese ostruzionismo» della ex moglie. 

 

I giudici evidenziano che in una fase iniziale la piccola «aveva dimostrato un sincero slancio affettivo e la gioia di incontrare suo padre», poi «aveva mutato radicalmente atteggiamento, assumendo comportamenti ingiustificatamente e immotivatamente oppositivi al genitore oltre che agli stessi operatori dei servizi, utilizzando un linguaggio adultizzato non consono alla sua età, conseguenza dei suggerimenti della madre». Fatti che per il Tribunale mostrano l'«assoluta inidoneità della madre a rendersi affidataria in condiviso della minore».

 

OBESITA INFANTILE

Si legge nella sentenza: «Non può essere trascurata la gravissima circostanza che ha indotto la figlia a rifiutare la figura paterna»; la donna inoltre «si è rivelata del tutto insofferente all'osservanza delle prescrizioni dettate dai servizi sociali per gestire gli incontri padre-figlia», omettendo di portare la bambina agli incontri senza avvertire o portandola in ritardo e «non è mai intervenuta in maniera assertiva, sincera e collaborativa per il bene della figlia, trascurando di mettere al centro del suo agire il benessere della figlia». 

 

I FAST FOOD 

obesita infantile 3

I giudici sottolineano come la madre «accompagnando sistematicamente sua figlia» a mangiare in fast food «e comunque sottoponendola ad una dieta alimentare non consona alla sua età, ne ha determinato la condizione di evidente obesità, esponendola a gravi rischi per la sua salute» e «ha dimostrato di non essere in grado di aiutarla e assisterla adeguatamente durante il percorso di studi, se è vero che la bambina presenta un rendimento scolastico lacunoso che va immediatamente recuperato attraverso il cambio del collocamento e dell'affidamento». 

 

obesita infantile

LA BIMBA 

Ora se la donna non rispetterà le prescrizioni, l'uomo potrà avvalersi della forza pubblica per fare rispettare la sentenza. Ma la decisione sarà molto dolorosa per la piccola, abituata a vivere in via esclusiva con la madre. Tanto che i giudici precisano: «Nella prima fase in cui il padre riprenderà a vivere ordinatamente con sua figlia, dovrà essere supportato dai servizi sociali territoriali, affinché la minore possa recuperare con lui un significativo rapporto affettivo e sia aiutata ad accettare il distacco da sua madre». 

 

«Il Tribunale ha emesso una sentenza coraggiosa ma anche molto dolorosa commenta Maria Antonietta Papadia, legale dell'uomo. Che spiega come la madre, soprattutto in relazione all'alimentazione e alla scuola, non fosse in grado in realtà di negare nulla alla figlia, «Forse per compensare il vuoto paterno, che però lei stessa aveva determinato».

Ultimi Dagoreport

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…