attacco russo a sumy in ucraina vladimir putin donald trump volodymyr zelensky

COSA È CAMBIATO TRA RUSSIA E UCRAINA DA QUANDO C’È TRUMP? UNA MAZZA! – “THE DONALD” FARNETICAVA DI CHIUDERE IL CONFLITTO IN 24 ORE, MA DAL SUO INSEDIAMENTO LE DINAMICHE DELLA GUERRA NON SONO MUTATE: I RUSSI CONTINUANO A BOMBARDARE IL TERRITORIO UCRAINO, FOTTENDOSENE DEI CIVILI, MA CON LA SOLA DIFFERENZA CHE EVITANO DI COLPIRE LE CENTRALI DI PRODUZIONE DELL’ENERGIA. ALLO STALLO NEL DONBASS FA DA SPECCHIO L’INTENSIFICAZIONE DEGLI ATTACCHI VERSO SUMY E KHARKIV. SOLO LA SCORSA NOTTE MOSCA HA ATTACCATO CON 62 DRONI MENTRE UN BOMBARDAMENTO A KUPYANSK SONO MORTE DUE DONNE…

KIEV, 'NELLA NOTTE ABBATTUTI 40 DRONI RUSSI SU 62'

volodymyr zelensky in polo alla casa bianca con donald trump

(ANSA) - Le forze russe hanno attaccato l'Ucraina la notte scorsa con 62 droni di vario tipo, inclusi i Kamikaze Shahed: lo ha reso noto su Telegram l'Aeronautica militare di Kiev, aggiungendo che 40 velivoli senza pilota sono stati abbattuti e 11 droni-esca sono caduti in zone aperte. I droni distrutti sono stati intercettati nell'est e nel sud del Paese. Nell'attacco sono state colpite le regioni di Odessa, Donetsk, Dnipropetrovsk e Kharkiv.

 

UCRAINA: DUE MORTI IN ATTACCHI RUSSI NELLA REGIONE DI KHARKIV

(AGI) - Due persone sono morte in attacchi russi sulla regione di Kharkiv. Lo ha annunciato su Facebook il capo dell'amministrazione militare regionale di Kharkiv, Oleh Syniehubov, riferisce Ukrinform. Le vittime sono due donne, di 59 e 75 anni, uccise in un bombardamento a Kupyansk

putin trump

 

SANGUE SUI NEGOZIATI LE FORZE DELL’ARMATA CERCANO DI SFONDARE IN DIREZIONE KHARKIV

Estratto dell’articolo di L. Cr. per il “Corriere della Sera”

Almeno su un punto le due propagande nemiche di Mosca e Kiev concordano: dall’inizio della mediazione diplomatica voluta da Donald Trump le dinamiche della guerra sostanzialmente non sono mutate. I russi continuano a bombardare il territorio ucraino, senza riguardo per le vittime civili, ma con la sola differenza che evitano di colpire le centrali di produzione dell’energia. E intanto non cessa l’offensiva nel Donbass, mentre si intensificano gli attacchi verso Sumy e Kharkiv.

 

ATTACCO RUSSO A SUMY, IN UCRAINA

Gli ucraini, da parte loro, non cessano di utilizzare i droni di nuova generazione per colpire obbiettivi militari ed energetici (denuncia Mosca) anche nel profondo del territorio russo e stanno utilizzando al meglio le armi che erano state promesse da Joe Biden, rafforzate da quelle mandate in misura maggiore dagli alleati europei.

 

Ma se dallo scontro diretto tra Volodymyr Zelensky con Trump e il suo vice JD Vance alla Casa Bianca, il 28 febbraio scorso, le dinamiche del conflitto sono state simili a quelle che precedevano la nuova amministrazione Usa, sono però parecchio cambiati gli scenari. Il blocco degli aiuti militari americani e soprattutto dell’intelligence, durato una decina di giorni la prima metà di marzo, ha permesso ai russi di cacciare la forza d’invasione ucraina dalla regione di Kursk.

MANIFESTAZIONE CONTRO TRUMP, PUTIN E I NAZISTI DI AFD A BERLINO

 

[…] Il problema per gli ucraini è che adesso i russi stanno cercando di passare la frontiera, sia verso Sumy che in direzione di Kharkiv, che è la seconda città del Paese dove i russi avevano ottenuto importanti vittorie nel marzo 2022, prima di essere cacciati indietro 8 mesi dopo. Il capo di Stato maggiore, generale Syrskyi, sostiene che «nei fatti l’offensiva di primavera russa è già in atto».

 

[…] A detta del ministro degli Esteri, Andrii Sibiha, dall’11 di marzo, quando gli ucraini hanno accettato in modo incondizionato la proposta americana di cessate il fuoco immediato, i russi avrebbero sparato oltre 70 missili balistici, quasi 2.300 droni e 6.000 bombe aeree plananti. Forze speciali russe si stanno infiltrando nelle foreste acquitrinose che si trovano in territorio ucraino verso le periferie settentrionali di Sumy. Pare che quasi 90 chilometri quadrati di territorio siano oggi considerati «zona grigia», dove infuria la battaglia. Lo Stato Maggiore a Kiev stima una presenza di 65.000 soldati russi.

attacco russo a sumy 3

 

Tutto ciò ha però visto imporsi una situazione di stallo sia a sud, sul fronte di Zaporizhzhia, che a est nel settore caldo del Donbass. Qui le avanzate russe erano state notevoli negli ultimi mesi dell’anno scorso. In novembre i soldati di Putin avevano occupato quasi 800 chilometri quadrati di territorio ucraino. Ma in marzo ne hanno presi meno di 75 e al prezzo di gravi perdite.

I QUATTRO LIVELLI DI PROTEZIONE DELL UCRAINA IN CASO DI CESSATE IL FUOCOattacco russo a sumy 1DONNA CON IN BRACCIO UNA BAMBINA DOPO L ATTACCO A SUMY IN UCRAINA attacco russo a sumy 2TRUMP E PUTIN GATTO E LA VOLPE - MEME BY BOCHICCHIOvolodymyr zelensky donald trumpbombardamento russo su sumy in ucrainabombardamento russo su sumy in ucrainala telefonata tra donald trump e vladimir putinPutin Trumpbombardamento russo su sumy in ucrainabombardamento russo su sumy in ucrainaMEME VLADIMIR PUTIN DONALD TRUMP

Ultimi Dagoreport

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni antonio tajani quirinale alfredo mantovano

DAGOREPORT - NON CI SARÀ ALCUNA ROTTURA TRA MARINA E PIER SILVIO: NONOSTANTE LA NETTA CONTRARIETÀ ALLA DISCESA IN POLITICA DEL FRATELLINO, SE DECIDESSE, UN GIORNO, DI PRENDERE LE REDINI DI FORZA ITALIA, LEI LO SOSTERRÀ. E L’INCONTRO CON LA CAVALIERA, SOLLECITATO DA UN ANTONIO TAJANI IN STATO DI CHOC PER LE LEGNATE RICEVUTE DA UN PIER SILVIO CARICATO A PALLETTONI, È SALTATO – LA MOLLA CHE FA VENIRE VOGLIA DI EMULARE LE GESTA DI PAPI E DI ‘’LICENZIARE’’ IL VERTICE DI FORZA ITALIA È SALTATA QUANDO IL PRINCIPE DEL BISCIONE HA SCOPERTO IL SEGRETO DI PULCINELLA: TAJANI SOGNA DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEL 2029, INTORTATO DA GIORGIA MELONI CHE HA PROMESSO I VOTI DI FRATELLI D’ITALIA. UN SOGNO DESTINATO A SVANIRE QUANDO L’EX MONARCHICO SI RITROVERÀ COME CANDIDATO AL QUIRINALE UN ALTRO NOME CHE CIRCOLA NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, QUELLO DI ALFREDO MANTOVANO…

giorgia meloni alfredo mantovano francesco lollobrigida carlo nordio andrea giambruno

DAGOREPORT - NON SI PUO' DAVVERO MAI STARE TRANQUILLI: MANTOVANO, IL SAVONAROLA DI PALAZZO CHIGI – D'ACCORDO CON GIORGIA MELONI, PRESA LA BACCHETTA DEL FUSTIGATORE DI OGNI FONTE DI ''DISSOLUTEZZA'' E DI ''DEPRAVAZIONE'' SI È MESSO IN TESTA DI DETTARE L’ORTODOSSIA MORALE  NON SOLO NEL PARTITO E NEL GOVERNO, MA ANCHE SCONFINANDO NEL ''DEEP STATE''. E CHI SGARRA, FINISCE INCENERITO SUL "ROGO DELLE VANITÀ" - UN CODICE ETICO CHE NON POTEVA NON SCONTRARSI CON LA VIVACITÀ CAZZONA DI ALCUNI MELONIANI DI COMPLEMENTO: CI SAREBBE LO SGUARDO MORALIZZATORE DI MANTOVANO A FAR PRECIPITARE NEL CONO D’OMBRA PRIMA ANDREA GIAMBRUNO E POI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA – IL PIO SOTTOSEGRETARIO PERÒ NON DORME SONNI TRANQUILLI: A TURBARLI, IL CASO ALMASRI E IL TURBOLENTO RAPPORTO CON I MAGISTRATI, MARTELLATI A TUTTA CALLARA DA RIFORME E PROCURE ALLA FIAMMA...

pier silvio berlusconi silvia toffanin

L’IMPRESA PIÙ ARDUA DI PIER SILVIO BERLUSCONI: TRASFORMARE SILVIA TOFFANIN IN UNA STAR DA PRIMA SERATA - ARCHIVIATA LA FAVOLETTA DELLA COMPAGNA RESTIA ALLE GRANDI OCCASIONI, PIER DUDI HA AFFIDATO ALL'EX LETTERINA DELLE SUCCULENTI PRIME SERATE: OLTRE A “THIS IS ME”, CON FASCINO E MARIA DE FILIPPI A MUOVERE I FILI E SALVARE LA BARACCA, C'E' “VERISSIMO” CHE OCCUPERÀ TRE/QUATTRO PRIME SERATE NELLA PRIMAVERA 2026. IL PROGRAMMA SARÀ PRODOTTO DA RTI E VIDEONEWS CON L’OK DELLA FASCINO A USARE LO “STUDIO-SCATOLA" UTILIZZATA DA MAURIZIO COSTANZO NEL FORMAT “L’INTERVISTA” - COSA C'E' DIETRO ALLE MANOVRE DI PIER SILVIO: E' LA TOFFANIN A COLTIVARE L'AMBIZIONE DI DIVENTARE LA NUOVA DIVA DI CANALE 5 (CON I CONSIGLI DELLA REGINA DE FILIPPI) O È LA VOLONTÀ DEL COMPAGNO DI INCORONARLA A TUTTI I COSTI, COME UN MIX DI LILLI GRUBER E MARA VENIER? 

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO