eva robins

LA MELA DI EVA (ROBIN’S): “PER FORTUNA IN ITALIA IL SESSO E’ TABU’, COSI’ ESISTE ANCORA TRASGRESSIONE. EDUCAZIONE SESSUALE NELLE SCUOLE? SÌ, ANCHE SE CI SI FORMA SEMPRE NEI BAGNI - IL PIACERE CAMBIA CON GLI ANNI: OGGI VENGO ANCHE CON UN ABBRACCIO - MI CONCEDO SOLO PASSIONI SALTUARIE CON PERSONE DIVERSE. SOFFERMARSI SU UNA PERSONA È GARANZIA DI DELUSIONE...”

 

 

Alessio Poeta per www.gay.it

eva robins e alessandra di sanzoeva robins e alessandra di sanzo

 

A fare un po’ di ordine sul mondo del sesso e delle sue mille sfumature, da stasera, ci pensa Eva Robin’s. Infatti, per sei puntate, la famosa attrice condurrà su Cielo, alle 23.15, Rivoluzione Gender. «Sarà un programma educativo» mi confida un’entusiasta Eva a poche ore dalla messa in onda della prima puntata, e aggiunge: «cercherò di mettere fine ai dubbi più assurdi. Partirò dall’ABC, dalla differenza tra il transessuale e la transessuale, fino a spiegare chi sono gli asessuali».

 

E chi sono gli asessuali?

Sono persone che vivono di romanticismo e che preferiscono astenersi al sesso.

 

Lei ne ha mai conosciuto qualcuno?

Tantissimi, a dire il vero. Ho conosciuto anche persone che non hanno mai avuto un orgasmo in vita loro.

 

DAGO-EVA ROBINSDAGO-EVA ROBINS

C’è qualcosa che la scandalizza ancora?

No, il sesso, in fondo, è libertà. Poi, alcune cose, magari, mi turbano più di altre, ma a letto tutto è concesso.

 

Il sesso, in Italia, è ancora un tabù?

Grazie a Dio, sì! Se non lo fosse, non ci sarebbe neanche più quel brivido di trasgressione.

 

Copertina Playmen - Carmen Russo - Eva Robins - gennaio 1982Copertina Playmen - Carmen Russo - Eva Robins - gennaio 1982

A che tipo di pubblico è indirizzata la sua Rivoluzione Gender?

Non credo ci sia un pubblico specifico, anzi. Magari sarebbe più opportuno che lo seguisse chi è ignorante in materia. Ci sono un sacco di perle interessanti, mi creda.

 

Ma son così necessarie tutte queste definizioni?

Secondo me, sì. Servono delle linee guida per indirizzare chi è ancora molto confuso. C’è gente che fa ancora fatica a capire la differenza tra un travestito e un transessuale.

 

5- Eva Robins - Playmen - gennaio 19825- Eva Robins - Playmen - gennaio 1982

Ad esempio: un uomo che s’innamora di una trans, che uomo è?

Un uomo.

 

Un po’ semplicistica come risposta, no?

Beh, è un uomo come tanti altri, con tutte le sue perplessità e i suoi dubbi. L’amore ti coglie sempre alle spalle, proprio come un assassino. Si è sempre così impreparati davanti all’amore. Se ci pensa ognuno di noi conosce solo la punta dell’iceberg, e non tutto il resto.

 

Ha detto che la nostra società è fondata sul desiderio e non sul bisogno. Anche lei vive di desideri?

Io sono una materialista compulsiva. Di oggetti, ma non di carni.

 

Sarebbe favorevole all’educazione sessuale nelle scuole?

Sì, anche se poi ci si forma sempre nei bagni.

 

4- Eva Robins - Playmen - gennaio 19824- Eva Robins - Playmen - gennaio 1982

Piuttosto, cosa l’ha spinta a tornare in tv?

La proposta. Sono gratificata quando la tv mi chiama, visto che son sempre così sfuggente. Non appaio praticamente mai nella scatola nera..

 

È una che soffre la mancanza di visibilità?

No, assolutamente. Quel genio di Boncompagni, nel ’91, assieme ad Irene Ghergo, mi diede una visibilità allucinante che mi fece stare molto male. Un periodo nero.

 

E perché mai?

Perché sono una che ama apparire, scomparire e poi, forse, riapparire. Troppa visibilità mi tarpa le ali.

 

EVA ROBINS   EVA ROBINS

Tutti parlano di Boncompagni, ma lei fu scoperta da Antonio Ricci..

Eh già, era il 1987! Mi valorizzò facendomi fare le cose che sapevo fare, allora molto poche a dire il vero.

 

Ma non si è stancata di veder sempre associato il suo nome al sesso?

No, anzi. A quanto pare, questa è la mia funzione nel nostro pianeta e la eseguirò fino alla fine.

 

2- Eva Robins - Playmen - gennaio 19822- Eva Robins - Playmen - gennaio 1982

Gli anni passano per tutte, ma per lei il tempo non sembra passare mai. Di chi è il merito?

Di tante persone che mi hanno insegnato come sopravvivere. Il segreto è tutto nella misura.

 

Da come parla sembra una creatura immortale.

Di immortale ci sono solo i miei peli.

 

In passato, in un’intervista, alla domanda dove le chiedevo cosa le mancasse, mi rispose: un omicidio. Oggi, le manca altro?

Mi manca sviluppare l’idea della vecchiaia.

 

Cambia il sesso con il passare degli anni?

Sì, ad esempio oggi “vengo” anche con un abbraccio.

 

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Dopo quasi quarant’anni di carriera, si sente più amata o più spiata?

Mi sento terribilmente notata. Nonostante appaia sempre meno, la gente mi riconosce ancora. Talvolta scendo a buttare l’immondizia un po’ sgualcita, eppure la gente sa chi sono.

 

Oggi è innamorata?

Sì, della vita. Mi concedo solo delle passioni saltuarie, ma sempre con persone diverse. Soffermarsi su una persona sola è già garanzia di delusione. In attesa di quello giusto, semmai dovesse arrivare, mi diverto il più possibile con quelli sbagliati.

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