torturatore generale libico njeem osama almasri hoabish tripoli libia

IL GENERALE ALMASRI NON E’ SOLO UN TORTURATORE DEI LAGER LIBICI: E’ UN PEZZO DA NOVANTA DELL’INTELLIGENCE DI TRIPOLI E UN INTERLOCUTORE DEGLI 007 DI MEZZO MONDO (CIA, MI6 E SERVIZI ITALIANI) - GIRAVA PER L’EUROPA CON UN PASSAPORTO CARAIBICO (MA NE AVEVA ANCHE UN ALTRO TURCO), AVEVA UN VISTO PER GLI STATI UNITI VALIDO PER 10 ANNI - PER LE SPESE IN GIRO PER L’EUROPA USAVA UN BOUQUET DI CARTE DI CREDITO ESTERE, INCLUSA UNA BRITANNICA, E A LONDRA SI E’ RECATO ANCHE IN UN NOTO STUDIO LEGALE - L’ORDINE DI ARRESTO VIENE DECISO DALLA CORTE PENALE INTERNAZIONALE DOPO UNA COMUNICAZIONE DELLA POLIZIA TEDESCA CON GLI ACCERTAMENTI EFFETTUATI SU ALMASRI IN GERMANIA...

1 - ALMASRI, QUEL VISTO USA DI DIECI ANNI E I LEGAMI CON LA CIA E I SERVIZI DI LONDRA

Estratto dell’articolo di Irene Famà Ilario Lombardo per “la Stampa”

 

Almasri Osama Najeen.

Un visto per gli Stati Uniti rilasciato il novembre scorso e valido per dieci anni. Un passaporto della Repubblica Dominicana. E un lungo periodo in Germania finito sotto il monitoraggio della Corte penale internazionale. Dettagli che rendono ancora più intricata la vicenda del generale Njeem Osama Almasri, arrestato su mandato dell'Aia e poi rilasciato per un cavillo giudiziario. Chi è davvero l'alto militare libico? Quali interessi porta avanti in Europa? O per gli alleati americani?

 

Al vertice della Rada, una delle milizie più potenti in Tripolitania, gestisce il carcere di Mitiga. […] Lo accusano di torturare, uccidere, violentare. Si è formato prima contro i gheddafiani, poi l'Isis, infine i mercenari di Haftar. Ora dirige la prigione dove vengono reclusi i presunti terroristi. Uomo dei servizi segreti libici, raccontano, Almasri pare intrecci legami anche con Cia e Mi6, l'agenzia di spionaggio britannica.

LA LIBERAZIONE DI Almasri Osama Najeen - vignetta by biani

 

Certo è che lo scacchiere internazionale è complesso. […] I rapporti tra i miliziani della Rada e gli americani e i britannici si erano già sviluppati durante la guerra contro […] Gheddafi. Poi consolidati durante la battaglia anti-Isis a Sirte nel 2016. […] Questo è il contesto in cui il generale Almasri prende potere. […]

 

[…] il libico è una figura conosciuta dai servizi segreti italiani, e che ha contatti diretti con gli 007 degli Usa e del Regno Unito. E d'altronde un visto di dieci anni con timbro americano non è una cosa rilasciata così facilmente a tutti. Almastri e i suoi compagni della Rada si rivelano una sponda necessaria nella lotta al terrorismo […]

 

IL VIAGGIO IN EUROPA DI OSAMA AL NAJEEM ALMASRI

[…] al momento dell'arresto i servizi segreti comunicano il possibile ricatto esercitato dal gruppo militare di Almasri, affiliato al governo di unità nazionale di Tripoli. Gli agenti presenti in Libia comunicano il rischio di ritorsioni su cittadini italiani e su giacimenti dell'Eni. Il governo, alle richieste delle opposizioni, avrebbe potuto opporre la ragione di Stato ma non lo ha fatto. E certamente avrebbe voluto passasse sotto silenzio il trasferimento di Almasri.

 

C'è un precedente […] E riguarda un altro esponente di primo piano della Libia. Questa volta della Cirenaica: a fine luglio 2024 Saddam Haftar, figlio del generale Khalifa, viene fermato all'aeroporto Capodichino di Napoli dalla polizia, perché inseguito da un mandato d'arresto spagnolo per contrabbando di armi. Dopo un'ora viene rilasciato. La storia non suscita clamore, e viene gestita nel riserbo più assoluto. Qualche giorno dopo le agenzie libiche battono la notizia della chiusura del giacimento di El Sharara, controllato dalla spagnola Repsol. È un gesto di pura rappresaglia.

CARLO NORDIO CHE CERCA DI IMPEDIRE IL RILASCIO DEL TORTURATORE LIBICO ALMASRI - MEME BY 50 SFUMATURE DI CATTIVERIA

 

Se nel caso di Almasri l'epilogo è stato diverso, ed è esploso pubblicamente, è anche grazie alle Ong e ai partiti di opposizione, su tutti Alleanza Verdi e Sinistra, che hanno segnalato la partenza da Ciampino e l'arrivo a Torino di un aereo a disposizione del governo italiano la mattina del 21 gennaio, quando ancora la Corte d'Appello non si era espressa sulla scarcerazione. […]

 

Questo è il contesto che potrebbe aiutare a comprendere i suoi viaggi per l'Europa. E i numerosi documenti che aveva nel portafoglio. Il 6 gennaio parte da Tripoli. Fa scalo all'aeroporto di Fiumicino e poi raggiunge Londra, dove si ferma sette giorni. Il 13 gennaio si trasferisce a Bruxelles in treno. Poi prosegue per Bonn e Monaco, in Germania. Spostamenti registrati. Dalla Corte penale internazionale, infatti, lo monitorano da tempo.

 

Njeem Osama Almasri Hoabish torna a tripoli

Il nome del generale Almasri viene inserito nei canali di comunicazione e cooperazione internazionale il 10 luglio dello scorso anno. Con una cosiddetta "nota di diffusione blu" diretta solo alla Germania, si chiede di raccogliere informazioni su dati, documenti, telefoni, incontri e contatti di Almasri in territorio tedesco. Si chiama "sorveglianza discreta": la persona non deve essere messa in allarme e non dev'essere arrestata. Una sorta di testimone da monitorare. Poi l'accelerata.

 

Il 18 gennaio, la Cpi estende la nota di diffusione blu anche a Belgio, Regno Unito, Austria, Svizzera e Francia. E nella serata di sabato 18, la polizia tedesca invia alla Corte dell'Aia una scheda riassuntiva con gli accertamenti effettuati in Germania. […] Tra le informazioni che forniscono, comunicano anche che il generale sembra intenzionato a raggiungere l'Italia.

Njeem Osama Almasri Hoabish torna a tripoli

 

Alle 22.25, la Cpi sostituisce la nota blu con quella rossa: viene emesso un mandato d'arresto internazionale. L'Interpol lo valida. A Torino la polizia lo arresta in hotel, di ritorno dallo stadio. E, si legge negli atti della Corte d'appello di Roma, avvisa tutti, compreso il ministro della Giustizia. Almasri è responsabile di crimini atroci, almeno per la Corte dell'Aia. E il procuratore della Cpi, dopo 13 anni di indagine, aveva chiesto il mandato d'arresto già il 2 ottobre. La decisione di procedere è di due sabati fa. Viene presa a maggioranza. Arrestarlo è necessario «per garantire che il generale compaia davanti alla Corte» […]

 

2 - LA NOTA DI BERLINO ALLA CORTE: ALMASRI E’ DIRETTO IN ITALIA. COSI’ E’ SCATTATO L’ARRESTO

Estratto dell’articolo di Fulvio Fiano per il “Corriere della Sera”

 

Il torturatore libico capo della polizia tripolina e del centro di detenzione di Mitiga, Osama Almasri, accusato di crimini contro l’umanità già a partire dal 2011, girava l’Europa con un passaporto caraibico, in virtù del quale aveva ottenuto, a novembre, anche un visto decennale di ingresso negli Stati Uniti. La circostanza era nota da luglio alla Germania, e solo a lei, dove il 45enne ha passato tre giorni a metà gennaio, prima di arrivare in Italia […]

Njeem Osama Almasri Hoabish torna a tripoli

 

Alle autorità di Berlino la Corte penale aveva infatti inviato una sorta di segnalazione senza indicazioni di intervento, che è poi diventata un obbligo di arresto la notte tra 18 e 19 gennaio, quando Almasri era da poche ore in Italia e un funzionario tedesco aveva informato di questo spostamento la stessa Corte.

 

[…] Il generale atterra a Fiumicino il 6 gennaio e rimane nella zona transiti, diretto a Londra. Viaggia con un passaporto del Commonwealth of Dominica, condividendo con sole altre 71 mila persone la cittadinanza del paradiso naturale e fiscale tra Guadalupa e Martinica. Molte altre volte Almasri, che risulta avere anche documenti turchi, è stato in Europa. Per le spese usa un bouquet di carte di credito estere, inclusa una britannica, e a Londra, tra le altre cose, si reca in un noto studio legale.

Njeem Osama Almasri Hoabish torna a tripoli

 

Il suo ingresso nell’area Schengen è del 13 gennaio, viaggiando in treno sotto il canale della Manica e poi in Francia con destinazione finale Bruxelles. Da qui, in auto, va in Germania. A Bonn e a Monaco di Baviera, dove acquista un Rolex da 9 mila euro e, il 15, noleggia una Mercedes da riconsegnare a Fiumicino cinque giorni dopo. Si muove con tre accompagnatori, che vengono fermati assieme a lui per un controllo dalla polizia tedesca lungo il viaggio.

 

Njeem Osama Almasri Hoabish torna a tripoli

Si è detto che Almasri venga allora lasciato andare perché, come è vero, la richiesta di arresto della Cpi, risalente al 2 ottobre, non è stata ancora esaminata e su di lui, dunque, non ci sono pendenze. Ma la stessa Cpi ha già inserito il 10 luglio il nome del generale nei canali ufficiali della cooperazione tra Stati membri con una «nota blu» diretta alla sola Germania, e non visibile agli altri Paesi, finalizzata alla raccolta di informazioni su dati e documenti di viaggio, telefoni e mezzi di pagamento e contatti di Almasri, con richiesta di informarne l’Ufficio del procuratore e l’invito a non mettere in allarme il libico, che ha in quella fase lo status di testimone. La «sorveglianza discreta» viene recepita nei database tedeschi il 4 novembre.

 

Quella stessa nota viene poi estesa il 18 gennaio anche a Belgio, Regno Unito, Austria, Svizzera e Francia, con analoghe indicazioni. Qualche ora prima, il referente per la sicurezza dell’Ambasciata italiana a l’Aia ha intanto contattato il coordinatore dell’unità crimini internazionali del Viminale per comunicare di aver ricevuto una richiesta di cooperazione dalla Cpi.

Njeem Osama Almasri Hoabish torna a tripoli

 

La stessa sera il funzionario della Corte fornisce al coordinatore italiano i contatti di un agente della polizia criminale tedesca, che ha già trasmesso alla Corte le informazioni sul possibile arrivo in Italia del libico. Lo stesso agente tedesco trasmette poi all’Italia una scheda riassuntiva degli accertamenti effettuati in Germania.

 

Passa qualche altra ora e alle 22,55 la Cpi chiede al Segretariato generale Interpol di Lione di sostituire la nota «blu» con una «rossa» che obbliga all’arresto. Alle 3 del mattino del 19 la nota viene validata. […] All’alba scatta l’arresto […] Almasri invece va in cella al «Lorusso e Cutugno», a disposizione della Corte d’appello di Roma, competente per i casi internazionali. I magistrati rilevano la «irritualità» dell’arresto ai fini dell’estradizione, sottopongono, come da procedura, il caso al ministro della Giustizia Nordio ma ne ottengono solo silenzio. Almasri è libero e viene rimpatriato.

Najeem Osema Al masri Habish Njeem Osama Almasri Hoabish torna a tripoli

Ultimi Dagoreport

vincent bollore john elkann andrea pignataro

CHE NELLA TESTA DI JOHN ELKANN FRULLI L’IDEA DI VENDERE “LA REPUBBLICA”, NON È UN MISTERO. GIÀ UN ANNO FA SI SPETTEGOLÒ DI TRATTATIVE A TORINO CON UNA CORDATA DI IMPRENDITORI E BANCHE MILANESI - ELKANN, COSÌ CHIC E COSÌ SNOB, AVREBBE GRADITO LA PRESENZA NELLA CORDATA DI UN NOME INTERNAZIONALE. ED ECCO SPUNTARE L’IMPOSSIBILE: VINCENT BOLLORÉ, PATRON DI VIVENDI E DELLA DESTRA OLTRANZISTA FRANCESE – L’ULTIMA INDISCREZIONE ACCREDITA UNA VOGLIA DI CARTA AL BOLOGNESE ANDREA PIGNATARO, SECONDO MILIARDARIO D’ITALIA - VERO, FALSO, INVEROSIMILE? QUELLO CHE È CERTO È CHE LA CRISI MONDIALE DELL’INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA STA DIVENTANDO UN ‘’DRAMMA ECONOMICO’’, CON MINACCIA DI CHIUDERE LE FABBRICHE STELLANTIS, E LA LINEA ANTI-GOVERNATIVA DI “REPUBBLICA” È UNA FONTE DI GUAI, NON ESSENDO PER NULLA GRADITA (EUFEMISMO) DAI “VENDI-CATTIVI” DELLA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI….

alessandro giuli lucia borgonzoni manuela cacciamani mazzi rampelli giulio base film albatross 2025albatross angelo mellone perla tortora paolo petrecca alma manera

DAGO-CAFONAL! - DAI FRATELLI WARNER DI HOLLYWOOD AI FRATELLI D’ITALIA DI CINECITTÀ, IL CIAK È A DESTRA! - E VOILÀ! DOMANI SUGLI SCHERMI DEL BELPAESE ARRIVA "ALBATROSS", IL NUOVO IMMAGINARIO CAPOLAVORO DI GIULIO BASE, MARITATO TIZIANA ROCCA - ALL’ANTEPRIMA ROMANA, GOVERNO IN PRIMA FILA: TAPPETO ROSSO PER IL MINISTRO GIULI-VO DEL “PENSIERO SOLARE”; AVANTI I DIOSCURI RAI, ROSSI E MELLONE, FATE LARGO AL “GABBIANO SUPREMO” DI COLLE OPPIO, FABIO RAMPELLI, CON MOLLICONE DI SCORTA - NEL FOYER DEL CINEMA SI SBACIUCCHIANO PAOLO PETRECCA, DIRETTORE DI RAI SPORT, E L’AMATA ALMA MANERA - SE LUCIA BORGONZONI TIMBRA IL CARTELLINO PER LA LEGA, A TENERE ALTO IL PENNONE DI FORZA ITALIA C’È MAURIZIO GASPARRI, NEL '70 SEGRETARIO PROVINCIALE DEL FRONTE DELLA GIOVENTÙ – PER I DUE PRODUTTORI, PAOLO DEL BROCCO (RAI CINEMA) E GENNARO COPPOLA (COMPAGNO DI MANUELA CACCIAMANI, PRESIDENTE DI CINECITTA'), ‘STO “ALBATROSS” DI GIULIO BASE DEVE SUSCITARE VERAMENTE “GRANDE ATTENZIONE” VISTO CHE IL 18 GIUGNO SCORSO SAREBBE AVVENUTA UNA PROIEZIONE PRIVATA DEL FILM ALLA PRESENZA DI IGNAZIO LA RUSSA E DI SISTER ARIANNA MELONI…

cetrioloni per l italia - meme by edoardo baraldi giorgia meloni economia crisi soldi

DAGOREPORT - GIORGIA MELONI PUÒ FARE TUTTE LE SMORFIETTE CHE VUOLE MA A NATALE RISCHIA DI TROVARE SOTTO L'ALBERO UN'ITALIA IN GRANDE DIFFICOLTA' ECONOMICA. E SE I CITTADINI TROVERANNO LE TASCHE VUOTE, ANCHE IL PIU' INCROLLABILE CONSENSO PUO' SGRETOLARSI - IL POTERE D'ACQUISTO AUMENTA DELLO 0,9% ORA, MA NEGLI ULTIMI ANNI È CROLLATO DEL 20% - DA UN LATO L'INFLAZIONE TORNA A CRESCERE, DALL'ALTRO IL PIL CALA. E DAL 2026, CON LA FINE DEL PNRR, CHE HA "DROGATO" IL PRODOTTO INTERNO LORDO, LA SITUAZIONE NON POTRÀ CHE PEGGIORARE. SENZA CONSIDERARE L'EFFETTO TSUNAMI DEI DAZI DI TRUMP SU OCCUPAZIONE ED EXPORT - SE CI FOSSE UN'OPPOSIZIONE DECENTE, MARTELLEREBBE OGNI GIORNO SU QUESTI TEMI: SALARI DA FAME, TASSE CHE CONTINUANO A SALIRE, ECONOMIA CHE RISTAGNA. MA LA PRIORITÀ DI SCHLEIN SONO I GAY UNGHERESI E QUELLE DI CONTE E' FARE IL CANDIDATO PREMIER DEL CAMPO LARGO...

matteo salvini giorgia meloni antonio tajani

DAGOREPORT - MALGRADO UN’OPPOSIZIONE SINISTRATA E SUPERCAZZOLARA, L’ESTATE DELLA DUCETTA È  MOLESTATA DA BRUTTI PENSIERI - SE IN EUROPA CERCA DI DEMOCRISTIANIZZARSI, IN CASA LA MUSICA CAMBIA. SE PRENDE UNA SBERLA ALLE REGIONALI D’AUTUNNO, LA PREMIER TEME CHE UNA CADUTA POSSA TRASFORMARSI NELL’INIZIO DELLA FINE. COME È ACCADUTO AL PD DI RENZI, ALLA LEGA DI SALVINI, AL M5S DI DI MAIO. DI COLPO, DALL’ALTARE ALLA POLVERE - ECCO IL PESANTE NERVOSISMO PER LE CONTINUE “STONATURE” DEL TROMBONISTA SALVINI, CHE VEDE LA SUA LEADERSHIP MESSA IN PERICOLO DAL GENERALISSIMO VANNACCI. OPPURE QUELLE VOCI DI UN CAMBIO DI LEADERSHIP DI FORZA ITALIA, STANCHI LOS BERLUSCONES DI VEDERE TAJANI COL TOVAGLIOLO SUL BRACCIO AL SERVIZIO DELLA SORA GIORGIA. OCCORRE UN NUOVO MARINAIO AL TIMONE PER CAMBIARE ROTTA: ETTORE PRANDINI, PRESIDENTE DELLA COLDIRETTI? - QUESTA È LA CORNICE IN CUI SI TROVA OGGI IL GOVERNO MELONI: TUTTO È IN MOVIMENTO, NULLA È CERTO…

ferragni city life

CHE CRASH! DA CASA FERRAGNI ALL’INSEGNA DI GENERALI, LA CADUTA DELLA MILANO CITY LIFE - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: ‘’SI È PASSATI DALLA MILANO INDUSTRIALE A QUELLA DEI CREDULONI DEL PANDORO, PER FINIRE ALLA CADENTE MILANO FINANZIARIA ORA CHE MPS VUOL PRENDERSI MEDIOBANCA PER PRENDERSI GENERALI - NEL BANDO PER CITY LIFE L’ACCORDO IMPONEVA CHE “IL 50% DELL’AREA FOSSE DESTINATA A VERDE PUBBLICO”. ECCOME NO! RENZO PIANO PRESENTÒ UN PROGETTO METÀ VERDE E METÀ CON UN GRATTACIELO E QUALCHE CASA. LO BOCCIARONO. SI SPALANCARONO COSÌ LE PORTE AD ALTRI ARCHISTAR: LIBESKIND, HADID E ISOZAKI. E COSÌ CITY LIFE È DIVENTATA UN NON-LUOGO, UN DUBAI SHOPPING MALL DIVENUTO UTILE ALLA COLLETTIVITÀ GRAZIE AL COVID, PERCHÉ LÌ CI FACEVANO LE VACCINAZIONI...

mediobanca mediolanum massimo doris nagel

MEDIOSBANCA! – BANCA MEDIOLANUM ANNUNCIA LA VENDITA DELLA SUA QUOTA DEL 3,5% IN MEDIOBANCA A INVESTITORI ISTITUZIONALI. E A NAGEL, ALLE PRESE CON L’OPS DI MPS, VIENE MENO IL PRIMO SOCIO DELL'ACCORDO DI CONSULTAZIONE TRA AZIONISTI – ERA UNA MOSSA PREVISTA DAL MOMENTO CHE L’EVENTUALE FUSIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI TRASFORMEREBBE IL CORE BUSINESS DI PIAZZETTA CUCCIA NELLA GESTIONE DEL RISPARMIO, ANDANDO A SBATTERE CON L’IDENTICA ATTIVITÀ DELLA BANCA DI DORIS E BERLUSCONI….