omicidio di massimo melis a torino

DRAMMA DELLA GELOSIA - A TORINO UN PREGIUDICATO DI 62 ANNI HA AMMAZZATO CON UN'ESECUZIONE IN STILE MAFIOSO IL RIVALE IN AMORE MASSIMO MELIS, OPERATORE DELLA CROCE VERDE: NON ACCETTAVA CHE FOSSE ENTRATO NELLA VITA DELLA SUA EX PATRIZIA, 40 ANNI - L'IPOTESI DEGLI INVESTIGATORI E' CHE, ACCECATO DALLA GELOSIA, ABBIA...

Giacomo Nicola per "Il Messaggero"

 

massimo melis 1

Non accettava che Massimo Melis fosse entrato nella vita della sua ex. Così ha deciso di pensarci lui. Un solo colpo alla testa che ha trafitto il rivale dall'orecchio sinistro alla tempia destra, e si è conficcato nella portiera dell'auto.

 

L'assassino è un pregiudicato di 62 anni, che un tempo conviveva con Patrizia, la donna contesa. La squadra mobile di Torino è sulle sue tracce e sta per arrestarlo, dopo che l'uomo ha tentato di fuggire.

 

omicidio a torino 3

La polizia sta seguendo una pista ben precisa. Le ultime ore della vittima, operatore della Croce verde di 52 anni, sono state ricostruite dagli investigatori: Melis è stato visto mentre accompagnava a fare la spesa la sua vecchia amica, Patrizia, con cui anni fa era stato fidanzato e con la quale era riuscito a mantenere un buon rapporto. «Era proprio una brava persona e la stava aiutando», afferma chi lo conosce.

 

LA DONNA CONTESA

massimo melis 3

Patrizia, quarantenne, barista, vive e lavora in via Gottardo. Abita nel grande palazzo di fronte al giardino pubblico circondato dalle auto, e aiuta il padre nel bar Gottardo, all'angolo con corso Vercelli.

 

«Spesso li vedevamo insieme - dicono dei vicini di casa -. Lui era una presenza fissa nel locale. Un uomo bravissimo». Una morte, quella di Melis, scoperta ore dopo, proprio nel parcheggio in fondo a via Gottardo, in uno slargo in mezzo ai palazzoni di Barriera di Milano, alla periferia di Torino.

 

omicidio a torino 1

Ieri c'è stato un nuovo sopralluogo sulla scena del delitto. Fondamentale sarà l'analisi dei tabulati telefonici e l'autopsia, affidata al medico legale Roberto Testi. L'operatore della Croce verde è stato ucciso con un revolver calibro 38, probabilmente di provenienza illecita.

 

Il primo esame del cadavere ha stabilito che la morte potrebbe essere avvenuta intorno alle 23 di domenica sera. Se venisse confermato dall'autopsia questo alimenterebbe ancora di più il mistero, dal momento che Melis e Patrizia si sono salutati intorno alle otto di sera, quando lui ha scaricato le borse della spesa e le ha portate fin sul pianerottolo.

 

massimo melis 2

Poi è tornato alla Punto blu dove è stato trovato cadavere, giustiziato con un colpo di pistola alla tempia. Alla madre, con cui viveva, aveva detto di essere andato dall'amica, per aiutarla a fare gli acquisti, di non aspettarlo per cena perché forse sarebbe rimasto fuori per la serata.

 

Ed è per questo che l'anziana è andata a letto e non si è preoccupata fino al mattino dopo. A quel punto, ha provato a chiamare il figlio ma il cellulare era sempre spento. Allora ha telefonato all'amica e lei ha pensato di mettersi a cercarlo, ma non appena è scesa sotto casa insieme con la sorella, ha visto l'auto di Massimo parcheggiata nello stesso punto in cui l'aveva lasciata la sera prima. Nel frattempo si erano fatte le due del pomeriggio. All'interno della Panda c'era Melis accasciato sul sedile.

 

omicidio a torino 5

I TESTIMONI

Lunedì sera l'amica è stata sentita a lungo in questura per raccogliere qualunque elemento che possa essere utile per le indagini, e sono stati sentiti anche i suoi genitori, che hanno un bar nel quartiere, e la mamma di lui. Ed è stata proprio lei a parlare della gelosia del suo ex e di quanto fosse violento.

 

omicidio a torino 4

È plausibile che Massimo, per proteggerla, avesse deciso di starle ancora più vicino e di accompagnarla il più possibile negli spostamenti. E forse questo gli è stato fatale. L'uomo, che ora è ricercato, avrebbe però ucciso Melis perché lo considerava un rivale, ed era stanco di vederlo sotto casa della donna che amava.

 

L'ipotesi degli investigatori è che, accecato dalla gelosia, abbia aspettato la vittima sotto casa della sua ex convivente per regolare i conti. Grazie alla sua abilità nel maneggiare le armi, gli è bastato un solo colpo per uccidere quell'uomo che vedeva come un ostacolo alla sua relazione.

 

omicidio a torino 2

Il proiettile non ha lasciato scampo a Melis e, subito dopo averlo ucciso, è fuggito facendo perdere le sue tracce. E questo sarebbe un ulteriore elemento di colpevolezza, secondo la polizia. Gli agenti della mobile stanno passando al setaccio in queste ore tutti i filmati delle telecamere di zona, alla ricerca di un frame che inchiodi l'omicida.

 

Qualcosa che chiarisca come si sono svolti i fatti e il perché il pregiudicato abbia deciso di non dare scampo all'operatore della Croce verde, uccidendolo con una esecuzione simile a quelle mafiose.

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....