coronavirus licenziamenti

DRAGHI È ACCERCHIATO SUL BLOCCO DEI LICENZIAMENTI - ANCHE GIORGETTI RILANCIA: “È UNA MISURA ECCEZIONALE MA SI POTRÀ RIVEDERLO SETTORE PER SETTORE”. SUPER-MARIO NON MOLLA, ANCHE E SOPRATTUTTO DOPO LA STOCCATA DELL’EUROPA. LA CONVINZIONE È CHE ALLUNGARE IL DIVIETO PRODURREBBE LO STESSO EFFETTO DI UN PALLONE CHE CRESCE SENZA ESPLODERE: PIÙ DIVENTA GRANDE, PIÙ SARÀ FORTE LA DEFLAGRAZIONE. DI CONTRO, RISCHIANO DI FINIRE PER STRADA CENTINAIA DI MIGLIAIA DI PERSONE E FAMIGLIE

Alessandro Barbera per "la Stampa"

 

MARIO DRAGHI GIANCARLO GIORGETTI

Nonostante i numeri della Commissione europea che dimostrano l' inutilità della misura, la pressione dei partiti su Mario Draghi per cambiare le decisioni prese sullo sblocco del divieto dei licenziamenti non si ferma: prima il ministro del Lavoro Andrea Orlando, poi i leader di Lega e Pd Matteo Salvini ed Enrico Letta, ora il ministro dello Sviluppo Giancarlo Giorgetti.

 

«Il blocco è stato e deve rimanere una misura eccezionale. Ma si potrà semmai rivederlo settore per settore collegandolo alla riforma degli ammortizzatori sociali», in particolare «per quei settori come il tessile che avranno una uscita più lenta dalla crisi». Una proposta per il momento respinta da Palazzo Chigi, che ha già accettato un compromesso e non sembra intenzionato a modificarlo.

CORONAVIRUS LICENZIAMENTI

 

Per comprendere meglio la faccenda occorre riavvolgere il nastro. Durante la pandemia l' Italia ha imposto il blocco per legge dei licenziamenti, per tutti. Dopo ben due proroghe, il governo Draghi aveva deciso di non tenere più in vita una misura che non ha eguali nel mondo. L' ultimo decreto del governo ha deciso che il blocco nella grande industria e nell' edilizia, ormai fuori dalla fase acuta dalla crisi, terminerà il primo luglio. Con un caveat: le imprese che decideranno di non mandare a casa le persone per motivi economici potranno continuare a usufruire della cassa integrazione a carico dello Stato fino al 31 dicembre.

 

andrea orlando e giancarlo giorgetti

Le regole ordinarie imporrebbero di tornare a pagare una quota della cassa fra il 9 e il 15 per cento. Per la piccola e media impresa il blocco resta invece in vigore per tutti fino alla fine di ottobre.

 

Da settimane i sindacati fanno pressione per ottenere di più, ma Palazzo Chigi finora ha opposto un fermo no, le cui ragioni coincidono con quelle esposte di recente dalla Commissione europea.

 

MARIO DRAGHI ANDREA ORLANDO

L' allungamento del divieto produrrebbe lo stesso effetto di un pallone che cresce senza esplodere: più diventa grande, più sarà forte la deflagrazione. La Commissione, numeri alla mano, ha spiegato che è nemmeno una misura efficace. In Francia e Germania, dove il blocco dei licenziamenti non è mai stato imposto, il numero dei licenziati è stato comunque inferiore.

 

MAURIZIO LANDINI GIUSEPPE CONTE

Questo perché la misura non tutela i lavoratori dalla chiusura delle aziende colpite dalla pandemia. In questi casi - spiegano a Palazzo Chigi - l' unica vera tutela sono le misure di sostegno al reddito. Ignazio Visco, ieri come Giorgetti a Trento per chiudere il Festival dell' Economia, sembra sulla stessa linea. Per il governatore della Banca d' Italia la ripresa «sarà complicata» e occorre rassegnarsi «ad un' ampia ristrutturazione» del sistema produttivo. Non lo si può lasciare solo al mercato, ma «non ci si può sostituire al mondo produttivo». Per questo occorre «dialogo sociale».

 

andrea orlando e giuseppe conte

Benché finora abbiano solo minacciato (e mai indetto) uno sciopero, i sindacati non mollano: prima hanno tentato la sponda con Orlando, ora hanno spostato l' attenzione sui partiti, sempre più tentati dalle sirene della campagna elettorale delle amministrative. La ragione è prima politica che di merito: non trovano in Draghi la stessa disponibilità di Giuseppe Conte, che fra i sindacati e le imprese aveva sempre preferito i primi.

 

L' ipotesi di procedere con una conferma del blocco per singoli settori - fatta propria oltre che dalla Lega dal Pd - altro non è che il tentativo in extremis di vincere il braccio di ferro con Draghi. Eppure nell' ultimo documento sull' Italia la Commissione aveva spiegato tutte le ragioni per le quali i sindacati sbaglierebbero.

 

LICENZIAMENTI CORONAVIRUS 1

Perché il blocco è inefficace, e perché nella migliore delle ipotesi premia i cosiddetti «insider» del mercato del lavoro (i maschi adulti) e scoraggia giovani e donne, il cui tasso di disoccupazione e inoccupazione è fra i più alti dell' area euro. Oggi Salvini incontrerà Draghi, e fra i temi in agenda (in primis migranti e futuro del centrodestra) discuteranno di licenziamenti. In questo caso Giorgetti ha svolto una funzione opposta a quella che di solito ha nel governo. Il leader leghista, e con lui Giorgia Meloni, avevano rinunciato a far da sponda alle rivendicazioni sindacali.

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