avetrana michele misseri valentina sarah scazzi sabrina cosima serrano

CHE FINE HANNO FATTO I PROTAGONISTI DEL DELITTO DI AVETRANA A QUINDICI ANNI DALL’OMICIDIO DI SARAH SCAZZI?  COSIMA SERRANO E SABRINA MISSERI, ZIA E CUGINA DELLA VITTIMA, SONO ANCORA NEL CARCERE DI TARANTO: SONO STATE CONDANNATE AL’ERGASTOLO E CONDIVIDONO LA STESSA CELLA - LO ZIO MICHELE È TORNATO IN LIBERTÀ NEL 2024, DOPO UNA CONDANNA A 8 ANNI PER SOPPRESSIONE DI CADAVERE E INQUINAMENTO DELLE PROVE - LA MADRE DI SARAH È DIVENTATA TESTIMONE DI GEOVA, IL FRATELLO 38ENNE SI E' LAUREATO, IL PADRE VIVE SEMPRE NELL’INTERLAND MILANESE - E IL FAMOSO IVANO RUSSO, IL RAGAZZO “CONTESO”, È…

https://bari.repubblica.it/cronaca/2025/08/26/news/sarah_scazzi_avetrana_chi_sono_cosa_fanno_amici_fratello_misseri_serrano_ivano_russo_fioraio_sogno-424808538/?ref=RHLM-BG-P6-S1-T1-fdg4#google_vignette

 

Estratto dell'articolo di Vincenzo Pellico per www.repubblica.it

 

sarah scazzi

Quindici anni. A volte il tempo di una vita. Tanti ne aveva Sarah Scazzi quando morì uccisa da Cosima Serrano e Sabrina Misseri, rispettivamente la zia materna e la cugina, nonché le due persone delle quali la ragazza si fidava di più. […] che fine hanno fatto?

 

Zia e cugina condannate all’ergastolo per l’omicidio

Cosima Serrano, la zia di Sarah, sconta attualmente la condanna all'ergastolo nel carcere di Taranto. Entrata in prigione nel maggio 2011, condivide la cella con la figlia Sabrina e partecipa attivamente alla vita carceraria. Ha intrapreso un percorso di studi universitari e si dedica alle attività quotidiane della struttura.

sabrina misseri sarah scazzi

 

Non ha mai risposto alle numerose lettere inviate dal marito Michele Misseri. La sua condanna definitiva ha resistito anche al ricorso presentato alla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo, dichiarato inammissibile nel novembre 2024.

 

Sabrina Misseri, condannata anch'essa all'ergastolo come coautrice dell'omicidio, è rinchiusa dal 2010 - appena due mesi dopo il delitto - nel penitenziario di Taranto insieme alla madre. Durante la detenzione ha iniziato gli studi universitari, iscrivendosi al Dams, e partecipa ai laboratori carcerari. Come per la madre, anche il suo ricorso alla Corte Europea è stato respinto. Le due donne non sono mai uscite dal carcere nemmeno per un giorno e non hanno mai risposto alle missive di Michele.

 

sarah scazzi cosima misseri

Zio Michele Misseri e le tante versioni

Michele Misseri, lo zio di Sarah condannato a otto anni per soppressione di cadavere e inquinamento delle prove, è tornato libero nel febbraio 2024 dopo aver beneficiato di riduzioni di pena per buona condotta. Durante la detenzione si era distinto svolgendo lavori di falegnameria e giardinaggio.

 

Ora vive nuovamente ad Avetrana, nella villetta di famiglia in via Grazia Deledda 22, e continua attraverso interviste televisive a proclamarsi unico responsabile del delitto, definendo "innocenti" moglie e figlia. […]

 

La famiglia distrutta dalla morte

Concetta Serrano Spagnolo, madre di Sarah, ha scelto di rimanere ad Avetrana nella casa di vico Verdi dove la figlia fu vista per l'ultima volta. Porta il secondo cognome della famiglia adottiva che l'ha cresciuta fin dall'infanzia.

 

Dopo la tragedia ha abbracciato la fede dei Testimoni di Geova, diventando una delle attiviste più impegnate dei gruppi di Manduria e Avetrana. Ha interrotto completamente i rapporti con la famiglia Serrano. La sua vita sociale si limita esclusivamente all'ambiente religioso.

michele misseri a farwest 4

 

Claudio Scazzi, oggi trentottenne, vive a Legnano e torna ad Avetrana solo sporadicamente per visitare la madre. Ha vinto un concorso pubblico come autista per una municipalizzata locale e contemporaneamente porta avanti gli studi in ingegneria - ha già conseguito la triennale e si sta preparando per la magistrale. Riguardo alla scarcerazione dello zio, si è dichiarato disponibile a un confronto con Michele, ma esclude categoricamente qualsiasi contatto con la cugina Sabrina e la zia Cosima.

valentina misseri 2

 

Giacomo Scazzi, padre della vittima […] Dopo la tragedia è tornato a vivere nella provincia milanese, dove continua a lavorare nella stessa azienda edile, mantenendo sempre un profilo riservato e distaccato dai media.

 

Valentina Misseri Del tutto estranea alla vicenda, dopo due anni di silenzi, nel 2012, uscì allo scoperto affermando a Repubblica: "E’ stato mio padre. Ma strasicuro proprio. Secondo me lui ci ha provato con Sarah. Lei si è rifiutata e lui l’ha voluta zittire per sempre". Si dice stanca di essere associata a una "famiglia di assassini" e racconta il vuoto lasciato dalla madre detenuta: "È come se fossi orfana".

SARAH SCAZZI E SABRINA MISSERI

 

All’epoca Valentina lavorava come portinaia a Roma. Da quel 26 agosto, ha raccontato, “la mia vita è stata stravolta da questa vicenda, non ho superato dei colloqui di lavoro, quando cammino per strada sono additata e insultata. Voglio essere dimenticata“.

 

Ivano Russo e il possibile movente

Ivano Russo, all'epoca venticinquenne, rappresentò il fulcro emotivo dell'intera vicenda. L'interesse morboso che sia Sarah che Sabrina nutrivano per lui costituì, secondo la Procura, uno dei moventi principali del delitto: la gelosia della cugina verso la più estroversa Sarah e il timore di compromettere la propria reputazione in un contesto sociale ristretto.

 

IVANO RUSSO - SABRINA MISSERI - SARAH SCAZZI

Processato per false dichiarazioni e omissioni, ha visto la sua condanna di primo grado (cinque anni) annullarsi per prescrizione nel 2021. Dopo una relazione tormentata con una ragazza del paese e l'abbandono del progetto di un autolavaggio, è diventato pizzaiolo. Attualmente lavora in una pizzeria del centro di Avetrana, lontano dai riflettori mediatici.

 

sarah scazzicosima serrano valentina misseri claudio scazzigiacomo scazzi concetta serranosabrina misseri valentina misseri 1

[...]

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni nicola fratoianni giuseppe conte elly schlein matteo ricci

DAGOREPORT – BUONE NOTIZIE! IL PRIMO SONDAGGIO SULLO STATO DI SALUTE DEI PARTITI, EFFETTUATO DOPO LA SETTIMANA DI FERRAGOSTO, REGISTRA UN CALO DI 6 PUNTI PER FRATELLI D'ITALIA RISPETTO ALLE EUROPEE 2024 (IL PARTITO DELLA MELONI, DAL 29% PASSEREBBE AL 23) - A PESARE È LA SITUAZIONE ECONOMICA DEL PAESE, DALLA PRODUTTIVITÀ CALANTE DELLE IMPRESE A UN POTERE D’ACQUISTO AZZERATO DAI SALARI DA FAME - IL TEST DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, CHE CHIAMA ALLE URNE 17 MILIONI DI CITTADINI,   POTREBBE DIVENTARE UN SEGNALE D'ALLARME, SE NON LA PRIMA SCONFITTA DELL’ARMATA BRANCAMELONI - A PARTIRE DALLE PERDITA DELLE MARCHE: IL GOVERNATORE RICANDIDATO DI FDI, FRANCESCO ACQUAROLI, È SOTTO DI DUE PUNTI RISPETTO AL CANDIDATO DEL CAMPOLARGO, IL PIDDINO MATTEO RICCI - LA POSSIBILITÀ DI UN 4-1 PER IL CENTROSINISTRA ALLE REGIONALI, MESSO INSIEME ALLA PERDITA DI CONSENSI ALL'INTERNO DELL'ELETTORATO DI FDI, MANDEREBBE IN ORBITA GLI OTOLITI DELLA DUCETTA. NEL CONTEMPO, DAREBBE UN GROSSO SUSSULTO AI PARTITI DI OPPOSIZIONE, SPINGENDOLI AD ALLEARSI PER LE POLITICHE 2027. E MAGARI FRA DUE ANNI LA "GIORGIA DEI DUE MONDI" SARÀ RICORDATA SOLO COME UN INCUBO...

meloni giorgetti fazzolari caltagirone nagel donnet orcel castagna

DAGOREPORT - GENERALI, MEDIOBANCA, MPS, BPM: NESSUN GOVERNO HA MAI AVUTO UN POTERE SIMILE SUL SISTEMA FINANZIARIO ITALIANO - MA LA VITTORIA DI OGGI DEI CALTA-MELONI PUÒ DIVENTARE LA SCONFITTA DI DOMANI: “SENZA UN AZIONARIATO DI CONTROLLO STABILE IN GENERALI, NON BASTERÀ LA SBILENCA CONQUISTA DI MEDIOBANCA PER METTERE AL SICURO LA GESTIONE DEL RICCO RISPARMIO ITALIANO (800 MLD) CHE TUTTI VORREBBERO RAZZIARE” - L’ULTIMA, DISPERATA, SPERANZA DI NAGEL GIACE TRA I FALDONI DELLA PROCURA DI MILANO PER L'INCHIESTA SULLA TORBIDA VENDITA DEL 15% DI MPS DA PARTE DEL MEF A CALTA-MILLERI-BPM – UNA SGRADITA SORPRESA POTREBBE ARRIVARE DAGLI 8 EREDI DEL VECCHIO - PIAZZA AFFARI? SI È FATTA GLI AFFARI SUOI: METTERSI CONTRO PALAZZO CHIGI PUÒ NUOCERE ALLA SALUTE DI UNICREDIT, BENETTON, MEDIOLANUM, FERRERO, LUCCHINI, UNIPOL, ENTI PREVIDENZIALI, ETC. – L’ERRORE DI NAGEL E GLI ''ORRORI'' DI DONNET: DA NATIXIS AL NO ALLO SCAMBIO DELLA QUOTA MEDIOBANCA CON BANCA GENERALI…

donald trump vladimir putin giorgia meloni

DAGOREPORT - IL VERTICE DELLA CASA BIANCA È STATO IL PIÙ  SURREALE E “MALATO” DELLA STORIA POLITICA INTERNAZIONALE, CON I LEADER EUROPEI E ZELENSKY IN GINOCCHIO DA TRUMP PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L’UCRAINA – LA REGIA TRUMPIANA: MELONI ALLA SINISTRA DEL "PADRINO", NEL RUOLO DI “PON-PON GIRL”, E MACRON, NEMICO NUMERO UNO, A DESTRA. MERZ, STARMER E URSULA, SBATTUTI AI MARGINI – IL COLMO?QUANDO TRUMP È SCOMPARSO PER 40-MINUTI-40 PER “AGGIORNARE” PUTIN ED È TORNATO RIMANGIANDOSI IL CESSATE IL FUOCO (MEJO LA TRATTATIVA PER LA PACE, COSÌ I RUSSI CONTINUANO A BOMBARDARE E AVANZARE) – QUANDO MERZ HA PROVATO A INSISTERE SULLA TREGUA, CI HA PENSATO LA TRUMPISTA DELLA GARBATELLA A “COMMENTARE” CON OCCHI SPACCANTI E ROTEANTI: MA COME SI PERMETTE ST'IMBECILLE DI CONTRADDIRE "THE GREAT DONALD"? - CILIEGINA SULLA TORTA MARCIA DELLA CASA BIANCA: È STATA PROPRIO LA TRUMPETTA, CHE SE NE FOTTE DELLE REGOLE DEMOCRATICHE, A SUGGERIRE ALL'IDIOTA IN CHIEF DI EVITARE LE DOMANDE DEI GIORNALISTI... - VIDEO

francesco milleri gaetano caltagrino christine lagarde alberto nagel mediobanca

TRA FRANCO E FRANCO(FORTE), C'E' DI MEZZO MPS - SECONDO "LA STAMPA", SULLE AMBIZIONI DI CALTAGIRONE E MILLERI DI CONTROLLARE BANCHE E ASSICURAZIONI PESA L’INCOGNITA DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA - CERTO, PUR AVENDO IL 30% DI MEDIOBANCA, I DUE IMPRENDITORI NON POSSONO DECIDERE LA GOVERNANCE PERCHÉ NON HANNO REQUISITI DETTATI DALLA BCE (UNO FA OCCHIALI, L'ALTRO CEMENTO) - "LA STAMPA"  DIMENTICA, AHINOI!, LA PRESENZA DELLA BANCA SENESE, CHE I REQUISITI BCE LI HA TUTTI (E IL CEO DI MPS, LOVAGLIO, E' NELLE MANI DELLA COMPAGNIA CALTA-MELONI) - COSA SUCCEDERÀ IN CASO DI CONQUISTA DI MEDIOBANCA E DI GENERALI? LOR SIGNORI INDICHERANNO A LOVAGLIO DI NOMINARE SUBITO IL SOSTITUTO DI NAGEL (FABRIZIO PALERMO?), MENTRE TERRANNO DONNET FINO ALL'ASSEMBLEA DI GENERALI...

donald trump grandi della terra differenza mandati

FLASH! - FA MALE AMMETTERLO, MA HA VINTO DONALD TRUMP: NEL 2018, AL G7 IN CANADA, IL TYCOON FU FOTOGRAFATO SEDUTO, COME UNO SCOLARO CIUCCIO, MENTRE VENIVA REDARGUITO DALLA MAESTRINA ANGELA MERKEL E DAGLI ALTRI LEADER DEL G7. IERI, A WASHINGTON, ERA LUI A DOMINARE LA SCENA, SEDUTO COME DON VITO CORLEONE ALLA CASA BIANCA. I CAPI DI STATO E DI GOVERNO EUROPEI, ACCORSI A BACIARGLI LA PANTOFOLA PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L'UCRAINA, NON HANNO MAI OSATO CONTRADDIRLO, E GLI HANNO LECCATO VERGOGNOSAMENTE IL CULO, RIEMPIENDOLO DI LODI E SALAMELECCHI...

pietrangelo buttafuoco alessandro giuli beatrice venezi

DAGOREPORT – PIÙ CHE DELL’EGEMONIA CULTURALE DELLA SINISTRA, GIULI E CAMERATI DOVREBBERO PARLARCI DELLA SEMPLICE E PERENNE EGEMONIA DELL’AMICHETTISMO E DELLA BUROCRAZIA – PIAZZATI I FEDELISSIMI E GLI AMICHETTISSIMI (LA PROSSIMA SARÀ LA DIRETTRICE DEL LATO B VENEZI, CHE VOCI INSISTENTI DANNO IN ARRIVO ALLA FENICE), LA DESTRA MELONIANA NON È RIUSCITA A INTACCARE NÉ LO STRAPOTERE BARONALE DELLE UNIVERSITÀ NÉ LE NOMINE DIRIGENZIALI DEL MIC. E I GIORNALI NON NE PARLANO PERCHÉ VA BENE SIA ALLA DESTRA (CHE NON SA CERCARE I MERITEVOLI) CHE ALLA SINISTRA (I BUROCRATI SONO PER LO PIÙ SUOI)