“IL MOVIMENTO WOKE SI È PRESO TROPPO SUL SERIO. SI STA ESAURENDO PERCHÉ ERA UN’INIZIATIVA FATTA DA GIOVANI. A QUELL’ETÀ, OGNI COSA HA LO STESSO PESO” – LA LEGGENDARIA FRAN LEBOWITZ PRENDE A CALCI IN CULO IL POLITICAMENTE CORRETTO: “ALL’INIZIO ERA GIUSTISSIMO. FORSE È PROPRIO PER QUESTO CHE SI È PRESO TROPPO SUL SERIO” – “TRUMP? QUALCUNO LO HA DEFINITO ‘IL LEADER DEL MONDO LIBERO’. NON È IL LEADER DEL MONDO LIBERO, È IL DISTRUTTORE DEL MONDO LIBERO, SEMMAI” – “MI PIACEREBBE DIVENTARE PAPA INDOSSI ABITI STREPITOSI. POI VIVI A ROMA, PERCIÒ: OTTIMO CIBO” – IL SESSO, I GIOVANI SEMPRE CONNESSI E IL RAPPORTO CON L’ITALIA…”

Estratto dell’articolo di Maurizio Fiorino per “D – la Repubblica delle donne”

https://d.repubblica.it/culture/interviste/2025/06/02/news/fran_lebowitz_intervista_scrittrice_cultura_woke_trump-424638880/?ref=RHLM-BG-P30-S1-T1-MAGAZINE

 

fran lebowitz 4

“Se ho paura che Trump mi deporti? E dove? In New Jersey?”, scherza Fran Lebowitz. […] Parlando di humour, qualche mese fa, ospite di Jimmy Fallon, Fran Lebowitz ha detto che non le sarebbe dispiaciuto diventare Papa. “Dev’essere un lavoro niente male” ribadisce. “Prima di tutto, indossi abiti strepitosi. Poi vivi a Roma, perciò: ottimo cibo”.

 

Del nuovo Papa dice che, quando l’ha sentito parlare, le è venuto da sorridere: “Voglio dire, chi avrebbe mai immaginato che un Papa potesse avere la parlata di un tizio qualunque di Chicago?”, ma è felice, e molto, del fatto che sia americano: “Beh, è bello sapere che, in questo preciso momento storico, ci sia in giro un americano che la gente non odia[…]

 

“Quando c’erano i vecchi media, giornali e simili, la gente, semplicemente, non poteva fare ciò che voleva. Il Papa fa bene a dire ai giornalisti di disarmare le parole, ma non sarà lui a cambiare le cose. Questo tipo di linguaggio cambierà, a un certo punto. Ma tra due generazioni almeno”.

fran lebowitz 5

 

[…]  Ce l’ha un po’, con il web.

“Se sei giovane, oggi, non hai mai conosciuto un mondo senza internet. Per ognuno di noi, il mondo è semplicemente quello in cui siamo. Cos’è per me New York? È quello che era quando ci sono arrivata, punto. Guardando i bambini nei passeggini con il telefono in mano, penso che non conosceranno mai il mondo in un altro modo. Ognuno ha una percezione diversa del presente. In un certo senso, non stiamo tutti vivendo in quest’epoca”.

 

Alcuni sostengono che il movimento woke si sia preso troppo sul serio.

“Innanzitutto, mi sembra che la gente che usa la parola woke non sia più la stessa che l’ha inventata. All’inizio era una cosa da ragazzini – anche perché è raro che siano le persone anziane a inventare qualcosa. Oggi, invece, sono le persone più grandi, magari non gli anziani, ma sicuramente meno giovani, a usarla. Perciò, ecco, se la domanda fosse: quel movimento – o come diavolo vogliamo chiamarlo – si è preso troppo sul serio? Direi: certo che sì. Ma è normale, succede sempre. All’inizio era giustissimo, perché parlava di razzismo e il razzismo non è un’invenzione: è una cosa reale. Forse è proprio per questo che si è preso troppo sul serio”.

fran lebowitz andy warhol 28

 

In che senso?

“Negli Stati Uniti ci portiamo dietro l’eredità della schiavitù basata sulla razza, e da allora si sono aggiunte mille altre ragioni per cui le persone vengono discriminate. E quello che vediamo oggi – nella politica e anche nella cosiddetta cultura – è una rabbia profonda. Una rabbia feroce, soprattutto da parte degli uomini bianchi eterosessuali. Perché, indipendentemente da chi fossero o da quanto potere avessero, c’era sempre quella consolazione: sono un uomo, etero e bianco. Il movimento woke si sta esaurendo per una semplice ragione: perché era un’iniziativa fatta da giovani. Quando uno ha quell’età, ogni cosa ha lo stesso peso”.

 

A proposito di giovani, gli esperti dicono che fanno poco sesso. Ma molti di loro, in compenso, stanno su Onlyfans.

“Questo fa capire quanto, per una persona della mia età, ci sia ancora una differenza tra l’essere online e il non esserlo. Per i giovani l’online è il mondo. È come quando senti un ragazzino dire di avere un amico che non ha mai incontrato. È davvero un amico? Direi di no, ma per lui lo è. Sento anche ragazzi dire, per l’appunto, che fanno meno sesso di quanto ne facessimo noi anni fa – beh, questo è poco ma sicuro.

 

fran lebowitz 46

Ma se per loro mettere una foto intima su Internet equivale a fare sesso, allora suppongo che sia sesso. Abbiamo avuto scandali sessuali qui negli Stati Uniti in cui mancava il sesso. Era tutto uno scambio di messaggi sul telefonino. Che storia assurda: perdere la reputazione in uno scandalo sessuale... senza sesso! Comunque, se volete conoscere gente senza senso dell’umorismo, dialogate con persone di destra”.

 

Si riferisce a Trump, immagino.

“Un tempo non odiavo i Repubblicani. Semplicemente, non ero d’accordo con loro. Ma questi – quelli di oggi, Trump e compagnia bella – non sono Repubblicani. Sono degli anarchici che, in fondo, non vogliono governare. L’altro giorno guardavo il telegiornale e qualcuno ha definito Trump ‘il leader del mondo libero’. Non è il leader del mondo libero, è il distruttore del mondo libero, semmai”.

fran lebowitz 6

 

[…] Quando ha iniziato a cambiare, secondo lei?

“Alcune delle loro cause sono state centrali, ma altre sono diventate estremamente piccole, delle vere minuzie. Mi ricordo di essere stata invitata a parlare in un college, anni fa, e non avevo mai sentito parlare di trigger warning, ovvero quando, prima di parlare, sei tenuta a… oddio, non è che ce l’avete pure voi in Italia, questa roba?”.

 

Direi di no.

“Ecco perché l’Italia è il mio Paese preferito al mondo. Dopo gli Stati Uniti, sia chiaro. Ci sono stata molte più volte che in qualunque altro posto. Ci passavo minimo quattro settimane l’anno, una volta. La gente mi chiedeva: ma perché non ti trasferisci in Italia, con tutti i soldi che hai?”.

fran lebowitz 40

 

Perché non l’ha fatto?

“La verità è che non parlo italiano, sono monolingue. So cosa state pensando – e sì, concordo con voi – questa è la cosa più americana che c’è in me, ovvero un talento pari a zero per le lingue. Non vivrei mai in un posto dove non posso capire cosa mi succede intorno perché il mondo, per me, è fatto di parole. Non solo chiacchiere, ma tutto ciò che posso leggere, capire, cogliere. Perciò i cartelli, le conversazioni per strada, un giornale lasciato su un tavolo.

 

fran lebowitz 1

L’Italia è, senza ombra di dubbio, il Paese che ha elevato più di tutti l’arte del vivere – ma torniamo a noi. Insomma, ero in questo college e chiedo: trigger warning? Sarebbe? E uno studente mi fa: se sta per dire qualcosa che potrebbe offendere qualcuno, deve prima avvisare il pubblico. Una roba tipo: quello che sto per dirvi potrebbe turbarvi e se non riuscite a tollerare di essere offesi, avete la facoltà di uscire”.

 

E lei?

“Beh, se fossi stata una professoressa, sarei stata licenziata in dieci minuti. Perciò, tornando agli eccessi del movimento woke: penso sia giusto tutto ciò? Certo che no. Anzi, penso sia ridicolo. Ma ci sono tante cose sulle quali puntare il dito e i movimenti woke, fondamentalmente, non sono gli artefici di questa deriva. Il motivo per cui Trump è diventato presidente è semplice: in entrambe le tornate elettorali si è scontrato contro due donne, Hillary Clinton e Kamala Harris. Non avrebbe mai vinto contro un uomo. D’altronde, non l’ha mai fatto”.

fran lebowitz 22

 

[…] Secondo lei l’arte dovrebbe riflettere la società o continuare a metterla in discussione?

“Mettiamola così: non penso che l’arte abbia lo specifico scopo di dover svegliare la gente. Non credo nemmeno che gli artisti abbiano una responsabilità sociale o politica automatica. Certo, dipende dall’artista, da cosa fa, da dove vive: ci sono posti dove certe cose sono impossibili da ignorare. Ma in generale non credo che gli artisti abbiano un dovere politico. L’arte esplicitamente politica, diciamolo, non è quasi mai la migliore. E una delle cose meravigliose dell’essere artisti sapete qual è? Il fatto che non devi nulla a nessuno”. […]

fran lebowitz 38fran lebowitz 24fran lebowitz 30fran lebowitz 2fran lebowitz 9fran lebowitz 4fran lebowitz 8fran lebowitz martin scorsese 6fran lebowitz martin scorsese 7fran lebowitz 3fran lebowitz 41fran lebowitz 43fran lebowitz 44fran lebowitz 42fran lebowitz 45

Ultimi Dagoreport

corte dei conti sergio mattarella giorgia meloni nicola gratteri matteo salvini elly schlein giuseppe conte guido carlino

DAGOREPORT - CHI SONO I VERI OPPOSITORI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI? L'AMMUCCHIATA SCHLEIN-CONTE? I MISSILI DI RENZI, "BAGNATI" PER LE SPACCONATE DEL PASSATO? QUEL SINDACATO DI PENSIONATI DI LANDINI? L’”ODIO E VIOLENZA” DI IMMAGINARI SINISTRELLI? I QUOTIDIANI DE SINISTRA? LA7? - CERTO, UN FATTO CHE DESTABILIZZA LA STATISTA DI COLLE OPPIO È LA VANNACCIZZAZIONE DI MATTEO SALVINI. MA IL VERO OPPOSITORE ALL'AUTORITARISMO DEL GOVERNO MELONI È IL COSIDDETTO DEEP STATE (QUIRINALE, MAGISTRATURA, CORTE DEI CONTI, CONSULTA, RAGIONERIA GENERALE, MILITARI, ETC) – LO SCONTRO CON GLI APPARATI ADDETTI AL CONTROLLO E ALLA VIGILANZA DEGLI ATTI DELL'ESECUTIVO VA AVANTI DA TRE ANNI: DAI RILIEVI CONTABILI DELLA CORTE DEI CONTI SULLE SPESE DEL PNRR AL PONTE SULLO STRETTO, ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA DI NORDIO CHE E' RIUSCITA A COMPATTARE TUTTE LE CORRENTI DELLA MAGISTRATURA - PURTROPPO LA DUCETTA E' NATA ALLA GARBATELLA E NON IN AMERICA, DOVE LA DEMOCRAZIA PERMETTE DI ELEGGERE UN TIRANNO CHE FA FUORI TUTTI COLORO CHE OSANO CONTRADDIRLO...

rafael - palantir

DAGOREPORT - L’ENNESIMA PROVA CHE LA TECNOLOGIA SIA OGGI UN‘ARMA ASSOLUTA SI CHIAMA ‘’RAFAEL ADVANCED DEFENSE’’ - E’ UNA DELLE TRE MAGGIORI AZIENDE ISRAELIANE NEL SETTORE DELLA DIFESA, CHE HA CONTRIBUITO AL SISTEMA DI DIFESA AEREA IRON DOME - GRAZIE AL SUCCESSO DELL’ULTIMA ARMA LASER, IRON BEAM 450, CAPACE DI INTERCETTARE E ABBATTERE DRONI, RAFAEL HA CONQUISTATO I MERCATI DEGLI STATI UNITI, EUROPA, ASIA, MEDIO ORIENTE, AMERICA LATINA E AFRICA - OTTIMI SONO I RAPPORTI CON LA PALANTIR DI PETER THIEL, “ANIMA NERA” DI TRUMP E DELLA TECNO-DESTRA USA, GRAZIE A UN SISTEMA DI INTERCETTAZIONI RAFAEL CHE FA A MENO DI INOCULARE SPYWARE NEL TELEFONINO, SOSTITUENDOLO CON UN LASER - IN CAMBIO DELLA TECNOLOGIA RAFAEL, THIEL AVREBBE PRESO A CUORE IL TRACOLLO ECONOMICO ISRAELIANO, PER GLI ALTISSIMI COSTI DELLA GUERRA A GAZA, RACCOGLIENDO MILIONI DI DOLLARI NEGLI STATI UNITI PER FINANZIARE IL GOVERNO DI NETANYAHU - CHE COMBINA LA RAFAEL NEL PORTO DI RAVENNA - DRONI RAFAEL: COME LA STRAGE DI GAZA DIVENTA UNO SPOT PROMOZIONALE VIDEO

elly schlein giorgia meloni marche matteo ricci acquaroli

DAGOREPORT - SOTTO L’ALA DEL MASOCHISMO-HARD, IL PD DI ELLY AFFRONTA DOMENICA L'ELEZIONE DEL PRESIDENTE DELLE MARCHE - UN VOTO CHE VEDE IL MELONISSIMO FRANCESCO ACQUAROLI CONTRO UN BIG RIFORMISTA DEL PD, MATTEO RICCI, CHE I SONDAGGI DANNO IN SVANTAGGIO DI UNA MANCIATA DI PUNTI - MOLTO DIPENDERÀ DALL’ASTENSIONE, MALATTIA CHE HA CONTAGIATO UNA BELLA MAGGIORANZA DI ELETTORI DI CENTROSINISTRA, CHE NE HANNO PIENE LE SCATOLE DELLE ZUFFE E SCISSIONI E RIVALITÀ DA COMARI DI COLORO CHE DOVREBBERO DAR VITA A UN’ALTERNATIVA SALDA E UNITA ALL’ARMATA BRANCA-MELONI - PERDERE LE MARCHE PER LA DUCETTA SAREBBE UNO SCHIAFFO TALE CHE L'UNICA ''RICOMPENSA" SAREBBE IL CANDIDATO DI FDI ALLA REGIONE VENETO, DOVE LA LISTA DI LUCA ZAIA, CHE ALLE REGIONALI 2020 INCASSÒ IL 42% DEI VOTI, E' DIVENTATA UNA VARIABILE CHE NE' MELONI NE' SALVINI RIESCONO PIÙ A CONTROLLARE...

almasri carlo nordio alfredo mantovano matteo piantedosi

CASO ALMASRI: I MINISTRI NORDIO E PIANTEDOSI HANNO RACCONTATO SOLO MENZOGNE AL PARLAMENTO – NON SERVE L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE PER CAPIRLO, BASTA LEGGERE I LORO INTERVENTI ALLA CAMERA - 5 FEBBRAIO 2025, NORDIO: ‘’IL MANDATO D'ARRESTO DELLA CORTE DELL'AJA NEI CONFRONTI DI ALMASRI ERA NULLO: È ARRIVATO IN LINGUA INGLESE SENZA ESSERE TRADOTTO E CON VARI ALLEGATI IN LINGUA ARABA, CON UNA SERIE DI CRITICITÀ CHE AVREBBERO RESO IMPOSSIBILE L'IMMEDIATA ADESIONE DEL MINISTERO ALLA RICHIESTA ARRIVATA DALLA CORTE D'APPELLO DI ROMA’’ - 7 AGOSTO 2025: IL GOVERNO INGRANA UNA CLAMOROSA MARCIA INDIETRO CHE SMENTISCE NORDIO E PIANTEDOSI, LEGITTIMANDO L'ILLICEITÀ DEI LORO ATTI: '’AGITO A DIFESA DELL'INTERESSE DELLO STATO” - DEL RESTO, SECONDO QUANTO SI LEGGE DALLA RICHIESTA DI AUTORIZZAZIONE A PROCEDERE DEI GIUDICI, "APPARE VEROSIMILE CHE L'EFFETTIVA E INESPRESSA MOTIVAZIONE DEGLI ATTI E DELLE CONDOTTE TENUTE" DA NORDIO, PIANTEDOSI E MANTOVANO SIANO LEGATE ALLE "PREOCCUPAZIONI PALESATE" DAL DIRETTORE DELL'AISE CARAVELLI SU "POSSIBILI RITORSIONI PER I CITTADINI E GLI INTERESSI ITALIANI IN LIBIA" - IL VOTO DELLA GIUNTA PER LE AUTORIZZAZIONI A PROCEDERE DELLA CAMERA È PREVISTO PER IL 30 SETTEMBRE…

charlie kirk melissa hortman

FLASH! - MELONI E SALVINI, CHE OGGI PIANGONO COME PREFICHE PER L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, GRIDANDO ALL’’’ODIO E VIOLENZA DELLA SINISTRA’’, DOVE ERANO QUANDO IL 15 GIUGNO SCORSO LA DEPUTATA DEMOCRATICA DEL MINNESOTA, MELISSA HORTMAN, 54 ANNI, È STATA UCCISA INSIEME AL MARITO DA COLPI D’ARMA DA FUOCO, CUI SEGUÌ UNA SECONDA SPARATORIA CHE FERÌ GRAVEMENTE IL SENATORE JOHN HOFMANN E SUA MOGLIE? L’AUTORE DELLE SPARATORIE, VANCE BOELTER, ERA IN POSSESSO DI UNA LISTA DI 70 NOMI, POSSIBILI OBIETTIVI: POLITICI DEMOCRATICI, IMPRENDITORI, MEDICI DI CLINICHE PRO-ABORTO - PERCHÉ MELISSA HORTMAN NON È STATA COMMEMORATA ALLA CAMERA, COME KIRK?