incendio san giuliano milanese nitrolchimica

“È STATO UN ERRORE UMANO” – LE PRIME RICOSTRUZIONI DELL’INCENDIO ALLA NITROLCHIMICA DI SAN GIULIANO MILANESE: NEL MOMENTO DELLO SCOPPIO, UNO DEGLI OPERAI RIMASTI FERITI, SERGIO DE DONATO, STAVA INSERENDO MATERIALE DI SCARTO ALL’INTERNO DI UNA MACCHINA DI COMPATTAMENTO ED ESTRAZIONE. PROBABILMENTE HA TENTATO UNA MANOVRA DISPERATA NELLA SPERANZA DI…

 

Cesare Giuzzi per www.corriere.it

 

incendio alla nitrolchimica a san giuliano milanese 13

È stato filmato dalle telecamere di un’azienda vicina alla Nitrolchimica il momento esatto dell’esplosione che ha innescato il rogo di mercoledì che ha provocato due feriti gravi nell’azienda di San Giuliano Milanese andata completamente distrutta. Il particolare emerge dalle prime indagini coordinate dalla procura di Lodi.

 

Secondo quanto risulterebbe dai primi accertamenti, nel momento dello scoppio l’operaio rimasto ferito in modo più grave, il 43enne Sergio De Donato, stava inserendo materiale di scarto all’interno di una macchina di compattamento ed estrazione. Un’apparecchiatura delle dimensioni di un container dove vengono raccolti rifiuti e materiale destinato ad essere smaltito.

 

incendio alla nitrolchimica a san giuliano milanese 5

L’incendio sarebbe partito proprio in quel momento, provocando la «liberazione di una grande quantità di energia» che ha portato alla detonazione. «L’ipotesi è che la macchina di compattamento ed estrazione abbia avuto una reazione con qualcosa che non doveva finire lì», aveva spiegato in mattinata Edoardo Cavalieri D’Oro, direttore del Nucleo Nbcr (nucleare - biologico - chimico - radiologico) dei vigili del fuoco di Milano.

 

incendio alla nitrolchimica a san giuliano milanese 4

A quel punto, secondo l’esito dei primi accertamenti coordinati dal procuratore di Lodi, Domenico Chiaro, l’operaio avrebbe cercato di allontanare con un muletto una cisternetta gir in plastica e metallo, che aveva preso fuoco.

 

Una manovra, pare, non consueta, che poi ha portato al disastro: l’incendio ha infatti avvolto il muletto e l’operaio stesso, coinvolgendo anche il collega Francesco P, 37 anni, ora ricoverato al San Paolo. A quel punto le fiamme hanno intaccato altre cisterne e come in una reazione a catena si sono estese al resto dell’impianto in un susseguirsi in rapida serie di almeno tre esplosioni.

 

incendio alla nitrolchimica a san giuliano milanese 1

 

Dalle indagini, quindi, emerge l’ipotesi di «un errore umano». Probabilmente De Donato ha tentato una manovra disperata, benché molto pericolosa, nella speranza di allontanare la cisterna in fiamme da altri serbatoi ancora più pericolosi. Resta da capire quale materiale abbia innescato le prime fiamme nel compattatore. Il sospetto è che si sia trattato di sostanze inserite per errore tra i rifiuti o di contenitori non adeguatamente svuotati e messi in sicurezza prima di eliminarli. In un primo momento alcuni operai avevano anche parlato di un corto circuito al macchinario. L’area è sotto sequestro e i vigili del fuoco sono all’opera insieme ai tecnici Arpa e alla magistratura per un sopralluogo.

 

incendio alla nitrolchimica a san giuliano milanese 12

Sul posto anche il titolare della Nitrolchimica, Riccardo Fausto Bellato. In lacrime ha spiegato che ora la sola preoccupazione è per la salute dei lavoratori rimasti feriti: «Chi se ne frega del capannone, le aziende si ricostruiscono. La vita no. Spero solo che ce la faccia». L’operaio Sergio De Donato è ancora ricoverato al centro grandi ustionati del Niguarda e in coma farmacologico. Le sue condizioni sono molto gravi. All’interno del capannone sono in corso delicate manovre per estrarre le sostanze chimiche e le acque usate per spegnere l’incendio così da evitare che si disperdano nell’ambiente e arrivino al depuratore.

incendio alla nitrolchimica a san giuliano milanese 3incendio alla nitrolchimica a san giuliano milanese 24incendio alla nitrolchimica a san giuliano milanese 18incendio alla nitrolchimica a san giuliano milanese 20incendio alla nitrolchimica a san giuliano milanese 7incendio alla nitrolchimica a san giuliano milanese 19incendio alla nitrolchimica a san giuliano milanese 6incendio alla nitrolchimica a san giuliano milanese 25incendio alla nitrolchimica a san giuliano milanese 26incendio alla nitrolchimica a san giuliano milanese 2

Ultimi Dagoreport

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...