
TESLA O CROCE? - ELON MUSK PERDE UNO DEI SUOI TOP MANAGER A TESLA: OMEAD AFSHAR, UNO DEI PRINCIPALI COLLABORATORI E CONFIDENTI DEL MILIARDARIO, HA LASCIATO IL SUO INCARICO, ANDANDO AD ALLUNGARE LA LISTA DELLE USCITE DI ALTO LIVELLO DAL COLOSSO DELLE AUTO ELETTRICHE - A LASCIARE TESLA È STATA ANCHE JENNA FERRUA, DIRETTRICE DELLE RISORSE UMANE PER IL NORD AMERICA – E’ IN CORSO ANCHE UNA FUGA DI RICERCATORI E SCIENZIATI DAGLI STATI UNITI, PENALIZZATI DAI TAGLI OPERATI DAL DIPARTIMENTO “DOGE”, GUIDATO FINO A POCO TEMPO FA DA MUSK, E DALL’ANTI-SCIENTISMO DI ROBERT KENNEDY JR…
FUGA DA TESLA, LASCIA UNO DEI MAGGIORI COLLABORATORI DI MUSK
(ANSA) - NEW YORK, 26 GIU - Elon Musk perde uno dei suoi top manager a Tesla. Omead Afshar, uno dei principali collaboratori e confidenti del miliardario, ha lasciato il suo incarico, andando ad allungare la lista delle uscite di alto livello dal colosso delle auto elettriche. I motivi della sua uscita non sono chiari. Afshar era stato promosso lo scorso anno a responsabile vendite e delle operazioni in Nord America ed Europa.
A lasciare Tesla è stata anche Jenna Ferrua, direttrice delle risorse umane per il Nord America. L'uscita di Afshar arriva in un momento difficile per Tesla, alle prese con un significativo calo della vendite in seguito alla crescente concorrenza e al boicottaggio dei consumatori dopo il sostegno di Musk a Donald Trump.
A MARSIGLIA 10 RICERCATORI AMERICANI «SCAPPANO DA MUSK E KENNEDY JR»
Estratto dell’articolo di Stefano Montefiori per il “Corriere della Sera”
«Benvenuti a casa vostra», dice il presidente dell’università Aix-Marseille, Eric Berton, accogliendo i primi dieci ricercatori americani arrivati a Marsiglia. Prima ancora che il 5 maggio scorso Emmanuel Macron lanciasse con Ursula von der Leyen l’iniziativa Choose Europe for Science, a marzo l’università di Marsiglia ha anticipato tutti lanciando un appello agli scienziati e ricercatori americani minacciati nei loro studi dalla politica dell’amministrazione Trump.
«Amu», Aix-Marseille Université, è la più grande di Francia con circa 80 mila studenti (dei quali 12 mila internazionali). Nel febbraio scorso l’università ha attribuito il titolo di dottore honoris causa al presidente Sergio Mattarella, che nell’aula magna difese i valori dell’Europa contro, tra gli altri, i «neo-feudatari» del Terzo millennio, «usurpatori delle sovranità democratiche» che pretendono di gestire «beni comuni come lo spazio». Un riferimento chiaro a Elon Musk, che con la riduzione dei fondi all’apparato statale americano ha spinto alcuni scienziati della Nasa a cercare rifugio a Marsiglia.
[…] Quali sono gli ambiti di ricerca degli accademici americani che hanno deciso di trasferirsi a Marsiglia? «Stiamo accogliendo biologi che lavorano sul RNA messaggero e sull’immunologia, colpiti dall’ostilità alle ricerche sui vaccini del segretario del dipartimento della Sanità, Robert Kennedy Jr. Poi medici, scienziati che studiano l’ambiente e il clima, o ricercatori nelle scienze sociali e nella storia».
Tra loro c’è Brian Sandberg, professore di storia all’università dell’Illinois de Nord, che nel marzo scorso era venuto a Marsiglia per partecipare a una conferenza e aveva rilasciato dichiarazioni preoccupate ai media francesi: «Negli Stati Uniti ormai ha problemi chiunque voglia svolgere attività accademica con parole chiave come “socio-economico”, “genere”, “classe”, “clima”, giudicate sospette».
[…] Un’altra ricercatrice americana presente alla cerimonia di benvenuto ieri a Marsiglia, che preferisce non rendere noto il suo nome, dice che «una delle parole sospette nelle liste dell’amministrazione americana è anche “donna”. Io faccio l’antropologa, non so come si possano studiare gli uomini e le donne senza usare la parola “donna”. È tutto piuttosto ridicolo. Non voglio che i miei figli crescano in un ambiente ostile». […]