anthony fauci modellino 3d covid

NON C’È DUE SENZA TRE – ANTHONY FAUCI, OSPITE AL CONGRESSO DEI MEDICI INTERNISTI A FIRENZE, SPIEGA PERCHÉ È NECESSARIA LA TERZA DOSE DI VACCINO ANTI-COVID: “PROTEGGE 44 VOLTE DI PIÙ E FUNZIONA INDISTINTAMENTE PER GIOVANI E ANZIANI” – “I TIMORI DEI NO-VAX? LE BASI METODOLOGICHE DI QUESTI VACCINI SONO IL RISULTATO DI RICERCHE DECENNALI E DEGLI ENORMI PROGRESSI COMPIUTI DALLA MEDICINA”

Mirko Molteni per “Libero quotidiano”

anthony fauci

 

Ospite al congresso di Firenze dei medici internisti ospedalieri della Fadoi (Federazione delle Associazioni dei Dirigenti Ospedalieri Internisti), il più quotato esperto statunitense dell'epidemia Covid-19, l'immunologo e consigliere della Casa Bianca Anthony Fauci si è ieri espresso in favore della terza dose di vaccino.

 

Sulla base dei dati rilevati negli Stati Uniti, lo scienziato ritiene che la protezione assicurata dalle classiche due dosi sale ulteriormente, in caso di terza dose di decine di volte, fino a un massimo di 44 volte, a seconda della variante.

LA TERZA DOSE DEL VACCINO ANTI-COVID

 

Fauci ha spiegato: «A 15 giorni dalla somministrazione della terza dose del vaccino Moderna rispetto a più varianti c'è un aumento della protezione di 23 volte rispetto alla mutazione D614G (la prima rilevante rispetto al ceppo originario di Wuhan), di 32 rispetto alla mutazione B.1.351 (sudafricana) e di 44 volte rispetto alla mutazione P.1 (brasiliana).

 

anthony fauci

Dati simili a quelli rilevati per il booster Pfizer e indistintamente in giovani e anziani, nei quali si sono avuti drastici aumenti dei livelli anticorpali e della protezione da forme gravi e infezioni».

 

Fauci, che non a caso è intervenuto mentre si attende il parere ufficiale dell'EMA, l'Agenzia europea dei farmaci, sulla terza dose per tutti, ha motivato l'opportunità di non abbassare la guardia in base al calo di efficacia dei vaccini dopo la seconda dose, nel caso delle varianti più pericolose come la Delta.

 

«La variante Delta del virus Sars-CoV-2 - ha proseguito - ha carica virale nelle vie aeree superiori delle persone infette mille volte superiore rispetto ad altre varianti come la Alfa. Negli Usa ciò ha comportato un calo di efficacia dei vaccini contro forme gravi di malattia con conseguenti ricoveri, che è dal 91 all'81% per Moderna e dall'85 al 75% per Pfizer».

 

VACCINAZIONE CORONAVIRUS

RICERCHE DECENNALI

Per tale motivo la FDA (Food and Drug Administration) americana ha autorizzato il richiamo Pfizer per le persone da 65 anni in su, e anche per i maggiorenni che presentino alti rischi. Fauci ha sfatato i timori dei No-Vax circa il fatto che i vaccini anti-Covid siano stati approntati in pochi mesi, quasi in fretta e furia, ricordando che le basi metodologiche sono il risultato degli enormi progressi compiuti dalla medicina «negli ultimi decenni».

anthony fauci donald trump

 

Fauci ha inoltre invitato a non sottovalutare il Long Covid, cioè la persistenza per mesi, in circa il 15-30% dei pazienti guariti, di strascichi ancora inspiegabili, come «affaticamento estremo, a volte debilitante, mancanza di respiro, dolori muscolari, sbalzi di temperatura, tachicardia, disturbi del sonno, depressione e ansia, e una curiosa "nebbia del cervello", cioè difficoltà a focalizzare o concentrare i propri pensieri».

 

UN GIOVANE ANTHONY FAUCI CON MAURIZIO COSTANZO

Le parole di Fauci hanno risuonato in un paese, l'Italia, in cui la somministrazione della terza dose è già iniziata per anziani o immunodepressi e affetti da patologie. Nel nostro paese prevale, per ora, l'idea che la terza dose non necessiti alla generalità della popolazione. Ma in Israele si sta procedendo con la terza somministrazione per tutti. Fino a oggi già 3.400.000 israeliani l'hanno assunta, sembra con soli 19 casi di seri effetti collaterali.

 

roma vaccinazione anti covid 19 per i maturandi 2

PASS SCADUTI

E per spronare chi non si è ancora prenotato, da oggi il corrispettivo ebraico del nostro Green Pass non è più valido per almeno 1 milione di israeliani che avendo fatto la seconda dose da più di 6 mesi, avrebbero dovuto già farsi la terza, ma non hanno ancora ottemperato. In Israele la quarta ondata Covid pare smorzata dopo l'avvio della terza vaccinazione.

 

Terza dose in Israele

I casi gravi quotidiani sono scesi sotto i 700, dei quali il 73% sono non vaccinati, e solo il 6,6% con terza dose. Intanto il Marocco, affidatosi al vaccino cinese Sinopharm e dove oltre 20 milioni di abitanti hanno completato la doppia dose, ha annunciato che nei prossimi giorni partirà la terza per tutti, in quanto il governo invita a farla sia «i cittadini, sia gli stranieri residenti». In Europa hanno già iniziato la terza somministrazione varie nazioni fra cui Ungheria, Francia, Germania, Spagna e Gran Bretagna, per ora con una linea simile a quella italiana, cioè limitandola a fasce di anziani, specie nei ricoveri, e vulnerabili.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ursula von der leyen donald trump dazi matteo salvini

DAGOREPORT – LA LETTERINA DELL’AL CAFONE DELLA CASA BIANCA È UNA PISTOLA PUNTATA ALLA TEMPIA DEI LEADER EUROPEI, CUI È RIMASTA UNA SOLA VIA DI USCITA, QUELLA COSIDDETTA “OMEOPATICA”: RISPONDERE AL MALE CON IL MALE. LINEA DURA, DURISSIMA, ALTRIMENTI, ALLE LEGNATE DI TRUMP, DOMANI, ALL’APERTURA DELLE BORSE, SI AGGIUNGERANNO I CALCI IN CULO DEI MERCATI. LA CINA HA DIMOSTRATO CHE, QUANDO RISPONDI CON LA FORZA, TRUMP FA MARCIA INDIETRO - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” ORMAI È RIMASTA L’UNICA A IMPLORARE, SCODINZOLANTE, “IL DIALOGO” COL DAZISTA IN CHIEF, NEMMENO LE CIFRE CATASTROFICHE SULLE RIPERCUSSIONI DELLE TARIFFE USA SULLE  AZIENDE ITALIANE, TANTO CARE ALLA LEGA, HA FERMATO I DEMENZIALI APPLAUSI ALLA LETTERA-RAPINA DA PARTE DI MATTEO SALVINI – ASCOLTATE JOSEPH STIGLITZ, PREMIO NOBEL PER L’ECONOMIA: “TRUMP NON AGISCE SECONDO ALCUN PRINCIPIO ECONOMICO, NON CONOSCE LO STATO DI DIRITTO, È SEMPLICEMENTE UN BULLO CHE USA IL POTERE ECONOMICO COME UNICA LEVA. SE POTESSE, USEREBBE QUELLO MILITARE’’

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...

diletta leotta ilary blasi stefano sala pier silvio berlusconi

FLASH – IL BRUTALE AFFONDO DI PIER SILVIO BERLUSCONI SU ILARY BLASI E DILETTA LEOTTA (“I LORO REALITY TRA I PIÙ BRUTTI MAI VISTI”), COSÌ COME IL SILURAMENTO DI MYRTA MERLINO, NASCE DAI DATI HORROR SULLA PUBBLICITÀ MOSTRATI A “PIER DUDI” DA STEFANO SALA, AD DI PUBLITALIA (LA CONCESSIONARIA DI MEDIASET): UNA DISAMINA SPIETATA CHE HA PORTATO ALLA “DISBOSCATA” DI TRASMISSIONI DEBOLI. UN METODO DA TAGLIATORE DI TESTE BEN DIVERSO DA QUELLO DI BABBO SILVIO, PIÙ INDULGENTE VERSO I SUOI DIPENDENTI – A DARE UNA MANO A MEDIASET NON È LA SCURE DI BERLUSCONI JR, MA LA RAI: NON SI ERA MAI VISTA UNA CONTROPROGRAMMAZIONE PIÙ SCARSA DI QUELLA CHE VIALE MAZZINI, IN VERSIONE TELE-MELONI, HA OFFERTO IN QUESTI TRE ANNI…

giorgia meloni elly schlein luca zaia vincenzo de luca eugenio giani elly schlein elezioni regionali

PER UNA VOLTA, VA ASCOLTATA GIORGIA MELONI, CHE DA MESI RIPETE AI SUOI: LE REGIONALI NON VANNO PRESE SOTTOGAMBA PERCHÉ SARANNO UN TEST STRADECISIVO PER LA MAGGIORANZA – UNA SPIA CHE IL VENTO NON SPIRI A FAVORE DELLE MAGNIFICHE SORTI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È IL TENTATIVO DI ANTICIPARE AL 20 SETTEMBRE IL VOTO NELLE MARCHE, DOVE IL DESTRORSO ACQUAROLI RISCHIA DI TORNARE A PASCOLARE (IL PIDDINO MATTEO RICCI È IN LEGGERO VANTAGGIO) – IL FANTASMA DI LUCA ZAIA IN VENETO E LE ROGNE DI ELLY SCHLEIN: JE RODE AMMETTERE CHE I CANDIDATI DEL PD VINCENTI SIANO TUTTI DOTATI DI UN SANO PEDIGREE RIFORMISTA E CATTO-DEM. E IN CAMPANIA RISCHIA LO SCHIAFFONE: SI È IMPUNTATA SU ROBERTO FICO, IMPIPANDOSENE DI VINCENZO DE LUCA, E SOLO UNA CHIAMATA DEL SAGGIO GAETANO MANFREDI LE HA FATTO CAPIRE CHE SENZA LO “SCERIFFO” DI SALERNO NON SI VINCE…

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

NULLA SARÀ COME PRIMA: PIER SILVIO BERLUSCONI, VESTITO DI NUOVO, CASSA IL SUO PASSATO DI RAMPOLLO BALBETTANTE E LANCIA IL SUO PREDELLINO – IN UN COLPO SOLO, CON IL COMIZIO DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI, HA DEMOLITO LA TIMIDA SORELLA MARINA, E MANDATO IN TILT GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI, MINACCIANDO LA DISCESA IN CAMPO. SE SCENDE IN CAMPO LUI, ALTRO CHE 8%: FORZA ITALIA POTREBBE RISALIRE (E MOLTO) NEI SONDAGGI (IL BRAND BERLUSCONI TIRA SEMPRE) – NELLA MILANO CHE CONTA IN MOLTI ORA SCOMMETTONO SUL PASSO INDIETRO DI MARINA DALLA GESTIONE “IN REMOTO” DI FORZA ITALIA: D'ALTRONDE, LA PRIMOGENITA SI È MOSTRATA SEMPRE PIÙ SPESSO INDECISA SULLE DECISIONI DA PRENDERE: DA QUANTO TEMPO STA COGITANDO SUL NOME DI UN SOSTITUTO DI TAJANI?