vincenzo de bustis

“ECCO COME HANNO DISTRUTTO LA POPOLARE DI BARI” - PARLA LUIGI SABETTA, ASSUNTO NEL 2013 COME CAPO DELL'AREA RISCHIO E POI, UN MESE DOPO, PUNITO E ALLONTANATO DAI VERTICI QUANDO COMINCIA A FAR DOMANDE SULL’OPERAZIONE TERCAS - JACOBINI E DE BUSTIS LO PARCHEGGIANO DOVE NON POSSA PIÙ FICCARE IL NASO NEL CUORE DELLA BANCA E…

Carlo Bonini e Giuliano Foschini per “la Repubblica”

 

marco jacobini 2

C'è un uomo che sa. Che sa tutto. Della Banca Popolare di Bari, dei suoi bilanci taroccati, dei quattro uomini che l' hanno portata per mano nell' abisso, salvo ora far finta o provare a far credere che fossero divisi tra cavalieri bianchi e neri: il patriarca della banca Marco Jacobini, i figli Luigi e Gianluca e l' amministratore delegato Vincenzo de Bustis Figarola. L' uomo che sa è una persona per bene. Si chiama Luca Sabetta. E la Popolare di Bari gli ha rovinato la vita, distruggendogli una carriera, togliendogli la serenità e il sonno.

banca popolare di bari 3

 

Luca Sabetta è un professionista dell' amministrazione bancaria, con vent' anni di carriera immacolata alle spalle. Doveva essere l'"utile idiota" necessario, nell' autunno del 2013, a convincere - come in effetti avvenne - la Vigilanza di Bankitalia che i rilievi sulla gestione dell' Istituto, a cominciare dall' uso clientelare delle linee creditizie, dalla inesistente gestione del rischio nell' impiego del capitale, avessero finalmente trovato una soluzione.

 

O, comunque, a consentirle di registrare che una discontinuità nella governance della banca c' era stata. Luca Sabetta doveva essere il "Chief Risk Officer", il capo di un' area rischio degna di questo nome, che Bari aspettava come un Godot per chiudere la partita con Palazzo Koch (sede di Bankitalia) e aprire - come in effetti avvenne - le porte all' acquisizione di un altro carrozzone bancario: l' abruzzese Banca Tercas.

vincenzo de bustis 1

 

Le cose, in quel 2013, andranno molto diversamente. Perché Luca Sabetta è una persona integra. Scopre, dai carteggi interni della Banca, che la Popolare è una finzione.

E, dunque, tre anni fa, dopo essere stato demansionato, allontanato e denunciato per tentata estorsione dalla Popolare, trova la forza e il coraggio di dire la verità. Di rompere la crosta di omertà e ricatti che tutto tiene insieme. Di salire nell' ufficio del Procuratore aggiunto di Bari, Roberto Rossi, e mettere a verbale la storia di cui oggi si cominciano nitidamente a vedere i contorni. E che è solo all' inizio.

 

marco jacobini 3

Una storia che ora vale ai tre Jacobini e a De Bustis - oltre alle contestazioni di falso in bilancio e ostacolo alla vigilanza - anche un' iscrizione al registro degli indagati per maltrattamenti, lesioni personali, estorsione. Una storia - per come Repubblica è in grado di ricostruire - andata così.

 

Il Godot di Verona È l' estate del 2013. La Popolare, ormai lo sappiamo, oltre ad essere gravata dal blocco all' acquisizione di altri istituti di credito, è alle prese con una nuova ispezione di Bankitalia che promette di concludersi come le precedenti. Con la censura della governance della banca. Vincenzo De Bustis, in quel momento vice direttore generale, ha un' idea.

 

BANCA POPOLARE DI BARI

Conosce (per aver lavorato con lui in Mps e Banca 121) un fior di amministratore che è a Verona, al "Banco Popolare Veneto", con 20 anni di esperienza. Gli presenta i tre Jacobini, padre e figli. Lo lusinga spiegandogli che, di fatto, gli darà in mano le chiavi della Popolare. Perché non solo sarà il nuovo "Chief Risk Officer", il capo dell' Area rischio. Ma avrà poteri di veto nei confronti del Consiglio, della Presidenza e dell' ad in tutte le decisioni che dovessero andare a incrociare scelte strategiche nella gestione del capitale - linee di credito, acquisizioni, investimenti in fondi mobiliari e immobiliari - che non lo convincono.

vincenzo de bustis ai tempi in cui era dg di mps 1

 

Insomma, Sabetta, che è una persona per bene, si convince che a Bari abbiano davvero bisogno di lui non solo per risanare una banca ma ricostruirne la reputazione. Si sbaglia. E lo capisce presto. Sabetta chi? Luca Sabetta viene assunto alla Popolare il 18 ottobre del 2013.

 

La data non è casuale. Come ormai sappiamo ( Repubblica lo ha raccontato ieri), cinque giorni dopo, il 23 ottobre, in una singolare seduta del Cda cui partecipa Carmelo Barbagallo, allora capo della Vigilanza di Bankitalia, la Popolare, mentre viene informata, delle criticità che continua a presentare la sua governance, avvia con Palazzo Koch, pur essendo inibita dal farlo, il carteggio che segnala la sua intenzione di accollarsi la decotta Tercas, per cui Bankitalia cerca acquirenti. Bene, in quel 23 ottobre 2013, la nomina di Sabetta è oro.

 

banca tercas

Ma Sabetta, che è uomo intelligente, capisce immediatamente che qualcosa non va. Gli hanno raccontato che è l' uomo con in mano il destino della banca. Ma, a Bari, si ritrova, senza neppure essere stato presentato al Cda, in un ufficio dove non hanno la più pallida idea di chi diavolo sia. Soprattutto, dove si ritrova tra i piedi, come vice, tale Antonio Zullo. Un uomo di Marco Jacobini.

 

Quello che fino al giorno della sua assunzione ha gestito l' area "rischio" con i metodi della casa Jacobini. Come, ad esempio - ed è la prima cosa che inquieta Sabetta - alcune triangolazioni su fondi mobiliari che vedono la Banca Popolare, contemporaneamente, partecipare ad un Fondo e finanziare un terzo soggetto che quel Fondo vuole acquistare. Un conflitto di interesse grande come una casa.

 

TERCAS COSA?

Naturalmente, c' è dell' altro. Sabetta scopre l' intenzione della Banca di acquisire Tercas a giochi ormai fatti. E quando chiede lumi, qualche straccio di numero, si ritrova tra le mani un power-point buono per le slide di un ufficio stampa. Il 15 novembre del 2013, dieci giorni dopo che la Popolare ha concesso a Tercas un mutuo in grado di rientrare con Bankitalia del prestito a titolo di liquidità di emergenza, Sabetta viene convocato De Bustis.

 

davide croff alessandro profumo vincenzo de bustis

L'unico che davvero conosce. Lo stesso cui intende dire che l' acquisizione di Tercas - anche solo sulla scorta dei pochi numeri che è riuscito a mettere insieme in meno di due settimane di lavoro nel suo ufficio prigione - è una follia che porterà la Popolare sugli scogli. L'appuntamento è nella casa che abita De Bustis quando è Bari. E l' incontro è una catastrofe. De Bustis, con fare sornione, gli annuncia che per lui la sua carriera di Chief Risk Officer alla Popolare è finita.

 

A neppure un mese di distanza da quando è cominciata. Che per lui ha pensato a un nuovo incarico. Quello di Responsabile Finanza e Mercati di Tercas, il carrozzone che Popolare sta per acquisire e che Sabetta vede come la peste. È l' inizio della fine. Sabetta lo sa e comincia a registrare di nascosto i suoi colloqui con De Bustis. Prove a futura memoria di quel che accade nel retrobottega della Banca.

 

tercas sede teramo

La punizione e l' allontanamento Sabetta a Tercas non andrà mai. Ma la storia con la Popolare è finita non appena cominciata. Gli Jacobini e De Bustis lo parcheggiano dove non possa fare danni e soprattutto dove non possa più ficcare il naso nel cuore della banca. A gennaio 2014, diventa amministratore delegato della PBCF, una società satellite della Popolare. Dove proverebbe anche a lavorare, ma dove non c' è altro che gli venga fatto fare se non guardare il soffitto dalla mattina alla sera. Se ne ammala. E, nel dicembre del 2015, arriva il benservito. La Popolare gli contesta alcune assenze per malattia e avvia la procedura di risoluzione del rapporto. Nel 2016, al Procuratore aggiunto Roberto Rossi viene annunciata una visita.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni elly schlein

DAGOREPORT - LE MANOVRE DA "DOTTOR STRANAMORE" DI ELLY SCHLEIN: SFANGARLA AI REFERENDUM, VINCERE IN AUTUNNO IN TUTTE E 6 LE REGIONI CHE ANDRANNO AL VOTO, QUINDI ANDARE AL CONGRESSO ANTICIPATO DEL PD A GENNAIO 2026 PER POI FARSI INCORONARE LEADER DEL CENTROSINISTRA ALLE POLITICHE DEL 2027 (CONTE PERMETTENDO) – A FAVORE DI ELLY GIOCA IL FATTO CHE LA MINORANZA DEM E' FRANTUMATA CON BONACCINI E LO RUSSO TRATTATI DA TRADITORI DELLA CAUSA DEI RIFORMISTI E PICIERNO E GORI GIUDICATI TROPPO EX RENZIANI – NEL CENTRODESTRA GIRA GIÀ LA BATTUTA: “LUNGA VITA AD ELLY SCHLEIN”, CHE RESTA PER "LA STATISTA DELLA GARBATELLA" LA SUA MIGLIORE POLIZZA PER FARSI ALTRI 5 ANNI A PALAZZO CHIGI...

friedrich merz donald trump starmer macron meloni von der leyen jd vance

DAGOREPORT - L’INCONTRO DI GIORGIA MELONI CON VANCE E VON DER LEYEN È STATO SOLO ''ACCIDENTALE'': È STATO POSSIBILE IN VIRTU' DELL’INSEDIAMENTO DI PAPA LEONE XIV (NON È STATA LA DUCETTA A CONVOCARE I LEADER, BENSI' SANTA ROMANA CHIESA) – LA "COMPASSIONE" DI TRUMP, CHE HA COINVOLTO LAST MINUTE "COSETTA" MELONI NELLA CHIAMATA CON MACRON, STARMER E MERZ – LE FAKE NEWS DI PALAZZO CHIGI PROPALATE DALLA STAMPA E MEDIA DI DESTRA COL SUPPORTO DEL “CORRIERE DELLA SERA”:  ALL’ORIZZONTE NON C’È MAI STATO ALCUN INVIO DI TRUPPE EUROPEE AL FIANCO DI KIEV CONTRO MOSCA. SOLO DOPO LA FIRMA DI UNA TREGUA, GRAN BRETAGNA E FRANCIA SONO A FAVORE DI UN INVIO DI TRUPPE, MA UNICAMENTE AL FINE DELLA SALVAGUARDIA DEI CONFINI UCRAINI, E COL FONDAMENTALE SUPPORTO INTELLIGENCE DELLA CIA - ALTRA MINCHIATA DELLA PROPAGANDA ALLA FIAMMA: NON E' MAI ESISTITA LA VOLONTÀ DI ESCLUDERE L’ITALIA DAL GRUPPO DEI ''VOLENTEROSI''. È LA "GIORGIA DEI DUE MONDI" STESSA A ESSERSI CHIAMATA FUORI, IN PREDA ALL'AMBIZIONE SBAGLIATA DI DIVENTARE LA "PONTIERA'' TRA STATI UNITI ED EUROPA, E PER EVITARE GUAI IN CASA CON IL SUO NEMICO PIU' INTIMO, MATTEO SALVINI...

giuliano amato

AMOR CH’A NULLO AMATO – IL RITRATTONE BY PIROSO DEL DOTTOR SOTTILE: “UN TIPO COERENTE E TUTTO D’UN PEZZO, UN HOMBRE VERTICAL? O UN SUPER-VISSUTO ALLA VASCO ROSSI, ABILE A PASSARE INDENNE TRA LE TURBOLENZE DELLA PRIMA REPUBBLICA, UOMO-OMBRA DI CRAXI, MA ANCHE DELLA SECONDA?” – ALCUNI PASSAGGI STORICI DA PRECISARE: AMATO NON SI CANDIDÒ NEL 2001 A CAUSA DI ALCUNI SONDAGGI-PATACCA SVENTOLATIGLI DA VELTRONI, CHE DAVANO RUTELLI IN VANTAGGIO SU BERLUSCONI – A FERMARE LA CORSA AL QUIRINALE DEL 1999 FU MASSIMO D’ALEMA, CHE LO SCARICÒ PER IL “NEUTRO” CIAMPI  - IL MANCATO VIAGGIO AD HAMMAMET E IL RAPPORTO CON GIANNI DE GENNARO...

ernesto galli della loggia giorgia meloni

DAGOREPORT - FAZZOLARI E' PER CASO IL NUOVO DIRETTORE DEL "CORRIERE"? - IN UNA PRIMA PAGINA CHE NASCONDE LE MENZOGNE DI GIORGIA MELONI, SPUTTANATA DA MACRON, BRILLA UN EDITORIALE VERGOGNOSO DI GALLI DELLA LOGGIA CHE SI DOMANDA: "SE LA GERMANIA (DI AFD) HA DAVVERO FATTO I CONTI CON IL SUO PASSATO NAZISTA. IN ITALIA, INVECE, UN PARTITO CHE PURE HA LE SUE LONTANE ORIGINI NEL FASCISMO GOVERNA DA TRE ANNI IN UN MODO CHE SOLO I COMICI (DUNQUE PER FAR RIDERE…) GIUDICANO UNA MINACCIA PER LA DEMOCRAZIA" - L’EX MAOISTA, POI TERZISTA, QUINDI BERLUSCONIANO, 5STELLE, INFINE MELONIANO  DEVE STUDIARE UN PO’, INVECE DI CAMBIARE PARTITO A OGNI CAMBIO DI GOVERNO. NEL DOPOGUERRA IN GERMANIA, GLI EX NAZISTI RIENTRARONO NEL CONTESTO SOCIALE E OTTENNERO POSTI DI POTERE NELLE INDUSTRIE PIÙ AVANZATE FINO ALLA CONTESTAZIONE DEL '68, SIMBOLEGGIATA DALLO SCHIAFFONE RIFILATO DALLA STUDENTESSA BEATE KLARSFELD AL CANCELLIERE (EX NAZISTA) KURT KIESINGER – IN ITALIA LA DESTRA ALLA FIAMMA DI FINI FU SDOGANATA DAL GOVERNO BERLUSCONI, DOVE IL MINISTRO DELLA GIOVENTU' ERA GIORGIA MELONI. COSA CHE IL GALLI OMETTE ESSENDO ORA COLLABORATORE DEL GOVERNO DUCIONI PER IL SETTORE SCUOLA...

andrea orcel unicredit

DAGOREPORT - IL RISIKO DELLE AMBIZIONI SBAGLIATE - COME PER IL GOVERNO MELONI, ANCHE ANDREA ORCEL NON IMMAGINAVA CHE LA STRADA PER LA GLORIA FOSSE TUTTA IN SALITA - IL RAFFORZAMENTO IMMAGINATO DI UNICREDIT, PER ORA, È TUTTO IN ARIA: IL MURO DI GOLDEN POWER DELLA LEGA HA RESO MOLTO IMPROBABILE LA CONQUISTA DI BANCO BPM; BERLINO RITIENE “INACCETTABILE” LA SCALATA ‘’NON AMICHEVOLE” DI UNICREDIT ALLA SECONDA BANCA TEDESCA COMMERZBANK; LE MOSSE DI NAGEL E DONNET GLI DANNO FILO DA TORCERE; CREDIT AGRICOLE, CHE HA UN CONTRATTO IN SCADENZA PER LA GESTIONE DEL RISPARMIO CHE RACCOGLIE UNICREDIT, HA UN ACCORDO CON BPM, DI CUI E' PRIMO AZIONISTA. E IL CDA DI UNICREDIT NON È PIÙ QUELLA FALANGE UNITA DIETRO AL SUO AZZIMATO CONDOTTIERO. COME USCIRE DAL CUL-DE-SAC? AH, SAPERLO…