FINALMENTE, È FINITA L’IPOCRISIA IN PASSERELLA! - DOPO ANNI A ROMPERCI LE PALLE CON LA "BODY POSITIVITY" (CIOE' L'ACCETTAZIONE IMPOSTA DELL'OBESITA'), DESIGNER E BRAND SONO TORNATI A VALORIZZARE CORPI PIU' ARMONIOSI: SECONDO IL REPORT “VOGUE BUSINESS SIZE INCLUSIVITY”, DEGLI OLTRE 9MILA LOOK PRESENTATI IN PASSERELLA PER LA PRIMAVERA/ESTATE 2026, SOLO LO 0,9% E' STATO INDOSSATO DA MODELLE PLUS SIZE, DALLA 48 IN SU - C’È DI PIÙ: LO SHOW DI “VICTORIA'S SECRET” CON LE MODELLE PLUS SIZE È STATO IGNORATO SUI SOCIAL CHE, INVECE, HANNO INVOCATO IL RITORNO DELLA GNOCCA…
Estratto dell’articolo di Serena Tibaldi per “la Repubblica”
Sulle passerelle dedicate alle collezioni donna per la primavera/estate 2026 hanno sfilato 9.038 look. Di questi, il 2 per cento sono stati indossati da modelle di taglia media, cioè tra la 42 e la 46, e lo 0,9 per cento da modelle plus size, vale a dire dalla 48 in su.
Il restante 97,1 per cento è spettato a modelle di taglia standard: 36, 38, al limite 40. Sono queste le cifre chiare e inequivocabili inserite nel Vogue Business size inclusivity report, pubblicato pochi giorni fa, che annualmente tira le somme su uno dei temi più dibattuti: la rappresentazione di diverse fisicità nella moda.
Stavolta non c'è molto di cui discutere: dopo anni in cui designer e brand hanno sventolato ai quattro venti una ritrovata inclusività, affollando sfilate e campagne di modelle curvy, si è tornati al punto di partenza.
Anzi, va anche peggio, perché questo ricominciare con la magrezza è meditato e voluto. Paloma Elsesser, Jill Kortleve e Precious Lee — le più famose top plus size — sono passate dall'essere celebrate sulla cover del Vogue britannico nell'aprile 2023, al venire ingaggiate in tutto in soli otto show.
[…] per Millennial e Generazione Zeta l'immagine è tutto, perciò per loro la questione si pone eccome. […]
Victoria's Secret, Per anni i suoi show televisivi a colpi di supermodelle giovani, alte, magre […] C'è voluto un crollo di vendite, non ancora del tutto risolto, per convincere il brand a dare retta a chi suggeriva di allargare la propria visione estetica. E, in effetti, la sfilata trasmessa in diretta streaming lo scorso 15 ottobre colpiva per la varietà di tipologie femminili.
Ad aprire lo show la testimonial di lungo corso Jasmine Tookes, incinta di nove mesi. A seguire, supermodelle di ieri e di oggi, e donne di forme differenti. Tra loro anche Ashley Graham, icona delle curvy, la cestista Angel Reese e la ginnasta Suni Lee.
Uno sforzo apprezzabile che però non ha fatto breccia nella coscienza generale.
A parte i post subito dopo l'evento, il pubblico è subito tornato ad applaudire le tendenze a senso unico: come i fianchi, necessariamente ossuti, messi in evidenza da pantaloni a vita bassa allo show di McQueen.
la sfilata di victoria's secret 26
Per quanto la sfilata di Victoria's Secret non si possa definire un flop, è evidente che lo show non sia stato in linea con i gusti attuali: tanti, nei social, hanno persino invocato un ritorno ai criticati eventi degli anni scorsi, popolati solo di bellezze perfette e irraggiungibili.
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[...] Una volta esaurito il suo effetto-novità, il trend curvy ha iniziato a perdere appeal in termini di marketing. Senza contare che per i brand è complicato lavorare con modelli di taglie diverse perché occorre sapere in anticipo chi li indosserà in passerella. E poi c'è ovviamente il boom dei farmaci a base di semaglutide e tirzepatide per dimagrimenti rapidi e relativamente senza sforzo. L'effetto "Ozempic" influenza i gusti visto il numero di persone che lo assume. La popolarità crescente di questi medicinali ha portato a considerare la magrezza come un valore [...]
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ashley graham in costume
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candice huffine
robyn lawley
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