integratori alimentari silvio garattini

“GLI INTEGRATORI NON SERVONO, SONO TROPPO SPINTI DALLA PUBBLICITÀ” - IL FONDATORE DELL'ISTITUTO "MARIO NEGRI" DI MILANO, SILVIO GARATTINI, SI SCAGLIA CONTRO LA MANIA DEGLI ITALIANI PER GLI INTEGRATORI (NELL’ULTIMO ANNO, IL GIRO D’AFFARI IN ITALIA SU QUESTI PRODOTTI È STATO DI 5 MILIARDI): “NON CI SONO STUDI SULLA LORO EFFICACIA. PESA L'IDEA CHE PRENDENDO QUESTI PRODOTTI SI PONGA RIMEDIO A UN'ALIMENTAZIONE ECCESSIVA O ERRATA, ADDIRITTURA ALLA DIPENDENZA DAL FUMO O DALL'ALCOL”– “PER LEGGE LA PUBBLICITÀ DEI FARMACI È VIETATA, PER QUESTI PRODOTTI NO, PROPRIO PERCHÉ…”

 

 

 

 

silvio garattini

1 - GARATTINI "TROPPI ITALIANI MANIACI DEGLI INTEGRATORI MA IO VI DICO: SONO INUTILI"

Michele Bocci per “la Repubblica”

https://www.repubblica.it/cronaca/2025/06/30/news/silvio_garattini_integratori_alimentari_abuso-424700040/

 

Silvio Garattini è il fondatore del Mario Negri di Milano. Da anni si batte, tra l'altro, per l'uso appropriato dei farmaci. E quando non si tratta di medicinali, ma di integratori alimentari, osserva con stupore la continua crescita del mercato di questi prodotti: «Non servono, sono troppo spinti dalla pubblicità», dice.

 

INTEGRATORI ALIMENTARLI

Il giro d'affari degli integratori alimentari è in crescita, gli italiani sborsano 5 miliardi l'anno. Questi prodotti danno benefici a chi li assume?

«Non ci sono studi sulla loro efficacia. Si tratta di vitamine, a volte c'è qualche elemento vegetale, ma non abbiamo a disposizione dati scientifici che ci dicano che servono, cioè che danno benefici in termini di qualità di vita, di miglioramento di una malattia o comunque di prevenzione. Piuttosto, sono oggetto di campagne di pubblicità massicce che spingono i consumatori all'acquisto. Anche su internet il battage è martellante, basta navigare un po' e viene fuori la promozione di questi prodotti».

 

Perché la pubblicità non va bene?

INTEGRATORI ALIMENTARLI

«Perché tende a far credere che funzionino. Si parla di capacità di rinforzare il sistema immunitario, di soluzioni contro il dolore, di proprietà anti invecchiamento. Non sono risultati che si possono raggiungere prendendoli. La pubblicità andrebbe ridotta e ci vorrebbe un gran giurì che fa eliminare quelle ingannevoli. Per legge la pubblicità dei farmaci è vietata, per questi prodotti no, proprio perché non sono medicinali. E bisognerebbe che ci fosse un'informazione indipendente che spiega quali sono le loro caratteristiche e dica chiaramente che non servono. Ma non è frequente che si parli di questi problemi».

 

INTEGRATORI ALIMENTARLI

[…] Cosa spinge gli italiani a consumarne così tanti?

«Pesa probabilmente l'idea che prendendo questi prodotti si ponga rimedio a un'alimentazione eccessiva o errata, addirittura alla dipendenza dal fumo o dall'alcol. È una sorta di alibi, per continuare a comportarsi come pare e piace. A volte qualcuno compra gli integratori perché ha preso farmaci che non sono stati efficaci e allora prova con quelli. Ma non è che ottenga risultati».

 

Però tanti medici li consigliano.

«È vero, molti professionisti suggeriscono di prenderli, così come fanno i farmacisti. Proprio la farmacia potrebbe essere un importantissimo luogo di educazione alla salute e invece è un bazar dove si vende di tutto».

integratori alle erbe 3

 

Perché questi prodotti hanno prezzi così elevati?

«È solo una questione di mercato, dietro non hanno una particolare attività di ricerca o studi di efficacia. Per metterli in vendita non sono necessari percorsi di autorizzazione particolari, e costosi, come invece avviene per i farmaci. E infatti, non c'è una autorità regolatoria che li approva. Però, visto che si genera una grande domanda, che di certo nei prossimi anni continuerà ad aumentare, l'offerta si adegua.

 

integratori alle erbe 9

C'è dietro un processo generale: da una parte si spingono gli integratori alimentari, dall'altra si cerca di far sentire malate le persone abbassando sempre di più i valori dello stato di salute normale. Se più cittadini pensano di avere problemi, si vendono più farmaci ma anche più integratori».[…]

 

2 - VITAMINE, FERMENTI LATTICI E FIBRE UN AFFARE CHE VALE CINQUE MILIARDI

Estratto dell’articolo di MI.BO. per “la Repubblica”

https://www.repubblica.it/cronaca/2025/06/30/news/integratori_mercato_italia-424700056/#:~:text=Cos%C3%AC%20si%20sale%20tranquillamente%20a,consumi%20sono%20in%20continua%20crescita.

 

integratori alle erbe 4

[…] Il mercato degli integratori alimentari in Italia non conosce rallentamenti. L'offerta è sterminata, i produttori tantissimi. […] Basta entrare in una farmacia ben fornita per rendersi conto dell'offerta, e perdersi tra nomi e composizioni.

 

Con il sistema sanitario che cerca di contrarre la spesa farmaceutica territoriale (quella ospedaliera cresce spedita) e punta su un consumo appropriato dei medicinali, i consumatori si buttano su prodotti che non sono farmaci. Per mettere in commercio gli integratori, infatti, non è necessario alcun passaggio presso autorità regolatorie. Il processo di autorizzazione è semplicissimo e sul mercato piovono sempre più prodotti. E gli affari non mancano.

integratori alle erbe 8

 

Solo nel canale delle farmacie tra maggio 2024 e aprile 2025 gli italiani hanno speso la bellezza di 4 miliardi di euro per acquistare integratori. Poi ci sono le altre piattaforme per rifornirsi di questi prodotti, a partire da Internet. Così si sale tranquillamente a 5 miliardi. […] I dati sono stati raccolti da Pharma Data Factory. Le confezioni vendute in un anno sono state 203 milioni, come se ogni italiano ne avesse comprate 3,3.

 

integratori alle erbe 5

I consumi sono in continua crescita. Se si guarda ai primi quattro mesi di quest'anno, il trend segna un +2,4% nei volumi e un +4,7% di spesa. Il fatturato del settore cresce ormai da anni. Pharma Data Factory ha valutato quali sono gli integratori più usati. In testa c'è il gruppo di prodotti per l'apparato digerente, che sempre nei primi quattro mesi di quest'anno hanno raggiunto 20,5 milioni di confezioni vendute. Seguono "vitamine, minerali, tonici e stimolanti", con 17,2 milioni, infine i prodotti per l'apparato respiratorio, con 7 milioni. Queste tre categorie hanno rappresentato il 65% dei volumi di acquisto.

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