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CHE GAGA-TA ‘STA PANDEMIA! – LADY GAGA SFORNA “CHROMATICA”, ALBUM DA DANCEFLOOR CHE SOFFRIRÀ INEVITABILMENTE PER LA CHIUSURA DELLE DISCOTECHE: ADDIO BALLADS, LA GERMANOTTA TORNA DONNA SPAZIALE E ALLE ATMOSFERE DI “POKER FACE”, PRENDENDO SUONI PIU' O MENO DOZZINALI DALLA GALASSIA HOUSE, PERSONALIZZANDOLI CON IL SUO MARCHIO – UN PIANETA DI SUPERHIT SUPERPOP IN CUI OSPITA ARIANA GRANDE ED ELTON JOHN CHE… . VIDEO

 

Gianni Santoro per "www.repubblica.it"

 

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Una, cento, mille Gaga. La popstar trasgressiva. La diva da Oscar. L'interprete raffinata che canta con Tony Bennett. La pianista professionista. La star che veste abiti fatti di fettine di carne. La stella che cerca il singolo perfetto. L'artigiana che insiste a concepire gli album interi come progetti d'arte multimediale.

 

E ancora tante, tante altre facce. Che semplificando fino all'osso diventano soprattutto due: la Gaga che vuole divertire e la Gaga che vuole convincere. Quella delle superhit superpop e quella con senso di colpa cattolico che sente la necessità di dimostrare che sa cantare, suonare, ballare e non solo intrattenere.  

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Stavolta tocca di nuovo a Gaga popstar. Quella che con Artpop si era spinta molto in là, fin troppo per convincere il pubblico più casuale che l'aveva proiettata nella stratosfera ballando Paparazzi e Bad romance. E aveva dovuto fare spazio alla Gaga di Bennett, del cantautorato di Joanne e di A star is born. Ma dopo l'Oscar vuole riprovarci. 

 

Chromatica doveva essere l'album della festa definitiva, subito sabotata dall'emergenza covid 19 che ne ha imposto lo slittamento di numerose settimane.  

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Chissà quanti manager e discografici intorno a lei si saranno interrogati sull'opportunità di pubblicare Chromatica adesso: non sarà troppo presto? Questa in fondo potrebbe essere l'estate in cui i tormentoni musicali si affacceranno quasi chiedendo scusa.

 

Però il primo singolo Stupid Love nonostante il lockdown aveva funzionato bene, andando sul sicuro: ricorda la sua Born this way che ricordava a sua volta Express Yourself dell'innominabile: Madonna. Il confronto di cui non si libererà mai, se non altro per motivi cronologici: la Material girl è la regina dell'alternanza, la dance e poi Dick Tracy, il pop e poi Evita, il recupero degli Abba (Hung Up) e le invettive politiche di American life. Ma con Madame X e l'interesse per il fado a sorpresa si è tirata fuori dalla corsa, a suo modo con stile.

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E quindi eccolo Chromatica. Un inno estremo all'escapismo che ora è costretto a caricarsi sulle spalle responsabilità per cui non era stato concepito: gli sarebbe bastato accontentare i fan e magari riuscire anche a intercettare le radio. Non punta all'immortalità o a entrare nell'olimpo dei classici come all'ultima popstar globale sarebbe lecito chiedere, ma Chromatica promette un'apoteosi di colori contro la vita in bianco e nero, l'approdo su un pianeta di fantasia in cui tribù rosa shocking si sfidano a colpi di ballo (il video di Stupid Love, quasi un'evocazione del Regno di Wakanda della Marvel) e girl band coreane si schierano armate di divertimento (le Blackpink di Sour Candy, 14 milioni di visualizzazioni in 13 ore).

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L'obiettivo è a suo modo ambizioso: prendere suoni più o meno dozzinali della galassia house e personalizzarli con il marchio Gaga. Marchio che si impone prepotente quando Gaga alza il vocione (Free Woman nasconde lo slogan dell'album: "Sono una donna libera. Questo è il dancefloor per cui mi sono battuta") ma che paradossalmente funziona meglio quando Gaga non fa Gaga (la stessa Sour Candy). Male Fun tonight. Benino 911. A poco più di dieci anni dall'esordio già rimpiange Just dance e Poker face. Tre minuti alla volta si va avanti. Benino Enigma e Replay. Per Rain on me chiama in aiuto anche Ariana Grande. Babylon 

 

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non nasconde i debiti infiniti a Vogue, sempre lei, Madonna: succedeva esattamente trent'anni fa. Tre gli intermezzi orchestrali che dividono il lungo viaggio sul pianeta Chromatica, che ospita produttori a colpo sicuro come BloodPop (in curriculum successi per Justin Bieber, Britney Spears e Madonna), Max Martin (Adele, Taylor Swift, Katy Perry), Axwell, Skrillex.

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Fino all'esplosione di EDM di Sine from above che prende Elton John e lo scaraventa, alla sua età, dentro una discoteca e gli fa cantare "quando ero giovane mi sentivo immortale": ci sarebbe riuscito solo George Michael con la sua voglia disperata e tragica di divertimento. Quando arriva 1000 doves sei sicuro di averla già ascoltata all'interno dello stesso album. Zero ballate. Non è un pianeta per i lenti.  

 

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Quanto collide con il clima dimesso da emergenza mondiale Chromatica? È maggiore il desiderio di liberazione o l'impossibilità di dedicarsi anima e soprattutto corpo all'evasione? È la colonna sonora della rinascita? O il sottofondo che si ode dietro le porte di club chiusi? Basterà il limite di 1000 persone negli eventi all'aperto imposto dai decreti per contenere questa voglia di folla? Chromatica mette alla prova i corpi. "Non ci voleva quest'album con le discoteche chiuse" è il commento che si rincorre sui social.

 

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Alla fine la definizione perfetta per il pianeta Gaga l'ha fornita la sua stessa creatrice e dittatrice. Durante la lavorazione dell'album ha cercato di smettere di bere. Senza riuscirci: "Sono così, perfettamente imperfetta". Però ha smesso di fumare. "Non mi chiamo Alice, ma continuerò a cercare il paese delle meraviglie", canta in Alice. Non lo raggiungerà facilmente ma almeno durante il viaggio si balla.

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