paolo enrico beretta ania goledzinowska

GIRA E RIGIRA SI TORNA AI BERLUSCONI - PAOLO ENRICO BERETTA, NIPOTE DEL CAV (È IL FIGLIO DELLA SORELLA MARIA ANTONIETTA), È TORNATO A FREQUENTARE LA BIONDONA ANIA GOLEDZINOWSKA, A 13 ANNI DALLA FINE TRAUMATICA DEL LORO AMORE – L’EX TOP MODEL, CHE CANTAVA PER IL BANANA ALLE SUE “CENE ELEGANTI”, NEL 2010 SFANCULÒ TUTTO PER UNA VITA DI PREGHIERA E CASTITÀ A MEDJUGORJE – ORA LA COPPIA RITROVATA SI È REGALATA UNA VACANZA A SANTO DOMINGO. MA NON TUTTA LA FAMIGLIA BERLUSCONI SAREBBE CONTENTA DI QUESTO RITORNO DI FIAMMA… – FOTO + VIDEO

 

Gabriella Sassone per Dagospia

 

ania goledzinowska e paolo enrico beretta a santo domingo da instagram

A volte ritornano. Insieme, ma proprio insieme? Si spera. Perché certi amori non finiscono mai, fanno dei giri immensi e poi ritornano. E cosa c’è di meglio per riconquistare una donna che sostenerla, riempirla di attenzioni, di dolcezze, portarla a cena fuori e perché no regalarsi anche una bella vacanza esotica, documentata con decine di scatti su Instagram?

 

Udite udite: Paolo Enrico Beretta, nipote di Silvio Berlusconi (è il figlio della sorella Maria Antonietta), sta rifrequentando da qualche mese la bella bionda Ania Goledzinowska, suo grande amore del passato. Ve la ricordate? La modella polacca, oggi quarantenne, che ha avuto una vita degna di un film che ha anche raccontato nel commovente libro “Con occhi di bambina” (ne ha scritti altri 3 in seguito).

 

Dopo una vita a mille all’ora nella Milano da bere, flirt e relazioni vere o presunte con svippati vari&avariati (da Cristiano De Andrè a Emanuele Filiberto, da Francesco Baccini a Paolo Brosio) e un fidanzamento di 3 anni col nipote di Silvio, aveva deciso di cambiare vita e mollare tutto.

 

foto in viaggio di ania goledzinowska e paolo enrico beretta da instagram

Così nel 2010 si era trasferita armi e bagagli a Medjugorje: c’è rimasta 3 anni in ritiro spirituale e ha anche fondato l’Associazione “Cuori Puri”, che riunisce più di 9.000 persone decise ad abbracciare la castità prematrimoniale. Ania lasciò il buon Paolo Enrico di punto in bianco proprio per fuggirsene a Medjugorje in cerca di fede e purificazione. Lui capì la sua scelta così drastica e, seppur addolorato nel separarsi da lei, la lasciò partire.

 

Lì, però, tra una recita del rosario e una scalata del monte Podbrdo lei conobbe Michele Doto, un bel ragazzo che, nonostante le parole di un prete che la mise in guardia in tuti i modi, decise di sposare nel 2014 in Puglia. Purtroppo il matrimonio non si è rivelato quello che Ania si aspettava, piuttosto un disastro, bugie e tranelli, con un ragazzo difficile che lei ha cercato in tutti i modi di aiutare e salvare da se stesso.

 

ania goledzinowska 1

Per salvaguardare la sua fede ha così chiesto la nullità del matrimonio, concessale in soli tre mesi dal Vescovo della sua diocesi in Polonia. Dunque questo matrimonio nullo è come se non ci fosse mai stato. Da tempo anche sacerdoti e vescovi le suggerivano di chiedere l’annullamento e in molti, anche suore e fedeli, hanno testimoniato in suo favore. Archiviato questo altro grande dolore, ora Ania è tornata a sorridere e a sognare.

 

Nella sua vita si è riaffacciato Paolo Enrico, un uomo solido che le vuole bene davvero e in cuor suo l’ha sempre aspettata. E chissenefrega se dal loro addio sono passati 13 anni, la complicità e il feeling tra i due sembra quello di un tempo. Si sono appena regalati una vacanza a Santo Domingo. Il profilo Instagram di lui (appena reso privato) pullula di foto insieme, lei è più discreta e non lascia trapelare nulla. Ania è rinata ancora una volta dalle sue ceneri come l’araba fenice: è tornata a vivere a Milano, dove studia e lavora come consulente d’immagine e di bellezza.

ania goledzinowska con un rosario

 

Non ha nulla a che vedere con la modella sexy e svampita di tanti anni fa, che finiva sui giornali di gossip per i suoi flirt e che fece “scandalo” riempiendo le cronache quando nel 2008 saltò fuori in bikini da un pacco-regalo cantando “Happy birthday Mr. President”. Mejo di Marylin e di Valeria Marini messe insieme.

 

Era il compleanno numero 72 di Silvio Berlusconi a Palazzo Grazioli. Lei fu ingaggiata per questa prestazione artistica dal suo manager di allora Lele Mora. Un paio di anni dopo veniva intercettata mentre parlava al telefono con la famigerata Ruby Rubacuori e le raccomandava di stare alla larga proprio da Mister Lele.

foto vacanza ania goledzinowska e paolo enrico beretta a santo domingo da instagram

 

C’è chi mormora che non tutta la famiglia B. sia contenta di questo ritorno di fiamma tra Paolo e Ania, visto che lei lo mollò su due piedi e prese le distanze da tutti loro dopo essere stata coinvolta in quella intercettazione. Ma c’è anche chi dice sicuro che zio Silvio ha un debole per il nipote e vuole il suo bene. E chi lo conosce bene, sa che Paolo è deciso a non farsi scappare la bella Ania per la seconda, determinato come è sempre quando prende una decisione. Lei per ora ci va con i piedi di piombo, non si vuole scottare mai più. Non resta che aspettare e vedere come andrà a finire questa volta. Incrociamo le dita!

foto instagram profilo paolo enrico beretta con aniaania goledzinowska 5ania goledzinowska 2ania goledzinowska 3ania goledzinowska 4foto da instagram di paolo beretta con ania goledzinowska

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – LE REGIONALI SONO ANDATE A FINIRE COME NON VOLEVA, SALTELLANDO FUNICULÌ-FUNICULÀ, GIORGIA MELONI: LA "STATISTA DELLA SGARBATELLA", CHE RISCHIA DI NON TORNARE A PALAZZO CHIGI TRA DUE ANNI, ACCELERA SULLA DOPPIETTA PREMIERATO-LEGGE ELETTORALE, MA NON TUTTO FILA LISCIO A PALAZZO CHIGI: SALVINI E TAJANI SPUTERANNO SANGUE PUR DI OPPORSI ALL’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, CHE FINIREBBE PER CANNIBALIZZARLI - LA LEGA È CONTRARISSIMA ANCHE AL PREMIO DI MAGGIORANZA ALLA COALIZIONE (CON LA SOGLIA AL 40%, LA LEGA DIVENTEREBBE SACRIFICABILE) – ALTRA ROGNA: IGNAZIO LA RUSSA SCENDE IN CAMPO IN MODALITÀ SCASSA-MELONI: HA RINFOCOLATO LA POLEMICA SU GAROFANI E SE NE FOTTE DEI DIKTAT DELLA DUCETTA (FIDANZA SINDACO DI MILANO? NO, MEJO LUPI; PRANDINI GOVERNATORE DELLA LOMBARDIA? NO, QUELLA È ROBA MIA)

francesco de tommasi marcello viola daniela santanche ignazio leonardo apache la russa davide lacerenza pazzali

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE INCHIESTE MILANESI SULLA SANTANCHE', SUL VISPO FIGLIO DI LA RUSSA, SUL BORDELLO DELLA "GINTONERIA" AFFOLLATA DI POLITICI, IMPRENDITORI E MAGISTRATI, OPPURE SULL'OSCURA VENDITA DELLA QUOTA DI MPS DA PARTE DEL GOVERNO A CALTAGIRONE E COMPAGNI? - A TALI ESPLOSIVE INDAGINI, LE CUI SENTENZE DI CONDANNA AVREBBERO AVUTO UN IMMEDIATO E DEVASTANTE RIMBALZO NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ORA SI AGGIUNGE IL CASO DEL PM FRANCESCO DE TOMMASI, BOCCIATO DAL CONSIGLIO GIUDIZIARIO MILANESE PER “DIFETTO DEL PREREQUISITO DELL’EQUILIBRIO” NELL’INDAGINE SUL CASO DI ALESSIA PIFFERI – MA GUARDA IL CASO! DE TOMMASI È IL PM DELL’INCHIESTA SUI DOSSIERAGGI DELL’AGENZIA EQUALIZE DI ENRICO PAZZALI, DELICATISSIMA ANCHE PER I RAPPORTI DI PAZZALI CON VERTICI GDF, DIRIGENTI DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA MILANESE E 007 DI ROMA - SE IL CSM SPOSASSE IL PARERE NEGATIVO DEL CONSIGLIO GIUDIZIARIO, LA CARRIERA DEL PM SAREBBE FINITA E LE SUE INDAGINI SUGLI SPIONI FINIREBBERO NEL CESTINO - LA PROCURA DI MILANO RETTA DA MARCELLO VIOLA, CON L'ARRIVO DELL'ARMATA BRANCA-MELONI, E' DIVENTATA IL NUOVO ''PORTO DELLE NEBBIE''?

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”