menopausa

A OGNI VAMPATA IL SUO RIMEDIO - DOPO QUELLA SULLE MESTRUAZIONI, LA NUOVA BATTAGLIA FEMMINISTA E' CONTRO LA “STIGMATIZZAZIONE” DELLA MENOPAUSA – MA LA VERITÀ È UN’ALTRA: LA LOTTA RENDE E SI PUO' PUNTARE SU CONSUMATRICI IDEALI IN CERCA DI QUALCHE RIMEDIO AL CALO DELLA LIBIDO, ALL'INSONNIA, AL MAL DI TESTA E ALLE FAMIGERATE VAMPATE – PER OGNI PROBLEMA C’È UN PRODOTTO DA SPONSORIZZARE E DA VENDERE...

Francesco Borgonovo per “la Verità”

 

terza eta 2

Da un paio d' anni a questa parte una nuova, potente questione politica scalda il dibattito nell' Occidente democratico: le mestruazioni. Da quando la scrittrice francese Elise Thiébaut ha pubblicato il pamphlet Questo è il mio sangue, edito in Italia da Einaudi, il post femminismo si è impegnato in una battaglia per distruggere «il tabù del ciclo».

 

Sul tema sono usciti libri e reportage giornalistici, film e documentari. Pure sui nostri schermi è passato lo spot della Nuvenia, casa produttrice di assorbenti, con lo slogan #bloodnormal, la prima pubblicità in cui - al posto del tradizionale liquido blu - viene mostrato del sangue di un bel rosso vivo.

menopausa

 

Ci sono addirittura, soprattuto negli Stati Uniti, violente dispute sulla sostenibilità degli assorbenti: nuovi marchi di tamponi in cotone biologico, con applicatori rispettosi dell' ecologia, utilizzano l' arma dell' etica per contrastare l' egemonia globale del colosso Tampax (lo ha raccontato Sophie Elmhirst sul Guardian, e il suo articolo è stato tradotto da Internazionale).

 

Come noto, poi, ci sono le campagne sulla «Tampon tax». In Italia, dopo le battaglie di Laura Boldrini e altri al grido «Il ciclo non è un lusso», con un emendamento dei 5 stelle si è voluta portata l' Iva al 5% sugli assorbenti «green». Nel Regno Unito i tamponi sono distribuiti gratuitamente nelle scuole, mentre la Scozia si avvia a diventare il primo Stato al mondo ad assorbente gratuito per tutti.

 

over 50 2

Ma mentre la lotta delle mestruazioni infuria, un altro fronte si è già aperto: quello della menopausa. Il nuovo tabù da infrangere è proprio quello riguardante la fine dell' attività riproduttiva. Un paio di settimane fa, sulla prestigiosa Harvard Business Review, Jeneva Patterson del Center for Creative Leadership di Bruxelles ha pubblicato un lungo articolo per spiegare che «è tempo di iniziare a parlare di menopausa al lavoro». La studiosa ha raccontato quanti benefici le abbia portato sul piano professionale la condivisione con i colleghi delle sue sensazioni intime.

 

menopausa 2

Pare che, nel bel mezzo di una riunione, abbia detto: «Scusatemi, devo assentarmi per qualche minuto. Ho una vampata di calore e devo fare una pausa». Sembra che gli astanti abbiano reagito bene, segno che forse lo «stigma sociale» sulla menopausa non è poi così granitico (fortunatamente).

 

Eppure la nuova tendenza del «femminismo neoliberista» continua a battere sullo stesso tasto. Qualche tempo fa il Financial Times ha dedicato un ampio servizio a Alison Martin-Campbell, di Ernst & Young, che ha creato un gruppo chiamato 40+ dedicato alle dipendenti in menopausa. Anche il suo mantra è: parliamone al lavoro. Come per tutte le ottime cause, non poteva mancare l' impegno degli intellettuali.

 

SESSO MENOPAUSA2

La storica Susan P. Mattern di Princeton ha dedicato un corposo volume alla storia della menopausa. Si intitola The slow moon climb e propone una tesi forte: sono state le donne senza ciclo a far progredire la razza umana. Queste femmine «postriproduttive» hanno evitato di mettere al mondo altre bocche da sfamare mentre si preoccupavano di aiutare i membri più giovani della società.

 

Un altro volume molto celebrato Oltreoceano è quello della scrittrice Darcey Steinke, un intenso memoir che mette in piazza tutti i disagi che la fine del ciclo ha causato all' autrice. Poi ci sono i manuali di auto aiuto, i libri motivazionali, i corsi di ogni tipo...

terza eta

 

Ecco svelato il segreto della nuova battaglia femminista: la menopausa rende. «Dal punto di vista commerciale», ha detto al Guardian Affi Parvizi-Wayne di Freda (altra marca di assorbenti). «Ogni singolo sintomo è un mercato da esplorare». Già: dal calo della libido all' insonnia, dal mal di testa alle famigerate vampate, per ogni problema c' è un prodotto apposito.

 

MENOPAUSA E I PROBLEMI ALLA MEMORIA

Da qualche settimana la Perrigo ha lanciato una nuova campagna pubblicitaria dedicata a Ymea, linea di integratori appositamente creata per dare sollievo durante la menopausa. La testimonial è Maria Grazia Cucinotta, e il messaggio è che questo periodo della vita può essere una «opportunità».

 

la donna soffre di vampate nella menopausa

Di sicuro lo è per le aziende. Le donne in menopausa hanno, in media, maggiori disponibilità economiche, spesso sono manager o comunque professioniste all' apice della carriera. È a costoro che si rivolge Gwyneth Paltrow quando reclamizza i suoi lubrificanti e si propone come modello di donna in menopausa ma ancora attivissima.

 

sveglia

E il punto, dietro tutte le belle parole, è sempre lo stesso: spingere le signore a essere sempre efficienti e performanti a qualsiasi età, magari passando per una terapia ormonale sostitutiva o una pillolina miracolosa. Benestante, senza problemi di figli in arrivo, sempre più spesso single, ancora in forma: in pratica, la donna in menopausa è la consumatrice perfetta. Ecco perché ora sono tutti così attenti ai suoi «diritti».

la menopausa puo non essere la tomba del sessoi giovani sanno essere cortesi ed esperti a lettoPRIMA DELLA MENOPAUSA LE DONNE SONO PIU VOGLIOSEMENOPAUSA V menopausa img image benesserea terza eta menopausa reposicao hormonal sveglia biologica

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?