
“LE SANZIONI USA? VOGLIO INTIMIDIRE CHI DICE LA VERITÀ SUL GENOCIDIO A GAZA” - FRANCESCA ALBANESE, RELATRICE SPECIALE DELL'ONU SUI TERRITORI PALESTINESI OCCUPATI, NON RETROCEDE DOPO ESSERE STATA PRESA DI MIRA DA USA E ISRAELE PER LA RELAZIONE IN CUI DENUNCIA LE AZIENDE CHE TRAGGONO PROFITTO DAL MASSACRO A GAZA: “LA GUERRA NON SI FERMA PER LE AMBIZIONI TERRITORIALI DI ISRAELE, SOSTENUTE DA COMPAGNIE CHE SI STANNO ARRICCHENDO. LE ACCUSE DI RUBIO? IN QUESTO MOMENTO GLI USA SONO ALLERGICI ALLA GIUSTIZIA. NETANYAHU DEVE ESSERE GIUDICATO ALL'AIA…”
Estratto dell’articolo di Paolo Mastrolilli per “la Repubblica”
«Vogliono intimidire me, e chiunque cerchi di dire la verità sul genocidio in corso a Gaza, […] Ma non ci riusciranno […]. Il premier israeliano Netanyahu deve essere giudicato all'Aia».
Francesca Albanese, Special Rapporteur del Consiglio Onu per i diritti umani sulla situazione nei Territori occupati, ha ricevuto la notizia delle sanzioni imposte contro di lei dal segretario di Stato americano Rubio mentre viaggiava verso Srebrenica: «Sto andando a commemorare le vittime di quel genocidio, nella speranza che diventi una lezione per impedire di ripeterlo».
Cosa risponde alle sanzioni americane?
«Non voglio commentare su questo, però vorrei parlare del fatto che sono state ammazzate 60mila persone a Gaza, fra cui 18mila bambini. La notizia non sono io, ma il tentativo di silenziare le denunce di genocidio […]
La guerra non si ferma per le ambizioni territoriali di Israele, sostenute dalle compagnie impegnate nei settori degli armamenti, sorveglianza, tecnologia, intelligenza artificiale, che si stanno arricchendo. E queste armi le stiamo comprando noi. Poi c'è il sistema creditizio, bancario, i fondi pensione, che hanno garantito il flusso costante di capitali necessario a finanziare le operazioni».
Rubio l'accusa di aver condotto una "campagna di guerra politica ed economica contro gli Stati Uniti e Israele, che non sarà più tollerata", e di dimenticare le responsabilità dei terroristi che hanno attaccato lo Stato ebraico il 7 ottobre.
«Ho scritto sei rapporti per l'Onu, facendo sempre riferimento alla necessità di investigare i crimini commessi.
Mi riferisco alla detenzione arbitraria, al trattamento dei minori, al genocidio, chiedendo che la Corte penale internazionale accerti le responsabilità. Ma gli Usa in questo momento sono un Paese allergico alla giustizia.
marco rubio e benjamin netanyahu a gerusalemme
Quindi impongono sanzioni contro la Corte, o chiunque cerchi di applicare la legge, usando tecniche intimidatorie reminiscenti della mafia. È il potere economico e politico che cerca di silenziare chi lo critica, dopo averlo ridicolizzato e diffamato. Denuncio questo sistema, che funziona solo se la gente si lascia impaurire e dividere».
[…] Che effetto avranno le sanzioni su di lei?
«Sul piano psicologico nessuno. Su quello pratico chiaramente mi complicheranno molto la vita, ma io sono una privilegiata occidentale, tecnicamente protetta dall'immunità diplomatica dell'Onu, mentre la gente a Gaza muore di fame, di stenti o sotto le bombe.
Continuerò a fare il mio lavoro con la schiena dritta».
Netanyahu è stato a Washington per discutere il possibile cessate il fuoco con Hamas, non sarebbe utile?
« […] Israele non ha il diritto di decidere cosa accade nei Territori palestinesi, di cui è la potenza occupante illegittima.
Non si tratta con le persone accusate di crimini di guerra e contro l'umanità. Netanyahu merita di essere giudicato all'Aia».
MARCO RUBIO E BENJAMIN NETANYAHU A GERUSALEMME
MARCO RUBIO E BENJAMIN NETANYAHU A GERUSALEMME
STRAGE A UN INTERNET CAFFE NELLA STRISCIA DI GAZA
distribuzione aiuti umanitari a gaza 8
FRANCESCA ALBANESE