cecilia de astis

È ANCORA IN FUGA UNO DEI QUATTRO BAMBINI ROM CHE HANNO UCCISO LA 71ENNE CECILIA DE ASTIS, A MILANO, TRAVOLGENDOLA CON UN'AUTO RUBATA - DOPO UNA BREVE FUGA, GLI ALTRI TRE, DI 13, 12 E 11 ANNI, SONO STATI RINTRACCIATI DALLA POLIZIA E PORTATI IN COMUNITÀ PROTETTE - I RAGAZZINI VIVEVANO IN UN CAMPO ALLA PERIFERIA DI MILANO, MA DOPO L'INCIDENTE LA COMUNITÀ ROM HA DECISO DI FUGGIRE - IL 13ENNE ALLA GUIDA HA SPIEGATO LA DINAMICA DELL'INCIDENTE: "I FRENI DELLA MACCHINA NON FUNZIONAVANO E HO PRESO LA SIGNORA" - IERI IL FUNERALE DELLA VITTIMA DELL'INCIDENTE. ALLE ESEQUIE HANNO PARTECIPATO 200 PERSONE, IL FIGLIO DELLA 71ENNE UCCISA: "NON È UNA MORTE CASUALE E POTEVA BENISSIMO ESSERE EVITATA. CI VUOLE MAGGIORE CONTROLLO"

@mariapasquale464 Sono stati fermati in un campo nomadi i quattro bambini – il maggiore ha 13 anni – che ieri hanno travolto e ucciso una donna a #Milano, a bordo di un’auto rubata. #ruspa Sono stati fermati dagli agenti della Polizia locale di #Milano i quattro giovanissimi che erano a bordo della vettura rubata che ieri ha investito e ucciso la 71enne Cecilia De Astis, che stava camminando in via Saponaro a Milano, nel quartiere #Gratosoglio. I quattro erano fuggiti. Si tratta di tre bambini e una bambina, minori di 14 anni. Il bambino che sarebbe stato alla guida dell'auto che ha investito e ucciso #CeciliaDeAstis ha 13 anni. Sulla Citroen che ha travolto la donna di 71 anni c'erano anche una bambina e un bambino di 11 anni e un altro ragazzino di 12 anni. Due sono fratelli. Sono tutti nati in Italia da famiglie #nomadi ? suono originale - gretamix

 

@milanotoday.it

Insulti per i giornalisti al campo rom milanese dei giovanissimi coinvolti nell'incidente con l'auto pirata

? suono originale - milanotoday.it

 

 

AUTO PIRATA, LA FUGA DEI 4 MINORENNI TRE PORTATI IN COMUNITÀ PROTETTA 

Estratto dell'articolo di Massimo Massenzio e Matteo Castagnoli per il “Corriere della Sera” 

 

CECILIA DE ASTIS

I camper si spostano per Milano già nel tardo pomeriggio di mercoledì. Poi scompaiono. Sarà per la presenza fissa delle telecamere fuori dall’accampamento di via Selvanesco (estrema periferia sud della città) in cui vivevano; sarà per la decisione di andarsene da quel quartiere, il Gratosoglio, in cui lunedì quattro dei loro bimbi avevano travolto e ucciso Cecilia De Astis, 71enne in pensione.

 

Ma delle famiglie rom si perdono le tracce. Con loro, spariscono i due fratelli di 13 e 12 anni e i due 11enni che lunedì erano a bordo della Citroen Ds4 rubata con cui avevano falciato la donna. Svaniti nel nulla. L’insediamento vuoto. Vengono rintracciati in poche ore, nella notte, dopo un monitoraggio certosino degli agenti della polizia locale di Milano, a duecento chilometri di distanza. 

 

I fratellini in provincia di Torino e la bimba di 11 anni, loro cuginetta, al casello di Fossano (Cuneo), in direzione Ventimiglia. All’appello manca ancora l’altro 11enne.  Gli investigatori hanno intuito che le famiglie rom potevano lasciare Milano. Il via vai dal campo nelle ore successive all’incidente ha insospettito gli agenti. Che così hanno tenuto d’occhio i loro spostamenti.

 

I RAGAZZINI ROM CHE HANNO UCCISO CECILIA DE ASTIS

La prima ad essere ritrovata, alle 20.30 di mercoledì, è stata l’11enne. Era su un furgone Fiat Ducato, fermato da una pattuglia della Polstrada. A bordo c’erano altri quattro bambini e la sua nonna, 68 anni, che se ne prende cura in assenza dei genitori in Bosnia per un lutto e che è stata denunciata per ricettazione: durante le perquisizioni, sul caravan sono stati scoperti vestiti e oro rubati. 

 

Alle 6.30 di ieri invece i vigili hanno raggiunto un terreno — usato come insediamento tra materassi, porte, vetri, pneumatici e camper — a Beinasco, prima cerchia a sud del Torinese. I due fratelli, il minore è nato proprio a Torino, dormivano. Hanno raccontato di essere stati portati lì, di aver mangiato una pizza e di essersi messi a riposare. [...]

La madre di uno dei minorenni che erano sull'auto che ha ucciso Cecilia De Astis

 

Già mercoledì mattina dal terreno agricolo di loro proprietà in via Selvanesco le famiglie rom entravano e uscivano. Con loro c’erano anche gli agenti della Locale. Hanno documentato la vita nel campo con i telefoni, su input della Procura, per verificare le condizioni dei bimbi nell’insediamento. Dove, però, dal tardo pomeriggio non c’era più nessuno. Vuoto.

 

Fino all’alba di ieri, quando tre dei quattro sono stati raggiunti e riaccompagnati a Milano per essere affidati a tre diverse comunità protette. [...] Gli agenti della polizia locale, guidati dal comandante Gianluca Mirabelli, hanno dato un nome ai responsabili dell’incidente grazie a delle magliette dei Pokémon che i tre maschietti indossavano durante quella corsa con l’auto rubata per le strade del Gratosoglio.

 

I QUATTRO MINORENNI ROM CHE HANNO UCCISO CECILIA DE ASTIS A MILANO

La Citroen ha sbandato in via Saponaro, uscendo sull’aiuola che separa la strada dai binari e falciando Cecilia De Astis che stava rientrando a casa. Quando i vigili sono entrati nell’accampamento all’alba di martedì, i tre indossavano ancora le stesse t-shirt. 

 

Portati al comando della Locale di Milano, il 13enne al volante dell’auto ha spiegato che «i freni non funzionavano bene, e ho preso la signora» e di essere scappati per poi andare a un centro commerciale.  [...]

 

I FIGLI DELLA VITTIMA AL FUNERALE «SONO BAMBINI, NON DIAMO TUTTA LA RESPONSABILITÀ A LORO» 

Estratto dell'articolo di M. Cast. per il “Corriere della Sera” 

 

cecilia de astis investita e uccisa a milano 2

Filippo Di Terlizzi ha in mano un’orchidea. I colori gli ricordano la mamma, Cecilia De Astis: «Il bianco per il candore. Il viola, invece, mi fa pensare all’incidente in cui è stata uccisa». 

 

Chiesa di San Barnaba al Gratosoglio, estrema periferia sud Milano. Due isolati da dove la signora Cecilia, 71enne pensionata, viveva e forse stava tornando lunedì a mezzogiorno, quando è stata travolta da un’auto pirata con a bordo quattro bambini tra gli 11 e i 13 anni.

 

Ieri per i funerali della donna c’erano anziani, vicini di casa, amici, familiari, rappresentanti delle istituzioni. Duecento seduti tra i banchi nonostante il caldo d’agosto in città, perché tutti hanno l’immagine di una signora «gentile, vera, concreta, con l’amore per le sue piante». 

 

Prima che la bara color noce gli sfili davanti, Filippo aggiunge: «Non è una morte casuale e poteva benissimo essere evitata. Ci vuole maggiore controllo», ma sottolinea che «sono dei bambini, non avevano neanche 14 anni. Non possiamo mettere sulle loro spalle tutta la responsabilità del gesto». [...]

 

In chiesa, in prima fila, con i fratelli Di Terlizzi sono sedute le sorelle della signora Cecilia, Maria e Lina. Sono loro le prima a salire sull’ambone, prima dell’inizio dei funerali.  Provano a descrivere quel «dolore misto a rabbia» per il «fallimento della società di cui sei stata vittima». È don Davide Bertocchi durante l’omelia a precisare che «nessuna persona è da considerare nemica, anche se imprigionata dal male. [...]

 

BABY PIRATI IN FUGA DAL CAMPO ROM TRE RITROVATI E TOLTI ALLE FAMIGLIE "ADESSO SONO IN UN LUOGO SICURO" 

Estratto dell'articolo di Carmine R. Guarino per “la Repubblica” 

 

cecilia de astis investita e uccisa a milano 3

La più piccola del gruppo, undici anni, gli agenti l'hanno trovata in autostrada. Era su un furgone, con sua nonna, la «matriarca» a cui i genitori l'hanno affidata qualche settimana fa, quando sono partiti per la Bosnia per un lutto. Era al casello di Fossano, Cuneo, sull'autostrada Torino-Savona, verso Ventimiglia, ormai a più di duecento chilometri di distanza da quel campo nomadi di Milano che negli ultimi mesi è stato casa sua. Con lei sullo stesso mezzo c'erano altri quattro bambini, diretti non si sa con certezza dove. Forse verso l'estero. 

 

FUNERALE CECILIA DE ASTIS - 1

I due fratellini — tredici anni il più grande, dodici l'altro — sono stati invece localizzati in un insediamento a Beinasco, in provincia di Torino, dove il più piccolo è nato. Quando i vigili sono entrati nell'accampamento, loro stavano dormendo su un materasso sistemato a terra. «Vieni anche tu zia», l'unica richiesta fatta a una delle donne del campo. 

 

A prenderli in consegna, però, sono stati gli agenti della polizia locale. Che li hanno collocati in tre diverse comunità protette dopo aver evitato che i piccoli scappassero, come già avevano fatto lunedì mattina, quando i tre e un quarto amichetto di undici anni erano saliti su una Citroën Ds4 che la sera prima avevano rubato a quattro turisti appena arrivati da Strasburgo e si erano lanciati in una folle corsa finita in via Saponaro, dopo avere travolto la settantunenne Cecilia De Astis.

 

cecilia de astis investita e uccisa a milano 5

Uccidendola praticamente sul colpo. Dopo lo schianto, la fuga. Spostandosi prima in un centro commerciale, poi tornando nel loro accampamento di via Selvanesco, stradina nascosta dalla campagna nella periferia sud del capoluogo meneghino. 

 

Lì la mattina successiva gli agenti della polizia locale, guidati dal comandante Gianluca Mirabelli, avevano trovato il tredicenne, che era alla guida, suo fratello, la ragazzina undicenne — che è la cugina — e l'altro bimbo, suo coetaneo. 

 

Dopo una lunga giornata di accertamenti e audizioni, i quattro, non imputabili perché troppo piccoli, erano stati riaffidati alle famiglie ed erano tornati proprio in via Selvanesco. Da dove mercoledì erano però spariti. Nel tardo pomeriggio, dopo una sortita alla vicina Esselunga per la spesa, i quattro si erano poi definitivamente allontanati dal campo assieme ai parenti, probabilmente spaventati da un atteso provvedimento del Tribunale per i minorenni, a cui la procura aveva chiesto un rapido intervento. [...]

FUNERALE CECILIA DE ASTIS - 3cecilia de astis investita e uccisa a milano 4

 

FUNERALE CECILIA DE ASTIS - 2cecilia de astis investita e uccisa a milano 6

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni elly schlein

DAGOREPORT - COME DESTABILIZZARE IL NEMICO PIÙ INTIMO? SEGUITE IL METODO MELONI: AD OGNI INTRALCIO CHE SI INVENTA QUEL GUASTAFESTE DI SALVINI, LA MINACCIA DELLA DUCETTA È SEMPRE LA STESSA: ANDIAMO AL VOTO ANTICIPATO E VEDIAMO QUANTO VALE NELLE URNE ‘STO CARROCCIO - QUESTO RITORNELLO MELONIANO DI ANTICIPARE DI UN ANNO LE POLITICHE 2027, PERCHÉ NON LO FA SUO ANCHE ELLY SCHLEIN? ANZICHÉ STAR LÌ A PIAGNUCOLARE DI “SALARIO MINIMO”, DI “POLITICA INDUSTRIALE CHE NON C’È” E DI “CETO MEDIO IMPOVERITO”, SE L’ITALIA VA A PUTTANE, METTA L'ARMATA BRANCA-MELONI IN DIFFICOLTÀ: SI TOLGA L’ESKIMO DA GRUPPETTARA E LANCI LEI A GRAN VOCE UNA BELLA CAMPAGNA FATTA DI SLOGAN E FRASI AD EFFETTO PER CHIEDERE LO SFRATTO DEL GOVERNO, LANCEREBBE COSI' UN GUANTO DI SFIDA ALL’ARROGANZA DELLA DUCETTA, METTENDOLA IN DIFFICOLTÀ E NELLO STESSO TEMPO RIUSCIREBBE A TRASMETTERE AL POPOLO DISUNITO DELL’OPPOSIZIONE UN SENTIMENTO FORTE, AFFINCHE' IL SOGNO DI MANDARE A CASA GIORGIA MELONI POSSA DIVENTARE REALTÀ - SE OGGI, LA STORIA DEI NUOVI MOSTRI POLITICI SI FONDA SULL’IMMAGINARIO, COSA ASPETTA ELLY SCHLEIN A CAMBIARE MUSICA?

orazio schillaci marcello gemmato paolo bellavite ed eugenio serravalle

DAGOREPORT – I DUE NO-VAX NOMINATI NEL COMITATO TECNICO SUI VACCINI SPACCANO FRATELLI D'ITALIA: MONTA IL PRESSING PER FAR DIMETTERE EUGENIO SERRAVALLE E PAOLO BELLAVITE DALL’ORGANISMO – IN MOLTI RITENGONO CHE IL RESPONSABILE POLITICO DELL’IMPROVVIDA DECISIONE SIA MARCELLO GEMMATO, FARMACISTA E POTENTE SOTTOSEGRETARIO ALLA SALUTE MELONIANO – IL MINISTRO ORAZIO SCHILLACI È FRUSTRATO DAI CONTINUI BLITZ POLITICI CHE LO PONGONO DI FRONTE A DECISIONI GIÀ PRESE: NON CONTA NULLA E TUTTI PRENDONO DECISIONI SULLA SUA TESTA. ORA SAREBBE INTENZIONATO A REVOCARE L’INTERO GRUPPO DI LAVORO SE I NO-VAX NON SLOGGIANO. ENTRO 48 ORE…

trump zelensky putin donald volodymyr vladimir

DAGOREPORT – ARMATI DI RIGHELLO, GLI SHERPA DI PUTIN E TRUMP SONO AL LAVORO PER TROVARE L’ACCORDO SULLA SPARTIZIONE DELL’UCRAINA: IL 15 AGOSTO IN ALASKA L’OBIETTIVO DEL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA È CONVINCERE PUTIN AD “ACCONTENTARSI”, OLTRE DELLA CRIMEA, DEL DONBASS, RITIRANDOSI PERO' DALLE REGIONI UCRAINE OCCUPATE DALL'ESERCITO RUSSO: KHERSON E ZAPORIZHZHIA (CON LA SUA CENTRALE NUCLEARE) - TRUMP POTREBBE AGGIUNGERE LO STOP ALLE SANZIONI E CHISSÀ CHE ALTRO – PRIMA DI UN INCONTRO PUTIN- ZELENSKY, TRUMP PORTERA' I TERMINI DELLA PACE ALL'ATTENZIONE DEGLI ALLEATI EUROPEI DI KIEV - PER GARANTIRE L'EX COMICO CHE MOSCA NON SGARRERA', MACRON, MERZ E COMPAGNI PROPORRANNO L'INGRESSO DELL'UCRAINA NELL'UNIONE EUROPEA (CHE FA SEMPRE PARTE DELLA NATO) - PER L’ADESIONE UE SERVE L’OK DEI FILO-PUTINIANI ORBAN E FICO (CI PENSERÀ LO ZAR A CONVINCERLI) - UNA VOLTA FIRMATA, DOPO 6 MESI DEVONO ESSERE APERTE LE URNE IN UCRAINA - LA GAFFE: "VENERDI' VEDRO' PUTIN IN RUSSIA...": TRUMP SULLA VIA SENILE DI BIDEN? OPPURE....

antonio decaro michele emiliano roberto fico giuseppe conte elly schlein vincenzo de luca

DAGOREPORT - SCHLEIN E CONTE FANNO CAMPOLARGO (MA SOLO PER LE REGIONALI, PER ORA): DOPO GIANI IN TOSCANA E RICCI NELLE MARCHE, E' FATTA ANCHE PER I 5STELLE ROBERTO FICO IN CAMPANIA E PASQUALE TRIDICO IN CALABRIA (DOVE NON CI SONO CHANCE DI VITTORIA) - L'ULTIMO OSTACOLO RESTA VINCENZO DE LUCA, CHE CHIEDE DI NOMINARE IL FIGLIO, PIERO, SEGRETARIO DEL PD REGIONALE. MA ELLY NON VUOLE FARE LA FIGURA DA PERACOTTARA: FU LEI A COMMISSARIARE IL PARTITO, COME ATTO OSTILE NEI CONFRONTI DEL "CACICCO" DE LUCA, E A FAR FUORI SUO FIGLIO DA VICECAPOGRUPPO ALLA CAMERA - IN PUGLIA, QUEL CROSTONE DI EMILIANO È INDIGESTO A ANTONIO DECARO PER LA VECCHIA STORIELLA DELL'INCONTRO CON LA SORELLA DEL BOSS CAPRIATI, "PADRINO" DI BARI VECCHIA, RACCONTATA DAL GOVERNATORE URBI ET ORBI - VIDEO!

matteo salvini luca zaia alberto stefani luca de carlo

DAGOREPORT - VIA COL VENETO: LISTA ZAIA? E GIORGIA MELONI S'INCAZZA! - SE IMPORRA' IL SUO CANDIDATO, IL FRATELLONE D'ITALIA LUCA DE CARLO, SI RITROVERÀ UN LISTONE "DOGE" CHE PORTEREBBE VIA UN FIUME DI VOTI (E AVREBBE LA MAGGIORANZA DEI SEGGI, COMMISSARIANDO DI FATTO IL GOVERNATORE MELONIANO) - MATTEO SALVINI SPINGE FORTE SUL GIOVANE ALBERTO STEFANI, MA LA DUCETTA NON MOLLA L'OSSO DI CONQUISTARE LA RICCA REGIONE VENETA - IN BARBA AL SUO GROSSO BOTTINO DI CONSENSI, LA FIAMMA NON HA IN TASCA ALCUNA REGIONE DEL NORD (IN LOMBARDIA NON TOCCA PALLA: E' ROBA DI LA RUSSA...)